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Realizzazione editoriale: – Coordinamento redazionale: Martina Mugnai – Redazione: Tommaso Bagnoli, Martina Mugnai – Segreteria di redazione: Deborah Lorenzini – Progetto grafico coordinamento grafico: Editta Gelsomini – Ricerca iconografica: Tommaso Bagnoli, Martina Mugnai, Claudia Patella, Arianna Ulian – Disegni: Graffito, Cusano Milanino – Rilettura dei testi: Page, Bologna Contributi: – Collaborazione alla stesura degli esercizi: Tommaso Bagnoli, Lorenzo Lancellotti Copertina: – Progetto grafico e immagine di copertina: Miguel Sal & C., Bologna Prima edizione: marzo 2008 Suggerimenti e segnalazione degli errori Realizzare un libro è un’operazione complessa, che richiede numerosi controlli: sul testo, sulle immagini e sulle relazioni che si stabiliscono tra essi. L’esperienza suggerisce che è praticamente impossibile pubblicare un libro privo di errori. Saremo quindi grati ai lettori che vorranno segnalarceli. Per segnalazioni o suggerimenti relativi a questo libro scrivere al seguente indirizzo indicando il nome e il luogo della scuola: Zanichelli editore S.p.A. Via Irnerio 34 - 40126 Bologna fax: 051 293322 e-mail:
[email protected] sito web: www.zanichelli.it Zanichelli editore S.p.A. opera con sistema qualità certificato CertiCarGraf n. 477 secondo la norma UNI EN ISO 9001:2008
Fotocomposizione: Litoincisa Paganelli, Bologna
Il simbolo Impara a imparare segnala argomenti ed esercizi che sviluppano la capacità di apprendere, una delle competenze chiave che l’Unione Europea ha individuato per i cittadini della società della conoscenza. Imparare a imparare mette in gioco diverse competenze: cercare e controllare le informazioni, individuare collegamenti e relazioni, comunicare, progettare, collaborare e risolvere problemi della vita reale. In questo libro, il simbolo Impara a imparare segnala l’esercizio conclusivo di ogni capitolo.
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SOMMARIO ATTIVITÀ ECONOMICHE Dall’agricoltura all’industria
0 1 2 3
Cos’è un’attività economica Settore primario Settore secondario Settore terziario (servizi)
2 4 5 6 8
Esercizi
9
10 12 14 16 18 20 22
Esercizi
24
26 28 30 32 34 36 37
Esercizi
38
40 42 44 46 48
Esercizi
50
52 54 56
Esercizi
57
58 60 62 64 66 68
Esercizi
68
AGRICOLTURA ALIMENTAZIONE
Ieri e oggi
1 2 3 4 5 6
Cos’è una pianta Piante erbacee Coltivazione di piante erbacee Piante legnose Bestiame bovino Agricoltura e ambiente
ALIMENTI Ieri e oggi
1 2 3 4 5 6
Cos’è un alimento Industria dei derivati dal frumento Industria lattiero casearia Carne, uova e pesce Ortaggi, frutta e legumi Conservazione degli alimenti
EDUCAZIONE ALIMENTARE Ieri e oggi
1 2 3 4
Cosa sono i nutrienti Razione giornaliera di nutrienti Il menu giornaliero Alimentazione e salute
MATERIALI IN GENERALE MATERIALI
1 2 3
Proprietà dei materiali Lavorazione dei materiali Materie prime
LEGNO Ieri e oggi
1 2 3 4 5
Cos’è il legno Produzione dei tronchi Industria dei semilavorati Industria di oggetti in legno Riciclare il legno
L’indice segue a grandi linee la Classificazione delle Attività Economiche riportata nel primo capitolo. Il codice colore delle cinque aree tecnologiche è il seguente:
II
■
Area agro-alimentare
■
Industria manifatturiera
■ Industria non manifatturiera
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CARTA Ieri e oggi
1 2 3
Cos’è la carta Industria della carta Riciclare la carta
70 72 74 76
Esercizi
77
78 80 82 84 86 87 88 90 91
Esercizi
92
94 95 96 98
Esercizi
99
100 101 102 104
Esercizi
105
106 108 110 111 114 116 117 118 119
Esercizi
120
122 124 126 127 129 130
Esercizi
131
132 134 135
Esercizi
137
TESSUTI Ieri e oggi
1 2 3 4 5 6 7 8
Cos’è un tessuto Fibre tessili vegetali Fibre tessili animali Fibre chimiche Industria tessile: filatura Industria tessile: tessitura Industria dell’abbigliamento Riciclare i tessuti
CERAMICA Ieri e oggi
1 2 3
Cos’è la ceramica Industria delle ceramiche Recupero di inerti civili
VETRO Ieri e oggi
1 2 3
Cos’è il vetro Industria del vetro Riciclare il vetro
METALLI Ieri e oggi
1 2 3 4 5 6 7 8
Cosa sono i metalli Cos’è il ferro Industria del ferro Industria di oggetti in ferro Alluminio Rame Tabella riassuntiva dei metalli Riciclare l’alluminio
PLASTICHE Ieri e oggi
1 2 3 4 5
Cosa sono le plastiche Industria delle plastiche Industria di oggetti in plastica Gomme Riciclare le plastiche
IMBALLAGGI Ieri e oggi
1 2
Cosa sono gli imballaggi Recupero degli imballaggi
III Giampietro Paci Fare Tecnologia © Zanichelli 2008
SOMMARIO
MACCHINE E APPARECCHI
OGGETTI MECCANICI Ieri e oggi
1 2 3 4
Cos’è un oggetto meccanico Macchine semplici Oggetti meccanici in casa Organi meccanici
138 140 141 144 146
Esercizi
148
150 152 153 154 156 158 160
Esercizi
162
164 166 168 170 172 174 175
Esercizi
176
178 180 182 184 187 188 190
Esercizi
192
194 196 198 200 202 203 204
Esercizi
205
206 208 210 212 213 214 216 217 218 219
Esercizi
220
MOTORI PRIMI Ieri e oggi
1 2 3 4 5 6
Cosa sono i motori Il cavallo Ruote dei mulini Motore a vapore Motore a scoppio Turbine
APPARECCHI ELETTRICI Ieri e oggi
1 2 3 4 5 6
Cos’è un apparecchio elettrico La corrente elettrica Generatori di corrente Apparecchi elettrici in casa Sicurezza in casa Consumi elettrici
SUONO E IMMAGINE Ieri e oggi
1 2 3 4 5 6
Impianto hi-fi Stampa Macchina fotografica Fotocamera digitale Cinema Televisore
TELECOMUNICAZIONI Ieri e oggi
1 2 3 4 5 6
Dove viaggiano i segnali elettrici Trasmissioni radio e TV Telefono Internet Sistemi satellitari Inquinamento elettromagnetico
MEZZI DI TRASPORTO Ieri e oggi
1 2 3 4 5 6 7 8 9
Cosa sono i mezzi di trasporto Automobile e sicurezza Automobile e ambiente Riciclare l’automobile Treno Nave Aereo Veicoli spaziali Inquinamento acustico da traffico
IV Giampietro Paci Fare Tecnologia © Zanichelli 2008
SOMMARIO
COMBUSTIBILI FOSSILI ENERGIA
Ieri e oggi
1 2 3 4 5 6 7 8
Cosa sono i combustibili Carbone Centrale termoelettrica a carbone Petrolio Gas naturale Inquinamento dell’aria Effetto serra Il sistema energetico
222 224 226 228 230 234 236 237 238
Esercizi
240
242 244 246 249 250 253 254 256 257 258 259
Esercizi
260
262 264 266 268 270
Esercizi
272
274 276 278 280 282
Esercizi
283
284 286 287 288 290 292
Esercizi
294
296 298 301 302 304 306
Esercizi
307
FONTI ALTERNATIVE Ieri e oggi
1 2 3 4 5 6 7 8 9 10
Cosa sono le fonti alternative Energia idroelettrica Energia eolica Energia solare Energia geotermica Energia nucleare (uranio) Energia nucleare (idrogeno) Idrogeno come carburante Biomasse Energia per il futuro
APPARTAMENTO ABITAZIONE
Ieri e oggi
1 2 3 4
Cos’è una stanza Tipi di appartamento Impianto idrico e riscaldamento Impianti per l’energia
COSTRUZIONI EDILI Ieri e oggi
1 2 3 4
Cos’è una struttura Casa in muratura Casa con ossatura portante Isolamento energetico della casa
CITTÀ Ieri e oggi
1 2 3 4 5
L’isolato Infrastrutture e servizi Acquedotto Fognatura Smaltimento rifiuti
APPENDICE - EDUCAZIONE STRADALE
1 2 3 4 5 6
Cos’è la strada Segnaletica stradale Veicoli Norme di comportamento Utente debole della strada Ciclomotorista Giampietro Paci Fare Tecnologia © Zanichelli 2008
V
ATTIVITÀ ECONOMICHE DALL’AGRICOLTURA ALL’INDUSTRIA
Diecimila anni fa: agricoltori e pastori in Mesopotamia Nell’8000 a.C. la Terra era popolata da cacciatori e raccoglitori, che vivevano in tribù poco numerose e si spostavano in altre zone quando le risorse alimentari si esaurivano (erano nomadi). Solo nella zona compresa tra il Tigri e l’Eufrate, l’attuale Mesopotamia, vivevano le prime tribù di agricoltori e di pastori, che erano sedentari perché ricavavano il cibo da quel territorio in modo continuativo. Tutto era accaduto per una fortunata coincidenza. Qui crescevano spontanei l’orzo e il grano, in quantità sufficienti a sfamare molte persone. Quando la popolazione aumentò, questi uomini fecero da soli quello che avevano visto fare alla natura: ogni anno sotterravano una parte di semi, e dopo alcuni mesi avevano le spighe con dieci volte tanto il seminato. Diecimila anni fa iniziò la Rivoluzione Agricola, che avrebbe portato alla nascita delle campagne, delle città, di società sempre più articolate, fino ai primi imperi della storia. storia
Rivoluzione Agricola
città in Mesopotamia
3500 a.C.
Egiziani
3000 a.C.
2000 a.C.
Agricoltura e industria nella storia
2
Babilonesi
Circa due milioni di anni fa gli esseri umani comparvero sulla Terra. L’attività principale degli uomini, organizzati in tribù, era procurarsi il cibo con la caccia e la raccolta. Esaurite le risorse di un territorio, ogni tribù migrava verso nuove terre. L’invenzione dell’agricoltura (8000-3500 a.C.) L’agricoltura iniziò ad essere praticata dopo l’8000 a.C. in Mesopotamia. Poi si diffuse in Asia e in Europa e nel 3000 a.C. era già affermata in molte regioni. Oggi gli studiosi parlano di Rivoluzione Agricola come spartiacque tra la Preistoria e la Storia. Infatti l’agricoltura si diffuse in modo lento e graduale, ma cambiò la vita degli uomini: nacquero insediamenti stabili, i villaggi e le città, circondati da campi e collegati da strade. Agricoltura nel mondo antico (3500 a.C.-500 d.C.) Con uno schema generale, possiamo immaginare il mondo antico lungo quattromila anni, con gli Egizi, gli Assiri, i Greci e i
Assiri
1000 a.C.
Grecia arcaica Roma repubblica e impero e classica
0
476 d.C.
Romani. Architetture simbolo del periodo sono le Piramidi egizie (2600 a.C. circa) e il Colosseo di Roma (80 d.C. circa), che si collocano verso l’inizio e verso la fine. Ogni civiltà aveva grandi città con sacerdoti, nobili, artigiani e servi, aveva eserciti con migliaia di soldati: ma alla base c’erano i contadini (il 90% della popolazione) che vivevano in campagna e procuravano i prodotti alimentari per tutti. Nell’Egitto la produzione agricola veniva garantita con il controllo delle acque del Nilo. A Roma lo stato garantiva l’afflusso di prodotti agricoli dai popoli conquistati sulle sponde del Mediterraneo. Con la caduta dell’Impero romano d’occidente (476 d.C.) finì il Mondo Antico, basato su imperi centralizzati. Agricoltura nell’Europa delle autonomie (1000-1800 circa) In Europa, dall’anno 1000 fino alla Rivoluzione Industriale, l’attività dominante era ancora l’agricoltura, che impiegava gran parte della popolazione. In questo periodo nacquero le autonomie territoriali, prima i feudi, poi le città e le monarchie
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Duecento anni fa: gli operai di Manchester Duecento anni fa gli abitanti degli stati europei vivevano quasi tutti in campagna e facevano i contadini. Solo in Inghilterra, nella zona tra Liverpool e Manchester, c’erano già gli operai di fabbrica che uscivano di mattina e si recavano a piedi alla filanda, sormontata dalla ciminiera di mattoni. Gli operai entravano dal cancello e andavano ognuno al proprio posto di lavoro, accanto alle macchine. Al suono della sirena la fabbrica si metteva in movimento: gli alberi motori al soffitto iniziavano a girare (figura) e trascinavano in rotazione le cinghie che azionavano centinaia di macchine, allineate in fila e divise da corridoi. Le operaie e i bambini lavoravano, per dodici ore al giorno, in mezzo al rumore delle macchine e al pulviscolo di cotone che volava per aria. Duecento anni fa nelle città inglesi esistevano ancora le botteghe artigiane, ma entro cinquant’anni sarebbero sparite, per il diffondersi della fabbrica in tutti i settori della produzione.
castello feudale
palazzo comunale
reggia
2a R.I.
R.I. XIX
1000
1500
nazionali. Vediamo le architetture simbolo di ogni periodo. Castello feudale Dopo l’anno 1000 il territorio si popolò di castelli con le torri, simboli del potere dei nobili. Palazzo comunale Tra il 1100-1300 rifiorirono le città, circondate da mura: il Palazzo del Comune era il simbolo della nuova classe, la borghesia, formata da artigiani e mercanti. Reggia In Europa dopo il 1450 nacquero le prime monarchie nazionali. Dopo il 1600 vennero costruite regge sontuose. Industria tessile nelle campagne (1600-1770 circa) In Inghilterra nacque il capitalismo industriale, con l’imprenditore che or-
1600
1700
1800
3a R.I. XX
1900
2000
ganizzava la produzione di stoffe nelle case dei contadini. Industria nel mondo moderno (XIX e XX secolo-oggi) Rivoluzione Industriale inglese (1770-1820) Si consolidò il capitalismo industriale con la produzione di fabbrica: la ciminiera era il simbolo della città in via di trasformazione. Estensione dell’industria La società industriale si diffuse in Inghilterra, in molti stati d’Europa e negli Stati Uniti. Un simbolo del trionfo della tecnica è la torre Eiffel (1889). Lo schema riassume le ondate di innovazioni, a circa 100 anni l’una dall’altra, che sono chiamate prima, seconda e terza R.I.
Rivoluzione Industriale
Innovazioni tecniche
Settori trainanti
Modi di produzione
Prima Seconda Terza
macchine tessili, macchina a vapore elettricità, motore a scoppio informatica
cotone, ferro chimica, acciaio tecnologico
sistema di fabbrica cartelli, trusts, fordismo (catena di montaggio) produzione flessibile, globalizzazione
(1770-1820) (1870-1920) (1970-oggi)
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3
0
Cos’è un’attività economica Un’attività economica è un insieme di elementi (attrezzature, lavoro, tecniche di fabbricazione, prodotti ecc.) che sono combinati per creare un bene o un servizio. Per esempio il commercio è un’attività economica che utilizza un negozio, gli scaffali, le merci e le persone che vi lavorano per distribuire certi prodotti ai clienti.
CLASSIFICAZIONE DELLE ATTIVITÀ ECONOMICHE (ONU) L’ONU compila una classificazione delle Attività Economiche, che vale come riferimento per tutti i paesi del mondo. Di seguito è riportata la tabella generale divisa in 21 sezioni, in cui abbiamo inserito, per nostra comodità, i titoletti: settore primario, secondario e terziario. Su questo schema l’Unione Europea compila la sua classificazione AT.ECO (ATtività ECOnomiche), che in Italia è adottata dall’Istat (Istituto centrale di statistica).
4
- Settore primario: A - Agricoltura, foreste e pesca 01 - Coltivazione e allevamento, caccia 02 - Silvicoltura e taglio del legname 03 - Pesca e acquicoltura - Settore secondario: B - Industria mineraria e cave 05 - Miniere di carbone e lignite 06 - Estrazione di petrolio greggio e gas naturale 07 - Miniere e metalli metalliferi 08 - Altre miniere e cave 09 - Attività di servizio minerarie C - Manifatturiero 10 - Industria di prodotti alimentari 11 - Industria delle bevande 12 - Industria dei prodotti di tabacco 13 - Industria tessile 14 - Industria del vestiario 15 - Industria della pelle e dei relativi manufatti 16 - Industria del legno e dei prodotti in legno 17 - Industria della carta e dei prodotti di carta 18 - Stampa e riproduzione di media registrati 19 - Industria del coke e dei prodotti raffinati del petrolio 20 - Industria chimica e prodotti chimici 21 - Industria dei farmaceutici e dei prodotti di erboristeria 22 - Industria della gomma e dei prodotti in plastica 23 - Industria di prodotti non metallici (vetro, ceramica) 24 - Industria dei metalli di base 25 - Industria di prodotti metallici (eccetto macchinari) 26 - Industria di computer, elettronica e prodotti ottici 27 - Industria di apparecchi elettrici 28 - Industria di macchinari e altri apparecchi 29 - Industria di autoveicoli, rimorchi e motrici 30 - Industria di altri mezzi di trasporto 31 - Industria di accessori 32 - Altre manifatture 33 - Riparazione e installazione di macchinari D - Fornitura di elettricità, gas, vapore e aria condizionata 35 - Fornitura di elettricità, gas, vapore e aria condizionata E - Fornitura di acqua; fognature, trattamento dei rifiuti 36 - Raccolta, trattamento e fornitura dell’acqua 37 - Fognature 38 - Raccolta, trattamento e smaltimento dei rifiuti 39 - Ripristino ambientale e altri servizi di gestione rifiuti F - Costruzioni 41 - Costruzione di edifici 42 - Ingegneria civile 43 - Costruzioni speciali - Settore terziario: G - Commercio; riparazione di autoveicoli e motociclette 45 - Commercio all’ingrosso e al dettaglio e riparazione di autoveicoli e motociclette 46 - Commercio all’ingrosso (eccetto autoveicoli e motociclette) 47 - Commercio al dettaglio (eccetto autoveicoli e motociclette) H - Trasporto e stoccaggio 49 - Trasporto via terra e via gasdotti 50 - Trasporto via acqua
51 - Trasporto via aria 52 - Stoccaggio e attività di supporto per il trasporto 53 - Attività postali e corrieri I - Ricettività e ristorazione 55 - Ricettività 56 - Ristorazione J - Informazione e comunicazione 58 - Attività di pubblicazione 59 - Attività di produzione di film, video, programmi televisivi, musica 60 - Attività di trasmissione e programmazione 61 - Telecomunicazioni 62 - Servizi d’informatica 63 - Servizi d’informazione K - Attività finanziare e assicurative 64 - Servizi finanziari (eccetto assicurazioni e fondi pensione) 65 - Assicurazione, riassicurazione e fondi pensione 66 - Altre attività finanziarie L - Attività immobiliari 68 - Attività immobiliari M - Attività professionali, scientifiche e tecniche 69 - Attività legali e contabili 70 - Attività di sede principale; attività di management e consulenza 71 - Attività ingegneristiche e architettoniche; analisi e test tecnici 72 - Ricerca e sviluppo 73 - Pubblicità e ricerca di mercato 74 - Altre attività professionali, scientifiche e tecniche 75 - Attività veterinarie N - Attività amministrative e servizi di supporto 77 - Attività di noleggio e leasing 78 - Attività d’impiego 79 - Agenzie di viaggi, tour operator e altri servizi di prenotazione 80 - Attività di sicurezza e investigazione 81 - Servizi per gli edifici e i paesaggi 82 - Servizi di amministrazione e supporto per l’ufficio O - Amministrazione pubblica e difesa; sicurezza sociale 84 - Amministrazione pubblica e difesa; sicurezza sociale obbligatoria P - Educazione 85 - Educazione Q - Attività per la salute dell’uomo e per il lavoro sociale 86 - Attività per la salute dell’uomo 87 - Attività per l’interesse dei residenti 88 - Attività di lavori sociali (eccetto ricettività) R - Arte, intrattenimento e ricreazione 90 - Attività artistiche e di intrattenimento creative 91 - Biblioteche, archivi, musei e altre attività culturali 92 - Gioco d’azzardo e scommesse 93 - Attività sportive e di intrattenimento S - Altri servizi 94 - Attività organizzative 95 - Riparazione computer e beni personali familiari 96 - Altri servizi T - Attività familiari; beni e servizi familiari per uso proprio 97 - Attività familiare di impiego di personale domestico 98 - Beni e servizi familiari per uso proprio U - Attività di organizzazioni e corporazioni extraterritoriali 99 - Attività di organizzazioni e corporazioni extraterritoriali Copyright © United Nations, 2006
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ATTIVITÀ ECONOMICHE
1
Settore primario Il settore primario è l’insieme delle attività dell’agricoltura, della silvicoltura e della pesca. È detto primario perché l’agricoltura è stata la prima attività praticata dall’uomo; inoltre il cibo è il bene di primaria necessità per la sopravvivenza.
AGRICOLTURA L’agricoltura produce i beni alimentari e le materie prime agricole. Le diverse attività sono suddivise tra coltivazioni agricole e zootecnia. Coltivazioni agricole Sono le lavorazioni praticate sui terreni di campagna. In particolare: le coltivazioni erbacee sono le piante seminate ogni anno sui campi, cioè i cereali (frumento, mais, riso), le piante da olio (girasole, soia), la barbabietola da zucchero, gli ortaggi; le coltivazioni legnose agrarie sono gli alberi che forniscono ogni anno la frutta (mele, pesche, ciliege), l’uva e le olive; le coltivazioni foraggere forniscono le erbe per alimentare il bestiame. Allevamento del bestiame Comprende le attività volte a far crescere e riprodurre gli animali utili all’uomo. In Europa l’allevamento principale è quello bovino, che fornisce la maggior parte di carne e di latte. Seguono i suini (maiali), gli ovini (pecore), gli animali da cortile.
• • •
Coltivazione erbacea Il campo viene seminato a novembre con chicchi di frumento (figura): in luglio ci saranno le spighe pronte per il raccolto. L’anno successivo il campo sarà seminato a foraggio, quello dopo a girasoli, poi di nuovo a frumento ecc.
Allevamento bovino Queste mucche vivono nella stalla e trascorrono la giornata mangiando il foraggio. Due volte al giorno sono portate in sala mungitura per ricavare il latte.
SILVICOLTURA La silvicoltura comprende le attività svolte sulle aree forestali, cioè coperte di alberi. In particolare si distinguono queste attività: la forestazione è l’impianto di un bosco su superfici prima scoperte, per esempio su un pascolo; il rimboschimento è l’impianto di un nuovo bosco su superfici tagliate; l’utilizzazione forestale (o legnosa) consiste nell’abbattimento degli alberi per ricavare il legname da lavoro e la legna da ardere.
• • •
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Utilizzazione forestale Questo bosco è stato impiantato dall’uomo circa 30 anni fa. Adesso gli alberi sono pronti per il taglio e vengono abbattuti con la motosega. I tronchi vengono portati alle segherie o alle fabbriche di cellulosa.
5
2
Settore secondario Il settore secondario comprende le attività dell’industria: le miniere, le attività manifatturiere (cioè l’industria vera e propria), l’energia e le costruzioni. È detto secondario perché si è sviluppato dopo l’agricoltura, verso il 1800 con la Rivoluzione Industriale.
MINIERE E CAVE La miniera (da mina, cunicolo sotterraneo) è un pezzo di territorio dove si trova un giacimento di minerali e sul quale esistono le opere per estrarli. Le miniere principali sono quelle dell’estrazione dei metalli e del carbone. La cava (da cavus, incavato) è un territorio scavato dove si estraggono a cielo aperto minerali non metalliferi: cava di argilla, di quarzite, di pietra da cemento, di marmo. Cava di argilla L’industria estrattiva ricerca i giacimenti nelle varie zone della Terra. Quando trova un giacimento conveniente, apre in quella zona una miniera o una cava. La figura mostra una cava di argilla, che è la fascia bianca posta al livello più basso, portata allo soperto sbancando il terreno sopra. Adesso le scavatrici staccano via via blocchi di minerale.
MANIFATTURIERO Le attività manifatturiere trasformano le materie prime in manufatti, che possono essere semilavorati, componenti, oggetti finiti. Si distinguono le fabbriche e gli impianti di base. La fabbrica è un edificio con un grande spazio interno dove si producono gli oggetti. Per esempio la fabbrica tessile produce le stoffe, la fabbrica di confezioni produce i vestiti, la fabbrica di calzature produce le scarpe, la fabbrica di mobili produce armadi e librerie. La fabbrica occupa molta manodopera, specie se è di montaggio (per esempio abbigliamento, scarpe). L’infinita varietà di oggetti che vediamo nei negozi o in strada sono prodotti dalle fabbriche. Si distinguono i beni di consumo destinati ai privati cittadini, e i beni strumentali destinati alle attività economiche (quali il trattore agricolo, la scaffalatura metallica, la macchina da cucire). Fabbrica di confezioni La fabbrica è un grande spazio chiuso, illuminato dall’alto, dove sono disposte molte macchine. In orario di lavoro gli operai siedono al loro posto di lavoro e svolgono per otto ore le mansioni assegnate. Per esempio nella fabbrica di confezioni l’operaio usa la macchina da cucire per unire i pezzi di stoffa e formare le gambe dei pantaloni jeans. La produzione avviene in serie, cioè con oggetti tutti uguali e in grosse quantità. I prodotti finiti sono venduti ai commercianti e ai grandi magazzini delle varie città.
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ATTIVITÀ ECONOMICHE L’impianto di base è un insieme di torri metalliche e di edifici dove si producono le materie prime. Il cementificio produce il cemento e la calce, il petrolchimico produce le materie plastiche e la gomma sintetica, il centro siderurgico produce barre e lamiere d’acciaio, la raffineria di petrolio produce la benzina, il gasolio e il kerosene. L’impianto di base lavora a ciclo continuo, giorno e notte. I lavoratori sono pochi, in proporzione alle dimensioni: sono impiegati nella manutenzione, nella movimentazione dei prodotti, in amministrazione. Impianto petrolchimico Questo grande impianto trasforma il gas metano, che riceve dal gasdotto, in materie plastiche primarie (in polvere o granuli), in gomme sintetiche e in fertilizzanti. Lavora a ciclo continuo (giorno e notte) e vende i suoi prodotti alle industrie della gomma, delle plastiche, alle aziende agricole.
ENERGIA E ACQUA Le forniture di energia elettrica, di gas e di acqua avvengono con le cosiddette infrastrutture tecniche a rete. Infatti ogni azienda ha le sue centrali di produzione e una rete di cavi o di tubi per il trasporto e la distribuzione alle case degli utenti. Sono chiamate anche utility, perché forniscono prodotti di pubblica utilità. Industria elettrica La centrale elettrica (figura a sinistra) ha l’alternatore che quando gira genera elettricità: è una centrale di produzione. La rete elettrica (figura a destra), cui ogni centrale è collegata, è formata dai cavi sospesi su tralicci posti sul territorio e dai cavi posati sotto i marciapiedi della città, che portano l’energia a ogni abitazione e utenza.
COSTRUZIONI Le costruzioni sono le attività che modificano il territorio, sia innalzando gli edifici (abitazioni, uffici, ospedali, fabbriche) sia stendendo le infrastrutture (strade, aeroporti, ferrovie). L’industria delle costruzioni «monta» i materiali prodotti da molte industrie manifatturiere. Cantiere edile Un’impresa di costruzioni ha aperto un cantiere su questa area edificabile, per costruire una villetta. Sul cantiere affluiscono i materiali delle altre industrie: le pietre naturali estratte dalla cava, i mattoni della fornace, il cemento del cementificio, i ferri dell’industria metallurgica. Gli operai montano i materiali secondo il progetto. Ogni città è stata costruita, pezzo dopo pezzo, dalle imprese di costruzione.
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Settore terziario (servizi) Il settore terziario è l’insieme delle attività dei servizi, che non producono cose concrete, ma forniscono prestazioni utili ai cittadini (o alle ditte). È detto terziario perché è cresciuto dopo gli altri due settori, con lo sviluppo delle città dopo la Rivoluzione Industriale. Di seguito vedremo i servizi forniti in prevalenza dai privati, e quelli forniti dalla Pubblica Amministrazione.
SERVIZI FORNITI DAI PRIVATI Commercio Provvede a distribuire i prodotti dell’industria. Ne fanno parte i negozi situati nelle strade della città; i grandi magazzini situati nelle piazze e strade principali; i centri commerciali situati in periferia. La riparazione dei veicoli è abbinata al commercio. Trasporti Provvedono allo spostamento delle persone e delle merci: utilizzano mezzi su gomma e rotaia, mezzi navali, mezzi aerei. In Italia il trasporto urbano è gestito in prevalenza da un’azienda municipalizzata, il trasporto ferroviario è gestito soprattutto dallo Stato (ma anche da privati). Informazione e comunicazione Si occupa della produzione e diffusione di notizie e spettacoli, della telefonia fissa o mobile, di Internet, del recapito della posta ecc. Finanza e assicurazione Si occupa della raccolta del risparmio, del prestito del denaro ai privati, del finanziamento alle Società industriali e commerciali. Negozio di alimentari Il commercio distribuisce in ogni quartiere i prodotti dell’industria.
Sportello di banca Le banche raccolgono il denaro e lo prestano ai privati e alle imprese.
AMMINISTRAZIONE PUBBLICA E SERVIZI SOCIALI Amministrazione pubblica Comprende gli uffici dello Stato (ministeri a Roma, tribunali, caserme dell’esercito ecc.), gli uffici degli Enti locali (regioni, province, comuni), gli uffici degli Enti pubblici (Inail, Enpas, Anas ecc.). Questi uffici forniscono i servizi che regolano la vita pubblica. Servizi sociali I più importanti sono la scuola, la sanità, l’assistenza: la scuola fornisce il servizio di istruzione e di formazione a tutti i giovani; la sanità previene e cura le malattie con ambulatori, laboratori di analisi, ospedali; l’assistenza si occupa delle persone in condizioni difficili o di disagio, come anziani soli, disoccupati, immigrati recenti ecc.
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Aula scolastica La scuola fornisce il servizio di istruzione e di formazione a tutti i giovani.
Ambulatorio Il personale sanitario fornisce il servizio di diagnosi e di cura a tutti i cittadini.
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ATTIVITÀ ECONOMICHE
ARTIGIANATO L’artigianato è formato da piccole attività che lavorano su ordinazione di un cliente. L’attività artigiana può avere come sede una bottega sulla strada della città, o un piccolo capannone nella zona industriale di periferia. Le attività di produzione fanno parte del settore secondario, quelle di riparazione (più numerose) rientrano nel settore terziario. Piccola produzione Alcuni artigiani producono oggetti su richiesta di un cliente, che li preferisce a quelli prodotti dall’industria. Per esempio: falegname, tappezziere, corniciaio, vetraio. Riparazioni Altri artigiani riparano gli oggetti guasti o provvedono alla loro manutenzione: la riparazione di autoveicoli è fatta dal carrozziere, gommista, meccanico, elettrauto; la riparazione di impianti domestici è fatta da elettricista, idraulico, tecnico di elettrodomestici; la riparazione di beni personali è svolta dal calzolaio, rammendatrice, orologiaio, lavanderia.
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Panettiere Il fornaio produce ogni giorno il pane (attività secondaria) che viene venduto nel negozio (attività terziaria).
Officina Il meccanico fornisce il servizio di riparazione e manutenzione delle automobili (attività terziaria).
ESERCIZI A
Completa le frasi
D
1. La Rivoluzione .................. è iniziata verso l’8000 a.C. 2. Le popolazioni agricole preistoriche vivevano ........... ............ su un territorio, al contrario dei cacciatori. 3. La Rivoluzione ....................... è iniziata verso il 1770. 4. Gli operai di ....................... esistevano già nel 1800. 5. La torre ....................... fu costruita nel 1889. B
Completa lo schema cronologico di questi edifici simbolo: a) reggia, b) fabbrica con ciminiera, c) palazzo comunale. 1 2 3 4 5 C
castello feudale
torre Eiffel
Trova le corrispondenze
Settore primario = Settore secondario = Settore terziario =
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................................... ................................... ...................................
Primarie ......................., ...................., .................... Secondarie ..................., ...................., .................... Terziarie ......................., ...................., ....................
Rispondi alle domande
1. Spiega perché le antiche civiltà come gli Egizi e i Romani sono nate dopo la Rivoluzione Agricola. 2. Elenca i prodotti guida e i nuovi settori nati con le tre rivoluzioni industriali. 3. Elenca le quattro grandi categorie di attività del settore secondario. 4. Elenca quattro prodotti che escono dalla fabbrica e quattro che escono dall’impianto di base. 5. Spiega cosa sono i servizi e fai cinque esempi. F
Scrivi le parole che si usano come sinonimi dei tre settori economici: a) servizi, b) agricoltura, c) industria. 1 2 3
Scrivi le attività economiche nella giusta riga: a) silvicoltura, b) commercio, c) edilizia, d) allevamento, e) telecomunicazioni, f) trasporti, g) agricoltura, h) tessile, i) mobili.
E
Completa lo schema
Forma gli insiemi
Impara a imparare
La classificazione delle attività economiche è compilata dall’ONU e nel testo è riportata una sua traduzione. Su Google, digita «UN statistics ISIC rev.4», seleziona il primo risultato e a sinistra, sotto «Quicklinks», clicca su «ISIC rev. 4» o su una versione più recente. Troverai la versione ufficiale della classificazione. Informati sulle attività a te meno note.
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AGRICOLTURA I E R I
E
O G G I
Cent’anni fa: l’aratura con i cavalli Cent’anni fa gli attrezzi agricoli erano trainati da una coppia di cavalli o di muli. Nella stagione dell’aratura il contadino faceva indossare i finimenti agli animali, li attaccava alla barra dell’aratro e si recava al bordo del campo. Qui iniziava il lavoro di aratura (figura) e tracciava il primo solco per tutta la lunghezza del campo. Il contadino guidava i cavalli con lunghe cinghie (redini), affinché mantenessero la linea retta, e guidava l’aratro tenendo le due impugnature, affinché la lama del vomere passasse vicino al solco precedente. Era un lavoro che richiedeva una perfetta intesa con gli animali e una grande abilità nella guida dell’attrezzo. Il contadino arrivava in fondo al campo e tirava le briglie di lato per l’inversione a U, poi iniziava un nuovo solco accanto al precedente; e così via, fino ad avere una superficie lavorata molto regolare. Il lavoro cessava quando i cavalli, stanchi, non erano più in grado di tirare. Per il traino di macchine più pesanti si attaccavano quattro o più cavalli in parallelo. Una foto del 1920 mostra una campagna degli Stati Uniti con una grande trebbiatrice trainata da cinquanta animali sotto la guida di sei uomini. Anche i buoi erano usati per il traino ed erano accoppiati con il giogo, una barra di legno sagomata che poggiava sul collo delle bestie ed era fissata con una cinghia. I buoi erano forti, ma più difficili da guidare e furono via via sostituiti dai cavalli da tiro.
Lavori agricoli nel Medioevo
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Nei secoli passati l’agricoltura era l’attività economica principale e interessava circa il 90% della popolazione. La vita delle persone era scandita dal ciclo delle stagioni e dei lavori agricoli. Aratùra Consiste nel tagliare il terreno e girare le zolle in solchi paralleli. Era svolta con l’aratro trainato dai buoi (figura), con una tecnica rimasta uguale fino a cent’anni fa (figura sopra). Semina a spaglio Consiste nello spargere a mano i semi sul campo. Il contadino regge con una mano il grembiule per fare una sacca, dove tiene i semi. Mentre cammina afferra una manciata di semi e li sparge attorno con il gesto ampio del braccio. Mietitùra Quando il campo è coperto di spighe mature si fa la mietitura, che consiste nel tagliare gli steli del cereale. Il contadino si china, afferra un mazzo di steli e li recide alla base con un colpo di falcetto; poi li deposita di lato. Il contadino avanza
un po’ alla volta per tutta la lunghezza del campo. L’operazione dura dall’alba al tramonto, per giorni e giorni. Trebbiatùra Consiste nello staccare i chicchi di grano (o di un altro cereale) dalla spiga. Viene svolta sull’aia della casa colonica, dove vengono portati i mazzi di spighe. Il contadino impugna l’estremità di un bastone articolato, detto flagello, lo solleva di lato, lo fa ruotare sopra la propria testa e colpisce il mazzo di spighe. I chicchi si staccano dalla spiga.
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Oggi: l’aratura con il trattore Oggi gli attrezzi agricoli vengono trainati da un trattore con 100 o 200 cavalli vapore (CV) di potenza. Per esempio, l’aratro a sette versòi (figura) è formato da una barra orizzontale con sette organi lavoranti e due ruote esterne e pesa molti quintali. Nella stagione dell’aratura il contadino sale sul trattore, lo guida in retromarcia fino all’aratro e lo collega al gancio di traino, poi avanza fino al bordo del campo. Qui inizia il lavoro di aratura: il trattore trascina senza sforzo il pesante aratro che arpiona il terreno duro e compatto, lo taglia e lo rigira di lato lasciandosi dietro sette solchi paralleli. Percorsa tutta la lunghezza del campo, il contadino gira il volante per l’inversone ad U e inizia il secondo passaggio per tracciare la seconda serie di sette solchi; e così via fino ad arare tutto l’appezzamento di terreno. Il contadino siede in una cabina confortevole con ampia vetratura e aria condizionata, e guida una macchina a quattro ruote motrici con servosterzo e molte marce di velocità; sul monitor vede la linea del solco precedente, inquadrata dalla telecamera puntata dietro. Fuori il motore diesel ha un rombo potente e regolare, la macchina non si «stanca» mai e può lavorare anche di notte con i fari che illuminano la scena del lavoro. Oggi sono disponibili attrezzi agricoli per ogni lavorazione, di qualunque dimensione. Per il loro traino esiste sempre un trattore adatto: il massimo è un trattore gigante con 500 CV di potenza.
Macchine agricole dopo il 1800 Con la Rivoluzione Industriale furono inventate nuove macchine anche per l’agricoltura. Attrezzi agricoli Nel periodo 1800-1850, negli Stati Uniti, furono inventate le macchine operatrici come l’aratro multiplo, la seminatrice, la mietitrice, la trebbiatrice, lo spandiconcime ecc. Erano in ferro, con semplici meccanismi, dotate di ruote proprie e una barra di attacco per la trazione animale. La macchina più grande era la trebbiatrice (figura) che veniva trasportata ai bordi del campo e azionata dalla vaporiera (vedi Motori primi, ieri e oggi). Trattore Comparve verso il 1905, quando fu disponibile il motore a scoppio (ormai collaudato su auto e autocarri). La sua diffusione fu lenta: per esempio gli Stati Uniti, che erano all’avanguardia nella meccanizzazione, nel 1920 avevano ancora 25
milioni di cavalli e muli per l’agricoltura. Il trattore prevalse sugli animali nel periodo 1940-1950, sia in America Settentrionale sia in Europa Occidentale. Macchine semoventi Con l’affermazione del trattore, dotato di enorme potenza di traino, nacquero macchine dotate di motore proprio. Dal 1940 il gigante dell’agricoltura diventò la mietitrebbia che combinava il trattore, la mietitrice e la trebbiatrice.
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ALIMENTAZIONE
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Cos’è una pianta La pianta è un organismo capace di produrre materia vivente (organica) usando sostanze senza vita come sali minerali, acqua, anidride carbonica e luce. Le piante sono pertanto la «base» della vita sulla Terra: senza di esse non ci sarebbero né animali né uomini.
OSSERVIAMO QUATTRO PIANTE La parola «pianta» ci fa pensare al vaso di geranio che abbiamo sul davanzale di casa. In realtà la parola «pianta» indica qualsiasi organismo vegetale, di qualunque dimensione: il filo d’erba e la spiga di riso, l’arbusto di more e l’albero di quercia ecc. Le piante vengono coltivate per usi diversi: alimentari, ornamentali, per fornire materie prime. Osserva come esempio le piante in figura. Il geranio ha il fusto verde e ramificato, dove crescono molte foglie verdi e fiori colorati. Questa pianta viene coltivata a scopo ornamentale.
Il frumento ha il fusto alto e sottile che porta una spiga piena di chicchi commestibili. Questa pianta viene coltivata per uso alimentare.
Il pesco è una pianta con rami legnosi dove in estate crescono molti frutti commestibili. Questa pianta viene coltivata per uso alimentare.
Il pino ha un tronco di legno cilindrico rigido e resistente, facilmente lavorabile. Questa pianta viene coltivata per ricavare il legno da costruzione.
PIANTE ALIMENTARI (CLASSIFICAZIONE)
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Le piante coltivate per usi alimentari si dividono in sei gruppi. Cereali Sono piante da granella, cioè producono chicchi commestibili. In Italia il cereale principale è il frumento, seguito a distanza da riso, mais e orzo. Legumi Sono il fagiolo, il cece, la lenticchia, il pisello e la fava, che producono una granella commestibile ricca di proteine. Ortaggi Sono piante a foglia verde, radici, bulbi ecc. che un tempo erano coltivati negli orti. L’ortaggio più diffuso è il pomodoro, usato come base per ogni condimento; seguono le insalate, i carciofi, le cipolle, i finocchi, i cavolfiori. Categoria a parte sono le piante da tubero, per esempio la patata. Piante industriali Sono destinate all’industria che estrae lo zucchero, l’olio, le fibre tessili ecc. La più coltivata è la barbabietola da zucchero, una radice da cui si estrae lo zucchero; seguono la soia e il girasole da cui si estrae l’olio, la canapa che fornisce la fibra tessile, il tabacco. Legnose agrarie Sono gli alberi che producono sui rami i frutti commestibili. Si dividono in quattro gruppi: la vite è la coltura principale (il 90% dell’uva è trasformata in vino); l’olivo (al pari della vite) è coltura principale e le olive sono trasformate per il 90% in olio; i fruttiferi (alberi da frutto) producono mele e pere (pomacee), pesche, albicocche, ciliege, prugne e susine (drupacee), noci, nocciole e mandorle (frutta secca); gli agrumi sono l’arancio, il limone, il mandarino e il pompelmo. Colture foraggere Sono le erbe da foraggio usate per l’allevamento del bestiame. Le più diffuse sono l’erba medica, il trifoglio, la veccia, la coda di cane. Giampietro Paci Fare Tecnologia © Zanichelli 2008
AGRICOLTURA
STUDIAMO UNA FOGLIA Per capire come funziona una pianta puoi usare alcune foglie. Nelle nervature ci sono i liquidi nutritivi che fanno crescere la pianta: se prendi una foglia di geranio o di albero e la spacchi a metà, vedrai che ti bagnerai le dita. Di seguito trovi la descrizione della struttura della pianta e del suo funzionamento. La pianta Una pianta è formata da tre strutture principali con queste funzioni: le radici sono organi ramificati nel terreno: tengono la pianta ancorata al suolo e assorbono l’acqua dal terreno; il fusto è l’elemento verticale di sostegno: tiene le foglie nella posizione più adatta per ricevere la luce, e provvede al trasporto dell’acqua prelevata dal terreno e delle sostanze nutritive prodotte dalle foglie; le foglie sono lamine di colore verde: con la fotosintesi fabbricano i nutrienti che vengono distribuiti a tutta la pianta. Struttura della foglia Ogni foglia è formata da tre parti: la lamina è la superficie vera e propria; il picciòlo la collega al ramo o al fusto; le nervature si diramano dal picciòlo in tutta la superficie della lamina. Liquidi nella foglia Le radici della pianta assorbono l’acqua del terreno; essa sale per capillarità lungo la periferia del fusto all’interno di tubi sottilissimi che proseguono lungo i rami (se esistono) e terminano dentro ogni foglia.
lamina fogliare: a) pagina superiore b) pagina inferiore
nervature
picciòlo
tubi per l’acqua tubi per il glucosio
L’acqua in arrivo dà consistenza ai tessuti e porta i sali minerali in essa disciolti; poi viene espulsa come vapore acqueo. Una parte viene utilizzata per la fotosintesi. La fotosintesi Un pezzetto di foglia vista al microscopio (seconda figura) mostra tanti pallini verdi che contengono la clorofilla, una sostanza capace di catturare la luce del sole. Durante il giorno avviene questa reazione chimica: nelle cellule della foglia entrano l’acqua
assorbita dal terreno, l’anidride carbonica dell’atmosfera e l’energia del sole; la clorofilla assorbe l’energia necessaria per fare reagire l’acqua e l’anidride carbonica; si attiva così la reazione chimica che produce il glucòsio, una sostanza organica ricca di energia. Distribuzione del glucosio Il glucosio resta in parte nella foglia dove aumenta la massa verde; il resto passa nei rami, poi nel fusto e giù fino alle radici.
FACCIAMO CRESCERE I POMODORI Con un vaso di terra e alcuni semi di pomodoro puoi seguire il ciclo vegetativo di una pianta. Ti servirà molta pazienza, perché il tempo necessario è di tre o quattro mesi. Materiale: vaso da fiori di 20 cm circa, terriccio universale, semi di pomodoro. Il procedimento è spiegato nelle figure sotto.
Semina Riempi il vaso di terra e pressala un po’ (ma non troppo). Prendi cinque semi di pomodoro (sono grandi come la capocchia di uno spillo!) e interrali in vari punti a circa 2 cm di profondità, poi ricoprili. Innaffia con poca acqua, un giorno sì e uno no. Germinazione Dopo 15-20 giorni spunteranno cinque fili verdi: i semi sono germinati, cioè è nata una minuscola pianta. D’ora in poi tieni il
vaso alla luce, vicino alla finestra, e innaffia un giorno sì e uno no con poca acqua. Sviluppo della pianta Nelle settimane successive ogni filo verde diventa un sottile fusto con alcune foglie: è il momento di lasciare una sola pianta e di gettare le altre (la tua «semina» era sovrabbondante per essere certo che almeno un seme germinasse). La pianta cresce sia nel fusto sia nelle foglie e dopo alcuni mesi forma una massa verde rigogliosa. Giampietro Paci Fare Tecnologia © Zanichelli 2008
Fioritura e fruttificazione Alla fine del terzo mese spuntano sulle ramificazioni i fiori gialli, che dopo una settimana circa sfioriranno. Dai fiori spunteranno minuscoli frutti verdi, che nel giro di 15 giorni diventeranno pomodori verdi di grandezza naturale. Questi frutti inizieranno a maturare fino ad assumere il colore rosso pieno. La pianta ha terminato il proprio ciclo vitale, perché ogni pomodoro contiene altri semi capaci di perpetuare la specie.
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ALIMENTAZIONE
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Piante erbacee CICLO DI UNA PIANTA ERBACEA Le piante erbacee sono così chiamate perché hanno il fusto tenero, non legnoso. Quelle per uso alimentare sono i cereali, gli ortaggi, le leguminose ecc. Sono quasi tutte «annuali», perché il ciclo vegetativo si conclude nell’arco di un anno: dalla semina alla maturazione passano dai tre ai sei mesi circa. Vediamo come esempio il ciclo della pianta di frumento. 1. Seme
2. Germinazione
3. Sviluppo della pianta a) levata
guscio protettivo sostanze che fanno crescere l’embrione pianta in miniatura che quando «si sveglia» diventa un germoglio.
4. Morte
b) spigatura
c) maturazione
spiga
foglie
fusto germoglio
radici
Ciclo del frumento (nove mesi) Il frumento è una pianta erbacea che si riproduce per mezzo di seme. Osserviamo le fasi del ciclo vegetativo. 1. La semina consiste nel deporre un seme nel terreno alla profondità di 2 o 3 cm e nel coprirlo di terra. 2. La germinazione è la trasformazione dell’embrione (contenuto nel seme) in una piccola pianta. Si verifica quando si hanno le giuste condizioni di umidità e di temperatura: il seme assorbe acqua e si gonfia fino a rompere l’involucro; dentro il terreno spinge una piccola radice, da cui si formeranno le radici definitive; dalla parte opposta fuoriesce il germoglio, da cui si formeranno il fusto e le foglie. 3. Lo sviluppo comprende tre fasi. a) Levata: il germoglio si allunga e forma il fusto, struttura portante della pianta. Da esso si dipartono numerose foglie, di forma lunga e stretta, che svolgono la funzione fondamentale della fotosintesi.
b) Spigatura: dalla guaina posta in cima all’ultima foglia fuoriesce la spiga. Sulla spiga si formano i fiori, da cui nascono numerosi frutti, detti cariossidi, identici al seme di partenza. c) Maturazione: la pianta non assorbe più acqua dal terreno e non cresce più. Però le sostanze nutritive migrano dalle foglie e si trasferiscono nei semi. La spiga si ingrossa e tutta la pianta diventa in poco tempo di colore giallo. 4. La morte avviene quando il fusto diventa paglia gialla, dura e fragile. Bastano movimenti anche lievi per far cadere la spiga. I semi caduti dalla spiga, se restano sepolti, possono dare origine a nuove piante. Considerazioni Alla fine del proprio ciclo vitale la pianta lascia nell’ambiente circa 50 semi identici a quello da cui è nata, oltre alla paglia del proprio gambo. Essa stessa ha prodotto questa massa organica grazie alla fotosintesi.
CEREALI I cereali sono piante erbacee che danno come frutto una granella, cioè un insieme di chicchi destinati all’alimentazione umana. I cereali più importanti sono il frumento (o grano) e il riso, che sono la base dell’alimentazione umana nel mondo; e il mais (o granturco), usato soprattutto per l’alimentazione animale. Cereali minori sono l’orzo, l’avena, la segale, il miglio e il sorgo.
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Grano (o frumento) Pianta erbacea col fusto dritto e foglie strette, alta fino a 1 m. All’apice si trova la spiga, formata da circa venti spighette, ognuna con alcuni chicchi. In genere si distingue: il grano tenero con il chicco opaco ricco di amido, che dà la farina bianca per il pane (figura); il grano duro, con il chicco vetroso ricco di glùtine, che dà
una farina granulosa detta semola, per la pasta alimentare. Il frumento coltivato in Italia è del tipo invernale, con un ciclo vegetativo di circa 9 mesi: viene seminato a novembre e raccolto a giugno-luglio. Nei paesi più freddi (Canada e Svezia) si coltiva il grano primaverile, con un ciclo di tre o quattro mesi, seminato in primavera e raccolto in estate.
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AGRICOLTURA Riso Pianta erbacea con fusto sottile e foglie lineari, alta fino a 1 m. Sulla sommità si forma una spiga a grappolo, con molti rami laterali a cui sono attaccati i semi. I chicchi dopo la trebbiatura restano «vestiti» dalle glumelle e si chiamano risone. Il ciclo vegetativo dura da quattro a sei mesi, a seconda delle specie.
Granturco (o mais) Pianta erbacea con fusto robusto e alto circa 2 m, con nodi e foglie alterne. Alla sommità si forma la pannocchia, con corpo cilindrico legnoso (tutolo) rivestito dai frutti (chicchi), di colore giallo o bianco o rossastro, per file parallele. In Italia il mais è coltivato nella pianura padana, il ciclo vegetativo dura dai tre ai cinque mesi, il raccolto viene fatto a settembre.
LEGUMI E ORTAGGI Sono coltivati a pieno campo, ogni specie per proprio conto; gli ortaggi anche in serra. Legumi Le leguminose da granella sono il fagiolo, il pisello, la fava, il cece, la lenticchia e la soia. Il frutto è un baccello che racchiude dei semi (la granella), che sono la parte commestibile. Piante orticole Sono gli ortaggi veri e propri: insalata, peperone, zucchino, carciofo, pomodoro. Patata È un tubero, cioè una massa globosa ricca di amido che cresce sotto terra. Insalata Pianta orticola che cresce in cesti. Dopo qualche giorno dalla semina si sviluppa una piantina, da cui si forma il cuore dell’insalata. Il ciclo vegetativo dell’insalata è corto (al massimo qualche mese).
Pomodoro Pianta con fusto volubile alto fino a 2 m con ramificazioni e foglie pelose. Il frutto è globoso, di colore rosso o arancio, di dimensione varibile in base alle varietà. È l’ortaggio più diffuso in Italia.
PIANTE INDUSTRIALI Queste piante, appena raccolte, sono lavorate dall’industria olearia, che estrae l’olio dai semi di girasole (o di mais,o di arachide) e dallo zuccherificio,che estrae lo zucchero dalla barbabietola omonima. Girasole È una pianta erbacea con fusto molto alto (circa 2 m) con un grande fiore formato da un disco centrale scuro, contenente i semi, contornato da petali gialli. Dai semi ridotti in farina si ricava, mediante spremitura, l’olio commestibile. Barbabietola da zucchero È una grossa radice carnosa che cresce sottoterra, con un ciuffo di foglie in superficie. La radice contiene dal 15 al 20% di zucchero; esso viene estratto tagliando sottili fettucce che, immerse in acqua calda, cedono poco per volta lo zucchero che si discioglie nel liquido.
MACCHINE AGRICOLE Per coltivare le piante erbacee si usano due categorie di macchine: trattori e macchine operatrici. Trattore (figura) È la macchina che deve «trainare» gli attrezzi che gli vengono attaccati. È fornito di quattro ruote motrici ed è azionato da un potente motore diesel. Macchine operatrici Sono attrezzi e macchine che svolgono il lavoro vero e proprio, come vedremo nelle prossime pagine: lavorazione del terreno: aratro, frangizolle, erpice, fresatrice, rullo; semina e concimazione: seminatrice, trapiantatrice, spandiconcime; cura delle piante: atomizzatrice, irroratrice, fumigatrice; raccolta dei prodotti: falciatrici, rotoimballatrici, raccoglitrici per i foraggi; mietitrebbia per grano e mais; cavatuberi, raccogli-radici ecc. Molte macchine operatrici sono applicate al trattore e si dicono portate se fissate ad esso, trainate se agganciate a rimorchio. Le macchine più grosse sono semoventi, con motore proprio.
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ALIMENTAZIONE
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Coltivazione di piante erbacee CAMPI Le piante erbacee sono coltivate sui campi nudi, cioè privi di alberi. Ogni campo (o seminativo) è una porzione di terreno agricolo delimitato da fossati o da strade poderali: ha una forma geometrica, rettangolare o trapezoidale, per facilitare il lavoro delle macchine agricole. Il campo cambia aspetto nel corso dell’anno, in base ai lavori e alle coltivazioni.
Campi baulàti In figura vediamo due campi di pianura, divisi da un fossato per il drenaggio (= scolo) dell’acqua. I campi sono «baulàti», cioè hanno un profilo leggermente curvo come il coperchio di un baule, in modo che la pendenza faccia defluire le acque nei fossati. Il colore dei campi varia in base alle stagioni: il campo a riposo, come in questa foto, ha il terreno compatto coperto di erbacce; il campo arato è una distesa di zolle marroni, scure o chiare, in base alla composizione del suolo; il campo di piantine germogliate è una distesa di colore verde acceso; il campo di piante mature è di colore giallo vivo, o giallo spento o verde, in base alla coltivazione.
ARATURA L’aratura è l’operazione che apre il ciclo di lavoro sui campi e consiste nel taglio e nel rigiro delle zolle; seguono l’erpicatùra (per sminuzzarle), la rullatura (per pareggiare il terreno) ecc. L’attrezzo per l’aratura è l’aratro, che nella forma elementare è dotato di un solo vòmere. Oggi si usa l’aratro multivomere, che può arare a ogni passaggio una striscia di terreno molto larga. Aratro elementare L’aratro a un vòmere è formato da quattro elementi: il bure è la barra che tiene gli altri organi; il coltro è un un coltello che affonda per circa 30 cm nel terreno e lo taglia in verticale; il vòmere è una punta che lavora in profondità e taglia orizzontalmente la fetta staccata dal coltro; il versoio è una lastra curva che costringe la fetta di terra a sollevarsi per ricadere lateralmente, rovesciata. Il terreno arato è coperto da grosse zolle rovesciate di lato (seconda figura).
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bure
coltro
vomere
versoio
Aratro multivomere L’aratro della figura ha come elemento portante il bure, la barra orizzontale di colore verde attaccata per un’estremità al trattore e per l’altra alla ruota di sostegno. Sopra il bure ci sono cinque organi lavoranti, uguali tra loro: le cinque aste verticali sono i coltri, le cinque orecchie metalliche sono i versoi, le cinque punte metalliche (in cima ai versori) sono i vomeri. Questi organi sono rivolti verso l’alto e adesso non lavorano. Sotto il bure ci sono cinque organi, identici ai precedenti, che adesso stanno arando il terreno. Quando arriva in fondo al campo l’agricoltore fa l’inversione a U con il trattore; poi ruota il bure, così i vomeri che erano in alto adesso diventano lavoranti. In questo modo fa l’aratura alla pari, con le zolle girate tutte dalla stessa parte. Giampietro Paci Fare Tecnologia © Zanichelli 2008
AGRICOLTURA
SEMINA Ogni anno l’agricoltore compra le sementi da un’azienda specializzata. Nel periodo stabilito le carica nella seminatrice, attacca la macchina al trattore e la guida in su e in giù per il campo per strisce parallele fino al completamento della semina. La seminatrice (figura) è dotata di ruote proprie, con le sementi caricate nel cassone in alto. Esse scendono lungo alcuni tubi e sono depositate nei piccoli solchi tracciati dalla macchina a intervalli regolari per file parallele, a una profondità di 2-3 cm. Un altro utensile ricopre i semi con un po’ di terra.
COLTIVAZIONE Dopo circa un mese dalla semina iniziano a germogliare milioni di piantine, che spuntano dal terreno con minuscole foglie verdi. Man mano che le piante crescono (grazie alla fotosintesi), l’agricoltore le cura con queste lavorazioni: la sarchiatura, la rincalzatura, l’irrorazione di diserbanti e di pesticidi. Spesso è necessaria l’irrigazione, per mantenere la giusta umidità del terreno. Sarchiatrice Il trattore passa tra le piantine di mais con la sarchiatrice, un attrezzo con una barra orizzontale sulla quale sono fissati cinque utensili a forma di vanga. Ogni utensile solleva il terreno e lo addossa alle radici delle piante. Così il terreno è arieggiato, resta umido e sono distrutte le piante infestanti. Irroratrice Sul campo dove sono spuntate milioni di piantine verdi, il trattore traina l’irroratrice, che spruzza il diserbante sul terreno. Questo trattamento distrugge le piante infestanti che sottraggono nutrimento alle piante coltivate.
RACCOLTO In estate il campo assume il colore tipico delle piante mature: per esempio, il giallo paglierino nei campi di frumento, o il giallo spento nei campi di mais. L’agricoltore si rivolge allora a una ditta specializzata per il raccolto: per il grano serve la mietitrebbia e per il mais serve la spannocchia-sgranatrice. La macchina viene trasportata nel campo e un operaio inizia il lavoro, che viene completato nell’arco della giornata. Il raccolto viene portato nei centri di raccolta o di vendita: per esempio per i cereali si usano torri dette sili. Mietitrebbia È una grossa macchina con quattro ruote e motore proprio, impiegata nella raccolta dei cereali. Essa svolge due operazioni: la mietitura e la trebbiatura. La mietitura consiste nel tagliare gli steli delle piante. L’operazione è svolta dagli apparati nella parte anteriore della macchina: l’aspo rotante piega le spighe e la lama le taglia. Il fronte della macchina è molto ampio e a ogni passaggio taglia una larga striscia di spighe (3-4 m). La trebbiatura consiste nel liberare i chicchi contenuti nella spiga per separarli dalla pula. Questa operazione è svolta dentro il cassone della macchina. Le spighe passano sotto un battitore rotante che stacca i chicchi. Essi sono poi sollevati da una vite a coclea sul cassone superiore. La paglia viene prima scossa per recuperare anche i chicchi rimasti e poi espulsa dal retro della macchina. Giampietro Paci Fare Tecnologia © Zanichelli 2008
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ALIMENTAZIONE
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Piante legnose CICLO DI UNA PIANTA LEGNOSA Le piante legnose sono così chiamate perché hanno il fusto fatto di legno. Si dividono in alberi e arbusti: gli alberi hanno il tronco libero alla base e i rami che si inseriscono da una certa altezza; gli arbusti (per esempio la vite) hanno il fusto ramificato fino dalla base. Le piante legnose sono «perenni», perché vivono per molte decine di anni e ogni anno danno i frutti. Vediamo come esempio il ciclo del pesco.
1. Impianto
2. Pianta giovane
3. Pianta adulta a) inverno
foglie
b) primavera
rami c) estate fusto
1° anno
2° anno
radici
d) autunno
10°-11°…40°
Ciclo vitale del pesco L’albero di pesco è una pianta che può riprodursi con un seme o per mezzo di parti vive, per esempio per talea. 1) Una talea ( rametto) di pesco viene sistemata nel terreno di un vivaio, dove mette le radici e diventa una piccola pianta. Poi il pesco viene posto a dimora nel campo, che è la sede definitiva. 2) Verso i tre anni la pianta ha sviluppato le radici, è cresciuta con il fusto in altezza e ha sviluppato i primi rami. 3) Verso i dieci anni il pesco è ormai una pianta adulta. Le sue radici sono ancorate saldamente al terreno, il fusto è diventato un bel tronco di legno, i rami si allungano in tutte le direzioni. 4) Dopo molte decine di anni l’albero invecchia. Considerazione Quando muore, il pesco lascia nell’ambiente il suo tronco di legno. Esso stesso ha prodotto questa massa organica grazie alla fotosintesi.
Ciclo stagionale Ogni anno la pianta subisce le trasformazioni che fanno parte del suo ciclo stagionale (figure piccole). a) In inverno la pianta è in letargo: i rami hanno le gemme dormienti. b) In primavera dalle gemme spuntano i fiori, che rivestono l’albero di una bella fioritura rosa. Poi i petali cadono e dai fiori cominciano a svilupparsi i frutti; nel frattempo spuntano anche le foglie. c) In estate la chioma è tutta verde e dai rami pendono i frutti, che ben presto giungono a maturazione. d) In autunno i frutti avvizziscono e le foglie si seccano. Poi cadono a terra quando il vento scuote i rami. I semi dei frutti caduti, sepolti nel terreno, possono dare origine a nuove piante. Considerazione Al termine di ogni estate il pesco lascia nell’ambiente decine di chili di frutti. Esso stesso ha prodotto questa massa organica grazie alla fotosintesi.
PIANTE LEGNOSE AGRARIE
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Le piante legnose per usi alimentari si dividono in quattro gruppi. Alberi da frutto (fruttiferi) Producono la frutta vera e propria, suddivisa in: mele e pere, con polpa compatta e torsolo con piccoli semi; pesche, albicocche, ciliege, prugne e susine, con polpa succosa e un solo grosso seme; noci, nocciole, mandorle, con guscio legnoso e frutto oleoso. Agrumi Sono l’arancio, il limone, il mandarino e il pompelmo, con il frutto suddiviso in spicchi di polpa succosa. Vite Questo «arbusto» produce l’uva, formata da un grappolo con molti frutti detti acini. Quasi tutta l’uva, circa il 90%, viene impiegata per fare il vino, il resto sono le varietà da tavola. Olivo L’oliva è una drupa liscia di forma ovoidale di colore verde violaceo. Quasi tutte le olive, circa il 90%, sono impiegate per fare l’olio. Giampietro Paci Fare Tecnologia © Zanichelli 2008
AGRICOLTURA
IMPIANTO DEL FRUTTETO Il frutteto è un terreno dove sono piantati gli alberi da frutto. È una coltura «permanante» perché occupa il terreno per venti o trent’anni di seguito. Un frutteto viene avviato con piante giovani, in genere ricavate per talea (o margotta), innestate e fatte crescere in vivaio. Le piantine sono «messe a dimora» per filari, secondo un reticolo geometrico. Dopo qualche anno il nuovo frutteto entrerà in produzione e per molti anni darà un raccolto a ogni stagione. margotta
primo
propaggine
talea
corsia
5m
innesto a «marza»
Talea e margotta Tutte le piante si riproducono per seme. Molte piante nascono anche da una parte di pianta adulta, che produce radici proprie: la talea è un rametto tagliato dalla pianta madre che poi viene interrato; la margotta è un ramo che viene circondato da un pane di terra affinché metta le radici direttamente sulla pianta; la propaggine è un ramo che viene interrato finché non mette le radici.
Innesto Consiste nel prendere una pianta soggetto dotata di radici, e inserire alla sommità un rametto di un’altra pianta, detta nesto. Le due piante si saldano tra loro e formano una pianta unica, i cui frutti sono quelli della parte innestata. L’innesto viene fatto per migliorare le piante che producono frutti scadenti, o per adattare il nesto a condizioni climatiche nuove, usando un soggetto del luogo.
filare
secondo
filare
4m
Filari Sul terreno è stato tracciato un reticolo a maglie di 5 4 m per piantare i filari. Osserviamo il disegno: ogni fila è formata da alberi distanti 4 m, per far sviluppare i rami nella lunghezza desiderata; tra due filari c’è una corsia di 5 m, abbastanza larga da permettere alla luce di illuminare anche i rami più bassi e per il passaggio del trattore.
LAVORI NEL FRUTTETO Ogni anno l’agricoltore svolge nel frutteto le operazioni sul terreno e sulle piante. Le operazioni sul terreno hanno lo scopo di conservare fertile il suolo. Il terreno viene arato in genere in autunno. Segue poi la concimazione. Durante l’estate spesso viene predisposta l’irrigazione. Le operazioni sulla pianta servono ad aumentare la produzione di frutta. La più importante è la potatura dei rami, che viene praticata in inverno quando i rami sono privi di foglie e in primavera quando sono spuntate le gemme. Se le piante sono attaccate dai funghi o da altri parassiti sono irrorate con fitofarmaci.
• •
Aratura nel frutteto A novembre, quando le piante sono a riposo, l’agricoltore passa tra i filari con il trattore per l’aratura: utilizza l’aratro con zappa rotativa, che sposta l’attrezzo quando incontra la pianta. In questa stagione le piante sono senza foglie e si vede la loro forma appiattita, ottenuta con potature successive.
Raccolta dei frutti I frutti maturi spiccano con colori vivaci tra il verde delle foglie. La raccolta viene fatta a mano senza bisogno di scale, perché gli alberi sono tenuti di proposito bassi per permettere di arrivare ai rami più alti allungando il braccio. Davanti alla manodopera, c’è il trattore che traina alcuni carri, dove sono caricate le casse piene.
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ALIMENTAZIONE
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Bestiame bovino STALLA
170
80
400
80
50
150
mangiatoia
corsia di alimentazione
passaggio
mangiatoia
canaletta
passaggio
170
corsia di servizio
50
posta doppia
220
150
corsia di servizio
Stalla per bovini La stalla è divisa in zone funzionali tra loro parallele: la corsia centrale, la zona delle poste, le corsie di servizio. La corsia centrale serve per il trasporto e la distribuzione dei prodotti alimentari. Ha una larghezza di 4 m, per il trattore che traina il carro col fieno. A ore stabilite l’allevatore scarica col forcone il foraggio nelle mangiatoie, disposte ai due lati. Le poste sono gli spazi dove vive il bestiame. La posta «corta» ha una lunghezza di solo 1,7 m (figura), un po’ inferiore al corpo dell’animale. In questo modo la testa viene tenuta costantemente sopra la mangiatoia, mentre gli escrementi cadono nella canaletta posteriore, dove un nastro trasportatore provvede a portarli all’esterno, fino alla concimaia. Ogni posta ha un piccolo recipiente per l’acqua da bere, che la bestia fa uscire premendo il fondo con il muso. Le poste sono disposte in doppia fila, accanto alla corsia di alimentazione. Le corsie di servizio sono disposte ai lati esterni. Servono per fare entrare e uscire gli animali, per cambiare la lettiera (letto di paglia), per la pulizia periodica ecc.
canaletta
In Italia, i bovini sono allevati quasi sempre nella stalla, che è il luogo dove l’animale trascorre praticamente tutta la sua vita. Una stalla moderna è progettata in modo da poter svolgere facilmente e con poca manodopera le diverse operazioni: pulizia, rifornimento del foraggio e di acqua, mungitura. Nei grandi allevamenti esiste una stalla per le vacche da latte e una stalla per i vitelli da carne. Entrambi i capannoni sono organizzati secondo lo schema illustrato di seguito.
FORAGGI I foraggi sono i prodotti vegetali per l’alimentazione del bestiame. Si dividono in tre categorie: foraggi freschi, come erba da prato, erba di trifoglio, mais verde, conservati nel silo orizzontale; foraggi secchi, detti fieno, confezionati in balle cilindriche conservate sotto tettoie; mangimi, come cereali macinati (mais, orzo) e crusca di frumento, conservati nel silo verticale. I vari foraggi sono in genere mescolati e distribuiti al bestiame più volte al giorno.
• • •
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Silo orizzontale È una piattaforma delimitata da tre sponde, due laterali di contenimento e una di fondo. Dal lato aperto entra il camion ribaltabile che scarica i foraggi freschi, poi una trattrice munita di pala frontale lo comprime verso il fondo. Rotoballa Il foraggio essiccato, detto fieno, viene confezionato in rotoballe cilindriche o in balle prismatiche giganti, del peso di 3 o 4 q l’una. Le rotoballe sono conservate sotto tettoie o magazzini aperti, disposte in colonne.
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AGRICOLTURA
MUCCHE DA LATTE
fossa di mungitura (-80 cm)
Le mucche da latte hanno una vita lunga e piuttosto intensa. La mucca ha il primo parto all’età di circa due anni e mezzo, e per due mesi allatta il vitello. Nei dieci mesi successivi c’è la lattazione, cioè l’allevatore le prende il latte, circa 13-15 litri al giorno, portandola mattina e sera in sala mungitura. Poi il ciclo si ripete per avere ogni anno: un vitello, una lattazione di 10 mesi e un riposo di due mesi.
Mucche alla posta Ogni mucca sta nella sua «posta» ed esce con la testa dall’apertura sulla cancellata per mangiare il foraggio. Mangiare è l’occupazione principale della giornata, perché servono almeno 30 kg di foraggio al giorno per fornire il nutrimento a un organismo così grande. Nel tempo rimanente c’è il trasferimento alla sala mungitura due volte al giorno, le ore del sonno (in piedi o sdraiata) e, per due mesi l’anno, l’allattamento del vitello appena partorito.
Sala mungitura Il disegno mostra una sala a «spina di pesce» con cinque poste per lato; al centro c’è la fossa di mungitura, ribassata di 80 cm, così l’operatore lavora con meno fatica. La mungitura dura 30 minuti, poi le mucche sono riportate nella stalla e un altro gruppo prende il loro posto. Mungitura di una mucca L’addetto ha già applicato alla mucca il dispositivo prendicapezzoli, formato da quattro tubi con una guaina in gomma, che vengono inseriti nei quattro capezzoli. Quindi svolge la stessa operazione con le altre mucche. Infine, aziona l’apparecchio pulsatore per la mungitura meccanica, che riproduce l’azione della poppata del vitello o della mungitura manuale.
VITELLI DA CARNE Il vitello ancora piccolo viene separato dalla mucca e trasferito in una gabbia apposita. Qui viene alimentato, tramite succhiotto, con latte di basso costo e poi svezzato con farine vegetali. In seguito viene trasferito nella stalla per vitelli, dove viene alimentato con i foraggi per l’ingrasso. La bestia ha una vita breve perché viene portata presto al macello. L’allevatore ragiona infatti in termini di spesa di alimentazione rispetto all’incremento di peso: per esempio un vitello consuma 9 kg di fieno per aumentare di 1 kg; invece un vitellone ne consuma il doppio, sempre per aumentare di 1 kg. Non conviene quindi alimentare una bestia fino all’età adulta, perché costa troppo. Vitelli alla posta La stalla è simile a quella delle mucche ma con «poste» più piccole. Anche qui c’è la cancellata da cui i vitelli sporgono la testa per mangiare. Autocarro per vitelli Vitelli e vitelloni sono caricati sull’autocarro che li porterà al macello. Le età più comuni per la macellazione sono vitelli di 3-4 mesi con peso medio di 150 kg; vitelli di 9-10 mesi con peso medio di 300 kg; vitelloni di 2 anni con peso medio di 500-600 kg.
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ALIMENTAZIONE
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Agricoltura e ambiente INQUINAMENTO DA FERTILIZZANTI E PESTICIDI L’agricoltura moderna fa largo impiego di prodotti chimici. Per esempio i fertilizzanti spruzzati sul terreno ridanno fertilità alla terra, i pesticidi irrorati sulle piante le proteggono dall’attacco dei parassiti. Tuttavia queste sostanze, se usate in quantità eccessive, possono diventare fonte di inquinamento: i fertilizzanti chimici possono inquinare le falde acquifere da cui prendiamo l’acqua da bere; i pesticidi (o fitofarmaci) possono inquinare l’acqua potabile ma anche il cibo. Il problema è aggravato dal fatto che gli insetti e gli altri organismi, che dovrebbero essere distrutti, si «adattano» al pesticida e gli agricoltori sono costretti a usarne in dosi sempre maggiori.
• •
pericoli per uccelli e altri animali
inquinamento dei fiumi fertilizzanti
pesticidi
pesce
contaminazione degli alimenti
contaminazione della falda acquifera e dell’acqua potabile
Acqua inquinata da fertilizzante La figura mostra come i fertilizzanti e i pesticidi usati in eccesso possono inquinare l’acqua di falda e l’acqua dei fiumi. Durante le piogge, ma anche con l’irrigazione, l’acqua filtra nel terreno e trascina una parte di sostanze dalla superficie in profondità. Quest’acqua può arrivare fino alle falde acquifere da cui si preleva l’acqua da bere, che risulta così inquinata. Durante le piogge, una parte di acqua scorre sulla superficie dei campi e finisce nei canali di scolo. Le sostanze chimiche trascinate dall’acqua finiscono così, dopo un certo tempo, prima nel fiume e poi nel mare.
Alimenti con tracce di pesticidi L’azione dei pesticidi sui prodotti agricoli può essere più diretta. I pesticidi spruzzati sulle piante si depositano sulle foglie e sui frutti dove permangono a lungo: per questo si deve lavare bene la frutta e la verdura, e sbucciarla quando è possibile. I pesticidi possono inquinare anche i vegetali usati come mangime per mucche e galline: se questo accade, la carne, il latte e le uova risultano contaminati. I pesticidi spruzzati sui campi possono essere assorbiti dalle radici delle piante e propagarsi dentro l’alimento. Gli effetti a lungo termine sulla salute umana non sono ben noti.
AGRICOLTURA DI PRECISIONE
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Le nuove tendenze in agricoltura sono gli impieghi dell’elettronica per la cosiddetta agricoltura di precisione. Essa ha lo scopo di utilizzare i fertilizzanti e i pesticidi nelle giuste quantità, senza eccedere come si faceva in passato. In questo modo si inquina di meno il terreno e si ottengono prodotti più sani. Vediamo un paio di esempi. La macchina spandiconcime Lavora sul terreno coperto di piante coltivate. I sensori collocati sul fronte del trattore «leggono» lo stato di nutrizione delle piante e inviano i dati alla macchina dietro che sparge i granuli di fertilizzante nella dose necessaria, metro dopo metro. La macchina irroratrice Lavora nella vigna per spruzzare il verderame sui filari delle viti. All’ingresso della vigna riceve da una radio-trasmittente i dati sulle caratteristiche dell’impianto (come altezza e il tipo di vite) e modifica il numero di spruzzatori in funzione, la direzione delle alette e la potenza del getto. Giampietro Paci Fare Tecnologia © Zanichelli 2008
AGRICOLTURA
AGRICOLTURA BIOLOGICA L’ azienda ad agricoltura biologica sostituisce i prodotti chimici industriali con questi sistemi: per dare fertilità al terreno usa concimi naturali (animali, vegetali e minerali) e la rotazione delle colture; contro i parassiti usa sostanze come il rame o lo zolfo; inoltre fa ricorso alla lotta biologica mediante animali predatori, che possono essere insetti utili come le coccinelle, uccelli che si nutrono di insetti dannosi, mammiferi insettivori come ricci e toporagni. Un’azienda tradizionale, per diventare biologica, subisce una «conversione» che dura qualche anno. I terreni vengono depurati dai pesticidi sparsi in precedenza; inoltre, vengono ripristinati gli habitat degli animali predatori, come le siepi e i terreni incolti. I prodotti sono più costosi, perché il raccolto è inferiore a quello ottenibile con i prodotti chimici.
• •
Insetti predatori La prima figura mostra una foglia di albero con alcuni àfidi (o pidocchi delle piante), piccoli insetti di colore chiaro, quasi trasparente, che si nutrono dei succhi vegetali. La coccinella, che nella foto sta mangiando gli àfidi, è un predatore di questi insetti. Gli afidi più nocivi sono la fillossera della vite, l’afide del grano, l’afide del melo, l’afide del pesco. La seconda foto (molto ingrandita) mostra un àcaro (a destra) mentre viene attaccato da un predatore. Gli acari sono minuscoli ragnetti che succhiano la linfa delle piante, causando la formazione di escrescenze.
Trappole a ferormoni La terza foto mostra una trappola formata da due vaschette a V collegate con anelli, che pende da un ramo di pesco. Gli insetti nella vaschetta sono tutti maschi, attirati dalla sostanza chimica (ferormoni) che il contadino ha spalmato sopra e sono rimasti appiccicati alla colla spalmata sul fondo. La cattura degli insetti maschi serve a «controllare le nascite» delle nuove popolazioni di insetti. Infatti, si riducono le possibilità di accoppiamento per gli insetti femmina. Per ogni tipo di insetto parassita esiste un prodotto specifico (ferormone) adatto ad attirarlo.
AGRICOLTURA INTEGRATA L’agricoltura integrata è meno radicale di quella biologica, perché «integra» i metodi chimici con quelli biologici. Si può definire a basso impatto ambientale perché: riduce i trattamenti con pesticidi e usa solo quelli meno tossici; usa la lotta biologica degli insetti predatori e delle trappole a ferormoni; raramente tratta i prodotti per migliorarne la conservazione. I prodotti dell’agricoltura integrata sono abbastanza diffusi (figura) nei negozi specializzati e nei supermercati.
• • •
OGM La sigla OGM significa Organismo Geneticamente Modificato e indica piante o animali ottenuti dalla modificazione di uno o più geni, dai quali dipendono le caratteristiche di un individuo. Con le biotecnologie è possibile alterare un gene in modo specifico e ottenere un organismo con qualità particolari. In agricoltura, queste tecniche sono utilizzate per produrre piante resistenti agli erbicidi oppure alimenti arricchiti, cioè con valore nutritivo più elevato del normale. L’utilizzo di OGM in agricoltura è al centro di un acceso dibattito. I favorevoli sottolineano che gli OGM consentono di utilizzare meno diserbanti e di intensificare la produzione agricola. I contrari mettono in guardia dai possibili effetti negativi degli OGM sulla salute e sull’ambiente. Giampietro Paci Fare Tecnologia © Zanichelli 2008
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ESERCIZI A
Indica con una X la risposta giusta
1. a) b) c)
Ogni pianta produce materia vivente utilizzando sostanze inorganiche, come i sali minerali e l’acqua sostanze organiche, provenienti da organismi viventi sostanze volatili
2. a) b) c)
Una pianta erbacea, in generale, è quella che viene usata come foraggio per il bestiame ha un fusto di legno che sostiene i rami ha il fusto tenero, non legnoso
3. a) b) c)
Una pianta erbacea, in generale, ha un ciclo vitale di pochi giorni circa 4 mesi circa 2 anni
4. a) b) c)
Il trattore ha la funzione principale di seminare trainare le macchine agricole tagliare il grano
5. a) b) c)
L’aratura viene svolta con l’aratro e serve per deporre i semi nel terreno tagliare il terreno a fette e rigirare le zolle pareggiare il terreno per la semina
6. a) b) c)
Il frumento duro, con cariosside vitrea, è usato per la pasta alimentare (per esempio spaghetti e penne) il pane il pop corn
7. a) b) c)
Se piantiamo nel terreno una talea di pesco non nascerà niente può nascere un albero di pesco nascerà una pianta ornamentale (come un geranio)
8. a) b) c)
Gli alberi da frutto hanno un ciclo vitale più o meno come le spighe di grano di circa tre anni di decine di anni
9. a) b) c)
Per impiantare un frutteto si dispongono le piantine in ordine sparso in filari, cioè in file parallele a zig zag
10 . Gli animali portati al macello per la carne sono a) mucche b) buoi c) vitelli di almeno tre mesi di età
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11. a) b) c)
Le vacche da latte sono allevate per avere ogni anno una produzione di latte di circa 9 mesi un vitello un vitello e una produzione di latte
12. a) b) c)
I pesticidi possono inquinare l’acqua da bere le piante alimentari sia l’acqua da bere, sia le piante alimentari
B
Completa le frasi
1. Le ........................ sono gli organi verdi delle piante. 2. La ..................................... è il fissaggio dell’energia della luce nelle foglie fatto dalla clorofilla. 3. L’....................... del seme è una pianta in miniatura. 4. La .................. del mais è formata da tutolo e chicchi. 5. La ................................. contiene il 15% di zucchero. 6. Il ....................... è la macchina agricola che traina gli attrezzi (macchine operatrici). 7. La .................. del campo fa defluire l’acqua nei fossi. 8. Il ....................... è la barra dell’aratro dove sono attaccati gli organi lavoranti. 9. L’............................ spruzza il diserbante sul terreno. 10. La ................ è la macchina che raccoglie il frumento. 11. Il ....................... è un terreno sistemato in modo permanente con tante corsie di alberi da frutto. 12. Il ciclo ................ dell’albero inizia con i fiori sui rami. 13. La .......................... è il taglio parziale dei rami dell’albero per avere frutti migliori. 14. La ............. è lo spazio della stalla dove vive l’animale. 15. La .................... serve a prendere il latte alle mucche. 16. I ......................... sono i bovini appena nati. 17. I ......................... proteggono le piante dai parassiti. 18. I ..................................... ridanno fertilità al terreno.
C
Completa la figura
Inserisci nel giusto ordine le parole del ciclo annuale della spiga di frumento: a) germinazione, b) spigatura, c) levata, d) maturazione, e) semina. 5 4 3 2 1
D
Completa la figura
Scrivi al posto dei puntini il nome dei tre cereali principali: a) mais, b) frumento, c) riso.
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2
3
E
Completa la sequenza
L
Completa lo schema di produzione del frumento: a) semina, b) coltivazione, c) aratura. 1 2 3 4 5 F
campo a riposo
raccolto
G
1 2 3 4 5 M
Completa la figura
N
il nastro la lama l’aspo
1 2 3
Completa la sequenza
Scrivi le lettere del ciclo stagionale del pesco secondo l’ordine logico. a
b
c
d
Forma gli insiemi
Scrivi nella giusta colonna i lavori svolti ogni anno nel frutteto: a) aratura, b) fitofarmaci sulle foglie, c) potatura rami, d) concimazione, e) irrigazione, f) raccolta frutti. 1 Sul terreno del frutteto
2 Sugli alberi da frutto
crescita piante acquatiche
Forma gli insiemi
vite e olivo fruttiferi agrumi
,
,
, ,
.
, ,
. .
Rispondi alle domande
1. Descrivi le differenze tra una pianta di mais e un albero da frutta. 2. Ricerca il ciclo vitale di pomodori, zucchine, fragole e arance e rifletti se la loro maturazione corrisponde all’effettivo periodo di presenza sul mercato. 3. Cosa pensi accadrebbe se improvvisamente le piante perdessero la capacità di fare fotosintesi? 4. Confronta talea, margotta e innesto. 5. Qual è, secondo te, il principale problema di gestione di un allevamento? Perché? P
I
fertilizzanti in eccesso sui campi
Scrivi nelle righe alcuni tra i prodotti delle coltivazioni legnose: a) mela, b) pesca, c) oliva, d) limone, e) uva, f) ciliegia, g) mandarino, h) arancio.
O
H
Completa la sequenza
Scrivi nel giusto ordine le parole relative all’inquinamento causato dall’uso eccessivo di fertilizzanti: a) nell’acqua del fiume, b) nell’acqua piovana, c) nell’acqua dei fossati. 1 2 3 4 5
il bure il coltro il vomere il versoio
Scrivi le operazioni svolte dal fronte anteriore della mietitrebbia: a) porta le spighe al battitore, b) piega le spighe, c) taglia le spighe. 3 2 1
Scrivi al posto dei puntini le zone funzionali della stalla per bovini: a) mangiatoia, b) corsia centrale, c) poste, d) corsia di servizio, e) canaletta.
Completa la figura
Scrivi al posto dei puntini le operazioni svolte dalle parti dell’aratro: a) rigira le zolle, b) taglia in orizzontale, c) taglia in verticale, d) sostiene gli organi lavoranti.
1 2 3 4
Completa la figura
Impara a imparare
Negli ultimi anni si discute molto sugli «Organismi Geneticamente Modificati» (OGM). Fai una ricerca sugli OGM con i mezzi che hai a disposizione (per esempio Internet, articoli di giornale, enciclopedia ecc.). Cerca in particolare di capire: cosa sono gli OGM; quelli che secondo te sono i loro «pro» e i loro «contro». Se vuoi puoi fare anche un foglio di calcolo per rappresentare i dati sul loro utilizzo per paese (usa per esempio Excel). Una volta terminata la ricerca, presentala ai tuoi compagni di classe con uno di seguenti metodi: un testo scritto (per esempio con Word); una presentazione (con PowerPoint).
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