8 Effetti termici.pdf

128 downloads 44 Views 139KB Size Report
Capitolo8. EFFETTI TERMICI. 65. 8. EFFETTI TERMICI. Le variazioni di temperatura causate da scambi di calore con l'ambiente producono deformazioni nelle ...
Capitolo8

EFFETTI TERMICI

8. EFFETTI TERMICI Le variazioni di temperatura causate da scambi di calore con l’ambiente producono deformazioni nelle travi e travature . Se tali deformazioni sono impedite, nascono sollecitazioni che possono anche essere rilevanti. Supponiamo che l’evento termico non sia tale da far perdere al materiale il comportamento elastico. Possiamo allora parlare di termoelasticità

Poniamo:

T 0 = temperatura iniziale (o di riferimento) in un punto T= " attuale nel punto

t = T − T 0 = variazione di temperatura nel punto ( > 0 se la temperatura è aumentata)

Data una sezione (per ora ipotizzata simmetrica) di altezza H :

(t e -t i) - t = 2 2

te t0

t0

t

t0

H

ti

y (t e+t i) 2

t 1=

t (t i -t e) 2 (t -t ) = y= i e y= y 2 H H H

(t i -t e) t = 2 2

t i = variazione termica all' intradosso te =

"

"

all' estradosso

Supponiamo che t abbia andamento lineare fra t i e t e . t 0 = (t i + t e ) 2 = variazione termica media (coincidente con quella baricentrica) ∆t = t i − t e (>0 se t i > t e ) ; (se ∆t = 0 la variazione termica è uniforme)

65

Capitolo8

EFFETTI TERMICI

Poniamo, per un punto generico di coordinata y: t = t o + t1

t1 =

;

∆t y H

,

= 0 se la variazione termica è uniforme.

Alla variazione termica corrisponde una deformazione ε t , secondo la legge lineare (sperimentale):

ε =α t

( α = coefficiente di dilatazione termica lineare del materiale )

Quindi : ε t = α t = α (t 0 + t 1 ) = α t 0 + α

∆t y = ε 0 + ε1 H

Caratteristiche di deformazione termica

(ε t , κ t , γ t )

∆t   0 1 y ε = α t 0 ; ε = α H  

;

( 1 dz ) dz = y r

εt = ε0 = α t0 κt =

ε1 y

( vedi figura) = α

∆t y ∆t =α H y H

r =

γ t = 0 ( si potrebbe dimostrare)

1 = 1 r y

y In sintesi :

εt = α t0

dz ;

( t 0 = (t i + t e ) 2

κt =α ;

∆t H

γt =0

;

∆t = t i − t e

dw = 1 dz

;

H = altezza della sezione

;

α = coefficiente )

Queste relazioni si applicano anche a sezioni non simmetriche

La determinazione di spostamenti/rotazioni è già stata affrontata col teorema delle forze virtuali, ottenendo la formula :

δR i ⋅ η i =

∫ (δ N ⋅ ε + δ M ⋅ κ + δ T ⋅ γ ) ds s

i

i

i

dove:

η i = spostamento/rotazione effettivo cercato, secondo una certa direzione.

ε , κ , γ = caratteristiche di deformazione effettive. δR i = forza/coppia virtuale applicata nel punto e nella direzione di η i 66

Capitolo8

EFFETTI TERMICI

δ i N, δ i M, δ i T = caratteristiche di sollecitazione create da δR i Ponendo δ i N = N i ⋅ δR i ; δ i M = M i ⋅ δR i ; δ i T = Ti ⋅ δR i si elimina δR i e quindi:

ηi =

∫ (N ⋅ ε + M ⋅ κ + T ⋅ γ )ds i

s

i

(1)

i

essendo N i ; M i ; Ti provocati da una forza/coppia unitaria applicata nel punto e nella direzione di η i . Nel caso di carichi, ponendo ε =

N M T si ha la formula già applicata: ;κ = ;γ = GK EA EJ  N i N M i M Ti T  + + ds EJ GK  s EA



ηi = 

( N, M, T = caratteristiche effettive)

ε t = αt 0 , κ t = α

Nel caso termico, tenendo presente che:

∆t H

(2)

, γ t = 0 la (1) dà luogo a :

∆t  ds (3) H

 s



η it =  N 1α t 0 + M 1α

Mentre nelle strutture staticamente determinate le variazioni termiche producono solamente spostamenti/rotazioni , in quelle staticamente indeterminate producono anche iperstatiche e quindi sollecitazioni. Riprendendo le equazioni di Muller – Breslau :

ηi = ηi0 +

∑η k

ik

⋅ Xk

Per quanto concerne η i e η ik non vi sono variazioni. Per η i 0 il teorema delle forze virtuali forniva in generale :

ηi0 =

∫ (N ⋅ ε s

i

0

+ M i ⋅ κ 0 + Ti ⋅ γ 0 )ds (1)

67

Capitolo8

EFFETTI TERMICI

dove ε 0 , κ 0 , γ 0 sono le caratteristiche di deformazione nel sistema principale senza iperstatiche e N i ; M i ; Ti sono le caratteristiche di sollecitazione nel sistema principale caricato con la sola X i = 1 .

Nel caso di carichi esterni ε 0 =

T M N0 ;κ 0 = 0 ; γ 0 = 0 e : GK EJ EA

 N i N 0 M i M 0 Ti T0  + + ds EA EJ GK  s

∫

ηi0 = 

(2)

essendo M 0 , N 0 , T0 le caratteristiche di sollecitazione nel sistema principale caricato con i soli carichi.

εt = α t0 , κ t = α

Nel caso termico, tenendo presente che:

 s



η it =  N iα t 0 + M iα

∆t H

, γ t = 0 la (1) da luogo a :

∆t  ds (3) H

Nel caso di carichi più variazioni termiche le equazioni di Muller–Breslau possono scriversi:

η i = η i 0 + η it +

∑η

essendo ηi 0 ,ηit date dalla (2) e dalla (3).

68

k

ik

⋅ Xk

Capitolo8

EFFETTI TERMICI

SPOSTAMENTI DI ORIGINE TERMICA



∫

η1t =  N1α t 0 + M 1α s

∆t  ds H

1) Spostamento verticale del punto B

t>0

A

B L

L

η Bt =

0

1

-L



∆t ∆t M 1α dz = α H H

L

∫ 0

∆t  L2 ∆t L2 2 (z − L )dz = α  − L  = −α H 2 H 2 

.

1

-L _

-L + z M1

Bt

A

B

L

2) Rotazione della sezione A

t>0

A

B

L

L

η At

1

1 L

L

z L ∆t ∆t  ∆t  ∆t L = M 1α dz = α 1 − dz = α  L −  = α H H  L H 2 H 2 0 0





1 L

A

+ 1-z/L

L

M1 At

69

B

Capitolo8

EFFETTI TERMICI

3) Spostamento verticale del nodo B L

A



η Bt = 2 N 1α t 0 dz = 2α t 0

C L

L

t0 > 0

L

0

∫ 0

1 2

dz =

2 2

αt 0 L = 2α t 0 L

t0 > 0

1 2

1 2 A 1

+ 1 2

C B

+

N1

Bt

1 2

70

Capitolo8

EFFETTI TERMICI

SOLLECITAZIONI TERMICHE IN STRUTTURE IPERSTATICHE η i = η it +

∑η K

  S



η it =  N iα t 0 + M iα

XK ;

iK

2 L1 + L

1) η1 = η1t + η11X1 ;

η1 = 0 ;

η1t =



α t 0 N 1dz ; η11 =

2 L1 + L

0

L1

t 0