UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI MILANO. FACOLTÀ DI LETTERE E FILOSOFIA.
MARIA CRISTINA CHIARAMONTE. Professore associato di Etruscologia e ...
UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI MILANO FACOLTÀ DI LETTERE E FILOSOFIA
MARIA CRISTINA CHIARAMONTE Professore associato di Etruscologia e Antichità Italiche L/Ant06 Titoli di studio: 1971 Laurea in Lettere Classiche presso l'Università degli Studi di Milano
Curriculum scientifico 1975-1980: Contrattista di ricerca dell’Università Statale di Milano 1980-2001: Ricercatore di Etruscologia e Antichità Italiche dell’Università Statale di Milano. Dal 1992 Docente di Archeologia dell’Italia preromana della Scuola di Specializzazione in Archeologia dell’Università degli Studi di Milano Dal 1997 Docente (per affidamento) di Civiltà dell’Italia Preromana presso l’Università degli Studi di Milano Dal 2001 Professore associato di Etruscologia e Antichità Italiche nell’Università Statale di Milano (Cattedra di Civiltà dell’Italia Preromana denominata dall’a.a. 2004-2005 Archeologia dell’Italia preromana). Dal 1991 al 1998 Docente (per supplenza)di Etruscologia e Archeologia Italica presso l'Università degli Studi di Torino. . Dal 1994 al 1996 docente di Etruscologia e Archeologia Italica presso la Scuola di Specializzazione in Archeologia dell’Università degli Studi di Torino. Membro Corrispondente dell’Istituto Nazionale di Studi Etruschi e Italici (Firenze).
Esperienze lavorative precedenti:
Tra il 1975 e il 1982 diversificati progetti di ricerca hanno avuto luogo in Campania: - riordino e classificazione di parte del materiale fittile e ceramico conservato presso i depositi del Museo Archeologico Nazionale di Napoli; partecipazione agli scavi dell'insula 5 della Regio VI di Pompei (scavi diretti da Maria Bonghi Jovino, promossi dall'Università degli Studi di Milano e dalla Soprintendenza Archeologica di Napoli e Salerno); - codirezione scientifica di campagne di saggi stratigrafici promosse dalla Soprintendenza Archeologica di Napoli e Salerno, presso la cortina defensionale di Pompei. Dal 1982 al 1995 ha seguito gli scavi, in veste di vicedirettore scientifico, dell'abitato etrusco di Tarquinia in località La Civita (scavi promossi dall’Università degli Studi di Milano). Dal 1995 al Guardamonte di Gremiasco (Pavia-Alessandria) dirige scavi e ricerche promosse nel
UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI MILANO FACOLTÀ DI LETTERE E FILOSOFIA sito ligure del castelliere del Guardamonte. Lo scavo è in regime di concessione ministeriale da parte della Soprintendenza ai Beni Archeologici della Lombardia. Dal 1995 coordina un gruppo di lavoro che cura la pubblicazione dei corredi arcaici e orientalizzanti della necropoli picena di Campovalano (CH). Dal 2003 a Populonia (LI) dirige lo scavo della necropoli ellenistica e dell’area di cava di pietra in loc. Buche delle Fate, in regime di collaborazione con la Soprintendenza Archeologica della Toscana.
Pubblicazioni più significative negli ultimi 3 anni:
C. CHIARAMONTE TRERÉ , L’Italia del I millennio a.C. Archeologia e Culture, CUEM, Milano 2006. C. CHIARAMONTE TRERÉ, Scavi nella necropoli di Buche delle Fate a Populonia. in Materiali per Populonia 5, M. Aprosio C.Mascione (a cura di) Siena 2006, pp. 371-388. C. CHIARAMONTE TRERÉ, The walls and gates, in The world of Pompeii, J.J.Dobbins, P.W. Foss (a cura di). - New York- Routledge 2007, pp. 140-149. C. CHIARAMONTE TRERÉ, Nuove ricerche nella necropoli populoniese di Buche delle Fate, in Atti dell’incontro “Un pool di Università per Populonia”, Rivista di Scienze dell’Antichità 12, 20042005, Roma 2007, pp. 89-100. C. CHIARAMONTE TRERÉ, Archeologia d’Etruria, CUEM, Milano 2008. Interessi di ricerca:
Le ricerche svolte e in svolgimento attengono in buona parte alle problematiche inerenti le indagini effettuate nel corso degli scavi archeologici. Si tratta in breve sintesi: dello studio di materiali ceramici di ambito culturale etrusco-italico, di orizzonte preromano, con approfondimenti sulle metodologie tassonomiche e sulle procedure classificatorie in costante evoluzione; - dello studio dello sviluppo dell'architettura residenziale di Pompei sannitica. Ancora in orizzonte pompeiano si inserisce lo sviluppo dell'indagine relativa alla successione dei sistemi defensionali della città dal VI secolo a.C. in poi; - di ricerche e studi su Tarquinia, il suo sviluppo urbano da età orientalizzante recente ad età ellenistica, la sua società, la sua produzione artistica, i suoi commerci; - di studi e ricerche sul popolamento dell’Italia nord-occidentale nella prima età del Ferro con particolare riguardo al versante occidentale della Lombardia e all’areale celto-ligure delle valli dell’Oltrepo’ pavese; - dello studio dei rituali e dei corredi funerari italici dalla necropoli picena di Campovalano; - dello studio di Populonia in età ellenistica. Pagine web personali:
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