20 mar 2013 ... pentolini: accessori da cucina che erano radioattivi, perchè contaminati ...
contenente tracce di cobalto 60, un isotopo radioattivo del cobalto,.
Accessori per la cucina radioattivi | Corriere Romagna .it
1 di 1
http://www.corriereromagna.it/cesena/2013-03-20/accessori-la-cucina...
Accessori per la cucina radioattivi Sequestrato pentolame sbarcato dall’India Era stato immesso nel mercato cesenate CESENA. Sono rimasti sugli scaffali di un negozio soltanto per poco tempo. Poi sono stati sottoposti a sequestro cautelativo. Bloccati mestoli, passaverdure e pentolini: accessori da cucina che erano radioattivi, perchè contaminati da “cobalto 60”. Erano arrivati in Italia tramite un container sbarcato al porto di Taranto. Le autorità sanitarie li hanno bloccati prima che potessero finire nelle cucine, anche di Cesena. Avrebbe dovuto essere un normale controllo a campione su una partita di pentole, mestoli, passaverdure e posate importate dall’India, e invece nei giorni scorsi è scoppiato lo scandalo: l’Ausl di Taranto e l’Istituto zooprofilattico della Puglia e della Basilicata hanno trovato questi utensili positivi agli esami sulla radioattività. I vari oggetti sono stati ottenuti con una lega di acciaio scadente, contenente tracce di cobalto 60, un isotopo radioattivo del cobalto, introvabile in natura e potenzialmente pericoloso per l’uomo. La Procura di Taranto ha aperto un fascicolo d’indagine per appurare se si possa configurare un reato e le eventuali responsabilità penali.La merce incriminata era entrata in Italia il 21 dicembre scorso, accompagnata da una regolare documentazione e nullaosta. Quando sono emersi i risultati delle analisi condotte da Ausl e Istituto zooprofilattico, gran parte della merce (700 colli circa) era ancora immagazzinata dall’azienda importatrice ed è stato facile bloccarla.Una piccola parte però, era già entrata nel circuito di vendita sugli scaffali dei negozi d’Italia, Malta e Montenegro. In Italia, i lotti radioattivi sono stati venduti a Milano, Palermo, Firenze, Napoli, Recanati, Viterbo, Cesena, Messina, Cosenza, Matera, Arezzo, Prato, Terzigno, San Giuseppe Vesuviano, Oristano, Cagliari, Padova e Verona. Subito sono scattate le operazioni per ritirare la merce dagli espositori ed evitarne la vendita.Un’allerta assai ben giustificata: tra i pericoli maggiori c’era quello che la sostanza radioattiva migrasse nei cibi durante la cottura: il suo assorbimento da parte di fegato, reni e ossa poteva provocare diversi tipi di cancro. L’esposizione alla radiazione gamma da cobalto 60 aumenta i rischi di contrarre carcinomi ed è considerata una seria minaccia alla salute umana. Ovviamente, i danni dipendono dalla durata e dall’intensità dell’esposizione e aumentano notevolmente con l’ingestione o l’inalazione dell’isotopo. Cosa che a Cesena è stata evitata. Secondo le prime indagini, il cobalto 60 degli utensili da cucina indiani potrebbe provenire da materiale di scarto, recuperato da navi in rottamazione, massicciamente presenti lungo le coste indiane. Potrebbe anche provenire da uno scorretto smaltimento di cobalto 60: l’India, infatti, è uno dei paesi produttori e qualche azienda locale, per liquidarne delle scorte o per risparmiare in modo illecito, potrebbe aver deciso di impiegare l’isotopo radioattivo in una lega d’acciaio.
(http://www.facebook.com/sharer.php?u=http://www.corriereromagna.it%2Fcesena%2F2013-03-20%2Faccessorila-cucina-radioattivi)
(http://twitter.com/home?status=Accessori+per+la+cucina+radioattivi%0A
http://www.corriereromagna.it%2Fcesena%2F2013-03-20%2Faccessori-la-cucina-radioattivi)
Commenti Invia nuovo commento Il tuo nome:
E-mail: Il contenuto di questo campo è privato e non verrà mostrato pubblicamente.
Commento: *
Formato input (#)
20/03/2013 15.29