Gli strumenti di Gestione del mercato del latte e dei prodotti ... - Europa

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GLOSSARIO DEI PRINCIPALI TERMINI ASSOCIATI ALLA POLITICA. LATTIERO- ..... politiche settoriali agricole, fa capo agli obiettivi globali della pac, stabiliti ...
issn 1831-0869

relazione speciale n. 14

2009

corte dei conti europea

Gli strumenti di Gestione del mercato del latte e dei prodotti lattiero-caseari hanno raGGiunto i loro principali obiettivi?

it

Relazione speciale

n. 14

2009

Gli strumenti di gestione del mercato del lat te e dei prodot ti lat tiero-caseari hanno raggiunto i loro principali obiet tivi? (presentata in virtù dell'articolo 248, paragrafo 4, secondo comma, CE)

CORTE DEI CONTI EUROPEA

CORTE DEI CONTI EUROPEA 12, rue Alcide De Gasperi 1615 Luxembourg Lussemburgo Telefono: +352 4398-1 Telefax: +352 4398-46410 E-mail: [email protected] Internet: http://www.eca.europa.eu

Relazione speciale

n. 14

2009

Numerose altre informazioni sull’Unione europea sono disponibili su Internet consultando il portale Europa (http://europa.eu). Una scheda bibliografica figura alla fine del volume. Lussemburgo: Ufficio delle pubblicazioni dell’Unione europea, 2009 ISBN 978-92-9207-457-9 doi:10.2865/8059 © Comunità europee, 2009 Riproduzione autorizzata con citazione della fonte. Printed in Luxembourg

INDICE

3

Paragrafi



Acronimi



Glossario dei principali termini associati alla politica lattiero-casearia

I-IX Sintesi

1-11 Introduzione 1-2 Il mercato del latte e dei prodotti lattiero-caseari 3 Gli obiettivi della politica comunitaria del settore lattiero-caseario 4-5 Gli strumenti di gestione 6-11 La spesa a carico del bilancio

12-13 Obiettivo

e approccio dell'audit

14-45 Osservazioni 14-21 L'equilibrio del mercato è stato raggiunto? 14-16 Il regime delle quote ha permesso di limitare la produzione di lat te… 17-19 … ma non ha eliminato la sovrapproduzione 20-21 Le misure di smaltimento hanno avuto un effet to limitato sull'equilibrio del mercato 22-32 Il prezzo del latte è stato stabilizzato? 22-27 Prezzo del lat te alla produzione: prezzi nominali stabili, ma in ribasso se considerati in valore reale 28-32 Prezzo del lat te al consumo: in gran parte scollegato dal prezzo alla produzione 33-37 Qual è l'impatto sul reddito dei produttori? 33 L'evoluzione del reddito net to dei produt tori presenta dei contrasti e gli aiuti contribuiscono in misura importante e crescente a tale reddito 34-37 La ristrut turazione porta a una forte diminuzione del numero di aziende agricole 38-45 I prodotti lattiero-caseari europei sono diventati più competitivi sui mercati mondiali? 38-41 Le esportazioni europee di prodot ti lat tiero-caseari di base tendono a diminuire 42-43 L’Unione europea ha sensibilmente ridot to gli aiuti all’esportazione di prodot ti lat tiero-caseari 44-45 Il mercato mondiale è difficilmente accessibile senza il sostegno al bilancio

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Paragrafi

46-62 Gli

elementi di fatto più critici da prendere in considerazione nel processo di liberalizzazione del settore lattiero-caseario

46-51 Osservazione preliminare: le quote latte sono destinate a scomparire in seguito alla riforma del 2003 52-54 Equilibrio del mercato: l’instabilità dei mercati può ricreare rapidamente delle eccedenze 55-59 Ristrutturazione della produzione lattiera: rischio di una riduzione significativa della produzione nelle zone meno favorite e di una concentrazione geografica della produzione 60-62 Competitività sui mercati mondiali: un obiettivo che incide sia sui produttori che sulle imprese di trasformazione

63-72 Conclusioni



e raccomandazioni

Allegato I - Produzione e consumo di latte nell'UE Allegato II - Dati di base riguardanti la zootecnia lattiera nell'UE

Risposte della Commissione

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ACRONIMI

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COPA-COGECA: Comité des organisations professionnelles agricoles de l’Union européenne, Comitato delle organizzazioni agricole professionali dell'Unione europea (COPA, Bruxelles); Comité général de la coopération agricole de l’Union européenne, Comitato generale della cooperazione agricola dell'Unione europea (COGECA, Bruxelles) EDA: European Dairy Association, Associazione lattiero-casearia europea (Bruxelles) EUROSTAT: Ufficio statistico delle Comunità europee FAO: Food and Agriculture Organization of the United Nations, Organizzazione delle Nazioni Unite per l'alimentazione e l'agricoltura (Roma) LSP: latte scremato in polvere OCM: Organizzazione comune dei mercati OCSE: Organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo economico (Parigi) OMC: Organizzazione mondiale del commercio (Ginevra) PAC: politica agricola comune UE: Unione europea USDA: United States Department of Agriculture, ministero dell'Agricoltura degli Stati Uniti d'America ZMP: Zentrale Markt- und Preisberichtstelle GmbH, Servizio centrale di informazione sui mercati e sui prezzi (Bonn)

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GLOSSARIO DEI PRINCIPALI TERMINI ASSOCIATI ALLA POLITICA LATTIERO-CASEARIA Equivalente latte: quantità di latte utilizzata per la fabbricazione di un prodotto lattiero-caseario. Prezzo indicativo: prezzo fissato dal Consiglio e corrispondente al livello di retribuzione desiderato per i produttori. La riforma della PAC del 2003 ha abolito il prezzo indicativo del latte e introdotto un pagamento diretto disaccoppiato dalla produzione a guisa di sostegno al reddito dei produttori. Prezzo di intervento (o di riferimento) per il burro e il latte scremato in polvere (LSP): prezzo fissato dal Consiglio e pari a 246,39/100 kg per il burro e a 174,69/100 kg per il LSP a partire dal 1° luglio 2007. Gli organismi d'intervento possono agire (attraverso l'ammasso pubblico), in caso di squilibrio del mercato, acquistando burro e/o LSP nel corso del periodo di intervento (dal 1° marzo al 31 agosto), quando i prezzi di mercato sono inferiori a una determinata soglia (il 92 % e 100 % del prezzo di intervento, rispettivamente, per il burro e il LSP). Gli acquisti si effettuano a un prezzo corrispondente al 90 %, per il burro, e al 100 %, per il LSP, del prezzo di riferimento. L'intervento viene sospeso quando i prezzi di mercato risalgono o quando le scorte raggiungono il massimale autorizzato dal Consiglio (30 000 tonnellate per il burro e 109 000 tonnellate per il LSP). Tuttavia, la Commissione può autorizzare acquisti mediante gara, al di là di tali soglie. Quota «consegne»: riguarda il latte consegnato dai produttori ad acquirenti riconosciuti; in generale, si tratta di latte raccolto dalle latterie. Quota «vendite dirette»: riguarda il latte venduto o ceduto direttamente dai produttori ai consumatori, nonché gli altri prodotti lattiero-caseari venduti o ceduti dai produttori. Riforma del 2003: riforma della PAC, risultante dall'accordo di Lussemburgo del 26 giugno 2003, che rafforza il processo iniziato nel 1992 (riforma McSharry) e confermato nel 1999 (riforma Agenda 2000) al fine di diminuire del sostegno ai prezzi compensato da aiuti diretti al reddito. La riforma del 2003 introduce il disaccoppiamento degli aiuti e la condizionalità degli stessi consolidando, al contempo, gli aiuti allo sviluppo rurale.

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SINTESI I.

I l l a t te o cc u p a u n p o s to d i gr a n d e r i l i e vo n e l l ' e c o n o m i a a g r i c o l a d e l l ' U n i o n e e u ro p e a . Pi ù d i u n m i l i o n e d i p r o d u t t o r i f o r niscono annualmente 148 milioni di tonnellate di latte per un valore di 41 miliardi d i e u r o, c a l c o l a t i a l i v e l l o d e l l e a z i e n d e agricole. La trasformazione del latte occup a c i rc a 4 0 0 0 0 0 p e r s o n e e g e n e ra u n f att u r a t o d i 1 2 0 m i l i a rd i d i e u ro. L a m a t e r i a grassa e le proteine del latte vengono val o r i z z ate n e l l a f a b b r i c a z i o n e d i fo r m a g gi , bur ro e latte alimentare.

II.

L' UE at t u a u n a p o l i t i c a d e l s e t to re l at t i e ro - c a s e a r i o vo l t a e s s e n z i a l m e n t e a e q u i l i b r a re i l m e rc a t o, a s t a b i l i z z a re i p re z z i , a g a ra nt ire u n teno re di vit a equo ai pro duttori e a migliorare la loro competitiv i t à . L' OCM d e l s e t t o r e d e l l a t t e, i n s t a u rata nel 1968, è stata profondamente s e gn a t a d a l l ' i n t ro d u z i o n e, n e l 1 9 8 4 , d e l l e q u o t e l a t t e . I n u n’o t t i c a d i c o n t i n u i t à c o n l 'A g e n d a 2 0 0 0 , l a r i f o r m a d e l 2 0 0 3 h a av v i a to l a l i b e ra l i z z a z i o n e d e l s e t to re a l l e g g e re n d o i l m e c c a n i s m o d i s o s t e g n o d e i p rezzi e int ro du cendo g l i aiuti diretti a l re d d i t o. L a « v a l u t a z i o n e d e l l o s t a to d i s a lu te » co ndo t t a nel 2008 ha co nfer mato che il settore lattiero-caseario avrebbe proseguito il processo di liberalizzazione, attraverso lo smantellamento delle quote previsto entro il 2015. La spesa per questo settore è aumentata, passando d a 2   7 5 0 m i l i o n i d i e u ro n e l 2 0 0 5 a c i rc a 4  5 0 0 mil io ni di eu ro nel 2007, se si tien e conto dell'importo stimato per gli aiuti d i re t t i c h e s o n o s t a t i i n t e g r a t i n e l p a g a m e nto u nico p er azienda.

III.

L' a u d i t d e l l a C o r t e h a r i g u a r d a t o l ’e f f i c a cia della gestione, da par te della Commissione, del mercato del latte e dei prodotti lattiero - caseari rispetto ai principali obiettivi perseguiti dalla politica comunitaria in mater ia.

IV.

Pe r q u a n to r i g u a rd a l 'e q u i l i b r i o d e l m e rcato, la Cor te conclude che le quote latte h a n n o i n q u a d r a t o r i g o ro s a m e n t e l a p ro duz ion e, ma ch e tali soglie son o r isultate a lungo troppo alte r ispetto alle capacità d i a s s o r b i m e n t o d e l m e r c a t o. I p r o d o t t i lavorati in eccedenza (burro e polveri) hanno beneficiato di un finanziamento c o m u n i t a r i o. Pe r m o l t o t e m p o l a q u o t a comunitaria per le consegne è stata superata, anche se solo marginalmente, ma dal 2004 è costantemente sottoutilizzata. Pe r l a c a m p a g n a d i c o m m e rc i a l i z z a z i o n e 2007/2008, il sottoutilizzo corrisponde all'1 % della quota totale dell'UE-27. L'attuale regime delle quote non rappresenta più un limite effettivo alla produzione, se n o n i n u n n u m e ro r i s t re t to d i St at i m e m br i. Le misure di smaltimento destinate a i n co ra g gi a re i l co n s u m o, s u l m e rc ato e u ropeo, di mater ie grasse ( bur ro) o proteic h e ( l a t t e i n p o l ve re ) h a n n o s vo l t o n e g l i ultimi an n i un r uolo limitato.

V.

R ispetto all'obiettivo della stabilizzazione dei prezzi, la Cor te constata che il prezzo nominale del latte alla produzione è variato solo lievemente nel periodo 19842006, r ispetto al per iodo precedente l'i n troduzione delle quote. In termini reali, invece, il prezzo del latte alla produzione h a s u b i t o u n ' e ro s i o n e c o n t i n u a a p a r t i re dal 1984. I l prezzo del latte alla produzio ne e quello al consumo non evolvono in p a r a l l e l o, p e rc h é ve n g o n o i n f l u e n z a t i d a p a r a m e t r i d i v e r s i . Tr a l ' i n i z i o d e l 2 0 0 0 e la metà del 2007, i prezzi nominali al con s u m o p e r i p ro d o t t i l a t t i e ro - c a s e a r i s o n o a u m e n t a t i d e l 1 7 % , m e n t re i l p re z zo n o m i n a l e p a g a t o a l p ro d u t t o re è d i m i n u i t o del 6 %.

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SINTESI VI .

Pe r q u a n t o r i g u a r d a l ' o b i e t t i v o d i g a r a n tire il livello di reddito dei produttori, la Cor te rileva che il reddito dei produttori lattiero-caseari è leggermente superiore a l re d d i to m e d i o d e l s e t to re a gr i co l o, c h e tende a diminuire in moneta costante. I s u s s i d i co s t i t u i s co n o u n a p a r te i m p o r t a n te, e in aumento, del reddito dei produttori d i l at te, co n n o te vo l i va r i a z i o n i a s e co n d a degli Stati membr i. La r istrutturazione del s e t to re l a t t i e ro - c a s e a r i o e l a d i m i n u z i o n e costante del numero di aziende agricole fanno sì che il reddito statistico medio dei produttori lattiero - caseari rimanga stabile. L'UE-15 ha perduto metà delle sue aziende l a t t i e ro - c a s e a r i e t r a i l 1 9 9 5 e i l 2 0 0 7 ; p i ù di 500 000 produttor i hanno cessato l'attività in questo per iodo.



e, infine, la questione della competitività del settore lattiero-caseario europeo, che dipende dalla sua capacità di adattarsi alla domanda mondiale in termini di prezzo e qualità dei prodotti.

IX.

Sulla base di questi elementi, la Cor te raccomanda: •

di continuare a sor vegliare l'evoluzio ne del mercato del latte e dei prodotti lattiero - caseari per evitare che la libe ralizzazione del settore conduca alla ricomparsa della sovrapproduzione;



Per quanto r iguarda l ’obiettivo della competitività, la Cor te constata che la pre s e n z a d e l l ' UE s u l m e r c a t o m o n d i a l e d e i prodotti lattiero-caseari ha subito una contrazione a par tire dal 1984. Gli aiuti comunitari alle espor tazioni di prodotti lattiero caseari sono considerevolmente diminuiti negli ultimi anni. In effetti, i pro d u t to r i e u ro p e i d i p ro d o t t i d i b a s e ( b u r ro e latte in polvere) sono risultati compe titivi sui mercati mondiali solo quando l e q u o t a z i o n i d i m e rc a to e ra n o a l te. A l d i fuori di tali periodi, le esportazioni sono state sostenute dal bilancio comunitario. I prezzi mondiali influenzano meno il livello delle espor tazioni di prodotti con un valore aggiunto super iore come i for maggi.

che il processo di formazione dei prezz i n e l s e t t o re a l i m e n t a re s i a o g g e t t o di un monitoraggio costante da par te della Commissione. La concentrazione d e l l e i m p re s e d i t ra s fo r m a z i o n e e d i stribuzione non deve porre i produtto r i di latte nell ’impossibilità di influire sui prezzi di mercato, né deve limitare l a p o s s i b i l i t à p e r i co n s u m ato r i f i n a l i d i b e n e f i c i a re e q u a m e n t e d e l l e r i d u zioni di prezzo;



di approfondire la riflessione sulle s t rate gi e d a at t u a re p e r f a r f ro nte, a l c o n t e m p o, a i p r o b l e m i s p e c i f i c i d e l le regioni nelle quali la produzione lattiero-casearia è vulnerabile, soprattutto quelle di montagna, e alle conseguenze ambientali derivanti dalla concentrazione geografica della produzione;

VIII.



d i co nt i n u a re g l i s fo r z i i nt ra p re s i p e r or ientare la produzione lattiero - case aria in primo luogo alla soddisfazione dei bisogni del mercato domestico eu ro p e o e, a t i to l o co m p l e m e nt a re, a l l a produzione di formaggi e altri prodott i a d a l to va l o re a g gi u nto e s p o r t a b i l i sul mercato mondiale senza aiuti al bilancio.

VII .

Nel contesto della liberalizzazione progressiva del settore lattiero - caseario europeo, la Cor te sottolinea l'impor tanza di tre ele menti concreti che richiedono l'attenzione degli Stati membri e della Commissione: •

l'instabilità dei mercati, suscettibile di r icreare rapidamente eccedenze;



l ' a cce l e r a z i o n e d e l l a r i s t r u t t u r a z i o n e d e l s e t to re, co n i l r i s c h i o d e l l a s co m p a r s a d i u n n u m e ro i m p o r t a nte d i a l levatori nelle zone meno favorite e della concentrazione geografica della produzione; Relazione speciale n. 14/2009 – Gli strumenti di gestione del mercato del latte e dei prodotti lattiero-caseari hanno raggiunto i loro principali obiettivi?

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INTRODUZIONE

IL MERC ATO DEL L ATTE E DEI P RODOTTI L ATTIERO - C A SE A RI



1.

I l latte è uno dei principali prodotti agricoli dell' Unione europea: p i ù di un mil io ne di aziende agr icole vi producon o an n ualmente 1 4 8 m i l i o n i d i t o n n e l l a t e d i l a t te, p e r u n v a l o re a p p ro s s i m a t i vo d i 4 1 m i l i a r d i d i e u r o, p a r i a l 1 4 % d e l v a l o r e d e l l a p r o d u z i o n e a gr ico l a eu ro p ea (UE -25, 2006) 1 . Più del 60 % della car ne bovina p ro do t t a in Eu ro p a p roviene dall'allevamento lattiero 2 . L'Un ion e e u ro p ea è l a p r ima zo na di p roduz ion e mon diale di latte ( 2 7 %) , s e g u it a dal l 'I ndia (20 %) e da gli Stati Un iti ( 1 6 %) , e largamente i n vant ag gio su l l 'O ceania (5 % ) 3 .

1

Federazione internazionale di

latteria, Production of cow milk (2007), http://www.fil-idf.org. Commissione europea, L’agriculture dans l’Union européenne — Informations statistiques et économiques, 2008. 2

Ernst and Young, OCM viande

bovine. Évaluation des mesures de marché dans le secteur de la viande bovine, relazione finale, dicembre



2.

2007.

La trasformazione del latte occupa circa 400 000 persone in Euro pa, per un fatturato globale dell'ordine di 120 miliardi di euro 4 . I l latte crudo consegnato alle latterie viene trasformato in una vasta g a m m a d i p ro d o t t i d e s t i n at i a l l ' a l i m e nt a z i o n e u m a n a e a n i m a l e o all'industria (grafico 1 e allegato I). Il latte vaccino contie n e, e s s e n z i a l m e n t e, a c q u a , l a t t o s i o, m a t e r i e g r a s s e e p r o t e i n e . Separando la materia grassa dalle proteine si ottengono burro e latte scremato; quest'ultimo viene utilizzato principalmente n e l l a f a b b r i c a z i o n e d i p o l ve re d i l at te s c re m ato e c a s e i n a . I fo rm a g gi, i p ro do t t i freschi, il l atte con centrato e le polver i di latte i ntero so no co st it u it i, a l o ro volta, da mater ie grasse e protein e. Il latte crudo è destinato principalmente alla fabbricazione di fo r m a g g i , s e g u i t i d a l b u r r o e d a l l a t t e a l i m e n t a r e . N e l 2 0 0 8 , l a p ro du zio ne di fo r mag gi u t il izz ava il 4 6 % della mater ia proteica e il 34 % della materia grassa del latte raccolto nell'UE-27; il latte a l i ment are u t il izzava il 23 % delle protein e e il 1 3 % della mate r i a gra s s a ; i l b u r ro a s s o r b i va i l 3 2 % d e l l a m ate r i a gra s s a m a , i n pratica, nessuna sostanza proteica. Si rileva che se la produzione di bur ro necessita di una quantità maggiore di latte r ispetto alla produzione di latte alimentare, quest'ultimo rappresenta tuttavia p e r il set to re u n u t il izzo p iù interessante, in quanto per mette di va lo r izzare sia l e p ro teine che la mater ia grassa del latte.

3

Federazione internazionale di

latteria, Production of cow milk, 2007, http://www.fil-idf.org 4

Eurostat, dati 2006.

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i P r i n c i PA l i u t i l i z z i d e l l At t e co n s e G n Ato A l l e l At t e r i e

a l vo s

tandardizzazione o scrematura

va

ri

s ata

Composizione in

LATTE ALIMENTARE (produzione 33,9 mio t) PRODOTTI FERMENTATI (produzione 9,6 mio t) DESSERT A BASE DI LATTE

LATTE CONCENTRATO (produzione 1,1 mio t) LATTE INTERO IN POLVERE (produzione 0,8 mio t) Disidratazione

LATTE SCREMATO IN POLVERE (produzione 1,1 mio t) produzione

CASEINE/ CASEINATI

Disidratazione

GrAfico 1

CONSEGNE LATTE CRUDO 134 mio t Acqua Lattosio Materie grasse (MG): 4,05 % Materie proteiche (MP): 3,34 %

LATTE SCREMATO ra atu rem c S Concentrazione

BUTTEROILCREMA DI LATTE

(prodotto intermedio)

4,5 mio t

CREMA DI LATTE

(produzione 2,4 mio t)

Coa gula

BURRO (produzione 2 mio t) BUTTEROIL

zio

n

ee

sgo

c c i o l a tura

Destinazioni della MG

FORMAGGI (produzione 9,2 mio t)

Destinazioni della MP

Destinazioni della MG e della MP

Fo nte: dati numerici zmp (ue-27, 2007).

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G LI OBIETTIVI DELL A P OLITIC A COMUNITA RI A DEL SETTORE L ATTIERO - C A SE A RIO

3. L a p o l i t i c a l at t i e ro - c a s e a r i a co m u n i t a r i a , a n a l o g a m e nte a d a l t re

politiche settoriali agricole, fa capo agli obiettivi globali della PAC, stabiliti nell'ar ticolo 33 del trattato che istituisce la Comunità europea 5 . Data la difficoltà di realizzare simultaneamente tutti q u e s t i o b i e t t i v i , l ’o rd i n e d e l l e p r i o r i t à a s s e gn ate a l l e o rg a n i z z a zioni di mercato può var iare nel corso del tempo 6 . I l regolamento relativo all'OCM del settore del latte si r ifer isce esplicitamente ai q u at t ro o b iet t ivi seg uent i:

5

Secondo l'articolo 33 del trattato

CE, le finalità della politica agricola comune sono: a) incrementare la produttività dell'agricoltura, sviluppando il progresso tecnico, assicurando lo sviluppo razionale della produzione agricola come pure un impiego migliore dei fattori di

-

e q u i l i b r a r e i l m e r c a t o d e l l a t t e . L' e q u i l i b r i o f a r i f e r i m e n to all'adeguamento quantitativo dell'offer ta alla domanda nell ’ambito del mercato del latte e allo smantellamento delle eccedenze st ru t t u ral i 7 ;

produzione, in particolare della manodopera; b) assicurare così un tenore di vita equo alla popolazione agricola, grazie in particolare

-

s t a b i l i z z a re i p re z z i d e l l a t te e d e i p ro d o t t i l a t t i e ro - c a s e a r i . L a s t a b i l i t à v i e n e va l u t at a at t rave r s o l 'e vo l u z i o n e d e i p re z z i a l l a p r o d u z i o n e 8 . L' e v o l u z i o n e d e i p r e z z i a l c o n s u m o f o r n i s ce a l t re s ì a l c u n e i n d i c a z i o n i s u l l ' i n c i d e n z a d e l l ' OMC p re s s o i co nsumato r i;

al miglioramento del reddito individuale di coloro che lavorano nell'agricoltura; c) stabilizzare i mercati; d) garantire la sicurezza degli approvvigionamenti;

-

garantire un equo tenore di vita alla popolazione agr icola 9 . I l m i g l i o r a m e n t o d e l re d d i t o i n d i v i d u a l e è l e g a t o a l l ' a u m e n t o della produttività delle aziende. L'adeguamento strutturale fa p a r t e i n t e g r a n t e d e l l 'OCM d e l l a t t e, a n c h e s e l 'e l a b o r a z i o n e della politica agricola deve tenere conto della necessità di introdur re con gradualità gli oppor tuni adattamenti 10 ;

e) assicurare prezzi ragionevoli nelle consegne ai consumatori. 6

La Corte si è occupata di tale

questione in particolare nella relazione speciale n. 2/99 sugli effetti della riforma della PAC sul settore

-

migliorare la competitività dei prodotti lattiero caseari sui m e r c a t i i n t e r n a z i o n a l i 11. L a c o m p e t i t i v i t à v a o t t e n u t a , t r a l ’al t ro, p o r t ando i p rezzi europei a livello di quelli mon diali, strutturalmente inferiori. L'obiettivo della competitività è divent ato uno deg l i assi p r in cipali delle az ion i promosse dalla Commissione, da quando, nel 2003, è stata presa la decisione di ridurre il livello di sostegno del mercato e di introdur re un aiuto diret to al reddito de i produttor i lattier i 1 2 .

dei cereali (GU C 192 dell'8.7.1999). Inoltre, conformemente alla giurisprudenza della Corte di giustizia, «le istituzioni comunitarie devono garantire la conciliazione permanente che possa essere richiesta da eventuali contraddizioni tra questi obiettivi considerati separatamente e, se del caso, dare all'uno o l'altro di essi la preminenza temporanea resa necessaria dai fatti o dalle circostanze di natura economica», sentenza del 19 marzo 1992, causa C-311/90, Josef Hierl contro Hauptzollamt Regensburg, punto 13, Racc. 1992, pag. I-2061.

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13

G LI STRUMENTI DI G ESTIONE



4.

L' o r g a n i z z a z i o n e c o m u n e d e i m e r c a t i ( OCM ) p e r i l s e t t o r e d e l latte e dei prodotti lattiero-caseari, in vigore dal 1968, è stata u n a d e l l e p r i m e OCM a l l ' i n t e r n o d e l l a p o l i t i c a a gr i co l a co m u n e. Ta l e o r g a n i z z a z i o n e è s t a t a s o t t o p o s t a a d i v e r s e r i fo r m e, l a p i ù r a d i c a l e d e l l e q u a l i , v a r a t a n e l 1 9 8 4 , è co n s i s t i t a n e l l ’i n s t a u r a re d e l l e q u o te l a t te c h e p o n e s s e ro r i m e d i o a l l e e cce d e n ze s t r u t t u ra l i r i s u l t a nt i d a l l o s q u i l i b r i o e s i s te nte t ra o f fe r t a e d o m a n d a d i l a t te e p ro d o t t i l a t t i e ro - c a s e a r i 1 3 . Co n fo r m e m e n te a l l e d e c i s i o n i c o n t e n u t e n e l l 'A g e n d a 2 0 0 0 , l a r i f o r m a d e l 2 0 0 3 h a a v v i a t o l a l i b e ra l i z z a z i o n e d e l s e t to re at t rave r s o l a r i d u z i o n e d e l s o s te gn o a i p rezzi 1 4 e l ’int ro duzio ne degli aiuti diretti al reddito. Nel 2 0 0 7 , n e l q u a d ro d e l l a s e m p l i f i c a z i o n e d e l l a n o r m at i va co m u n i t a r i a , i l Consig l io ha integrato l e disposiz ion i relative al settore lattiero c a s e a r i o i n u n ' OCM u n i c a c h e c o p r e l ' i n s i e m e d e l l e p r o d u z i o n i a gr ico l e reg o l ament ate 1 5 .

7

del Consiglio, del 17 maggio 1999, relativo all'organizzazione comune dei mercati nel settore del latte e dei prodotti lattiero-caseari (GU L 160 del 26.6.1999, pag. 48) e considerando 19, 36, 43 e 60 del regolamento (CE) n. 1234/2007 del Consiglio, del 22 ottobre 2007, recante organizzazione comune dei mercati agricoli e disposizioni specifiche per taluni prodotti agricoli (regolamento unico OCM) (GU L 299 del 16.11.2007, pag. 1). 8



5.

Considerando 3 e 9 del

regolamento (CE) n. 1255/1999

Considerando 2, 5, 9 e 25 del

regolamento (CE) n. 1255/1999 e

La riforma del 2003 ha mantenuto come strumenti di gestione del s e t to re l at t i e ro - c a s e a r i o, o l t re a l l a l i m i t a z i o n e d e l l a p ro d u z i o n e t ra mite l e quo te, l a mag gio r par te degli str umenti classici di so stegno interno, di protezione alle frontiere ester ne e di aiuto alle e s p o r t azio ni (c fr. r iq uad r o 1).

considerando 10, 19, 43 e 60 del regolamento (CE) n. 1234/2007. 9

Considerando 2 del regolamento

(CE) n. 1255/1999 e considerando 10 del regolamento (CE) n. 1234/2007.

Articolo 33, paragrafo 2, lettera b), del trattato CE.

10

Considerando 4 del regolamento (CE) n. 1255/1999 e considerando 16 del regolamento (CE) n. 1234/2007.

11

Considerando 4 del regolamento (CE) n. 1255/1999 e considerando 10 del regolamento (CE) n. 1234/2007.

12

Regolamento (CE) n. 856/84 del Consiglio, del 31 marzo 1984, che modifica il regolamento (CEE) n. 804/68 relativo all'organizzazione

13

comune dei mercati nel settore del latte e dei prodotti lattiero-caseari (GU L 90 dell'1.4.1984, pag. 10). Il meccanismo di sostegno attraverso i prezzi è stato indebolito dalla soppressione del prezzo indicativo del latte, dalla riduzione dei prezzi

14

d'intervento, dall'aumento delle quote nazionali dell'1,5 % nonché dalla diminuzione progressiva del prelievo dovuto dai produttori in caso di superamento della quota. Regolamento (CE) n. 1234/2007.

15

Relazione speciale n. 14/2009 – Gli strumenti di gestione del mercato del latte e dei prodotti lattiero-caseari hanno raggiunto i loro principali obiettivi?

14

Riquadro 1

Gli strumenti di gestione I l d isp o sit ivo no r mat ivo in vigore dopo la r ifor ma del 2 0 0 3 prevedeva i seguenti str um e nt i d i gest io ne: • i l regime del l e qu o te l at te, ch e il Con siglio h a prorogato fin o al 3 1 mar zo 2 0 1 5 . Ta l e re g i m e a t t r i b u i s c e a c i a s c u n o S t a to m e m b ro u n a q u o t a n a z i o n a l e « co n s e gn e » p e r i l l a t t e co nsegnato ag l i acquirent i ( fon damentalmente latter ie) e un a quota n az ion ale « ve nd i te d i re t te » p e r i l l at te ve n d u to o ce d u to d i re t t a m e nte d a i p ro d u t to r i a i co n s u m ato r i e p e r gli altri prodotti lattiero - casear i venduti o ceduti. I produttor i dispongono di quote individuali per le consegne e/o le vendite dirette, all ’inter no dei massimali nazionali. I n caso di su p eramento di u na del le due quote n az ion ali, lo Stato membro diventa debi tore ne i co nfro nt i del l a Co mu nit à di un «prelievo». La r ifor ma del 2 0 0 3 h a prodotto un a um e nto d el l e qu o te nazio nal i del l '1,5 % ( per 1 1 Stati membr i dell'UE -1 5 ) e h a previsto u na d i m i nuzione progressiva del prelievo fino a 27,83 euro per 100 kg (anno di contingentamento 2 007/2008), p ro p o r zio nal e alla r iduz ion e dei prez z i d'inter vento; • l 'ammasso pubblico di burro e latte scremato in polvere, che rappresenta lo strumento di inter vento diret to su l mercato utiliz z ato al fin e di manten ere i prez z i di merc ato a l i ve l l i v icini a qu el l i dei «p rezzi d i inter vento». Gli acquisti son o tuttavia limitati a un d e te r m i n ato p er io do del l 'anno (da l 1 ° mar zo al 3 1 agosto) ; • u  n aiuto al l 'ammasso p r ivato di crema di latte e di latte sc remato in polvere ( ai uto s op presso nel 2007), di al cu ni prodotti del bur ro e tipi di for maggio, in modo da reg ol a re l e q uant it à immesse sul merc ato. • g  li aiuti allo smaltimento sul mercato interno (in larga misura aiuti destinati al latte scre m a t o i n p o l ve re p e r l ' a l i m e n t a z i o n e a n i m a l e, a l l a t r a s fo r m a z i o n e d e l l a t t e s c re m a t o i n caseina, all'utilizzo di bur ro per pasticcer ia, alla for nitura di latte alle scuole). La finalità di t al i aiu t i è di l imit are il r icor so al mecc an ismo d'inter vento; • l a r e g o l a z i o n e d e g l i s c a m b i c o n l ' e s t e r o, o p e r a t a t r a m i t e d i r i t t i a l l ' i m p o r t a z i o n e 1 6 e , n e l c a s o i n c u i i n p re z z i e u ro p e i s i a n o s u p e r i o r i a i p re z z i m o n d i a l i , t ra m i te re s t i t u z i o n i al l 'esp o r t azio ne p er al cuni prodotti. • u  n sostegno al reddito dei produttori lattieri nel periodo 2004-2007 (premio ai produttori d i l at te e p a g a m e nt i s u p p l e m e nt a r i ) , i nte s o a co m p e n s a re p a r z i a l m e nte l a d i m i n u z i o n e d e l p r e z z o d e l l a t t e a s e g u i t o d e l l e r i d u z i o n i s u c c e s s i v e n e i p r e z z i d ' i n t e r v e n t o 17. D a l 2007, il premio ai produttori di latte e i pagamenti supplementari sono obbligatoriamente disacco p p iat i dal l a p ro duz ion e e integrati n el pagamento un ico 1 8 . La «valutazione sullo stato di salute» svolta nel 2008 ha condotto ai seguenti principali ade guamenti tecnici: nuovi aumenti delle quote di produzione (cfr. paragrafo 48), soppressione d e g l i a i u t i a l l ' a m m a s s o s t a gi o n a l e d i t a l u n i fo r m a g gi , s o p p re s s i o n e d e l l ' a i u to a l b u r ro p e r p a st iccer ia, incl usio ne del l e m isure di accompagn amento della r istr utturaz ion e de l s e t tore l at t i e ro - c a s e a r i o n e l l ’e l e n co d e l l e p r i o r i t à c h e g l i St at i m e m b r i p o s s o n o i nte gra re n e i p ro gr a m m i n a z i o n a l i e re gi o n a l i d i s v i l u p p o r u ra l e e i n f i n e p o s s i b i l i t à p e r g l i S t a t i m e m b r i d i con cedere aiut i sp ecifici ai p roduttor i n el limite del 3 ,5 % dell'impor to degli aiuti d i re t t i . 16

L'OCM del latte e dei prodotti lattiero-caseari comportava inizialmente un meccanismo di prelievo all'importazione basato su un «prezzo

d'entrata». Tale sistema è stato abbandonato nel 1995 (accordi GATT del 15 dicembre 1993) e sostituito da dazi doganali fissi. Regolamento (CE) n. 1782/2003 del Consiglio (GU L 270 del 21.10.2003, pag. 1), articoli 95-97.

17

Regolamento (CE) n. 1782/2003, articolo 47, paragrafo 2.

18

Relazione speciale n. 14/2009 – Gli strumenti di gestione del mercato del latte e dei prodotti lattiero-caseari hanno raggiunto i loro principali obiettivi?

15

L A S P ES A A C A RICO DEL BIL A NCIO

6.

Sp e s a d e l l' UE p e r i l s e t to r e l at t i e r o - c a s e a r i o ( 1981 - 2007 ) Spese iscritte a bilancio (milioni di euro) 7 000 6 000 5 000 4 000 3 000 2 000 1 000

912,5 637,0

0

Spesa totale per il settore lattiero-caseario Misure per lo smaltimento Spese nette (totale – prelievo)

2007

2006

2005

2004

2003

2002

2001

2000

1999

1998

1997

1996

1995

1994

1993

1992

1991

1990

1989

1988

1987

1986

1985

1984

1983

–1 000 1982

Grafico 2

La spesa di bilancio destinata al sostegno del mercato nel settore del latte e dei prodotti lattiero - caseari è considerevolmente dimin u i t a a l l ' i n d o m a n i d e l l ' i nt ro d u z i o n e d e l l e q u o te l at te e a n co r d i p i ù n e l p e r i o d o i n c u i l 'e vo l u z i o n e d e l l e q u o t a z i o n i s u l m e rc a to m ondial e ha p er messo di acca nton are temporan eamente il mec c a n i s m o d ' i nte r ve nto, g l i a i u t i a l l o s m a l t i m e nto e l e re s t i t u z i o n i a l l e esp o r t azio ni (c fr. g ra f ico 2) .

1981



Restituzioni alle esportazioni Ammasso Premi produttori di latte e pagamenti supplementari

Fonte: Commissione europea, direzioni generali Bilancio e Agricoltura e sviluppo rurale (DG BUDG e DG AGRI).

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16



7.

La riforma del 2003 ha avuto l’effetto di modificare l’organizzazio n e e l a l et t ura del b il ancio. Le spese legate ai merc ati son o state dissociate dal sostegno diretto agli agricoltori, tenendo conto d e l l ' i n t ro d u z i o n e p ro g re s s i v a d e l d i s a c c o p p i a m e n t o. I l b i l a n c i o d e l l e sp ese del set to re l at t iero - casear io, di con seguen z a, r iflette solo il costo relativo al sostegno al mercato. I premi per i prodotti l a t t i e ro - c a s e a r i e i l p re m i o s u p p l e m e n t a re s o n o co n t a b i l i z z a t i a titolo degli aiuti diretti disaccoppiati a par tire dal 2005 per la Dan i marca, l a G er mania, l 'I r l anda, il Lussemburgo e il R egn o Un ito, dal 2006 per il B elgio, la Spagna, la Francia, la Finlandia e l' I talia, e dal 2007 per il totale degli Stati dell'UE-15. Nei nuovi Stati memb r i 1 9 g l i aiut i ai p ro dut to r i di latte son o stati in c lusi n ell'impor to for fet t ar io p er et t aro ero g ato in vir tù di un modello semplific ato e transitorio di pagamento unico in base alla super ficie. A par tire dal bilancio 2008, gli aiuti diretti ai produttor i di latte sono comp l et amente integrat i nel p ag a mento un ico.



8.

N e l 2 0 0 1 , l a C o m m i s s i o n e e s c l u d e v a a n c o r a l ' i d e a d i u n a l i b e r a l i z z a z i o n e d e l l a p ro d u z i o n e l a t t i e ro - c a s e a r i a a n a l o g a a q u e l l a a p p l icat a al set to re dei semin ativi, a causa dell'eccessivo 2 0 on ere d i b il ancio che co mp o r t ava. I n seguito, la Commission e si è pro nunciata a favore della liberalizzazione nonostante i costi che c o m p o r t a . I d a t i d i s p o n i b i l i c o n f e r m a n o, i n f a t t i , c h e i l r i o r i e n t a m e n t o d e l l ' OCM d e l s e t t o re l a t t i e ro - c a s e a r i o n o n c o m p o r t e r à a l c una nuova eco no mia di b il an cio, come spiegato in appresso.



9.

Nel 2005, le spese nette a favore del settore lattiero - caseario amm ont avano a p iù di 2 750 mil ion i di euro, dei quali il 5 0 % ( 1 3 7 0 milioni di euro) riguardava il premio per i prodotti lattiero - caseari e i p ag ament i sup p l ement ar i 2 1 .

Eccezion fatta per Malta e la

19

Slovenia, che hanno optato per l'applicazione, a partire dal 2007 e a scala regionale, del normale regime di pagamento unico. Risposte della Commissione alla

20

relazione speciale n. 6/2001 sulle quote latte. Spese a carico delle linee di

21

bilancio 050212, 05030216 e 05030217.

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17





10. N e l

2007, malgrado l'allargamento avvenuto nel 2004, le spese nette contabilizzate a titolo delle linee di bilancio pertinenti al s e t t o r e l a t t i e r o - c a s e a r i o n o n s u p e r a v a n o i 9 1 2 m i l i o n i d i e u r o, d i cu i 637 mil io ni dest inat i ai premi del settore lattiero - c asear io e a i p a g a m e n t i s u p p l e m e n t a r i n o n d i s a c c o p p i a t i . Pe r l o s t e s s o a n n o, è p o s s i b i l e s t i m a r e u n i m p o r t o d i 3 6 0 0 m i l i o n i d i e u r o d e s t i n at i a i p re m i p e r i l s e t to re l at t i e ro - c a s e a r i o e a i p a g a m e nt i s u p p l ement ar i disacco p p iat i. Nel 2 0 0 7 , il costo totale del settore l at t i e ro - c a s e a r i o p e r i l co nt r i b u e nte h a d u n q u e s u p e rato i 4 5 0 0 m i l io ni di eu ro, regist rando quin di un aumento del 6 4 % r ispetto a ll a sp esa iscr it t a nel b il ancio 2 0 0 5 2 2 .

Nel 2004 l'OCSE aveva stabilito che

22

il premio ai prodotti lattiero-caseari avrebbe inevitabilmente ridotto il «benessere» dei contribuenti. Cfr. «Analyse de la réforme de la PAC de 2003», OCSE, Parigi, 2004.

11. N e l 2 0 1 4 , q u a n d o a i n u ov i

St at i m e m b r i ve r rà co r r i s p o s to l ' i nte ro p a g a m e nto, i p re m i d e l s e t to re l at t i e ro - c a s e a r i o e q u e l l i s u p p l ement ar i disacco p p iat i p o t ran n o ar r ivare a totaliz z are, da soli, p i ù d i 4 7 0 0 m i l i o n i d i e u r o. A q u e s t i b i s o g n e r à a g g i u n g e r e l e s p ese p er l 'inter vento, l e misure di smaltimento o le restituz ion i a l l ' e s p o r t a z i o n e, s e t a l i s t r u m e n t i d i m e r c a t o n o n s a r a n n o s t a t i completamente abbandonati. Va tuttavia segnalato che il passaggio agli aiuti disaccoppiati potrebbe indurre alcuni beneficiari ad a b bando nare l a p ro du zio ne di latte.

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OBIETTIVO E APPROCCIO DELL'AUDIT

12. L'audit ha riguardato l'efficacia della gestione, da par te della Com-

m i s s i o n e, d e l m e rc ato d e l l at te e d e i p ro d o t t i l at t i e ro - c a s e a r i . I l p r i n cip al e quesito into r no al quale si ar ticola la relaz ion e è per t a nto il seg uente:

Sono state condotte visite presso

23

le seguenti organizzazioni: - l'Associazione lattiero-casearia europea (Association laitière européenne, EDA), che rappresenta

G l i s t r u m e n t i d i g e s t i o n e d e l m e r c ato d e l l at t e e d e i p r o d ot t i l at t i e r o - c a s e a r i h a n n o r agg i u n to i lo r o p r i n c i pa l i o b i e t t i v i?

gli interessi di questo tipo di industria presso le istituzioni europee, nonché presso organismi internazionali come l’Organizzazione mondiale del



commercio o la Commissione del

Più precisamente, l’audit intendeva rispondere ai seguenti quesiti s p ecifici:

Codex Alimentarius; - le organizzazioni COPA-COGECA. Il Comitato delle organizzazioni

- L'equil ib r io del mercato è stato raggiunto?

agricole professionali dell'Unione europea (Comité des organisations

- I l p rezzo del l at te è st ato stabiliz z ato?

professionnelles agricoles de l’Union européenne, COPA) e il Comitato

- Q ual è l 'imp at to sul reddito dei produttor i?

generale della cooperazione agricola dell'Unione europea

- I p rodo tt i l at tiero - casear i europei son o diventati più compe t it ivi su i mercat i mo ndial i?

(Comité général de la coopération agricole de l’Union européenne, COGECA) rappresentano gli interessi

L a C o r t e h a i n o l t r e i n d i v i d u a t o i p u n t i p i ù c r i t i c i d a p r e n d e r e i n c o n s i d e r a z i o n e n e l c o r s o d e l p ro c e s s o d i l i b e r a l i z z a z i o n e d e l mercato, che implica in par ticolare l'abbandono del regime delle q u ote l at te.

politici delle cooperative e degli agricoltori europei all'interno dell'UE; - l’Istituto per l'economia dell'industria agroalimentare (Institut für Ökonomie der



13. I

risultati dell'audit si basano sull'analisi della documentazione d i s po nib il e e su i co l l o qu i svoltisi con i var i attor i del settore. La Cor te ha quindi esaminato mater iale statistico, ar ticoli, studi, re lazioni di attività, nonché i risultati delle valutazioni e degli audit p re ce d e nt i . S o n o s t at i i nte r p e l l at i ra p p re s e nt a nt i d e l l a Co m m i s s i o n e ( E u r o s t a t e D G AG RI , d i r e z i o n i C e D ) e d e f f e t t u a t e v i s i t e presso associazioni e organismi attivi nel settore lattiero - caseario o con competenze in materia, in modo da integrare le analisi svolte e verificare la per tinenza delle prime conclusioni formulate sulla situazione e sulle prospettive del settore lattiero - casear io e s u ll a g est io ne del l 'OCM 2 3 .

Ernährungswirtschaft); - la rete internazionale per il confronto delle aziende (International Farm Comparison Network, IFCN); - l'Organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo economico (OCSE). Gli auditor della Corte hanno inoltre partecipato a due seminari sul futuro del settore lattiero-caseario, cioè l’International Management Forum Milk (Riga) e il World Dairy Summit 2007 (vertice mondiale del settore lattiero-caseario, Dublino), nonché ad alcuni incontri d'informazione e consultazione organizzati dalla Commissione nel quadro della «valutazione dello stato di salute» condotta nel 2008.

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OSSERVAZIONI

L' EQUILIBRIO DEL MERC ATO È STATO R AG G IUNTO ? IL RE G IME DELLE QUOTE H A P ERMESSO DI LIMITA RE L A P RODUZIONE DI L ATTE …



14. A par t ire dal 1984, l a mag gio r par te degli Stati membr i son o r iu-



15. I l g ra f i co 3 r i p o r t a u n re ce nte p ro s p e t to c ro n o l o gi co d e l l a s o m -

s c i t i a b b a s t a n z a ra p i d a m e nte a d a l l i n e a re s u l l e r i s p e t t i ve q u o te l e q u ant it à di l at te co mmercializ z ate sul ter r itor io n az ion ale, sia s o t t o fo r m a d i c o n s e g n e c h e d i ve n d i t e d i re t t e. A b b a n d o n a t e l e i n i z i a l i re t i c e n z e, i l re g i m e d i co n t i n g e n t a m e n to è s t a to re ce p i to d a l l a m a g gi o ra n z a d e l s e t to re co m e s t r u m e nto d i re g o l a m e n t a z i o n e p o t e n t e e p o l i t i c a m e n te a cce t t a b i l e. A p a r t i re d a l l a s u a i nt roduzione, il sistema si è dimostrato efficace, nel senso che la produzione comunitaria rispetta, nel suo insieme, i massimali imposti. I l fatto che il massimale di produzione fissato dal Consiglio sia r imasto a lungo a un livello super iore a quello della domanda i nte r na ha cer t amente co nt r ibuito all ’accettaz ion e del regime.

ma delle quote nazionali attribuite e del loro effettivo utilizzo d a p ar te deg l i St at i memb r i. Nel per iodo esamin ato, la quota per le co nsegne è st at a sp esso superata a livello dell'UE -1 5 , ma solo leggermente, vale a dire quasi sempre per un valore inferiore a l l ' 1 % p e r l e c a m p a g n e 1 9 9 5 / 1 9 9 6 - 2 0 0 4 / 2 0 0 5 . Vi c e v e r s a , n e l l a c a m p a gn a 2 0 0 4 / 2 0 0 5 e i n q u e l l e s u cce s s i ve, l a q u o t a co m u n i t a r i a di co nsegne è st at a so t to utiliz z ata sia a livello dell'UE -2 5 ch e d e l l ’ UE -27 (r iq uad r o 2).

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Grafico 3

U t i l i z zo d e l l e q u ot e l at t e co m u n i ta r i e ( c a m pag n e 1 9 9 3 / 1 9 9 4 - 2 0 0 7 /2 0 0 8 )

Consegne (mio tonnellate) UE-12 140

UE-15

UE-15/UE-25

Vendite dirette (mio tonnellate) 20 18

120

16 100

14 12

80

10 60

8 6

40

4 20

Quota consegne

Quota vendite dirette

Sottoutilizzo della quota

07-08

06-07

05-06

04-05

03-04

02-03

01-02

00-01

99-00

98-99

97-98

96-97

95-96

94-95

93-94

0

2 0

Superamento della quota

Fo n te: Corte dei conti europea, sulla base delle risposte fornite dagli Stati membri al questionario previsto dall'articolo 26 del regolamento (CE) n. 595/2004 della Commissione.

Riquadro 2

U n f e n o m e n o r e c e n t e : i l s ot to u t i l i z zo d e l l a q u ota l at t e co m u n i ta r i a p e r l e co n s e g n e A p ar t ire dal l a camp agna l at t iera 2 0 0 4 /2 0 0 5 , il superamento della quota fissata pe r l e consegne da par te di alcuni Stati membri non compensa più il sottoutilizzo delle quote cons t at ato neg l i al t r i. Per l 'UE -25 il sottoutiliz zo n etto h a raggiunto la cifra di 0 ,6 1 3 m i l i oni d i to n n e l l ate p e r l a c a m p a gn a 2 0 0 4 / 2 0 0 5 ( 0 , 5 % d e l l a q u o t a ) , 0 , 5 2 4 m i l i o n i d i to n n e l l ate p e r l a c a m p a gn a 2 0 0 5 / 2 0 0 6 ( 0 , 4 % d e l l a q u o t a ) e 1 , 9 1 9 m i l i o n i d i to n n e l l ate p e r l a c a m p a gn a 2006/2007 (1,4 % della quota). Per la campagna 2007/2008 il sottoutilizzo ha raggiunto 1,682 m i l io ni di to nnel l ate (1,2 % d ella quota) n ell'UE -2 5 e 2 ,2 2 2 milion i di ton n ellate n e l l ' UE-27 ( 1 , 0 % del l a qu o t a). Le ragio ni al l a b ase del so t to utiliz zo delle quote var ian o, evidentemente, in fun z io ne d e l l e c o n d i z i o n i p a r t i c o l a r i c h e p re v a l g o n o i n c i a s c u n o S t a to m e m b ro. N o n è a n co r a s t a t o c o n d o t to a l c u n o s t u d i o a p p ro fo n d i to r i g u a rd o a l l ' i n c i d e n z a d e l d i s a cco p p i a m e n to d e g l i a i u t i s u ll 'ab b ando no del l a p ro duzion e di latte.

Relazione speciale n. 14/2009 – Gli strumenti di gestione del mercato del latte e dei prodotti lattiero-caseari hanno raggiunto i loro principali obiettivi?

21



16. Su scala nazionale, compaiono delle costanti. Nel per iodo più re -

La Danimarca ha però

24

cente (dalla campagna 2002/2003 a quella 2007/2008), gli Stati membri che più frequentemente hanno superato le quote asse gnate sono stati, in ordine di quantità: l'I talia, la Germania, i Paesi Bassi, l'Austria, la Danimarca 24 , Cipro e il Lussemburgo. La maggior par te del superamento complessivo (pari a circa l'80 % per la campagna 2006/2007) è stata registrata, in modo r icor rente, in I talia. S i n d a l l ' i n i z i o, l a s i t u a z i o n e i n I t a l i a è s t at a i n f l u e n z at a d a l f at to che la quota nazionale ad essa destinata è stata fissata, come per gli altri Stati membri, sulla base delle quantità prodotte in passato, che erano inferiori al consumo interno. La produzione nazionale è stimolata dal fatto che tale paese è un impor tatore netto di latte e prodotti lattiero - caseari; ciò spiega la pressione esercitata costantemente sulla quota nazionale per le consegne. I l R egno Unito, la Svezia e, da poco, la Francia sono gli Stati membr i che utilizzano sempre meno le quote a loro disposizione (gra fico 4).

Grafico 4

sottoutilizzato la propria quota per la campagna 2007/2008.

U t i l i z zo d e l l e q u ot e l at t e n a z i o n a l i ( Co n s e g n e i n m i g l i a i a d i to n n e l l at e )

800

IT

600 Superamento

400 200

DE

NL

IE

BE

DK

CY

AT

LU

0 –200

LV LT

–400

HU

EL

SI

SK

MT

PT

ES

CZ

BG PL

SE

–600 –800

EE FI

RO

Sottoutilizzo

FR UK

–1 000 2005/2006

2006/2007

2007/2008

Fo nte: Corte dei conti europea, sulla base delle risposte fornite dagli Stati membri al questionario previsto dall'articolo 26 del regolamento (CE) n. 595/2004 della Commissione.

Relazione speciale n. 14/2009 – Gli strumenti di gestione del mercato del latte e dei prodotti lattiero-caseari hanno raggiunto i loro principali obiettivi?

22

… M A NON H A ELIMIN ATO L A SOVR A P P RODUZIONE



17. L e

quote latte hanno rigorosamente inquadrato la produzione e u ro p e a d i l a t t e, m a l a re g o l a z i o n e d e l l ' i n s i e m e d e l m e rc a t o h a r i c hiesto, p er una vent ina d'ann i, il r icor so all'inter vento pubblico, al l e esp o r t azio ni sov venzion ate e agli aiuti al con sumo, on de smaltire le eccedenze strutturali di prodotti industriali 25 . Dal 1984 al 2004, il regime delle quote non ha eliminato la sovraproduzio n e (g ra f ico 5). Nel qu adro del regime delle quote, la presen z a di impor tanti eccedenze strutturali sov venzionate dal contr ibuente n on era co nsiderat a co nt rar ia all'obiettivo dell'equilibr io.

Grafico 5

Commissione europea, DG VI,

25

«Situation et perspectives du secteur laitier», PAC 2000, documento di lavoro, aprile 1997. AND-International/ABTQ, Évaluation de l’OCM Lait et produits laitiers et du règlement Quotas, relazione finale, marzo 2002.

O f f e r ta , co n s u m o e q ua n t i tat i v i s o v v e n z i o n at i d i p r o d ot t i l at t i e r o - c a s e a r i i n e q u i va l e n t e l at t e ( 19 8 6 - 2 0 0 8 ) Quantità in equivalente latte (mio tonnellate) 160

UE-12

140

UE-15

120

UE-25

Consumo sovvenzionato

100 80 60 40 20

Offerta (produzione UE + importazioni)

2008

2007

2006

2005

2004

2003

2002

2001

2000

1999

1998

1997

1996

1995

1994

1993

1992

1991

1990

1989

1988

1987

1986

0

Esportazioni sovvenzionate (non sovvenzionate)*

Consumo UE a prezzi di mercato * Esportazioni completamente non sovvenzionate dal 2006 al 2008: le restituzioni all'esportazione sono state ricondotte a zero il 16 giugno 2006 per il latte scremato in polvere, il 26 gennaio 2007 per il latte concentrato e il latte intero in polvere e il 16 giugno 2007 per il burro e i formaggi.

Fo nte: Corte dei conti europea, sulla base di dati forniti dallo ZMP.

Relazione speciale n. 14/2009 – Gli strumenti di gestione del mercato del latte e dei prodotti lattiero-caseari hanno raggiunto i loro principali obiettivi?

23





18. N e ll a rel azio ne sp ecial e n. 6/ 2 0 0 1 , la Cor te aveva con statato c h e

le quote erano state fissate a un livello troppo elevato. La produz i on e euro p ea di l at te co nt inuava ad essere eccedentar ia perc h é non era in linea con le espor tazioni e i consumi non sovvenzionati; ciò ha indotto la Cor te a raccomandare l'abolizione del regime d e l l e q u o t e l a t t e 26. I l l i v e l l o d e l l e q u o t e è s t a t o c o r r e t t o a p i ù r iprese in modo da render lo più r ispondente alla domanda, ma le c o r re z i o n i s o n o s t a t e i n s u f f i c i e n t i . N e l 2 0 0 2 l a Co m m i s s i o n e h a proposto di prorogare il regime delle quote latte fino al 31 mar zo 2 0 1 5 , r i t e n e n d o c h e « l e q u o t e r i m a n e s s e ro n e c e s s a r i e p e r m a n te nere u n cer to equ il ib r io di m ercato» 2 7 . Un ulter iore argomento a sostegno del mantenimento delle quote era costituito dal fatto che, preser vando le strutture produttive, contribuivano al mante nimento della distribuzione ter r itor iale della produzione di latte, s p e cial mente nel l e zo ne rurali svantaggiate 2 8 .

Cfr. la relazione speciale della Corte

26

dei conti europea n. 6/2001 sulle quote latte (GU C 305 del 30 ottobre 2001). Commissione europea, Relazione

27

sulle quote latte, documento di lavoro della Commissione, SEC(2002) 789 def. del 10.7.2002. Risposte della Commissione alla

28

relazione speciale n. 6/2001 sulle quote latte.

19. A par tire dal 2004, e in seguito agli effetti della r ifor ma del 2003,

l e e c c e d e n z e h a n n o c o m i n c i a t o a d i m i n u i re g r a z i e a l c a l o d e l l a p r o d u z i o n e d i l a t t e i n p o l v e r e e d i b u r r o, a v a n t a g g i o d i q u e l l a d i fo r mag gi, e grazie al t resì all'aumento del con sumo inter n o, in p a r t ico l are nei nuovi St at i me mbr i. Nel 2 0 0 6 , tuttavia, i prodotti lattiero - caseari sovvenzionati rappresentavano ancora il 15 % dell a p ro d u z i o n e l at t i e ro - c a s e a r i a e u ro p e a , a n c h e s e co n u n l i ve l l o d i a iut i p iù l imit ato in ragio ne della r iduz ion e del prez zo d'interve nto p e r i l b u r ro e l a p o l ve re d i l at te s c re m ato. S o l o i n s e g u i to a l l ' i m p e n n a t a d e l l e q u o t a z i o n i s u l m e rc a t o m o n d i a l e, a v ve n u t a alla fine del 2006 e nel 2007, e alla crescita continua del consumo d i fo r mag gi, si è assist ito al l a temporan ea scompar sa delle ecce d e n ze : c i ò h a re s o i n u t i l e i l r i co r s o a g l i a i u t i a l l o s m a l t i m e n to e a l l e rest it uzio ni al l 'esp o r t azion e.

Relazione speciale n. 14/2009 – Gli strumenti di gestione del mercato del latte e dei prodotti lattiero-caseari hanno raggiunto i loro principali obiettivi?

24

LE MISURE DI SM A LTIMENTO H A NNO AVUTO UN EFFETTO LIMITATO SULL' EQUILIBRIO DEL MERC ATO





20. Per favorire l'equilibrio del mercato lattiero-caseario e stabilizzarne i p re z z i , l ' OCM d e l l a t te p re ve d e v a d i ve r s e m i s u re d i s m a l t i m e n to 29 :

-

l'ammasso privato di crema di latte, di alcuni prodotti del bur ro e tipi di for maggio;

-

la cessione di latte agli allievi delle scuole;

-

l'utilizzo di latte in polvere nell'alimentazione degli animali;

-

la trasfor mazione di latte scremato in caseina e caseinati;

-

l'utilizzo del burro nel quadro del regime di aiuto destinato al bur ro per pasticcer ia e gelater ia.

Considerando 19, 43 e 60 del

29

regolamento (CE) n. 1234/2007.

21. La recente evoluzione del consumo interno di materie grasse (bur-

ro, g ra f i co 6 ) e d i m a t e r i e p ro t e i c h e ( l a t t e s c re m a t o i n p o l ve re, gra fico 7), dopo l'azzeramento degli aiuti allo smaltimento, av ve nuto nel 2006 e 2007, indica che la domanda supplementare crea ta dalle misure di smaltimento aveva un effetto limitato sull'equi li b r io di mercato. L'au mento progressivo dei con sumi a prez zo di m e rcato ha quasi to t al mente ( per il bur ro) o in larga misura ( per il latte in polvere) compensato la diminuzione o sparizione dei consu mi sov venzio nat i.

Relazione speciale n. 14/2009 – Gli strumenti di gestione del mercato del latte e dei prodotti lattiero-caseari hanno raggiunto i loro principali obiettivi?

25

Grafico 6

B u r r o : co n s u m o s o v v e n z i o n ato n e l 2006 e co n s u m o n o n s o v v e n z i o n ato n e l 2007 e 2008 Quantià di burro (1 000 t)

Scorte iniziali

2 500

Sovvenzionato

2 000 Importazioni

1 500 A prezzi di mercato

1 000 Produzione 500 0 2006 2007 2008 Disponibilità

2006 2007 2008

2006 2007 2008

2006 2007 2008

Scorte finali

Esportazioni

Consumo

Data di azzeramento dell'aiuto: 26 aprile 2007.

Fo nte: Corte dei conti europea, sulla base di dati forniti dallo ZMP.

Grafico 7

LS P : Co n s u m o s o v v e n z i o n ato n e l 2006 e co n s u m o n o n s o v v e n z i o n ato n e l 2007 e 2008 Quantità di LSP (1 000 t) 1 400

Scorte iniziali

1 200 Sovvenzionato

1 000 Importazioni

800 600

Produzione

A prezzi di mercato

400 200 0 2006 2007 2008 Disponibilità

2006 2007 2008

2006 2007 2008

2006 2007 2008

Scorte finali

Esportazioni

Consumo

Data di azzeramento dell'aiuto: 26 ottobre 2006.

Fo nte: Corte dei conti europea, sulla base di dati forniti dallo ZMP.

Relazione speciale n. 14/2009 – Gli strumenti di gestione del mercato del latte e dei prodotti lattiero-caseari hanno raggiunto i loro principali obiettivi?

26

IL P REZZO DEL L ATTE È STATO STA BILIZZ ATO ? P REZZO DEL L ATTE A LL A P RODUZIONE : P REZZI NOMIN A LI STA BILI , M A IN RIB A SSO SE CONSIDER ATI IN VA LORE RE A LE 30 Le



quote latte hanno stabilizzato i prezzi nominali

22. L a p r i m a f a s e o p e rat i va d e l l ' OCM ave va p o r t ato a u n a s i t u a z i o n e

insostenibile. Fino al 1984, l'OCM ha funzionato come un dispositivo che incitava a investire con l'obiettivo di un aumento continuo della produzione. I produttori contavano su prezzi nominali in c o s t a n t e a s c e s a p e r f i n a n z i a re l a p ro p r i a e s p a n s i o n e e ve n i v a n o incoraggiati in tal senso dall'aumento annuale del prezzo indicativo. La situazione di mercato creata dall'OCM fino al 1984 non era né stabile né equilibrata, in quanto coesistevano un aumento dei prezzi nominali alla produzione e, contemporaneamente, un'impo nente sovraproduzione. Per i produttori, tuttavia, l'evoluzione del mercato era prevedibile e le modifiche dei prezzi previste puntavano, per giunta, al r ialzo.

Prezzi nominali o prezzi correnti:

30

inflazione monetaria inclusa; prezzi reali: inflazione monetaria detratta. La volatilità dei prezzi tende a

31

diminuire in un sistema regolato da quote: cfr. in particolare Boussard, J.M., «Price risk management instruments in agricultural and other unstable markets», FEA Thursday seminar, San Paolo, ottobre 2003. Commissione europea, statistiche

32

del Comitato di gestione del latte,



23. S o l o

c o n l ' i n t ro d u z i o n e, n e l 1 9 8 4 , d e l l e q u o t e l a t t e, l a g e s t i o n e d e l l ' OCM h a c o m i n c i a t o a p r e n d e r e i n c o n s i d e r a z i o n e , s i m u l t a n e a m e nte, g l i o b i e t t i v i d e l l a s t a b i l i t à e d e l l 'e q u i l i b r i o. I l re gi m e delle quote latte ha limitato l'offer ta e ha mantenuto i prezzi nominali a un livello relativamente alto e stabile 31 . A prescindere dalle var iazioni stagionali, i prezzi r ilevati nell'UE per il latte crudo hanno subito poche oscillazioni nel corso del periodo 19842 0 0 7 , r i s p e t to a l p e r i o d o p re ce d e nte l ' i nt ro d u z i o n e d e l l e q u o te. Il prezzo nominale medio stimato dalla Commissione era di 29 e u ro / 1 0 0 k g n e l 2 0 0 6 ; t a l e m e d i a co r r i s p o n d e a u n a fo rc h e t t a d i p rezzo che va da 20, 1 euro / 100 k g in Lituan ia a 4 0 ,4 euro/1 0 0 kg a Cip ro 3 2 .

dati comunicati dagli Stati membri (22 gennaio 2009). Come indicatore della stabilità

33

negli Stati membri viene utilizzata l'evoluzione del prezzo medio annuale alla produzione in quanto, nella produzione di latte, le fluttuazioni del prezzo a breve termine riflettono le variazioni stagionali. Tuttavia, l'affidabilità dei prezzi in valore assoluto trasmessi a Eurostat dagli Stati membri è variabile; essi non permettono di calcolare un prezzo medio ponderato



24. I l gra fico 8 traccia l'evoluzione del prezzo medio alla produzione

in cinque grandi paesi produttori di latte, a par tire dal 1971 fino al periodo più recente 33 . Questi paesi effettuano circa il 75 % (UE-15) o il 65 % (UE-25) delle consegne di latte.

statisticamente rappresentativo. Per questa ragione, l'evoluzione dei prezzi nell'UE è stata qui sintetizzata ponderando gli indici degli Stati membri più rappresentativi in termini di produzione.



25. L' o b i e t t i vo

d e l l a s t a b i l i t à d e i p re z z i è s t a t o q u i n d i g l o b a l m e n t e raggiunto dopo il 1984. La priorità data in questo periodo alla stabilità dei prezzi nominali si riflette anche nella quasi-stagnazione d e l p rezzo indicat ivo, av venu ta pr ima della sua soppression e n el 2 0 0 4.

Relazione speciale n. 14/2009 – Gli strumenti di gestione del mercato del latte e dei prodotti lattiero-caseari hanno raggiunto i loro principali obiettivi?

27

Grafico 8

P r e z zo n o m i n a l e d e l l at t e i n G e r m a n i a , F r a n c i a , I ta l i a , n e i Pa e s i Ba s s i e n e l R e g n o U n i to ( 1971 - 2007 ) ( M e d i e a n n ua l i p o n d e r at e d e g l i i n d i c i ) Indice dei prezzi nominali del latte 2000 = 100 120 100 80 60 40 Introduzione quote latte

OCM iniziale

20

Riforma del 2003

1970 1971 1972 1973 1974 1975 1976 1977 1978 1979 1980 1981 1982 1983 1984 1985 1986 1987 1988 1989 1990 1991 1992 1993 1994 1995 1996 1997 1998 1999 2000 2001 2002 2003 2004 2005 2006 2007

0

Fo nte: Eurostat.

Prezzo indicativo

P r e z zo n o m i n a l e pagato a i p r o d u t to r i d i l at t e i n E u r o pa , n e g l i S tat i U n i t i e i n N u o va Z e l a n d a ( 2000 - 2008 ) Prezzo del latte pagato al produttore (euro/100 kg)

60 50 40 30 20 10 0 gen-00 apr-00 lug-00 ott-00 gen-01 apr-01 lug-01 ott-01 gen-02 apr-02 lug-02 ott-02 gen-03 apr-03 lug-03 ott-03 gen-04 apr-04 lug-04 ott-04 gen-05 apr-05 lug-05 ott-05 gen-06 apr-06 lug-06 ott-06 gen-07 apr-07 lug-07 ott-07 gen-08 apr-08

Grafico 9

DE + FR + IT + NL + UK

Latterie europee

USA

NZ

Svizzera

Fo nti : Elaborazione Corte dei conti europea, su dati del Bollettino del mercato del latte, dell'LTO Nederland (Land- en Tuinbouworganisatie Nederland, Organizzazione olandese dell'agricoltura e dell'orticultura) e dell'Ufficio federale svizzero dell'agricoltura, settore Osservazione del mercato. Relazione speciale n. 14/2009 – Gli strumenti di gestione del mercato del latte e dei prodotti lattiero-caseari hanno raggiunto i loro principali obiettivi?

28



26. I produttori di latte europei beneficiano, solitamente, di prezzi più alti r ispetti a quelli ottenuti dai produttor i in Nuova Zelanda, ma infer ior i a quelli dei produttor i svizzer i. I prezzi europei sono ab bastanza vicini a quelli osser vati negli Stati Uniti, con il vantaggio, però, di una maggiore stabilità (gra fico 9).

Ma

i n v a l o r e r e a l e , i l p r e z z o d e l l a t t e a ll a p r o d u z i o n e h a s u b i t o

una continua erosione



27. L'aumento costante del prezzo del latte ver ificatosi negli anni S et-

Grafico 10

tanta e fino al 1984, ha avuto luogo in un contesto contrassegnato da un'inflazione generalizzata. Nel per iodo successivo all'introduzione delle quote, il mantenimento dei prezzi nominali alla produz i o n e m a s c h e ra i n re a l t à u n'e ro s i o n e p i u t to s to n e t t a d e i p re z z i i n t e r m i n i re a l i . A l u n g o t e r m i n e, i p ro d u t t o r i d i l a t t e n o n h a n n o i n re a l t à m a i b e n e f i c i ato d i p re z z i s t a b i l i i n m o n e t a co s t a nte. I l g ra fico 10 illustra tale deter ioramento attraverso un indice dei prezzi deflazionati.

P r e z zo d e f l a z i o n ato d e l l at t e pagato a i p r o d u t to r i i n G e r m a n i a , F r a n c i a , I ta l i a , n e i Pa e s i Ba s s i e n e l R e g n o U n i to ( 1 985 - 2007 ) (M e d ie a n n u a l i p o n d e rate d egli in d ici d ef lazio n ati) Indice dei prezzi deflazionati 2000 = 100 150 140 130 120 110 100 90 80

DE + FR + IT + NL + UK

Fo n te: Elaborazione Corte dei conti europea, su dati Eurostat.

Relazione speciale n. 14/2009 – Gli strumenti di gestione del mercato del latte e dei prodotti lattiero-caseari hanno raggiunto i loro principali obiettivi?

2007

2006

2005

2004

2003

2002

2001

2000

1999

1998

1997

1996

1995

1994

1993

1992

1991

1990

1989

1988

1987

1986

1985

70

29

P REZZO DEL L ATTE A L CONSUMO : IN G R A N PA RTE SCOLLE G ATO D A L P REZZO A LL A P RODUZIONE



28. I l prezzo del latte al consumo è in gran par te scollegato da quello a l l a p r o d u z i o n e, c o m e d i m o s t r a t o d a u n o s t u d i o d e l l a C o m m i s s i o n e s e c o n d o i l q u a l e, t r a l ' i n i z i o d e l 2 0 0 0 e l a m e t à d e l 2 0 0 7 , i   p rezzi no minal i al co nsu mo per i prodotti lattiero - casear i son o a u m ent at i del 17 % ment re il prez zo n omin ale pagato al produttore è diminuito del 6 % 3 4 .

Commissione europea, DG AGRI,

34

Les conséquences de l’évolution des prix des produits agricoles sur les consommateurs, documento CM/WM/PB D(2007) 34703 del 13.11.2007. La comparabilità dei prezzi non

35



29. I dati Eurostat confermano, nel complesso, che i prezzi al consumo

evolvono in modo diverso rispetto a quelli alla produzione 35 . Tra il 1996 e il 2000, l 'indice dei p rez z i al con sumo di Eurostat relativo a l l at te, ai fo r mag gi e al l e u ova è r imasto praticamente invar iato (grafico 11), mentre quello dei prezzi del latte pagati ai produttori s i è a b b a s s a to p e r p o i r i s a l i re ( g ra f i co 8 ) . Tra i l 2 0 0 0 e i l 2 0 0 7 , i p rezzi al co nsumo so no aumentati quasi in modo lin eare di c irc a i l 1 5 % . N e l l o s t e s s o p e r i o d o, l ' i n d i ce d e i p re z z i d e l l a t te p a g a t i a i p ro d u t t o r i s e g n a l a c i n q u e a n n a te co n s e c u t i ve d i co n t r a z i o n e s e guite da un aumento.

è assoluta: Il grafico 8 sintetizza l'evoluzione del prezzo pagato ai produttori nei cinque principali Stati membri produttori di latte, nell'UE-15. Il grafico 11, oltre a includere i dati relativi alle uova, si riferisce al consumo della popolazione globale dell'UE, i numeri e la struttura della quale hanno subito un'evoluzione importante nel periodo in esame. La catena d'approvvigionamento

36

alimentare collega tre settori



30. N e l

s e t t o r e l a t t i e r o - c a s e a r i o, c o m e d e l r e s t o n e l l ' i n s i e m e d e l l a c a t e n a d i a p p r o v v i g i o n a m e n t o a l i m e n t a r e 36, l a f o r m a z i o n e d e i p re z z i a l co n s u m o è u n p ro ce s s o co m p l e s s o. M e nt re i p re z z i p a gati ai produttori dalle latterie seguono da vicino l'evoluzione d e l mercato inter nazio nal e, i prez z i pagati dai con sumator i son o influenzati non solo dal costo della materia prima ma anche da a l t r i p a r a m e t r i , q u a l i i c o s t i e n e rg e t i c i o s a l a r i a l i . I l l a t t e i n t e s o co m e m a te r i a p r i m a co s t i t u i s ce u n a p a r te re l a t i v a m e n te r i d o t t a del prezzo al consumo dei prodotti lattiero - caseari, oscillando tra i l 30 e il 50 % a seco nda dei prodotti 3 7 .

economici: il settore agricolo, l'industria agroalimentare e il settore della distribuzione. Secondo un'indagine svolta in

37

Belgio, il valore agricolo rappresenta solo il 30-40 % del prezzo al consumo per i prodotti lattiero-caseari. Cfr. Évolution récente des prix et des coûts dans la filière du lait, Service public fédéral Économie, Bruxelles, 2008. Secondo altre fonti, la percentuale raggiungerebbe il 50 % per formaggi come il Gouda o il Cheddar (cfr. in particolare Commissione europea, Les conséquences de l'évolution des prix des produits agricoles sur les consommateurs, pag. 22).

Relazione speciale n. 14/2009 – Gli strumenti di gestione del mercato del latte e dei prodotti lattiero-caseari hanno raggiunto i loro principali obiettivi?

30



31. U n' a l t r a

c a r a t t e r i s t i c a d e l s e t to re l a t t i e ro - c a s e a r i o e u ro p e o è l a for te co ncent razio ne del l e imprese di trasfor maz ion e e distr ibuzione 38 , una caratteristica che può conferire loro un peso predominante nella fissazione dei prezzi. I n una comunicazione sui prezzi d e i p ro do t t i al iment ar i 3 9 , l a Commission e sottolin ea il fen omen o del consolidamento della catena di approvvigionamento alimentare, che riguarda in par ticolare i prodotti lattiero - caseari, e ricorda che «le autorità responsabili della concorrenza devono fare in m o do che il p ro cesso di co nsolidamento in cor so n on peggior i le co n d i z i o n i d e l l a co n co r re n z a a m o n te e a v a l l e a l i ve l l o l o c a l e a s c a p ito dei co nsumato r i e dei produttor i».

La cifra d'affari totale dei 15 più

38

importanti attori nel campo della grande distribuzione europea rappresenta circa il 77 % del mercato europeo dell'alimentazione. Fonte: Commissione europea, Développement rural dans l’Union européenne — Informations statistiques et économiques, relazione 2008. Comunicazione della

39

Commissione al Parlamento europeo, al Consiglio, al Comitato economico



e sociale europeo e al Comitato

32. L a N u ova

Ze l a n d a e l 'Au s t ra l i a h a n n o av v i ato l a l i b e ra l i z z a z i o n e d e l p r o p r i o s e t t o r e l a t t i e r o - c a s e a r i o, r i s p e t t i v a m e n t e n e l 1 9 8 5 e n e l 2 0 0 0 . S i è p o t u t o c o n s t a t a re c h e a l l a d e re g o l a m e n t a z i o n e hanno fatto seguito un'impennata dei prezzi al consumo in Nuova Ze l anda e u n l eg g ero cal o in Australia 4 0 .

delle regioni sui prezzi dei prodotti alimentari in europa, COM(2008) 821 def. del 9.12.2008. Gouin, D.-M., La gestion de l’offre

40

dans le secteur laitier, un mode de régulation toujours pertinent, Université de Laval, maggio 2006.

Grafico 11

M e r c ato e u r o p e o : i n d i c e a r m o n i z z ato d e i p r e z z i n o m i n a l i a l co n s u m o p e r l at t e , f o r m agg i e u o va ( 1996 - 2007 ) Indice dei prezzi del latte, dei formaggi e delle uova al consumo 2005 = 100 110 105 100 95 90

2007

2006

2005

2004

2003

2002

2001

2000

1999

1998

1997

1996

85

Fo nte: Eurostat, prodotto alimentare voce F 0114; entità geografica Unione europea (UE-12 1994, UE-15 2004, UE-25 2006, UE-27). Relazione speciale n. 14/2009 – Gli strumenti di gestione del mercato del latte e dei prodotti lattiero-caseari hanno raggiunto i loro principali obiettivi?

31

QUA L È L' IM PATTO SUL REDDITO DEI  P RODUTTORI ? L' EVOLUZIONE DEL REDDITO NETTO DEI  P RODUTTORI  P RESENTA DEI CONTR A STI E  G LI  A IUTI CONTRIBUISCONO IN MISUR A IM P ORTA NTE E CRESCENTE A TA LE REDDITO



33. I l reddito medio net to del l e a z ien de agr icole, in mon eta costan -

t e, t e n d e a d i m i n u i r e ( g r a f i co 1 2 ) . A p r e z z i c o r r e n t i , l e a z i e n d e lat t iere sp ecial izzate co nser va n o, in media, un reddito super iore a quello dell'insieme degli agricoltori, se si fa riferimento alle i n fo r mazio ni racco l te at t raver so la rete d'in for maz ion e contabile a gr ico l a (RICA) 4 1 . Nel p er io do 1 9 8 9 -2 0 0 6 , il reddito n etto di esercizio, a prezzi concorrenti, delle imprese agricole specializzate nel settore lattiero - caseario 42 ha subito un'evoluzione simile a quello d e l l ' i n s i e m e d e l l e a z i e n d e a gr i co l e ( i l l u s t ra z i o n e 1 3 ) ; l e ra gi o n i a ll a b ase di t al e evo l uzio ne son o molteplic i:

I dati RICA non sono però

41

rappresentativi dell'insieme della professione, in quanto le aziende agricole lattiere specializzate registrate in tale rete rappresentano solo il 60 % delle aziende che posseggono almeno una vacca da latte nell'UE-15, e il 25 % nell'UE-25. Nel 2006 le aziende lattiere specializzate comprese nella rete RICA coprivano il 78 % delle aziende

-

-

la riorganizzazione del settore: più del 50 % dei produtto r i s o n o s c o m p a r s i n e l c o r s o d e g l i u l t i m i a n n i ( c f r. p a r a g r a fo  34); la dimensione delle aziende è aumentata e la produttività è in costante aumento: gli allevatori lattieri efficienti compensano il cal o dei p rezzi au ment an do contin uamente la produz ion e;

lattiere specializzate nell'UE-25 (secondo l'indagine 2007 di Eurostat sulle strutture delle aziende agricole). RICA, OTEX 41 (Bovins-lait).

42

Cfr. anche Commissione europea, DG AGRI G3, Milk margins in the European Union (2004).

-

l ' a u m e n t o d e g l i a i u t i ( p re m i p e r i l s e t t o re l a t t i e ro - c a s e a r i o, p ag amento unico, aiu to allo sviluppo r urale) . S econ do i dati RICA, il latte for nisce circa il 60 % delle entrate delle aziende s p e c i a l i z z a t e d e l s e t t o re, m a t a l e p e rce n t u a l e te n d e a d i m i n u i r e . I d a t i RICA m o s t r a n o a l t r e s ì c h e l a p e r c e n t u a l e r a p p r e s e n t a t a d a l l e s o v v e n z i o n i 4 3 n e l r e d d i t o l o r d o d ’e s e r c i z i o var ia co nsiderevo l mente da un o Stato membro all'altro; tale p ro p o r zio ne è au ment at a n otevolmente tra il 2 0 0 0 e il 2 0 0 6 , in p ercent ual e var iab il e d a Stato a Stato ( ta b ella 1) .

Gli aiuti registrati nella variabile

43

SE 605 del RICA coprono tutti i tipi di aiuti, sia di provenienza comunitaria che nazionale, legati al primo o al secondo pilastro della PAC, accoppiati o disaccoppiati, ad eccezione delle sovvenzioni agli investimenti.

Relazione speciale n. 14/2009 – Gli strumenti di gestione del mercato del latte e dei prodotti lattiero-caseari hanno raggiunto i loro principali obiettivi?

32

Grafico 12

E v o lu z i o n e d e l r e d d i to n e t to a p r e z z i co s ta n t i ( T u t t i i t i p i d i p r o d u z i o n e , 1993 - 2008 ) Evoluzione del reddito agricolo netto Indice 100 = 2000 130 120 110 100 90 80 70

UE-15

2008

2007

2006

2005

2004

2003

2002

2001

2000

1999

1998

1997

1996

1995

1994

1993

60

UE-25

Fonte: Eurostat, Conti economici dell'agricoltura — Reddito del settore agricolo (Indicatore C, Reddito netto impresa agricola).

Grafico 13

E v o lu z i o n e d e l r e d d i to a p r e z z i co r r e n t i d e l l e a z i e n d e s p e c i a l i z z at e n e l s e t to r e l at t i e r o ( 1989 - 2006 ) Reddito medio netto (euro) 80 000 70 000 60 000 50 000 40 000 30 000 20 000 10 000

Aziende agricole europee

Aziende agricole europee specializzate nel settore lattiero-caseario

Aziende agricole tedesche specializzate nel settore lattiero-caseario

Aziende agricole francesi specializzate nel settore lattiero-caseario

Aziende agricole italiane specializzate nel settore lattiero-caseario

Fo nte: Banca dati RICA: reddito familiare d'esercizio (SE 420) delle aziende specializzate nel settore lattiero-caseario.

Relazione speciale n. 14/2009 – Gli strumenti di gestione del mercato del latte e dei prodotti lattiero-caseari hanno raggiunto i loro principali obiettivi?

2006

2005

2004

2003

2002

2001

2000

1999

1998

1997

1996

1995

1994

1993

1992

1991

1990

1989

0

33

Ta b e l l a 1

P e r c e n t ua l e d e l l e s o v v e n z i o n i n e l r e d d i to lo r d o d ’ e s e r c i z i o d e l l e i m p r e s e l at t i e r o - c a s e a r i e a l lo r d o d e l l e i m p o s t e e   d e l l e ta s s e ( 2 0 0 0 , 2 0 0 4 e 2 0 0 6 )

Belgio

2000

2004

2006

11 %

19 %

28 %

44 %

60 %

Repubblica Ceca Danimarca

18 %

28 %

31 %

Germania

18 %

31 %

36 %

Grecia

14 %

Spagna

5%

Estonia Francia

22 %

Ungheria

46 % 12 %

17 %

32 %

43 %

33 %

40 %

42 %

41 %

Irlanda

15 %

22 %

36 %

Italia

10 %

11 %

16 %

35 %

37 %

43 %

46 %

58 %

63 %

Lituania Lussemburgo

31 %

Lettonia Paesi Bassi

4%

12 %

23 %

Austria

32 %

44 %

42 %

22 %

35 %

Polonia Portogallo

18 %

27 %

37 %

Finlandia

72 %

73 %

77 %

Svezia

36 %

41 %

56 %

Slovacchia

43 %

65 %

Slovenia

37 %

37 %

23 %

34 %

Regno Unito

16 %

Fo nte: RICA; Reddito lordo d’esercizio prima del calcolo di imposte, tasse e IVA = Reddito d’esercizio (SE 410) – Conguaglio sovvenzioni d’esercizio e tasse (SE 600) + Totale sovvenzioni d’esercizio (SE 605).

Relazione speciale n. 14/2009 – Gli strumenti di gestione del mercato del latte e dei prodotti lattiero-caseari hanno raggiunto i loro principali obiettivi?

34

L A RISTRUTTUR A ZIONE P ORTA A UN A FORTE DIMINUZIONE DEL NUMERO DI A ZIENDE AG RICOLE



34. L’o b i e t t i v o



35. La r ist rut t u razio ne del set to re si traduce in tutti gli Stati membr i



36. Tra g l i S t at i m e m b r i e i n s e n o a g l i s te s s i , e s i s te u n a fo r te e te ro -

di assicurare un equo tenore di vita ai produttori di latte, mediante in par ticolare il miglioramento del reddito individuale, è raggiunto sostanzialmente incrementando la produttività delle aziende. Per effetto della r istrutturazione del settore lattie ro - casear io e del l a diminuzio ne costante del n umero di az ien de, il reddito statistico medio dei produttori di latte può rimanere stabile, se non addirittura aumentare. L’UE-15 ha perso metà delle sue aziende lattiero - casearie tra il 1995 ed il 2007; in altri termini, p i ù di 500 000 p ro du t to r i han n o cessato la loro attività n el cor so d i t a l e p e r i o d o. L a r i s t r u t t u ra z i o n e è p a r t i co l a r m e n te v i s i b i l e i n D a n imarca, in Grecia, in Sp agn a, in I talia ed in Por togallo.

in una crescita costante della dimensione media delle aziende a gr i co l e, d e l l a q u o t a m e d i a p e r l e co n s e gn e e d e l l a p ro d u t t i v i t à d e l b est iame (allega to II).

g e n eit à del l e st rut t u re di p ro duz ion e: -

in Danimarca, nei Paesi Bassi e nel R egno Unito, la dimensione media delle mandrie e delle quote «consegne» è nettamente più elevata che negli altr i Stati membr i dell ’UE-15;

-

la situazione è molto diversificata nei nuovi Stati membri. Nella Repubblica ceca, in Estonia, in Ungheria e in Slovacchia, l a quo t a media p er l e co n segn e è piuttosto elevata, essen do i l s e t t o re d o m i n a t o d a a l c u n e a z i e n d e m o l to gr a n d i ; q u e s te ultime coabitano con un numero elevato di piccoli produttori, molti dei quali non hanno ricevuto una quota «consegne»; p e r c o n t ro, i t i t o l a r i d i q u o t e s o n o, i n g r a n d e m a g g i o r a n z a , p icco l issime aziende agr icole a con duz ion e familiare situate in Let to nia, in Lit uania e in Polon ia;

-

nel l ’insieme deg l i St at i m embr i dell ’Europa centrale e or ien t a l e, l a m a g g i o r a n z a d e l l e a z i e n d e l a t t i e r o - c a s e a r i e p r a t i c a u n' a gr i co l t u ra d i s e m i s u s s i s te n z a ; n e l 2 0 0 5 , i l 6 7 % d e g l i a l l evato r i p o ssedeva al massimo due vacc h e.

Relazione speciale n. 14/2009 – Gli strumenti di gestione del mercato del latte e dei prodotti lattiero-caseari hanno raggiunto i loro principali obiettivi?

35



37. Una notevole differenza di scala sussiste tra gli stabilimenti lattieri

Eurostat, Vaches laitières —

44

e u ro p e i e q u e l l i d e i p r i n c i p a l i c o n c o r re n t i s u l m e rc a t o m o n d i a l e ( t a b e l l a 2 ) . Le p i c c o l e a z i e n d e ( d a 1 a 2 9 v a c c h e ) fo r n i s c o n o ancora il 30 % della produzione europea, ma solamente l’1,2 % d e l l a p ro d u z i o n e n e g l i S t a t i U n i t i , d ove m a n d r i e d i p i ù d i 2 0 0 0 va cche for niscono il 23 % della produzione nazionale di latte. La maggior par te della produzione europea proviene da aziende che contano tra le 30 e le 49 vacche (20 %), e più di 50 vacche (50 %) 44 .

Ta b e l l a 2

Nombre d'exploitations et effectif selon la SAU et l'effectif de vaches laitières de l'exploitation en 2005.

S t r u t t u r e d i p r o d u z i o n e i n E u r o pa ( 2005 ) , n e g l i S tat i U n i t i e i n N u o va Z e l a n d a ( 2006 ) Mandria media UE-25 (1)

15

UE-15 (1)

35

UE-10 (1)

5

Nuova Zelanda (2)

322

Stati Uniti (3)

120

Fo nti : (1) Eurostat (mandria media = numero di vacche/numero di aziende nel 2005). (2) Livestock Improvement Corporation (LIC), New Zealand Dairy statistics 2005/2006. (3) USDA, Profits, costs and the changing structure of the dairy farming, settembre 2007 e USDA, World markets and trade, luglio 2008.

Relazione speciale n. 14/2009 – Gli strumenti di gestione del mercato del latte e dei prodotti lattiero-caseari hanno raggiunto i loro principali obiettivi?

36

I P RODOTTI L ATTIERO - C A SE A RI EURO P EI SONO DIVENTATI P IÙ COM P ETITIVI SUI MERC ATI MONDI A LI ? LE ES P ORTA ZIONI EURO P EE DI P RODOTTI L ATTIERO C A SE A RI DI B A SE TENDONO A DIMINUIRE





38. Il mercato mondiale dei prodotti lattiero - caseari è molto ristretto:

esso riguarda solo il 6 % della produzione mondiale di latte (2007) e i p r e z z i s o n o f l u t t u a n t i 45. E s s o c o n c e r n e f o n d a m e n t a l m e n t e i p ro do t t i t rasfo r mat i a b asso te n ore di acqua, quali il latte in polvere ed il bur ro, nonché i for maggi. Nel 2007, l ’UE ha espor tato il 9 % circa del l a su a p ro duzio ne totale in equivalente latte 4 6 , qualificandosi per tanto come secondo espor tatore mondiale dopo la N u ova Zel anda.

FAO, Prospettive

45

dell’alimentazione, giugno 2008 e novembre 2008. Fonte: ZMP.

46

39. I prezzi mondiali per il latte in polvere ed il burro sono quasi costan-

temente inferiori ad i prezzi in vigore nell’UE. I l mercato mondiale, m e n o re m u n e r a t i vo, s e r ve d u n q u e i n n a n z i t u t t o d a s b o c c o f i n a l e a l l e p ro d u z i o n i c h e i l m e rc ato i nte r n o n o n p u ò a s s o r b i re. I p re z z i mondiali influenzano meno il livello delle espor tazioni di prodotti con un valore aggiunto super iore, come i for maggi.

Ta b e l l a 3

P r o p o r z i o n e d e l l e e s p o r ta z i o n i UE n e l tota l e d e l l e e s p o r ta z i o n i m o n d i a l i d i a lc u n i p r o d ot t i l at t i e r o - c a s e a r i (in %) 1984

1995

2000

UE-10

2001

2002

2003

2004

UE-15

2005

2006

UE-25

2007 UE-27

Burro/butteroil

48,4

27

20,8

19,6

21,8

30

41,4

39,7

29,9

29,1

Polvere di latte scremato

30

31,6

29,1

12,7

13,3

19,4

27,4

17,4

7,2

19,7

Formaggi

52

48,6

28,6

30

32,3

30,3

38,8

34,8

34,1

35,9

Polvere di latte intero

70,2

48,1

37,6

29,8

28,3

27,6

28,3

27,2

23,9

22

Latte condensato

67,7

61,7

51,6

44,4

45,5

38,9

30,7

28,5

29

36,1

Fo n te: Commissione europea, DG Agricoltura.

Relazione speciale n. 14/2009 – Gli strumenti di gestione del mercato del latte e dei prodotti lattiero-caseari hanno raggiunto i loro principali obiettivi?

37



40. Le p o sizio ni del l ’ UE sul mercato mon diale son o peggiorate dopo

l ’introduzione delle quote latte, a favore soprattutto della Nuova Ze l anda e del l ’Aust ral ia. I l ru olo dell ’UE n el commerc io ­m on diale dei prodotti lattiero - caseari registra una regressione continua (tab e l l a 3 ) 47 e l e e s p o r t a z i o n i e u r o p e e d i p r o d o t t i l a t t i e r o - c a s e a r i te n do no a diminuire (g ra f ico 14) .

Commissione europea, dati

47

estratti da diverse relazioni intitolate «La situazione dei mercati agricoli nell'Unione europea». A proposito della tabella 3, va notato che l'evoluzione del ruolo giocato dall'UE nel commercio mondiale di prodotti lattiero-caseari è



41. N e l 2008 l e esp o r t azio ni so no dimin uite, tran n e per il latte inte -

ro i n p o l ve re. I q u a nt i t at i v i e s p o r t at i s u p e ra n o t u t t av i a i l l i ve l l o delle espor tazioni non sov venzionate raggiunto prima del giugno 2 0 0 7.

stata influenzata dai successivi allargamenti dell'Unione; ciascun allargamento ha automaticamente aumentato il volume del commercio intracomunitario e diminuito quello delle esportazioni.

E s p o r ta z i o n i UE d i b u r r o, LS P, f o r m agg i e l at t e i n t e r o i n  p o lv e r e ( 1 9 9 5 - 2 0 0 8 ) Quantità (1 000 t) UE-15

700

UE-27

UE-25

600 500 400 300 200 100

Burro

LSP

Formaggi

2008

2007

2006

2005

2004

2003

2002

2001

2000

1999

1998

1997

1996

0 1995

Grafico 14

Latte intero in polvere

Fo nte: Corte dei conti europea, sulla base di dati forniti dallo ZMP.

Relazione speciale n. 14/2009 – Gli strumenti di gestione del mercato del latte e dei prodotti lattiero-caseari hanno raggiunto i loro principali obiettivi?

38

L’ UNIONE EURO P E A H A SENSIBILMENTE RIDOTTO G LI  A IUTI A LL’ ES P ORTA ZIONE DI P RODOTTI L ATTIERO - C A SE A RI





42. S co p o d e g l i a i u t i a l l ’e s p o r t a z i o n e è d i g a ra nt i re l a p a r te c i p a z i o -

ne della Comunità al commercio internazionale del latte e dei pro do t t i l at t iero - casear i 4 8 . Le restituz ion i all ’espor taz ion e di tali prodotti sono basate sulla differenza tra i prezzi inter ni dell ’UE e q u e l l i d e i m e rc at i m o n d i a l i . Le e s p o r t a z i o n i s ov ve n z i o n ate s o n o tuttavia limitate in valore e in volume dalle quote GATT, per quattro categor ie di prodotti: il bur ro ed il butteroil, il latte scremato i n po l vere, il fo r mag gio e g l i a ltr i prodotti lattiero - c asear i 4 9 .

Considerando 77 del regolamento

48

(CE) n.1234/2007. Questa categoria comprende

49

sostanzialmente il latte intero in polvere, il latte concentrato, il latte alimentare ed i prodotti lattierocaseari freschi.

43. A

decorrere dal 2004, il tasso di restituzione è stato ridotto in modo meccanico per tener conto della diminuzione programmata d e i p rezzi d'inter vento del b ur ro e del latte scremato in polvere. Le espor tazioni europee hanno continuato ad essere sovvenzionate, dato il sussistere di una differenza di prezzo tra il mercato europeo e quello mondiale dopo la riduzione dei prezzi d’inter vento. Da giugno 2007 a dicembre 2008, il tasso delle restituzioni fissato d a l l a Co mmissio ne è st ato u g uale a zero per tutti i prodotti.

Relazione speciale n. 14/2009 – Gli strumenti di gestione del mercato del latte e dei prodotti lattiero-caseari hanno raggiunto i loro principali obiettivi?

39

IL MERC ATO MONDI A LE È DIFFICILMENTE ACCESSIBILE SENZ A IL SOSTE G NO A L BIL A NCIO





44.

Pe r i p r o d o t t i d i b a s e, o s s i a i l b u r r o e i l l a t t e i n p o l v e r e ( LSP ) , i l mercato mondiale rappresenta per i produttori europei un mercato di seconda scelta. I n passato, i produttor i hanno potuto acceder vi solo grazie al bilancio comunitar io, salvo durante i per iodi in cui i pre zzi mond iali erano e levati. Q ua lsia si d imin uzio ne si gnif icat iva d e i p re z z i m o n d i a l i re n d e v a i p ro d o t t i d i b a s e e u ro p e i n o n s u f f i cientemente competitivi sul mercato mondiale.

Istituto di economia industriale

50

(IDEI, Università di Tolosa), Analyse économique des impacts de la sortie du système de quotas laitiers dans l’UE, marzo 2008, pag. 5.

45. Poiché l a do manda di p ro do t ti lattiero - c asear i sul merc ato euro -

p e o no n è el ast ica, l ’au mento della produz ion e successivamente all’abolizione delle quote latte por terà ad un aumento significativo delle espor tazioni di prodotti lattiero - caseari dell’UE. Secondo lo scenar io ipotizzato dalla Commissione nell ’ambito della ver ifi c a d e l l o s t ato d i s a l u te, i l 7 0 % d e l l a p ro d u z i o n e s u p p l e m e nt a re d ov rà essere esp o r t at a 5 0 . La Commission e mira a in crementare le e s p o r t a z i o n i s e n z a f a r r i c o r s o a l l e re s t i t u z i o n i a l l ' e s p o r t a z i o n e, che dovrebbero scomparire all’orizzonte del 2013. La realizzazione d i q u e s t o o b i e t t i v o è c o n d i z i o n a t a d a l l a c a p a c i t à d e l l ’i n d u s t r i a d e l l 'UE di r isp o ndere al l a do man da mon diale, ma dipen de an ch e da fattori monetari. All'inizio del 2009, il deterioramento dei prezz i m o ndial i, unito al dep rezza mento del dollaro r ispetto all'euro, h a r imesso in l u ce il p ro b l ema della competitività dei produttor i e u ro p e i e i n d o t to l a Co m m i s s i o n e a r i at t i va re i l re gi m e d e l l e re s t i tu zio ni al l 'esp o r t azio ne.

Relazione speciale n. 14/2009 – Gli strumenti di gestione del mercato del latte e dei prodotti lattiero-caseari hanno raggiunto i loro principali obiettivi?

40

GLI ELEMENTI DI FATTO PIÙ CRITICI DA PRENDERE IN CONSIDERAZIONE NEL PROCESSO DI LIBERALIZZAZIONE DEL SETTORE LATTIERO-CASEARIO OSSERVA ZIONE P RELIMIN A RE : LE QUOTE L ATTE SONO DESTIN ATE A SCOM PA RIRE IN SE G UITO A LL A  RIFORM A DEL 2003



46. La riforma decisa dal Consiglio nel 2003, in base alle opzioni definite

nell ’Agenda 2000, ha chiaramente inser ito il settore lattiero in una logica di smantellamento delle quote: la fine delle quote latte è programmata per il 2015. La Commissione ha regolar mente infor mato il settore riguardo alla situazione dei mercati e all ’evoluzione della politica del settore lattiero - casear io verso la liberalizzazione 51 .

In virtù della politica della

51

«comitatologia», la Commissione gestisce la politica lattiero-casearia in collegamento con gli Stati membri nel quadro del Comitato di gestione del latte e dei prodotti lattierocaseari.



47. N e l l a

l o g i c a d e l l a d e re g o l a m e n t a z i o n e p ro g re s s i v a , l e d e c i s i o n i c o n c e r n e n t i l a s c o m p a r s a d e l p re z z o i n d i c a t i vo, l a d i m i n u z i o n e dei prezzi d'inter vento 52 e le restrizioni quantitative all’inter vento hanno già notevolmente ridotto il meccanismo di sostegno att rave r s o i p re z z i c h e co s t i t u i va l a co nt ro p a r t i t a d e i m a s s i m a l i d i p ro d u z i o n e. Tra m i te q u e s te d e c i s i o n i , l a Co m m i s s i o n e av ve r t i va il settore che la fabbr icazione di bur ro e di latte scremato in pol ve re sareb b e divenut a meno redditiz ia e ch e era auspicabile un a t ra n sizio ne verso p ro do t t i dal valore aggiunto più elevato, come i l for mag gio 5 3 .

Per il burro, riduzione del 7 % nel

52

luglio 2004, del 7,5 % nel luglio 2005, dell’8,1 % nel luglio 2006 e del 5,1 % nel luglio 2007. Per il latte in polvere, riduzione del 5 % nel luglio 2004, del 5,3 % nel luglio 2005, e del 5,5 % nel luglio 2006. Relazione della Commissione al

53

Consiglio, Prospettive di mercato per il settore lattiero-caseario, COM(2007) 800 def.



48. N e l

2 0 0 8 , l a p ro c e d u r a s p e c i f i c a d i c o n s u l t a z i o n e d e l l e p a r t i i n teressate nel quadro della ver ifica dello stato di salute ha r iguardato soprattutto il modo in cui gestire la transizione verso la s c o m p a r s a d e l l e q u o t e. I l C o n s i g l i o h a a p p r o v a t o i l p r i n c i p i o d i u n i n c re m e n to gr a d u a l e d e l l e q u o te n a z i o n a l i , p e r co n s e n t i re d i «attenuare le conseguenze dell ’estinzione del regime» 54 . Le quote degli Stati membr i for meranno oggetto di cinque aumenti annuali dell’1 % tra le campagne 2009/2010 e 2013/2014, prima della l o ro s co m p a r s a i l 3 1 m a r zo 2 0 1 5 . I n d e ro g a , l a q u o t a d e l l ’ I t a l i a è stata aumentata del 5 % a par tire dalla campagna 2009/2010. Tali a u m e n t i v e r r a n n o a d a g g i u n g e r s i a l l ’a u m e n t o g e n e r a l e d e l 2 % delle quote iniziato il 1° aprile 2008 (2,5 % per undici Stati membri d e l l ’ UE - 1 5 ) 5 5 . I n o l t re, a p a r t i re d a l l a c a m p a gn a 2 0 0 9 / 2 0 1 0 , l ’a d e guamento d elle quantità co ns egnate calcolato i n base alla diffe renza tra la mater ia grassa reale e la mater ia grassa di r ifer iment o a s s e g n a t a a c i a s c u n p ro d u t t o re è m e n o r i g i d o, a b e n e f i c i o d i quest ’ultimo 56 . Un effetto immediato di queste misure sarà quello di risolvere totalmente o in gran par te il problema degli Stati membr i la cui quota è insufficiente, fra cui, in pr imo luogo, l ’I talia.

Accordo sullo stato di salute, 20

54

novembre 2008, http://ec.europa.eu/ agriculture/healthcheck Regolamento (CE) n.248/2008

55

del Consiglio del 17 marzo 2008 che modifica il regolamento (CE) n. 1234/2007 per quanto riguarda le quote nazionali per il latte (GU L 76 del 19.3.2008, pag. 6). L’attenuazione del requisito sulla

56

materia grassa equivarrebbe ad un aumento dall’1,5 al 1,7 % della quota latte comunitaria (ad esempio: + 0,9 % per la Francia, +2,2 % per la Danimarca, +3,4 % per i Paesi Bassi), Camere dell'agricoltura della Normandia, Bilan de santé de la PAC — Expertise technique, novembre 2008.

Relazione speciale n. 14/2009 – Gli strumenti di gestione del mercato del latte e dei prodotti lattiero-caseari hanno raggiunto i loro principali obiettivi?

41



49.

L a Co mmissio ne r it iene che in seguito all ’aboliz ion e delle quote l at te 5 7 :

Commissione europea, CAP Health

57

Check, Impact Assessment Note nº 6, documento D(2008) MK / 15332 del

-

la maggioranza delle aziende specializzate nel settore del l at te sarà in grado di p ro seguire la propr ia attività;

20 maggio 2008. Istituto di economia industriale,

58

-

i consumatori beneficeranno di una riduzione parziale dei p rezzi dei p ro do t t i l at t iero - casear i.

Analyse économique des impacts de la sortie du système de quotas laitiers dans l’UE, marzo 2008. OCSE, direzione Alimentazione, agricoltura



50. Diversi studi indicano che l ’abolizione delle quote dovrebbe sor t i re i seg u ent i effet t i g eneral i 5 8 :

e pesca e direzione degli Scambi, An analysis of dairy policy reform and trade liberalisation. Trade and economic effects of milk quota systems.

-

u n aumento del l a p ro duzion e di latte ch e dovrebbe fare ab b assare il p rezzo di mercato 5 9 ;

COM/AGR/TD/WP(2004)19/ FINAL, http://ww.oecd.org/ dataoecd/1/37/34456378.pdf.

-

una riduzione del reddito dei produttori, nonostante l’aumento del l e quant it à p ro do t te;

Langley, S., Somwaru, A., Normile, M.A., USDA, Trade liberalization in international dairy markets. Estimated

-

il t rasfer imento di b eness ere dai produttor i ai con sumator i;

-

una ripresa delle espor tazioni dell ’UE , suscettibile di causare un cal o dei p rezzi mo ndia li.

impacts, Economic report research number 16, febbraio 2006. Consorzio INRA-Università di Wageningen, Study on the impact of future options for the Milk Quota system and the common market



51. Pur r iconoscendo che il valore predittivo dei modelli è limitato

organisation for milk and milk

, l a Co r te d e s i d e ra r i c h i a m a re l ' at te n z i o n e s u g l i e l e m e nt i d i f at to p i ù c r i t i c i d a p re n d e re i n co n s i d e ra z i o n e n e l p ro ce s s o d i l i b e ra l i z z azio ne del mercato del l atte. 60

products, Studio sugli effetti delle scelte future per il regime delle quote latte e per l'organizzazione comune dei mercati del latte e dei prodotti lattiero-caseari, giugno 2002. INRA-ESR, «Quelle politique laitière pour l’Europe? Sortir du régime des quotas laitiers? Paramètres à considérer et illustration dans le cas français», Giornata «latte» del dipartimento Economia e sociologia rurale dell’Istituto nazionale della ricerca agronomica (INRA), Parigi, 8 ottobre 2001.

All'interno dell'Unione europea, un aumento dell’1 % della produzione di latte si traduce in un calo dei prezzi alla produzione dal 3 al 4 %

59

(cfr. Istituto di economia industriale, Analyse économique des impacts de la sortie du système de quotas laitiers dans l'UE, pag. 47). Il settore del latte europeo è particolarmente complesso e la sua evoluzione dipende da una moltitudine di parametri il cui effetto

60

combinato è difficile da prevedere. Anche a livello delle principali tendenze, i modelli possono risultare errati, come dimostra il fatto che i prezzi non sono evoluti come previsto dopo la riforma del 2003.

Relazione speciale n. 14/2009 – Gli strumenti di gestione del mercato del latte e dei prodotti lattiero-caseari hanno raggiunto i loro principali obiettivi?

42

EQUILIBRIO DEL MERC ATO : L’ INSTA BILITÀ DEI MERC ATI P UÒ RICRE A RE R A P ID A MENTE DELLE ECCEDENZE



52. Secondo la Commissione, sui mercati agricoli «(…) i prezzi saranno

s o g g e t t i a m a g g i o r i f l u t t u a z i o n i r i s p e t to a q u a n to o s s e r v a to g l i u l t i m i d e ce n n i ( … ) . D i co n s e g u e n z a , o gn i m o d i f i c a s i gn i f i c a t i v a d e l l 'o f fe r t a o d e l l a d o m a n d a p o t re b b e co m p o r t a re ra p i d a m e nte un aumento della volatilità dei prezzi. La maggiore capacità di adeguamento della produzione tramite un orientamento più netto verso il mercato, associata a reti di sicurezza adeguate, contribuirà a f a c i l i t a re l a re a z i o n e d e g l i a g r i c o l t o r i a c o n d i z i o n i d i m e rc a t o c a rat ter izzate da mag gio re volatilità» 6 1 .

Comunicazione della

61

Commissione al Parlamento europeo, al Consiglio, al Comitato economico e sociale europeo e al Comitato delle regioni sui prezzi dei prodotti alimentari in europa, COM(2008) 821 def. del 9.12.2008. Coefficienti di equivalenza: 1 Kg

62

per 20,5 litri (burro) e 1 Kg per 11 litri (latte scremato in polvere).



53. Nell'ambito della ver ifica dello stato di salute, il Consiglio ha de -



54. D a t o

c i s o, s u p ro p o s t a d e l l a Co m m i s s i o n e, d i m a n t e n e re l ’i n t e r ve n t o p u b b l i co s u l m e rc ato co m e u n a « re te d i s i c u re z z a » co s t i t u i t a d a a cq u i s t i a l l ’i nte r ve nto p e r i l b u r ro e d i l l at te s c re m ato i n p o l ve re. Il volume degli acquisti a prezzo fisso non può superare le 30  000  to nnel l ate p er il b u r ro e le 1 0 9 0 0 0 ton n ellate per il latte s c remato in p o l vere. Al di l à d i questi limiti, la Commission e può effettuare degli acquisti supplementari mediante aggiudicazione. Quando i massimali vengono raggiunti, essa stabilisce autonomam e nte i q u a nt i t at i v i p e r i q u a l i r i co r re re a l l ’i nte r ve nto e a q u a l e p re zzo, in fu nzio ne del l ’andamento del merc ato.

c h e l ´ UE p r o d u c e c i r c a 2 m i l i o n i d i t o n n e l l a t e d i b u r r o e 9 0 0   0 0 0 t o n n e l l a t e d i l a t t e s c r e m a t o i n p o l v e r e, s a r à s u f f i c i e n t e c he l a p ro du z io ne r i su lt i e cce de nte i n mi s ura d el l ’ 1, 5 % (b u r ro) o del 12,11 % (latte in polvere) perché la soglia d ’inter vento sia raggiunta. I n altri termini, i due massimali corrispondono all ’acquisto di circa 1,8 milioni di tonnellate di equivalente latte sui 148 milioni p r o d o t t i i n E u r o p a , o s s i a l ’ 1 % 62. D a t a l a s u a s o t t i l e c o n s i s t e n z a , l a r e t e d i s i c u r e z z a r i s c h i a d i p r e s e n t a r e u n’ u t i l i t à l i m i t a t a , n o n c o m m i s u r a t a a l l ’i m p o r t a n z a d e i r i s c h i d i e c c e d e n z e a i q u a l i l ’ UE potrebbe dover far fronte in caso di grave cr isi. Alla fine del 2008, n e l co nte s to d e l l a c r i s i f i n a n z i a r i a e d e co n o m i c a , l ' i n s t a b i l i t à d e i m e rc at i s i è t ra d o t t a n e l l a r i co m p a r s a d e l l e e cce d e n ze d i b u r ro e di latte in polvere. Le scor te d'inter vento che erano r imaste vuote durante gli anni 2007 e 2008, alla fine del primo trimestre del 2009 contenevano 36 700 tonnellate di burro e 67 500 tonnellate di latte in polvere. In tre mesi, gli acquisti della Commissione hanno quindi superato la soglia d’inter vento per il burro e raggiunto più del 60 % del massimale per il latte in polvere.

Relazione speciale n. 14/2009 – Gli strumenti di gestione del mercato del latte e dei prodotti lattiero-caseari hanno raggiunto i loro principali obiettivi?

43

RISTRUTTUR A ZIONE DELL A P RODUZIONE L ATTIER A : RISCHIO DI UN A RIDUZIONE SI G NIFIC ATIVA DELL A P RODUZIONE NELLE ZONE MENO FAVORITE E DI UN A CONCENTR A ZIONE G EO G R A FIC A DELL A P RODUZIONE



55. L a

Commissione ritiene che la ristrutturazione del settore proseguirà. Essa colloca tra il 2,8 ed il 3,7 % il tasso di scomparsa a n n ual e del l e aziende agr ico le per gli an n i 2 0 0 3 -2 0 1 3 6 3 .

Commissione europea,

63

Development in the structure of the agricultural sector, TV D(2007) del 27 marzo 2007.



56. L a

s c o m p a r s a , a d u n r i t m o s o s t e n u t o, d e l l e a z i e n d e a g r i c o l e , e d i q u e l l e l a t t i e ro - c a s e a r i e i n p a r t i c o l a re, r a p p re s e n t a u n a s f i d a socio - economica nelle zone svantaggiate, specialmente le zone di montagna, dove i produttori hanno possibilità di r istrutturazione e di r ico nversio ne l imit ate 6 4 .

Chatellier, V., Delattre, F., «Les

64

soutiens directs et le découplage dans les exploitations agricoles de montagne», Economia rurale n. 288, luglio-agosto 2005. Commissione europea,

65

Développement rural dans l’Union



57. I l regime delle quote latte, peraltro, era stato organizzato su base

n a z i o n a l e p e r e v i t a r e c h e l a p r o d u z i o n e fo s s e p r o g r e s s i v a m e n t e d e l o c a l i z z a t a v e r s o b a c i n i p i ù p r o p i z i a l l ’a l l e v a m e n t o p e r l a produzione lattiera. Nel 2005, tuttavia, la maggior par te della p ro d u z i o n e l at t i e ra e u ro p e a , o s s i a c i rc a i l 5 0 % , e ra gi à co n ce n t rata su l l ’ 11 % del ter r ito r io comun itar io 6 5 . La sfida ambientale è evidente: uno dei probabili effetti della deregolamentazione e del calo dei prezzi sarà un’ulteriore intensificazione della produzione nelle regioni ad alto rendimento, dove l ’impatto ambientale è già fo r te, m e nt re n u m e ro s i a l l e vato r i s a ra n n o co s t re t t i a d a b b a n d o n a r e l ’a t t i v i t à n e l l e r e g i o n i m e n o p r o d u t t i v e , i n p a r t i c o l a r e n e i te r r ito r i mo nt ani 6 6 .

européenne — Informations statistiques et économiques, relazione 2008, dicembre 2008. Nei nuovi Stati membri, gli

66

allevatori che operano su scala molto ridotta e che hanno potuto inserirsi nel mercato ottenendo delle quote latte rischiano di essere colpiti per primi da un calo dei prezzi. Risposte della Commissione alla

67

relazione speciale n. 6/2001 sulle quote latte.



58. Nel 2001, la Commissione riconosceva implicitamente le sfide so -

cio-economiche o ambientali associate alla ristrutturazione del s e t to re, t ra c u i , i n n a n z i t u t to, i l m a n te n i m e n to d e l l a p ro d u z i o n e nelle «regioni svantaggiate della Comunità, e in primo luogo nelle a re e m o nt u o s e, c a rat te r i z z ate d a co s t i d i p ro d u z i o n e p i ù e l e vat i e dove spesso la produzione di latte è l’unica attività agricola p os sib il e». Essa r iteneva anche ch e «la con centraz ion e della pro d u zio ne di l at te p o t reb b e p rovoc are gravi problemi ambientali», e che inoltre avrebbe avuto l’effetto di «standardizzare i prodotti, i m poverendo ne p er t anto l a qualità» 6 7 .

Relazione speciale n. 14/2009 – Gli strumenti di gestione del mercato del latte e dei prodotti lattiero-caseari hanno raggiunto i loro principali obiettivi?

44



59. L a

Co m m i s s i o n e h a r i co n o s c i u to l a n e ce s s i t à d i a d o t t a re m i s u re specifiche nelle zone meno favorite (il 24 % del territorio dell ’UE , che corrisponde al 57 % della super ficie agricola utile), soprattut to n el l e zo ne di mo nt agna. I n par ticolare, a seguito della valutazione dello stato di salute del 2008, la ristrutturazione del settore l a t t i e ro - c a s e a r i o f a p a r te d e l l e n u ove s f i d e c h e g l i S t at i m e m b r i p osso no integrare nei r isp et t ivi programmi di sviluppo r urale 6 8 .

Decisione 2009/61/CE del

68

Consiglio, del 19 gennaio 2009, recante modifica della decisione 2006/144/CE relativa agli orientamenti strategici comunitari per lo sviluppo rurale (periodo di programmazione 2007-2013) (GU L 30 del 31.1.2009, pag. 112). Una diseconomia di scala ha luogo

69

COM P ETITIVITÀ SUI MERC ATI MONDI A LI : UN OBIETTIVO CHE INCIDE SI A SUI P RODUTTORI CHE SULLE IM P RESE DI TR A SFORM A ZIONE

quando all'aumento della produzione non segue più una diminuzione dei costi medi di produzione. Tale situazione si verifica quando l’offerta



60. L’o b i e t t i vo d i re n d e re co m p e t i t i v i i p ro d u t to r i d i l at te e u ro p e i è

a l c e n t r o d e l l a r i fo r m a . L a r e a l i z z a z i o n e d i q u e s t o o b i e t t i v o d i pende dalla capacità del settore lattiero europeo di adattarsi alla d om anda mo ndial e in ter mini di prez z i e di qualità dei prodotti.

di determinati mezzi di produzione è fissa e non può essere facilmente portata al livello necessario per raggiungere l’efficienza. Ciò può esser dovuto a debolezze dell'ambiente operativo (condizioni climatiche e topografia) o alla mancanza di





61. Affinché i prezzi europei diventino competitivi, il loro livello deve

av vicinarsi a quello dei prezzi mondiali, strutturalmente inferiori, considerando che, dal 2003, aiuti diretti e pagamenti supplementar i compensano in par te il calo dei prezzi. La liberalizzazione ha l ’effetto di aumentare l ’influenza del mercato mondiale del bur ro e del l at te in p o l vere su i p rezzi alla produz ion e praticati n ell ’UE. La convergenza dei prezzi rende inevitabile il proseguimento della r i s trut t u razio ne, p o iché l e st r utture europee di produz ion e son o a n co r a m o l t o d i ve r s e d a q u e l l e d e i co n co r re n t i e x t r a co m u n i t a r i ( c f r. p a ra gra fo 3 7 ) . N e l l ’ UE - 1 5 , t u t t av i a , i l m a rgi n e d e l l e a z i e n d e l a t t i e re n o n è d i re t t a m e n t e c o r re l a t o a l l e d i m e n s i o n i d e l l a l o ro m a n d r i a 69. S i c o n s t a t a c h e l e a z i e n d e c h e r a g g i u n g o n o m a r g i n i positivi non sono necessariamente le più grandi, ma quelle che h a nno una densit à p iù el evat a , un ren dimento alto e un’un ità di l avo ro annu al e mo dest a.

efficacia di un operatore rispetto agli altri. Cfr. MacDonald, James M., O’Donoghue, Erik J., McBride, William D., Nehring, Richard F., Sandretto, Carmen L., Mosheim, Roberto, Profits, costs and the changing structure of dairy farming, United States Department of Agriculture, Economic Research Report n. 47, settembre 2007.

62. Per quanto riguarda i prodotti, nonostante l' UE rappresenti il pri -

m o esp o r t ato re di fo r mag gi a livello mon diale, le sue ven dite sul m e rcato mo ndial e r ig u ardano an cora, in maggioran z a, i prodotti di base, vale a dire il latte in polvere ed il burro (dati 2008). In pass ato, i f a b b r i c a nt i e u ro p e i d i t a l i p ro d o t t i s o n o s t at i co m p e t i t i v i solo quando i prezzi mondiali erano alti. Il mantenimento di quote di mercato significative sul mercato mondiale implica dunque un ruolo più incisivo dei produttori di formaggi e di altri prodotti ad alto valore aggiunto, in linea con l'obiettivo della liberalizzazione che consiste appunto nell’orientare maggiormente il settore verso i l mercato.

Relazione speciale n. 14/2009 – Gli strumenti di gestione del mercato del latte e dei prodotti lattiero-caseari hanno raggiunto i loro principali obiettivi?

45

CONCLUSIONI E RACCOMANDAZIONI

63. L a

politica comunitaria per il settore lattiero-caseario è stata concepita per realizzare una gamma complessa di obiettivi, in p a r t ico l are equil ib rare il mercato, stabiliz z are i prez z i del latte e d e i p ro do t t i l at t iero - casear i, garantire ai produttor i un ten ore di vita equo e migliorare la competitività di tali prodotti europei sui m e rcat i inter nazio nal i. La rel a z ion e della Cor te esamin a il grado di realizzazione di questi obiettivi e pone l'accento sugli elementi di fatto che r isultano par ticolar mente cr itici nel processo di libe ra lizzazio ne del set to re l at t iero europeo attualmente in cor so.

Equilibrio

del mercato



64. L e



65. I l regime del l e quo te è st ato a ccompagn ato per molto tempo da



66. Nel mercato liberalizzato mediante l’abolizione delle quote, le capaci-

q u o t e l a t t e s o n o, d a l 1 9 8 4 , l a c h i a v e d i v o l t a d e l l a p o l i t i c a europea per il settore lattiero - casear io. Sin dalla loro istituzione, e s s e h a n n o i n q u a d r a t o r i g o ro s a m e n t e l a p ro d u z i o n e, m a i l l o ro livell o è r isu l tato a l ung o t roppo elevato r ispetto alle capac ità di assor bimento del mercato. I massimali nazionali sono stati fissati sulla base dei dati storici relativi alla produzione, cosicché talune q u o t e n a z i o n a l i — i n p a r t i c o l a re q u e l l a d e l l ' I t a l i a — s o n o s t a t e s i s temat icamente su p erate.

eccedenze strutturali sov venzionate. I n seguito all’impennata dei prezzi mondiali, a fine 2006 e nel 2007, le eccedenze, per la prima vo l t a , s o n o q u a s i s c o m p a r s e. Ta l e s i t u a z i o n e n o n p o t e v a e s s e re considerata definitiva, come ha dimostrato la ricomparsa delle e ccedenze nel 2008 e 2009.

tà produttive rimarranno relativamente rigide e i produttori potreb bero non essere in grado di adattarsi rapidamente alle fluttuazioni d e l l a d o m a n d a . I l Co n s i g l i o h a d e c i s o d i m a nte n e re l o s t r u m e nto dell’inter vento pubblico come «rete di sicurezza». Data la sua debole consistenza, la rete di sicurezza rischia però di presentare un’utilità limitata in caso di grave crisi, non commisurata all’impor tanza dei rischi di eccedenze ai quali l’UE potrebbe dover far fronte.

Ra c c o m a n d a z i o n e N . 1

L a Co m m i s s i o n e d e ve co n t i n u a r e a v i g i l a r e s u l l ’e vo l u z i o n e d e l m erc ato del lat te e dei pro dot ti lat tiero - c aseari, at tuando le mi su r e n e ce ss a r i e p e r ev i t a r e ch e l a d e r e g o l a m e nt a z i o n e d e l s e tto re f inis c a co l r i cre are u na si tu a z i o n e di s ov r ap p ro du z i o n e. I n mancanz a di ciò, l’obiet tivo della Commissione di at tenersi ad un livello di regolamentazione minimo, che funga da rete di sicurezz a , p otre b b e r ap i dam e nte r i ve lar si imp ossib il e da co ns e guire.

Relazione speciale n. 14/2009 – Gli strumenti di gestione del mercato del latte e dei prodotti lattiero-caseari hanno raggiunto i loro principali obiettivi?

46

Prezzo



67.

del latte

L a f i s s a z i o n e d i p r e z z i d i r i f e r i m e n t o e d i q u o t e h a p e r m e s s o d i garantire una grande stabilità dei prezzi nominali negli ultimi vent'anni. Tenuto conto dell’inflazione, i prezzi effettivi hanno tuttavia subito una notevole erosione durante il medesimo periodo e, per tanto, i margini dei produttor i sono stati notevolmente r idotti. Q u e s t i u l t i m i s o n o s t at i s o t to p o s t i a d u n a p re s s i o n e co s t a nte p e r m i g l i o r a r e l ' e f f i c i e n z a e l a p r o d u t t i v i t à — p e n a l ’e s c l u s i o n e d a l mercato per i meno efficienti — sebbene questo fenomeno abbia potuto essere attenuato, in alcuni casi, dalla capitalizzazione delle quote. L’evoluzione dei prezzi al consumo del latte e dei prodotti lattiero- caseari non riflette necessariamente le modifiche dei prezzi alla produzione.

Ra c c o m a n d a z i o n e N . 2

Pur r i co n os ce n d o ch e il p ro ce ss o di f o r m a z i o n e d e i p re z z i n e l set tore alimentare è par ticolarmente complesso, la Cor te ritiene che debba essere oggetto di un monitoraggio regolar e d a p a r t e d e l l a Co m m i s s i o n e . Q u e s t ’u l t i m a , co m e d e l r e s t o g l i St a t i m e m b r i , d e vo n o f a r e i n m o d o c h e l a co n ce n t r a z i o n e d e ll e imp re s e di tr as f o r m a z i o n e e di dis tr ib u z i o n e n o n p o n ga i produt tori di lat te nell’impossibilità di inf luire sui prez zi e n o n limi ti l a p ossib ili t à p e r i co nsum ato r i f in ali di b e n e f i ciare e qu am e nte d e i c ali di p re z zo.

Reddito



68.

dei produttori

I n un contesto di deprezzamento generale del reddito agricolo, gli allevatori del settore lattiero hanno mantenuto in media un reddito l e g g e r m e n t e s u p e r i o re a q u e l l o d e g l i a l t r i a g r i c o l t o r i . D i f a t t o, è l'adeguamento strutturale che permette di salvaguardare il reddito statistico medio dei produttori di latte. L’UE-15 ha perso metà delle sue aziende lattiero - casear ie tra il 1995 e il 2007.

Relazione speciale n. 14/2009 – Gli strumenti di gestione del mercato del latte e dei prodotti lattiero-caseari hanno raggiunto i loro principali obiettivi?

47



69.

Questa tendenza al consolidamento della produzione dovrebbe pro seguire, o addir ittura subire un’accelerazione, non appena le zone meno favorite registrano una regressione o la scomparsa della pro duzione o quando si ver ifica una concentrazione della produzione nelle zone sottoposte ad agr icoltura intensiva. Q uesta evoluzione può r ivelarsi negativa per l ’ambiente e per il tessuto sociale delle zone svantaggiate nelle quali la produzione lattiera costituisce una delle rare attività agr icole possibili.

Nel 2005, con l'instaurazione

70

del regime di pagamento unico, gli Stati membri potevano fruire maggiormente della possibilità di indirizzare l'erogazione degli aiuti diretti a territori specifici, applicando il modello regionale. In pratica, però, il disaccoppiamento del premio ai produttori di latte e dei pagamenti supplementari non ha dato luogo ad alcun riorientamento del

Ra c c o m a n d a z i o n e n . 3

sostegno verso i produttori lattierocaseari delle zone svantaggiate. Il

Pe r q u a n t o r i g u a r d a i l s e t t o r e l a t t i e r o - c a s e a r i o , t a n t o i l p r e c e d e n t e s o s t e g n o a t t r a v e r s o i p r e z z i , q u a n t o l ’a t t u a l e a i u t o d ire t to al re d di to n o n s o n o, n e lla p r ati c a , p o li ti ch e mir ate, n é sul p ian o te r r i to r ial e n é su qu e ll o s o cial e 70 . Dat a l'imp o r t an z a d e lla p ro du z i o n e lat ti e ro - c as e ar ia n e ll ’e co n o mia a gr i co la e la sua in ci d e n z a su ll ’o rg ani z z a z i o n e d e ll o sp a z i o r ur al e, la Co r te raccomanda alla Commissione di approfondire la rif lessione su ll e s t r ate g i e da at t uare p e r f ar f ro nte:

disaccoppiamento si è tradotto, in tutti gli Stati membri dell'UE-15, nell'attribuzione di un diritto specifico ai titolari delle quote latte o in un aumento del valore unitario dei diritti al pagamento già detenuti dai titolari delle quote.

- a i p ro b l e m i s p e c i f i c i d e l l e re gi o n i i n c u i l a p ro d u z i o n e l at t i e ro ca s e a r i a è p i ù vu l n e ra b i l e, i n p ar t i co lare le zo ne m o nt uo se; - a l l e c o n s e g u e n z e a m b i e n t a l i d e l l a c o n c e n t r a z i o n e g e o g r a f i c a d e l l a p ro d u z i o n e l at t i e ro - c asear ia.

Competitività



70.

sui mercati mondiali

Il ruolo dell’UE nel commercio mondiale dei prodotti lattiero-caseari non cessa di diminuire dal 1984. L’obiettivo di rendere competitivi i produttori di latte europei è al centro dell'attuale evoluzione verso la liberalizzazione del settore. Conformemente agli accordi dell'OMC, g l i a i u t i e u ro p e i a l l ’e s p o r t a z i o n e d i p ro d o t t i l at t i e ro - ­c a s e a r i s o n o stati drasticamente r idotti nel corso degli ultimi anni.

Relazione speciale n. 14/2009 – Gli strumenti di gestione del mercato del latte e dei prodotti lattiero-caseari hanno raggiunto i loro principali obiettivi?

48



71. In realtà, il mercato mondiale dei prodotti lattiero- caseari riguarda



72. Dopo aver registrato una for te crescita negli ultimi anni, la doman-

s os t anzial mente dei p ro do t t i di base, quali il latte in polvere e il burro. I fabbricanti europei di questi prodotti sono stati competitivi sui mercati mondiali solo quando i prezzi erano alti. Al di fuori d i t a l i p e r i o d i , l e e s p o r t a z i o n i s o n o s t ate s o s te n u te d a l b i l a n c i o com unit ar io.

da sul mercato mondiale è in calo. Di conseguenza, la Commissione ha riattivato nel 2009 il sistema delle restituzioni all'espor tazione, il cui tasso era stato azzerato nel 2007. Questa soluzione non sarà tuttavia più possibile a medio ter mine, se gli accordi sul commerc i o m o n d i a l e, at t u a l m e nte i n f a s e d i t rat t at i va , co n d u r ra n n o a l l a soppressione delle restituzioni all’espor tazione. I l futuro sviluppo d ell e e sp or ta zi on i è co nd iz i on ato da ll ’e vo lu zi o ne d el la d om an da mondiale e dalla capacità dell ’industr ia UE di soddisfar la.

Ra c c o m a n d a z i o n e n . 4

Pe r i l s e t t o r e e u r o p e o d e l l a t t e , i l m e r c a t o m o n d i a l e r e s t e r à un mercato secondario, al quale non potrà accedere se non dur ante i p e r i o di in cu i i p re z z i m o n diali s ar ann o e l ev ati . S o l o i produt tori di formaggi e di altri prodot ti ad alto valore aggiunto p ot r ann o r i ve n di c are d e ll e qu ote di m e rc ato dur ature. È quin di in disp e ns ab il e ch e la Co mmissi o n e e gli St ati m e mb r i p ros e gu an o n e gli s f o r z i intr ap resi p e r r i o r i e nt are la p ro du z i o n e lat ti e ro - c as ear ia , in p r im o lu o g o ve r s o la s o d dis f a z i o n e d e l f a b b i s o g n o d e l m e r c a t o i n t e r n o e u r o p e o e , co m p l e m e n t a r i a m e nte, ve r s o l a p r o d u z i o n e d i f o r m a g g i e d i a l t r i p r o d o t t i a d a l to v al o re a g g iu nto e sp o r t a b ili s e n z a aiu ti di b ilan ci o.

La presente relazione è stata adottata dalla Cor te dei conti a Lussemburgo, nella riunione del 23 luglio 20 09. Pe r la Co r te d e i co nti

Vítor Manuel da Silva Caldeira Presi d e nte

Relazione speciale n. 14/2009 – Gli strumenti di gestione del mercato del latte e dei prodotti lattiero-caseari hanno raggiunto i loro principali obiettivi?

49

A LLE G ATO I

P RODUZIONE E CONSUMO DI L ATTE NELL' UE (in migliaia di tonnellate) 1984 UE-15 (1)

1994 UE-15 (1)

2004 UE-25 (2)

2008 UE-27 (2)

Produzione di latte vaccino

136 247

120 179

136 752

150 647

Consegne

123 588 (91 %)

111 515 (93 %)

124 928 (91 %)

134 346 (89 %)

Produzione di latte alimentare

26 449

30 320

31 942

32 120

Produzione di burro di produzione industriale Totale Consumo di burro

2 622 2 657 1 893

1 799 1 817 n.d.

1 979 2 015 1 973

2 072 2 167 1 882

Produzione di formaggi di produzione industriale (latte vaccino) Totale Consumo di formaggi

4 508 4 882 4 201

5 650 6 168 n.d.

7 399 8 341 8 024

8 163 9 547 7 748

Produzione di latte in polvere Scremato Parzialmente scremato + Intero Latticello in polvere Totale Consumo di latte scremato in polvere

2 364 867 52 3 283 n.d.

1 232 1 001 52 2 285 n.d.

891 870 73 1 834 n.d.

928 864 70 1 862 660 (3)

Produzione di latte condensato e concentrato

1 645

1 284

1 188

1 138

Produzione di caseina e caseinati

127

111

122

137

Fo nti : (1) Cronos, (2) Commissione: risposte degli Stati membri al questionario trimestrale e (3) Commissione: January 2009 dairy monthly.

Relazione speciale n. 14/2009 – Gli strumenti di gestione del mercato del latte e dei prodotti lattiero-caseari hanno raggiunto i loro principali obiettivi?

50

A LLE G ATO II

D ATI DI B A SE RI G UA RD A NTI L A ZOOTECNI A L ATTIER A NELL' UE

Numero di vacche (1 000)

Numero di produttori di latte (1 000)

1985

1995

2005

2007

1985

1995

2005

2007

Belgio

951,19

683,80

549,33

523,70

44,58

22,05

15,18

13,32

Danimarca

913,00

714,00

564,27

545,42

31,77

16,39

6,51

5,38

Germania

n.d.

5 229,40

4 235,96

4 076,38

369,00

209,42

110,37

101,07

Grecia

218,91

185,00

167,92

150,00

73,42

28,00

9,78

n.d.

Spagna

1 880,20

1 281,00

1 001,92

903,00

n.d.

114,60

42,39

37,29

Francia

6 506,10

4 700,40

3 883,84

3 758,50

328,70

158,57

103,85

93,12

Irlanda

1 495,20

1 220,79

1 081,96

1 058,21

76,70

42,10

23,82

21,32

Italia

2 804,00

2 080,00

1 860,18

1 890,91

337,69

113,19

61,02

62,79

70,29

47,75

39,34

40,04

2,31

1,42

0,97

1,09

2 333,00

1 777,00

1 433,20

1 468,30

61,31

40,06

23,53

24,51

Austria

n.d.

706,49

535,79

521,68

n.d.

90,73

54,58

49,45

Portogallo

n.d.

384,00

287,29

272,66

n.d.

86,00

15,86

13,50

Finlandia

n.d.

402,30

318,76

296,07

n.d.

32,36

16,94

14,39

Svezia

n.d.

481,70

393,26

369,65

n.d.

17,74

8,55

7,10

3 256,47

2 631,93

2 065,07

1 978,00

52,88

36,68

26,31

28,14

22 525,56

18 418,09

17 852,52

1 009,32

519,65

472,47

Lussemburgo Paesi Bassi

Regno Unito UE-15 Repubblica ceca

n.d.

713,00

440,50

416,52

n.d.

n.d.

6,78

5,62

Estonia

n.d.

185,40

115,23

107,84

n.d.

n.d.

9,21

6,08

Cipro

n.d.

29,50

24,25

23,70

n.d.

n.d.

0,24

0,24

Lettonia

n.d.

291,90

172,36

182,32

n.d.

n.d.

50,90

43,69

Lituania

n.d.

586,00

493,89

398,37

n.d.

n.d.

170,79

123,17

Ungheria

n.d.

390,00

286,83

265,43

n.d.

n.d.

16,25

12,17

Malta

n.d.

n.d.

7,27

8,08

n.d.

n.d.

0,15

0,19

Polonia

n.d.

n.d.

2 853,74

2 767,78

n.d.

n.d.

727,10

651,05

Slovenia

n.d.

n.d.

130,68

124,19

n.d.

n.d.

19,71

19,20

Slovacchia

n.d.

n.d.

193,20

177,22

n.d.

n.d.

13,46

11,54

4 717,95

4 471,45

1 014,58

872,95

UE-10 Bulgaria

n.d.

n.d.

n.d.

335,90

n.d.

n.d.

n.d.

n.d.

Romania

n.d.

n.d.

n.d.

1 572,90

n.d.

n.d.

n.d.

1 012,40

UE-2

1 908,80

Fo nte: Corte dei conti europea, sulla base dei dati forniti da Eurostat.

Relazione speciale n. 14/2009 – Gli strumenti di gestione del mercato del latte e dei prodotti lattiero-caseari hanno raggiunto i loro principali obiettivi?

51

Taglia media dell'allevamento (vacche per azienda)

Resa per vacca (kg)

1985

1995

2005

2007

1985

1995

2005

2007

21,34

31,02

36,19

39,32

3 990,79

4 935,65

5 622,55

5 490,44

28,74

43,56

86,73

101,38

5 584,88

6 544,82

8 218,64

8 137,21

n.d.

24,97

38,38

40,33

n.d.

5 470,42

6 833,09

6 721,96

2,98

6,61

17,17

n.d.

3 499,34

4 127,03

5 000,00

4 819,40

n.d.

11,18

23,64

24,22

n.d.

4 800,62

6 445,73

n.d.

19,79

29,64

37,40

40,36

n.d.

5 406,56

6 334,43

6 344,43

19,49

29,00

45,42

49,63

3 894,13

4 380,03

4 631,79

6 111,47

8,30

18,38

30,48

30,11

n.d.

5 046,73

5 958,20

5 581,96

30,42

33,63

40,72

36,73

4 278,84

5 625,13

6 567,08

6 450,25

38,06

44,36

60,91

59,91

5 379,34

6 356,22

7 298,47

7 247,40

n.d.

7,79

9,82

10,55

n.d.

4 173,02

5 826,32

5 074,15

n.d.

4,47

18,11

20,20

n.d.

4 583,33

6 361,56

n.d.

n.d.

12,43

18,82

20,57

n.d.

8 212,78

7 775,04

7 744,07

n.d.

27,15

46,01

52,06

n.d.

6 859,04

8 206,20

8 163,25

61,58

71,76

78,49

70,29

4 956,41

5 578,63

7 073,20

6 899,29

22,32

35,44

35,24

4 486,21

5 396,16

6 549,51

n.d.

n.d.

n.d.

64,97

74,11

n.d.

4 378,58

6 434,91

6 002,75

n.d.

n.d.

12,51

17,74

n.d.

3 812,84

5 927,50

5 705,22

n.d.

n.d.

n.d.

98,75

n.d.

4 711,86

5 990,65

6 079,32

n.d.

n.d.

3,39

4,17

n.d.

3 233,64

4 356,37

3 496,12

n.d.

n.d.

2,89

3,23

n.d.

3 087,88

4 450,42

3 330,36

n.d.

n.d.

17,65

21,81

n.d.

5 054,95

6 767,51

5 442,59

n.d.

n.d.

49,12

42,53

n.d.

n.d.

5 296,30

5 340,79

n.d.

n.d.

3,92

4,25

n.d.

n.d.

4 328,07

3 266,12

n.d.

n.d.

6,63

6,47

n.d.

n.d.

5 479,59

4 525,34

n.d.

n.d.

14,35

15,36

n.d.

n.d.

5 538,47

5 350,83

4,63

5,10

3 958,77

4 830,06

3 866,06

n.d.

n.d.

n.d.

n.d.

n.d.

n.d.

n.d.

2 219,41

n.d.

n.d.

n.d.

1,55

n.d.

n.d.

n.d.

1 168,03 1 353,04

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RISPOSTE DELLA COMMISSIONE SINTESI I l 1° a p r i l e 2 015 l e q u o t e l a t t e s a r a n n o eliminate, come deciso dal Consiglio in base al parere del Parlamento del 20 03. Tal e s o p p ressi o n e si b as a , f r a l'altro, sull e co n clusi o ni e r a cco m a n d a z i o ni f o r mu l ate nella relazione speciale della Cor te dei c o n t i e u r o p e a n . 6 / 2 0 01. L o s c o p o d e l l a rifor ma de l s e t tore lat tiero - c as eario, con formemente alla riforma generale della PAC , e r a o r i e n t a r e m a g g i o r m e n t e l a p r o d u z i o n e v e r s o i l m e r c a t o. D i co n s e g u e n za, sono state ridef inite le misure di inter vento e progressivamente sono stati ap p lic ati p re z z i di inte r ve nto p iù b assi . A ti to l o co mp e ns ati vo s o n o s t ati dis tr ib ui ti ai p ro du t to r i lat ti e ro - c as ear i 5 miliardi di euro sot to for ma di aiuti dire t ti al re ddito l e gati alla p ro du zi o n e. G li aiuti s o n o o g gi pienamente dis accoppiati e sub ordinati al r i s p e t to d i n o r m e i n m a te r i a a m b i e nt a l e, di pubblica sanità e di salute degli animali (co n diz i o nalit à). Tu t te qu es te misure erano vo lte a raf for z are la comp etitiv it à e ad aiutare i produttori lattiero - caseari a prep ar ar si alle s f ide f uture sui m erc ati in te r na z i o nali, of f re n d o un aiu to al re d di to at tr ave r s o i p a gam e nti dire t ti . La Commissione era consapevole delle dif f icoltà connesse alla realiz zazione di t a l e r i f o r m a . Pe r t a n t o, s o n o s t a t e e co n tinuan o a d ess e re disp o nib ili misure a f a vo r e d e l l o s v i l u p p o r u r a l e p e r a i u t a r e g l i agricoltori a riorganiz zarsi e adeguarsi alle nuove condizioni di mercato. La re cente valutazione dello stato di salute e il piano europeo di ripresa economica of frono agli Stati membri ulteriori possibilità di sostegno del settore lattiero c as e a r i o, a m m o r ti z z a n d o l e co ns e gu e n z e d e ll ’es tin z i o n e d e l sis te ma d e ll e qu ote.

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Risposte della Commissione N e g li u l timi du e anni, g li a g r i co l to r i h an n o assis ti to a un'ins t ab ili t à n e i p re z z i d e l latte, che sono aumentati rapidamente n e l 20 07 e p o i diminui ti b r us c am e nte n e l 2008. I prez zi al consumo dei prodot ti l a t t i e r o - c a s e a r i s o n o a n c h'e s s i a u m e nt a t i n e l 2 0 07 m a n o n s o n o s c e s i i n e g u a l m i s u r a n e l 20 0 8 . L'a n d a m e n t o d i s e g u a l e d e i p r e z z i a l l a p r o d u z i o n e e a l co n s u m o ha so llevato dubbi circ a il f unzionam ento d e lla co n co r re n z a n e lla c ate na dalla s t al la a lla t avo l a . L a Co mmissi o n e s t a e s ami n a n d o at te nt am e nte l a si t ua z i o n e.

II.

La valutazione dello stato di salute ha rappresentato un ulteriore progresso v e r s o u n a PAC p i ù o r i e n t a t a a l m e r c a t o nella quale gli aiuti diretti disaccoppiati svolgono un ruolo significativo per il re d d i to del l e aziende agr ico l e mentre gli strumenti di sostegno al mercato dovreb bero avere minore impor tanza. Dopo la va lu t azio ne del l o st ato di sal u te, gli str umenti del settore delle impor tazioni sono ancora applicabili come meccanismi d'in t e r v e n t o. I p r e m i p e r i p r o d o t t i l a t t i e r o caseari e i pagamenti supplementari sono s t a t i a b o l i t i a l p i ù t a rd i d a l 2 0 0 7 . G l i i m porti corrispondenti sono stati integrati nel regime di pagamento unico. Di conse g u e n z a , i p ro d u t to r i l a t t i e ro - c a s e a r i n o n r i ce vo n o p i ù a i u t i co n n e s s i a l l a l o ro p ro d u z i one di l at te.

IV.

Occorre sot tolineare, come la Commissione ha fatto notare, nella risposta alla relazione speciale della Cor te dei conti e u r o p e a n . 6 / 2 0 01 s u l l e q u o t e l a t t e , c h e a d e g u a r e l a p r o d u z i o n e d i l at te a l l i ve l l o de l consumo inter no non er a un obie t tivo n é p o li tico n é e co n o mico.

L a Co m m i s s i o n e r i t i e n e c h e l e m i s u r e i n terne di smaltimento per il burro sono state indispensabili in passato e si sono dimostrate uno strumento ef f icace per mante n e re la s t ab ili t à e d ev i t are ulte r i o r i a cqu is ti d isp e n d i osi m e d ia nte inte r ve nto p u b b l i c o . Tu t t a v i a , c o n f o r m e m e n t e a l l a riduzione del prez zo d'inter vento per il b u r r o e a l l e co n s e g u e n t i v a r i a z i o n i d e l l e c o n d i z i o n i d i m e r c a t o , l 'a i u t o è s t a t o r i d o t t o a z e r o n e l 20 07. L' i n d u s t r i a d o l c i a r ia p u ò a d e ss o a cquis t are il b ur ro a p re zzi analoghi al precedente prez zo netto (p re z z i al n e t to d e ll'aiu to). I re gi m i d i s m a l t i m e nto p e r i l b u r ro s o n o s t at i a b o l i t i n e l q u a d ro d e l l a va l u t a z i o n e d e l l o s t a to d i s a l u te, m e n t re i re gi m i p e r il latte sc remato in polvere son o diventati discrezionali, e dipendono dalla valuta z i o n e d e l l a Co m m i s s i o n e c i rc a l ' a d e g u a tez z a alle con diz ion i del momento.

V.

La stabilità dei prezzi nominali e il calo d e i p r e z z i r e a l i è u n f e n o m e n o co m u n e a m o l t i s e t t o r i , n o n s o l o a l s e t t o r e d e l l a tte. I p ro du t to r i d i l at te n o n s o n o s t ati g li unici a f ar f ronte all'assenz a di pre z zi rea li s t ab ili, co m e d es cr i t to dalla Co r te. È in o l tre n e ce ss ar i o v alu t are l'evo lu z i o n e d e i p re z z i an ch e alla lu ce d e ll'an dam e nto del mercato internazionale e occorre rid u r r e l a d i f f e r e n z a r i s p e t to a l p r e z z o d e l m e rc ato m o n dial e.

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Risposte della Commissione VII .

Una m o lte p lici t à di f at to r i ha inf lui to sul la posizione relativa dell'Unione europea come espor tatore, non da ultimo la capacità produttiva raf forzata di alcuni p a e s i t e r z i . Tu t t a v i a , i n s i e m e a i r i s u l t a t i d e ll e r i f o r m e re ce nti, ci ò ha in co r a g giato i produt tori dell'Unione europea a conc e n t r a r s i s u l l o s v i l u p p o e s u l l 'e s p a n s i o ne in mercati di prodotti ad alto valore a g g i u n t o d o v e l ' Eu r o p a h a u n v a n t a g g i o co m p e t i t i vo p iù s o s te n i b i l e, co m e q u e l l o d e l f o r ma g gi o.

VIII.

• L a Co mmissio n e oss er v a ch e l'ins t ab ili t à dei m erc ati può provo c are e cce denze e n o n s o l o c are n ze. • L a PAC d i s p o n e d i u n a s e r i e d i s t r u menti, in par ticolare nel settore dello sviluppo rurale, che, oltre a promuovere l a co m p e t i t i v i t à , c e r c a n o d i e v i t a r e l 'a b bandono dei terreni, di salvaguardare e migliorare l'ambiente, di inte grare me glio l'at ti v i t à a gr ico la n e l co ntes to s o ci o - e co n o m i co d e ll e a r e e r u r a li e d i s os te n e r e l a r is t r u t t u r a z i o n e d e i s e t to r i p iù e sp o s t i a l c amb iam e nto. • Il set tore lat tiero - caseario fa f ronte alla concorrenz a proveniente da diver se fonti: soprattutto dal settore lattiero - caseario di altre p ar ti del mondo ma anche da pro d o t t i a n a l o g h i i n Eu r o p a . O g n i p a r t e d e l s e t t o r e , c h e è e s t r e m a m e n t e v a r i o, d e v e in di v i duare e s v ilup p are una s tr ate gia ottimal e p e r af f ro nt are qu es te s f i d e.

IX.

• L a Commissione continuerà a monitora r e at te nt a m e nte l 'evo lu z i o n e d e l s e t to r e. A tale proposito le relazioni sul mercato da presentare al Parlamento e al Consig li o n e l 2010 e n e l 2012 f o r n i r a n n o i n f o rmazioni utili sull'evoluzione della pro duzione e del mercato mano a mano che s i a v v i c i n a l 'e s t i n z i o n e d e l r e g i m e d e l l e qu ote, p rev is t a p e r il 2015. Su richiesta del Consiglio europeo, il 2 2   l u g l i o 2 0 0 9 l a C o m m i s s i o n e h a a d o tt a to l a co m u n i c a z i o n e « L a s i t u a z i o n e d e l m e r c a t o l a t t i e r o n e l 2 0 0 9 » ( COM ( 2 0 0 9 ) 3 85) c h e co n t e m p l av a l e p o s s i b i l i o p z i o ni p e r s t ab iliz z are il m e rc ato, n e l r isp e t to d e i r isult ati e m e r si dalla v alu t a z i o n e d e l l o s t ato di s alu te. Il Co nsigli o dis cu te r à la co munic a z i o n e n e l s e t te mb re 20 0 9. • Un gr uppo ad alto livello sulla compe t i t i v i t à d e l l ' i n d u s t r i a a g ro a l i m e n t a re 1 h a recentemente proposto una serie di iniziative che la Commissione intende realiz z are n ei prossimi mesi. Q ueste in iz iative r i e nt ra n o n e l l ' at t u a z i o n e d e l l a t a b e l l a di marcia volta a migliorare il funzionamento della catena di approv vigionamento a l i m e nt a re c h e è s t at a p re s e nt at a d a l la Commissione alla fine del 2008 nella co m u n i c a z i o n e « I p re z z i d e i p ro d o t t i a l i mentar i in Europa» (COM( 2 0 0 8 ) 8 2 1 def.) . Fra le cinque componenti pr incipali della tabella di marcia approvata dal Consig l i o n e l d i c e m b re 2 0 0 8 f i g u r av a i l m o n i toraggio costante a livello europeo dei prezzi degli alimentari e della catena di 1

La principale funzione del gruppo ad alto livello (presieduto

da uno dei vicepresidenti della Commissione e con la partecipazione dei commissari responsabili dell'Agricoltura e dello sviluppo rurale e della Salute e tutela dei consumatori) era fornire consulenza alla Commissione europea al fine di migliorare e promuovere il ruolo guida dell'industria agroalimentare europea. Il gruppo era stato creato per imprimere uno slancio politico al processo e per fornire una piattaforma di discussione delle raccomandazioni specifiche del settore (ma non per seguire le dinamiche fra prezzi alla produzione e prezzi al consumo). Il gruppo cerca di far incontrare i principali attori dell'industria alimentare. I partecipanti sono stati del più alto livello.

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Risposte della Commissione a p p r o v v i g i o n a m e n t o. Ta l e s t r u m e n t o d i monitoraggio dovrebbe fornire migliori informazioni ai consumatori, alle autorità pubbliche e agli operatori del merc a t o, r i m e d i a n d o c o s ì a l l a m a n c a n z a d i trasparenza dei prezzi e migliorando la c o n s a p e vo l e z z a d e l l ' i n c i d e n z a d e l l a n o rmativa sulla catena di approvvigionamento alimentare. Alla fine del 2009 la Commissione presenterà una relazione s u q u e s t a t a b e l l a d i m a rc i a . I n o l t re, n e l l a r i u n i o n e s vo l t a s i a i n i z i o l u g l i o 2 0 0 9 i l s o t t o g r u p p o re s p o n s a b i l e d e l l ' a l i m e n t a zione nell'ambito della rete europea della c o n c o r r e n z a è s t a t o i nv i t a t o a c o m p i e r e u n' i n d agine accel erat a sui mercati lattie ro - c a s e a r i , p e r s t i m o l a re e c o o rd i n a re l a sor veglianza e la raccolta di dati simulta n e e d a p ar te del l e auto r it à nazion ali dell a c o n c o r r e n z a . I n f i n e, n e l l ' a m b i t o d e l l a s o r ve g l i a n z a d e l m e rc a t o a l d e t t a g l i o, l a Commissione analizza anche le migliori p r a t i c h e d i f f u s e t ra g l i S t a t i m e m b r i a l i ve ll o di rel azio ni co nt rat t ual i t ra for n ito r i e d i s t r i b u t o r i a l d e t t a g l i o. I l l a v o r o s i con c luderà ent ro l a fine del 2009. At tualmente, è molto più imp or t ante con centrarsi sul livello della distribuzione an z ich é su qu e ll o d e lla tr as f o r ma z i o n e.

Pe r q u a n t o r i g u a r d a l e co n s e g u e n z e a m bientali derivanti dalla concentrazione te r r i to r i a l e d e l l a p r o d u z i o n e, l a Co m m i s si o n e è co nv int a ch e sia n e cess ar i o inte rvenire su due livelli: i) a livello le gislativo, controllando il rispet to delle norme per l a t u te l a a m b i e nt a l e e d e l l e b u o n e p r a t i che agricole e ambient ali, che sono re qui s i t i p e r g l i a i u t i d i r e t t i e g l i a i u t i a t i to l o del secondo asse per lo sviluppo rurale; i i) a l i ve l l o d i i n ce n t i v i , a cco r d a n d o a i u t i p er l'intro duzione di pratiche agricole più r i s p e t t o s e d e l l 'a m b i e n t e , q u a l i l e m i s u r e a g ro - a m b i e nt a li n e ll'a m b i to d e ll o s v ilu p p o r ur al e. • L a C o m m i s s i o n e c o n c o r d a s u l f a t t o che, af f inché i produttori lattiero - case ari europei ottengano un reddito soste nibile, è essenziale che questi of frano ai co nsumato r i e agli u tiliz z ato r i p ro d ot ti di a l t a qu a li t à e co nv in ce nti . E ss a r i co n os ce l'imp or t anz a di so ddis f are le esigenze dei co n s u m a t o r i p e r u n a s e r i e d i p r o d o t t i d i b a s e e a d a l to v a l o r e a g g i u nto n o n c h é l a n e c e s s i t à d i s f r u t t a r e t u t t i i co m p o n e n t i del lat te, compresi grassi e proteine, e tiene conto de lla diver sit à de lle condizio ni di pro duzione del lat te all'interno della Co muni t à .

• Dal 20 05 la Commissione è at tenta ai p ro b l e mi d e ll e zo n e s v ant a g giate, te n e n do conto f ra l'altro della rela zione sp e cia le n . 4/20 03 de lla Cor te dei conti. Il dib att i to, a n co r a i n co r s o, h a g i à d ato l u o g o a m o d i f i c h e a l q u a d r o l e g i s l a t i vo p e r q u e s te zo n e (si ve da la re ce nte co munic a z i o n e d e ll a Co m m issi o n e COM (20 0 9) 161 d e l 21 a p r i l e 2 0 0 9 ) . L a s i t u a z i o n e s p e c i f i c a d e l l e a r e e m o nt u o s e ve r r à a f f r o nt a t a n e l d o c u m e n t o d i l av o r o d e l l a C o m m i s s i o n e ch e s ar à p res e nt ato n e l n ove mb re 20 0 9.

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Risposte della Commissione INTRODUZIONE 3. Pr i m o trattino Occorre sot tolineare, come la Commissione ha fatto notare nella risposta alla relazione speciale della Cor te dei conti e u r o p e a n . 6 / 2 0 01 s u l l e q u o t e l a t t e , c h e emerge chiaramente dalle decisioni del Co n s i g l i o c h e a d e g u a r e l a p r o d u z i o n e d i lat te al livello del consumo interno non e r a u n o b i e t t i vo n é p o l i t i co n é e co n o m i co (si ve d a l a r isp os t a d e ll a Co m m issi o n e ai punti 68 e 69 della relazione speciale n . 6/ 20 01). Ter zo trattino Alla luce de ll'es tinzion e de lle quote lat te, la Co mmissi o n e ha p ro p os to — e il Co nsi glio e il Parlamento europ e o hanno accett ato — un aumento graduale e pianif icato d e l l e q u o t e . C i ò co n s e n t i r à a i p r o d u t t o r i di lat te di ade guar si alla nuova situa zione durante il periodo di transizione al f ine d i a t te n u a r e l e co n s e g u e n z e d e l c a m b i a m e nto d e l 1° ap r il e 2015. Inoltre, l'adeguamento delle strut ture a g r i co l e a l l e n u ove o p p o r t u n i t à d e l m e rc ato o a i n u ov i c a m b i a m e nt i d e l l e p o l i t i ch e è s os te nuto in gr an d e misur a dal fo n d o p e r l o s v ilup p o r ur al e. Q u ar to trattino Il prezzo è uno dei fattori in grado di migliorare la competitività dei prodotti d e l l ' U n i o n e e u ro p e a s u i m e rc a t i i n te r n a z i on a l i, ma in mo l t i segment i di prodotto a l t r i f a t t o r i , f r a c u i l ' i n n o v a z i o n e d i p ro d o t to e l ' a l t a q u a l i t à , s o n o e s s e n z i a l i p e r la soddisfazione delle esigenze dei cons u m ato r i e deg l i ut il izzato r i.

8. Il cambiamento della politica non inf luisce solamente sul bilancio comunitario e s u g l i a g r i co l t o r i b e n e f i c i a r i d i a i u t i d i retti. Man mano che i prez zi istituzionali diminuiscono, anche i prez zi di mercato s i a d e g u e r a n n o , i n f u n z i o n e d e l l 'o f f e r t a e della domanda, e i consumatori bene f ice r ann o di p re z z i di m e rc ato inf e r i o r i, a s e co n d a d e l l 'e f f i c a c i a d e l l a t r a s m i s s i o n e d e i p re z z i . In o ltre, ci ò ha r i d ot to i cos ti n o n s o l o p e r gli St ati membri ma anche p er le indus trie ch e ve n d o n o e /o ch e us an o i p ro d ot ti o g g e t to d e l s o s te g n o. Pe r d i p iù , i l c a m b i a m ento de lla p o litic a miglio r a la p osizion e n e g oz ial e n e l co ntes to multilate r al e. 1 0 .-1 1 . I premi per i prodotti lattiero - caseari e i p a gam e nti sup p l e m e nt ar i s o n o s t ati ab o li ti al p iù t ardi dal 20 07. G li imp o r ti co r r i sp o n d e nti s o n o s t ati inte gr ati n e l re gim e di pagamento unico. Di conseguenza, i produt tori lat tiero - caseari non ricevono p iù aiu ti co nn e ssi a lla l o ro p ro du z i o n e di lat te. La Commissione ritiene che un confronto f r a i l co s to to t a l e d e l s e t to r e l a t t i e r o c a s e a r i o n e l 2 0 0 5 e n e l 2 0 07 d o v r e b b e b as ar si sulla sp es a tot al e s os te nu t a , in di p e n d e nte m e nte da co m e è s t at a f inan zia t a (s t anziamenti annuali dal bilancio, sp e se negative o entrate con destinazione sp e cif ica — dall'esercizio f inanziario 20 07 sono state introdotte delle modif iche al tr at t am e nto d e ll e e ntr ate co n d es tina z i o n e sp e cif ic a). Consider ando la sp es a tot a l e d i 3 202 m i l i a r d i d i e u r o n e l l 'e s e r c i z i o f inanziario 20 05 e la s tima di 4 875 miliardi di e uro n e l 20 07, l'aum e nto è d e l 52 % . L' a u m e n t o d e l l a s p e s a d i b i l a n c i o f r a i l 20 05 e il 20 07 è a n ch e d ov u t a a ll'a ll a r g a m e nto d e lla Co muni t à .

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Risposte della Commissione OSSERVAZIONI 14. Co m e g i à a cce n n a t o i n r e l a z i o n e a l p u n to 3, è oppor tuno fare riferimento alle risposte fornite dalla Commissione alla relazione speciale della Cor te dei conti n . 6 / 2 0 01 s u l l e q u o t e l a t t e . L a C o m m i s si o n e ha s ot to lin e ato ch e e m e rg e chiar a mente dalle decisioni del Consiglio che a d e guare l a p ro du z i o n e di l at te al li ve ll o d e l co n s u m o i n t e r n o n o n e r a u n o b i e t t i vo né p o litico n é e conomico (si ve dano le r i s p o s te d e l l a Co m m is si o n e a i p u nt i 6 8 e 69 d e ll a re l a z i o n e sp e cial e n . 6/ 20 01). S eco n do r iqua dro: finora era troppo presto per condurre uno studio approfondito sull'incidenza del d i s a cco p p i a m e nto d e g l i a i u t i s u l l ' a b b a n dono della produzione di latte, in quanto il disaccoppiamento è entrato in vigore solamente nell'anno civile 2006 (bilancio 2007). Il piano di valutazione della D G Ag r i c o l t u r a p e r i l p e r i o d o 2 0 0 9 - 2 0 1 1 p re ve d e u n a va l u t a z i o n e d e g l i e f fe t t i s u l mercato del disaccoppiamento parziale i n t ro d o t t o q u e s t ' a n n o, c o n l 'o b i e t t i vo d i a n a l i z z a r e g l i e f fe t t i s u l m e r c a t o d e i r e gimi di aiuti che continuano a rimanere del tutto o parzialmente accoppiati. N e l l ' a u t u n n o 2 0 0 9 è p re v i s t a l a f i r m a d e l contratto e nel 2010 verrà condotta la valutazione. In aggiunta, fra il 2010 e il 2 0 1 1 s o n o p ro g r a m m a t e d u e v a l u t a z i o n i r i s p e t t i v a m e n t e d e g l i e f fe t t i s u l r e d d i t o d e l s o s t e g n o d i re t t o e d e l s e t t o re l a t t i e ro - c a s ear io.

16. Al momento dell'introduzione del siste m a d e ll e qu ote lat te, p e r la m a g gi o r p art e d e g l i St a t i m e m b r i è s t a t a f i s s a t a u n a q u a nt i t à to t a l e g a r a nt i t a co r r is p o n d e nte al lat te conse gnato nel 1981, più l'1 % (art i co l o 5, l e t t e r a c), co m m a 3 , d e l r e g o l a m e nto (CEE ) n . 8 0 4 /6 8 d e l Co n s i g l i o m o d i f i c a t o d a l l 'a r t i c o l o 1 d e l r e g o l a m e n t o (CEE ) n . 856/8 4 d e l Co nsi gli o). Pe r te n e re conto delle circostanze par ticolari della produzione di lat te in Irlanda e in Italia, le quantità totali garantite per questi St ati m e m b r i si b as av an o sui quanti t ati v i cons e gnati n e l 19 83 (p er quanto riguarda l'Italia, si veda il considerando 9 del re g o lam e nto (CEE ) n . 856/8 4 d e l Co nsigli o). L' I t a l i a h a p e r t a n t o r i c e v u t o u n t r a t t a mento più favorevole rispet to agli altri St at i m e m b r i . L a c r e s ce nte s o t to u t i l i z z a z i o n e d e ll a qu ot a d a p a r te d i R e g n o Un i t o , Sv e z i a e Fr a n c i a è d o v u t a a v a r i m o t i v i : i n Fr a n c i a , a d e s e m p i o , è d o v u t a a l r i g o r o s o s i s te m a d i g e s t i o n e d e l l a q u o t a ap p li c ato dall'amminis tr a z i o n e f r an ce s e. 17. Co m e gi à i l l u s t rato n e l l a r i s p o s t a a l p u n to 16, nel 1984 il Consiglio ha fissato il livello delle quote per gli Stati membri facen do r ifer imento a un a base comun e. S uccessivamente, la Commissione è stata i n c a r i c at a d i g e s t i re l e q u a nt i t à p ro d o t te n ei limiti delle quote. I l p r i n c i p a l e o b i e t t i vo d e l l e q u o te e r a l i mitare la produzione e di conseguenza por re fin e all'acc umulo di scor te di bur ro e l at te i n p o l ve re c h e ave va n o ra g gi u nto livelli eccessivi. Per esempio, alla fine del 1986 le scor te totali di burro erano pari a 1 , 3 m i l i o n i d i to n n e l l ate, e q u i va l e nt i a l 59 % dei 2,2 milioni di tonnellate prodott e q u e l l ' a n n o, m e n t re n e l 2 0 0 7 l e s c o r t e sono state appena superiori alle 80 000 tonnellate ov vero il 4 % della produzione di bur ro dell'Unione europea nello stesso an n o.

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Risposte della Commissione L' o b i e t t i v o d i r i d u r r e l e s c o r t e è s t a t o raggiunto e di conseguenza non si può p iù p a r l a r e d i in g e nt i e cce d e n z e s t r u t t u r a li . In o ltre, co n il sis tema d e ll e qu ote, la pro duzione di burro e di latte scremato in p olvere non è mai s t at a considerat a come p ro du zio n e in e cce d enz a b ensì co m e ma niera di utiliz z are il lat te ne cess aria p er il f abbiso gno del mercato interno ma tut t a v ia p iù v u ln e r a b il e, p iù e sp o s t a a ll a co n co r re n z a e s te r na e m e n o re d di ti z ia . Q u e s t a p r o d u z i o n e n o n ce s s e r à m a s e n z a g l i aiu ti p ot re b b e e ss e re m e n o inte re ss ante. 18. Si ve d a l a r isp os t a al p unto 14 . 21. L a Co m m i s s i o n e r i t i e n e c h e l e m i s u re i n terne di smaltimento per il burro sono state indispensabili in passato e si sono dimostrate uno strumento efficace per mantenere la stabilità ed evitare ulter ior i a cq u i s t i disp endio si mediante inter vento p u b b l i c o. Tu t t a v i a , c o n f o r m e m e n t e a l l a riduzione del prezzo d'inter vento per il b u r ro e a l l e c o n s e g u e n t i v a r i a z i o n i d e l l e c o n d i z i o n i d i m e r c a t o, l ' a i u t o è s t a t o r i d o t to a ze ro n e l 2 0 0 7 . L' i n d u s t r i a d o l c i a r i a p u ò adesso acqu ist are il b ur ro a prez zi analoghi al precedente prezzo netto ( p re z zi al net to del l 'aiu to). I re gi m i d i s m a l t i m e nto p e r i l b u r ro s o n o s t at i a b o l i t i n e l q u a d ro d e l l a va l u t a z i o n e d e l l o s t a to d i s a l u te, m e n t re i re gi m i p e r i l lat te scremato in p o l vere so no diventat i d i s crezio nal i e dip endo no dal la valutaz i o n e d e l l a Co m m i s s i o n e c i rc a l ' a d e g u a te z z a al l e co ndizio ni del mo mento.

26. R i s p e t t o a l l 'a n d a m e n t o d e i p r e z z i e q u i valenti del latte sul mercato mondiale, i l p r e z z o d e l l at te e u r o p e o è s t ato m o l to s t a b i l e g r a z i e a i d i ve r s i s t r u m e n t i d i g e s ti o n e. 27. La stabilità dei prezzi nominali e il calo d e i p re z z i re a l i è u n fe n o m e n o co m u n e a m o l t i s e t t o r i , n o n s o l o a l s e t t o re d e l l a t te. I produttor i di latte n on son o stati gli unici a far fronte all'assenza di prezzi reali stabili, come desc r itto dalla Cor te. È in o ltre n e cess ar i o v alu t are l'evo lu z i o n e dei pre z zi anch e alla luce de ll'andam ento del mercato internazionale e occorre ridu r re l a d i f f e re n z a r isp e t to a l p re z z o d e l m e rc ato m o n dial e. 33. La relazione presentata dall'unità dell a C o m m i s s i o n e r e s p o n s a b i l e d e l RICA , sull'economia delle aziende lattierocasearie nell'Unione europea («EU Dairy Fa r m E c o n o m i c s » , 2 0 0 9 ) , d i m o s t r a c h e i l reddito delle aziende specializzate nel settore del latte in termini di valore agg i u n t o n e t t o p e r u n i t à d i l avo ro i n p re z zi reali è superiore alla media di tutte le aziende agricole per il periodo 20002 0 0 6 . C i o n o n o s t a n t e, i l p ro f i t t o p e r u n i tà di lavoro (impor to stimato rimanente dopo la remunerazione di tutti i fattori della produzione) delle aziende specializzate nel settore del latte dell'UE-15 è stato super iore alla media solo dal 2005. Per f i n i re, i l re d d i to p e r u n i t à d i l avo ro d e l l e aziende specializzate nel settore del latte d e l l ' UE 1 5 è a u m e n t a to i n m i s u r a u g u a l e alla media di tutte le aziende agricole nel periodo 1998-2005 (in prezzi reali, si veda la relazione sull'evoluzione dei margini d e l l a t t e n e l l ' U n i o n e e u ro p e a f r a i l 1 9 9 8 e il 2005, «Milk margins' evolution in the Eu ro p e a n U n i o n ( 1 9 9 8 - 2 0 0 5 ) » ) . N e l l ' UE - 1 0 l'aumento è maggiore per le aziende spe c ializ z ate n el settore del latte.

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Risposte della Commissione Ter zo trattino è n o r m al e ch e f r a il 20 0 0 e il 20 0 6 la p e rcentuale rappresentata dagli aiuti nel re ddito delle aziende lat tiero - casearie sia au m e nt at a d ato ch e i p re m i p e r i p ro d ott i l a t t i e r o - c a s e a r i co m p e n s av a n o i p r e z z i d ' i nte r ve nto i n f e r i o r i . L'a iu to d i r e t to è c a l co l a t o p e r c h i l o g r a m m o d i l a t t e co m preso nella quota ad una data di riferimento: è logico che ci sia variabilità fra p r o d u t t o r i e f r a St a t i m e m b r i , i n q u a n t o e s i s to n o d i f f e r e n z e a l i ve l l o d i s t r u t t u r e, d i d im e nsi o ni d e ll a qu ot a e cc . 45. Dalla n os tr a analisi, b as at a su d e ter mina te ip otesi f o r mulate sui p re z zi d e l m e rc a to e u ro p e o e m o n dia l e e sull a co n clusi o n e d e l l 'a cco r d o d i D o h a p e r l o s v i l u p p o, e m e r g e ch e v i s ar à una ce r t a p ro du z i o n e su p p l e m e nt a r e d o p o l a s o p p r e ssi o n e d e l sis te m a d e ll e qu ote. 54. L a c r i s i e co n o m i c a e f i n a n z i a r i a m o n d i a l e d e l 20 0 8 e 20 0 9 r a p p r e s e nt a u n f at to re estremamente impor tante per il calo della domanda nei mercati interni ed e s te r ni . L e s o g l i e d ' i n t e r ve n t o (s u p r e z z i d ' i n t e rvento) sono 30 0 0 0 tonnellate p er il burro e 10 9 0 0 0 to nn e llate p e r il lat te s cre mato in polvere. A norma del regolamento n. 12 3 4 / 20 07, l a Co m m issi o n e p u ò d e ci d e r e d i p r o s e g u i r e l ' i nte r ve nto p u b b l i co o l t r e q u e s t i q u a n t i t a t i v i (m e d i a n t e g a r a) q u a l o r a l a s i t u a z i o n e d e l m e r c a to e i n p a r t i co l a re l'an dam e nto d e i p re z z i di m e rc ato l o g ius ti f i chin o.

55. L' a d e g u a m e n t o s t r u t t u r a l e d e l s e t t o r e agricolo nell'Unione europea e oltre i su o i co nf ini è un p ro ce ss o l e nto, in co r s o d a p a r e cc h i a n n i . Po i c h é l a g r a n d e m a g gioranza dei terreni di aziende agricole che cessano la produzione passa gene ralmente ad altre, la riduzione del num e r o d i a z i e n d e a g r i co l e n o n co s t i t u is ce di per sé un problema per la produzione d i e s te r n a l i t à p o si t i ve p e r l 'a g r i co l t u r a . I s o n d a g g i Eu r o s t a t h a n n o r e g i s t r a t o u n a diminuzione del numero di aziende spe c i a l i z z a t e n e l s e t t o r e d e l l a t t e n e l l a UE 12 d e l 5 % a n n u o f r a i l 19 9 0 e i l 2 0 0 3 . I s o n d a g g i i n d i c a n o i n o l t r e ch e f r a i l 20 03 e il 20 07 n e ll' UE -27 l e a z i e n d e a gr i co l e in g e n e r a l e s o n o d i m i n u i te d i c i r c a i l 2 , 3 % a ll 'a n n o, m e nt r e l e a z i e n d e sp e ci a li z z ate n e l s e t to re d e l lat te s o l o d e ll'1, 0 % . 56. La ristrutturazione del settore lattiero è una sfida particolarmente importante n elle aree montuose e in altre zon e svan taggiate, dove sono situate il 60 % dell e a z i e n d e l a t t i e r o c a s e a r i e d e l l ’ UE - 2 5 . L a va l u t a z i o n e d e l l o s t ato d i s a l u te d e l l a PAC , a s e g u i t o d e l l a m o d u l a z i o n e o b b l i gatoria, ha individuato risorse aggiunt i v e p e r f i n a n z i a r e , f r a l ' a l t r o, m i s u r e d i accompagnamento per ristrutturare il settore n ell'ambito dei programmi di sviluppo rurale. Le stesse misure possono b e n e f i c i a re d i u n' i n t e n s i t à d i a i u t o m a g giorata di dieci punti percentuali. L'intensità di aiuto massima per gli investimenti in attività agricole nelle zone svantaggiate è già più elevata del 10% rispetto ad altre zon e.

È quanto si è verificato nel 2009. Alla fine di giugno 2009 le scor te erano par i a 8 1  2 3 7 to nnel l ate di b u r ro e 202 9 1 4 ton n e l l ate di l at te scremato in p o l vere.

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Risposte della Commissione Inoltre, l'ar ticolo 68 del regolamento ( CE ) n . 7 3 / 2 0 0 9 d e l C o n s i g l i o a u t o r i z z a gli Stati membri a concedere sostegno supplementare agli agricoltori per far f ro nte a sp e ci f ici s v ant ag gi a c ar ico d e gli agricoltori del set tore lat tiero - caseario (f r a a l t r i ) e a f a v o r e d i z o n e o g g e t t o d i r is t r u t t u r a z i o n e e /o d i p r o g r a m m i d i s v i lu p p o o n d e ev i t are ch e i te r re ni ve n gan o abb andonati e /o p er af f ront are s vant aggi sp e ci f i ci ch e co lp is co n o g li a g r i co l to r i di t a li z o n e. 57. I l s i s t e m a d e l l e q u o t e è s t a t o i n t r o d o tt o n e l 19 8 4 c o m e r i s p o s t a a l l 'e c c e d e n z a d e l l 'o f f e r t a d i p r o d o t t i l a t t i e r o - c a s e a r i . Tu t t a v i a , i l s i s t e m a d o v e v a a g e v o l a r e l a m ob ilit à de lla quot a all'inter no de gli St a ti m e m b r i p e r co ns e ntire ai p ro du t to r i di raggiungere una dimensione suf f iciente man mano che i costi e la necessità di reddito aumentavano. Gli Stati membri erano liberi di scegliere se organiz zare i l s i s te m a d e l l e q u o te a l i ve l l o n a z i o n a l e o regionale. La normativa agro -ambient a l e co m u n i t a r i a e n a z i o n a l e e i r e q u i s i t i di condizionalità per il pagamento unico per azienda sono strumenti adeguati p er assicurare che qualsiasi c ambiam ento nelle strut ture produt tive o nelle pratich e a g r i co l e n o n dann e g g i l'am b i e nte. 58. L a Co m m i s s i o n e h a p re s o at to d e l l e q u e stioni sollevate dalla Cor te durante la val u t a z i o n e d e l l o s t a t o d i s a l u t e d e l l a PAC ( s i ve da l a r isp o st a al p unto 56).

59. Gli orientamenti strategici comunitari co n s e n to n o d i p re n d e re i n co n s i d e ra z i o ne le priorità regionali, a seconda della situazione specifica, e regolano la ristrutturazione e la moder nizzazione dei setto ri prioritari. I programmi di sviluppo rural e p o s s o n o te n e re co nto d e l l a s i t u a z i o n e specifica in due modi. I n primo luogo, f i n a l i z z a n d o l e m i s u re d i i nve s t i m e n t o a obiettivi chiaramente definiti rispondenti a precise esigenze strutturali e ter r itor iali e a svantaggi strutturali (ar ticolo 43 del re g o l a m e nto (CE ) n . 1 9 7 4 / 2 0 0 6 ) . N e l l ' a p p rov a re i p ro g r a m m i , l a Co m m i s s i o n e h a insistito sulla necessità di tale finalizzaz ion e. I n s e c o n d o l u o g o, l e z o n e s v a n t a g g i a t e possono beneficiare di un'intensità di aiuto di dieci punti percentuali più ele vata per la modernizzazione di aziende a g r i c o l e ( a l l e g a t o d e l r e g o l a m e n t o ( CE ) n . 1 6 9 8 /2 0 0 5 ) . In o ltre, la v alut a z io n e d e ll o s t ato di s alu te d e l 20 0 8 h a r a f f o r z ato gli s tr um e nti di r is t r u t t u r a z i o n e a p p l i c a b i l i a ll e e si g e n z e s tr u t tur ali e te r r i to r iali . 62. Il settore lattiero-caseario dell'Unione europea è altamente competitivo in numerosi segmenti di mercato per la qualità e l'in n ovazione dei prodotti. Ad esempio, il formaggio è il prodotto maggiormente e s p o r t ato d e l s e t to re l at t i e ro - c a s e a r i o dell'Unione europea e la maggioranza delle esportazioni non beneficiano delle restituz ion i all'espor taz ion e.

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Risposte della Commissione CONCLUSIONI E RACCOMANDAZIONI 64. Occorre sottolineare, come la Commissione ha fatto notare nella risposta alla relazione speciale della Cor te dei conti e u r o p e a n . 6 / 2 0 0 1 s u l l e q u o t e l a t t e, c h e a d e g u a re l a p ro d u z i o n e d i l at te a l l i ve l l o del consumo interno non era un obiettivo n é p olit ico né eco no mico. Al momento dell'introduzione del siste m a d e l l e q u o te l at te, p e r l a m a g gi o r p a r te degli Stati membri è stata fissata una q u a n t i t à to t a l e g a ra n t i t a co r r i s p o n d e n te a l l e co n s e gn e d e l 1 9 8 1 , p i ù l ' 1 % ( a r t i co lo 5, lettera c), comma 3, del regolamento (CEE ) n . 8 0 4 / 6 8 d e l Co n s i g l i o m o d i f i c a t o d a l l ' a r t i c o l o 1 d e l r e g o l a m e n t o ( CEE ) n . 8 5 6 / 8 4 d e l C o n s i g l i o ) . Pe r t e n e r e c o n t o delle circostanze particolari della produzione di latte in Irlanda e in Italia, le quantità totali garantite per questi Stati m e m b r i s i b a s ava n o s u i q u a nt i t at i v i co n segnati nel 1983 (per quanto riguarda l'Italia, si veda il considerando 9 del re golamento (CEE) n. 856/84 del Consiglio). L' I t a l i a h a p e r t a n t o r i c e v u t o u n t r a t t a mento più favorevole rispetto agli altri St at i m emb r i. 65. Nel 2008 e 2009 la gestione delle misur e d i m e rc a t o h a r i s e n t i t o n o t e vo l m e n t e d e l l e c o n d i z i o n i e c o n o m i c h e e c ce z i o n a l i e i m p reviste.

66. A l p u nto 53 l a Co r te h a f at to r i f e r i m e nto a l l a f l e s s i b i l i t à c h e i l r e g o l a m e n to u n i co OCM h a o f f e r t o a l l a Co m m i s s i o n e r e l a t i v a m e n t e a l l a g e s t i o n e d i m i s u r e d ' i n t e rv e n t o m e d i a n t e g a r e d o p o l 'a c q u i s t o d i d e t e r m i n a t e q u a n t i t à e a l l 'u s o d i q u e s t a f lessibilità da par te della Commissione. Ciò mette in evidenza la portata delle m i s u r e d i g e s t i o n e d e l m e r c a t o p e r co n tr ib uire al r a g giun gim e nto d e lla s t ab ili t à an ch e dur ante un a p ro f o n da cr isi . R acco mand azione n. 1 La Commission e contin uerà a mon itorare a t t e n t a m e n t e l 'e vo l u z i o n e d e l s e t t o re. A tale proposito le relazioni sul mercato da p r e s e n t a r e a l Pa r l a m e n t o e a l C o n s i g l i o n e l 2 0 1 0 e n e l 2 0 1 2 fo r n i r a n n o i n fo r m a zioni utili sull'evoluzione della produzione e del mercato mano a mano che si avvicina l'estinzione del regime delle quote, prevista per il 2 0 1 5 . S u r i c h i e s t a d e l Co n s i g l i o e u r o p e o, i l 2 2 luglio 2009 la Commissione ha adottato la comun icaz ion e «La situaz ion e del merc a t o l a t t i e r o n e l 2 0 0 9 » ( COM ( 2 0 0 9 ) 3 8 5 ) c h e co n te m p l av a l e p o s s i b i l i o pz i o n i p e r s t a b i l i z z a r e i l m e r c a t o, n e l r i s p e t t o d e i risultati emersi dalla valutazione dello stato di salute. Il Consiglio discuterà la comun ic az ion e n el settembre 2 0 0 9 . 67. La stabilità dei prezzi nominali e il calo d e i p re z z i re a l i è u n fe n o m e n o co m u n e a m o l t i s e t t o r i , n o n s o l o a l s e t t o re d e l l a t te. I produttor i di latte n on son o stati gli unici a far fronte all'assenza di prezzi reali stabili, come descr itto dalla Cor te.

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Risposte della Commissione È in o ltre n e cess ar i o v alu t are l'evo lu z i o n e dei pre z zi anch e alla luce de ll'andam ento del mercato internazionale e occorre ridu r r e l a d i f f e re n z a r isp e t to a l p re z z o d e l m e rc ato m o n d ia l e. L' a d e g u a m e n t o s t r u t t u r a l e d e l s e t t o r e a ll e nu ove o p p o r t uni t à d e l m e rc ato è s o s te nu to d a l f o n d o p e r l o s v ilu p p o r u r a l e, m entre gli aiuti dire t ti dis acco p piati con t r i b u i s co n o a d assi c u r a r e u n r e d d i to a g li a g r i co l to r i . Come precisato dalla Cor te nella racco m a n d a z i o n e n . 2, l a f o r m a z i o n e d e i p re zzi al det taglio è un processo complesso nel quale il costo del lat te crudo ha un peso limitato. Nonostante ciò, al f ine di f o r nire migli o r i inf o r ma z i o ni ai co nsuma to r i , a ll e au to r i t à p ub b li ch e e a gli o p e r a t o r i d e l m e r c a to, l a co m u n i c a z i o n e d e l l a Commissione «I prez zi dei prodot ti alim e n t a r i i n Eu r o p a » (COM (20 0 8) 821 d e f.) ha proposto il monitoraggio costante a li ve llo euro p e o d ei p re z zi d e gli alim ent a r i e d e ll a c ate na di ap p rov v i g i o n am e nto.

R acco mand azione n. 2 Un gruppo ad alto livello sulla competitività dell'industria agroalimentare2 ha recentemente proposto una serie di iniziative che la Commissione intende realiz z are n ei prossimi mesi. Q ueste in iz iative r i e nt ra n o n e l l ' at t u a z i o n e d e l l a t a b e l l a di marcia volta a migliorare il funzionamento della catena di approv vigionamento a l i m e nt a re c h e è s t at a p re s e nt at a d a l la Commissione alla fine del 2008 nella co m u n i c a z i o n e « I p re z z i d e i p ro d o t t i a l i m e nt a r i i n Eu ro p a » (COM ( 2 0 0 8 ) 8 2 1 d e f i n i t i v a ) . Fr a l e c i n q u e c o m p o n e n t i p r i n c i pali della tabella di marcia approvata dal Consiglio nel dicembre 2008 figurava il m o n i t o r a g g i o c o s t a n t e a l i ve l l o e u ro p e o d e i p re z z i d e g l i a l i m e nt a r i e d e l l a c ate n a d i a p p r o v v i g i o n a m e n t o. Ta l e s t r u m e n t o di monitoraggio dovrebbe fornire migliori informazioni ai consumatori, alle autorità pubbliche e agli operatori del m e r c a t o, r i m e d i a n d o c o s ì a l l a m a n c a n z a di trasparenza dei prezzi e migliorando la consapevolezza dell'incidenza della normativa sulla catena di approvvigionamento alimentare. Alla fine del 2009 la Commissione presenterà una relazione su

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La principale funzione del gruppo ad alto livello (presieduto

da uno dei vicepresidenti della Commissione e con la partecipazione dei commissari responsabili dell'Agricoltura e dello sviluppo rurale e della Salute e tutela dei consumatori) era fornire consulenza alla Commissione europea al fine di migliorare e promuovere il ruolo guida dell'industria agroalimentare europea. Il gruppo era stato creato per imprimere uno slancio politico al processo e per fornire una piattaforma di discussione delle raccomandazioni specifiche del settore (ma non per seguire le dinamiche fra prezzi alla produzione e prezzi al consumo). Il gruppo cerca di far incontrare i principali attori dell'industria alimentare. I partecipanti sono stati del più alto livello.

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Risposte della Commissione q u e s t a t ab el l a di marcia. I no l t re, n ella r iu n i on e svo l t asi a inizio l ug l io 200 9 il sott o g r u p p o re s p o n s a b i l e d e l l ' a l i m e n t a z i o ne nell'ambito della rete europea della c o n c o r r e n z a è s t a t o i nv i t a t o a c o m p i e r e u n' i n d agine accel erat a su i mercati lattie ro - c a s e a r i , p e r s t i m o l a re e c o o rd i n a re l a sor veglianza e la raccolta di dati simulta n e e d a p ar te del l e au to r it à nazion ali dell a c o n c o r r e n z a . I n f i n e, n e l l ' a m b i t o d e l l a s o r ve g l i a n z a d e l m e rc a t o a l d e t t a g l i o, l a Commissione analizza anche le migliori p r a t i c h e d i f f u s e t ra g l i S t a t i m e m b r i a l i ve ll o di rel azio ni co nt rat t u al i t ra for n ito r i e d i s t r i b u t o r i a l d e t t a g l i o. I l l a v o r o s i con c lu derà ent ro l a fine del 2009. At tualmente, è molto più imp or t ante con centrarsi sul livello della distribuzione an z ich é su qu e ll o d e lla tr as f o r ma z i o n e. 69. L a PAC disp o ne di u na ser ie di str umenti, in par ticolare nel settore dello sviluppo rurale, che, oltre a promuovere la competitività, cercano di evitare l'abbandono d e i te r reni, di sal vag u ardare e migliorare l ' a m b i e n t e, d i i n t e g r a re m e g l i o l ' a t t i v i t à agricola nel contesto socio-economico d e l l e a re e r u ra l i e d i s o s te n e re l a r i s t r u t turazione dei settori più esposti al camb i a m e nto.

R acco mand azione n. 3 • Dal 2005 la Commissione è attenta ai problemi delle zone svantaggiate, tenendo conto fra l'altro della relazione speciale n. 4/2003 della Cor te dei conti. I l d i b a t t i t o, a n c o r a i n c o r s o, h a g i à d a t o luogo a modifiche al quadro legislativo per queste zone (si veda la recente comun i c a z i o n e d e l l a Co m m i s s i o n e COM ( 2 0 0 9 ) 161 del 21 aprile 2009). La situazione specifica delle aree montuose verrà affrontata nel documento di lavoro della Commission e ch e sarà presentato n el n o vembre 2009. Nell'ambito sia del primo sia del secon do pilastro, gli Stati membr i p o s s o n o a d e g u a re g l i s t r u m e nt i d i s p o n i bili alle esigenze specifiche delle regioni. Le m i s u r e d i s p o n i b i l i s o n o l e p o s s i b i l i t à p re v i s te d a l l ' a r t i co l o 6 8 d e l re g o l a m e nto n. 73/2009 e la possibilità di offrire alle re gi o n i m i s u re s p e c i f i c h e d i s v i l u p p o r u rale r ispon denti alle loro esigen ze. • È n e ce s s a r i o te n e re co nto d e l l a d i m e n s i o n e a m b i e n t a l e a d u e l i ve l l i : i ) a l i ve l l o legislativo, controllando simultaneamente il rispetto delle norme per la tutela ambientale e delle buone pratiche agr icole e ambientali, che sono requisiti per gli aiuti diretti e gli aiuti a titolo del secondo asse per lo sviluppo rurale; ii) a livello di incentivi, accordando aiuti per l'introduzione di pratiche agricole più rispettose dell'ambiente, quali le misure agro-ambientali nell'ambito dello sviluppo rurale.

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Risposte della Commissione 71. Il mercato mondiale del formaggio è molto significativo e l'Unione europea è leader mondiale in questa categoria d i p r o d o t t o. I l s e t t o r e l a t t i e r o - c a s e a r i o dell'Unione europea è altamente competitivo in numerosi segmenti di mercato per la qualità e l'innovazione dei p rod o t t i. 72. L' a c c o r d o d i D o h a p e r l o s v i l u p p o n o n è stato concluso e al momento l' Unione euro p e a n o n è o b b l i g a t a a d a b o l i re l e s o v ve n z i oni al l e esp o r t azio ni. R acco m a nda zione n. 4 L a Co mmissione concorda sul fatto che il s e t t o re l a t t i e ro - c a s e a r i o d e l l ' U n i o n e e u ropea debba adoperarsi per ottimizzare i p ro f i t t i p rove n i e nt i d a i p ro d o t t i a d a l to v a l o r e a g g i u n t o, r i c o n o s c e n d o a l t e m p o stesso l'impor tanza di soddisfare le esigenze dei consumatori per una serie di p ro d o t t i d i b a s e e a d a l to va l o re a g gi u n t o e l a n e c e s s i t à d i s f r u t t a re t u t t i i c o m p o n e n t i d e l l a t t e, c o m p re s i g r a s s i e p ro t e i n e, e t i e n e c o n t o d e l l a d i ve r s i t à d e l l e c o n d i z i o n i d i p ro d u z i o n e d e l l a t te a l l ' i n te r n o del l a Co mu nit à.

Relazione speciale n. 14/2009 – Gli strumenti di gestione del mercato del latte e dei prodotti lattiero-caseari hanno raggiunto i loro principali obiettivi?

Corte dei conti europea Relazione speciale n. 14/2009 Gli strumenti di gestione del mercato del latte e dei prodotti lattiero-caseari hanno raggiunto i loro principali obiettivi? Lussemburgo: Ufficio delle pubblicazioni dell’Unione europea 2009 — 64 pagg. — 21 × 29,7 cm ISBN 978-92-9207-503-3 doi:10.2865/92129

Come procurarsi le pubblicazioni dell’Unione europea Pubblicazioni gratuite: •

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della politica aGricola comune. la corte dei conti europea, nella presente relazione speciale, stila un bilancio sul f u n z i o n a m e n to d e l m e r c ato d e l l at t e e d e i p r o d ot t i lat tiero-caseari a partire dell’introduzione delle quote l at t e n e l 1984; e s s a e s a m i n a i n o lt r e i l m o d o i n c u i l a commissione ha Gestito la dereGolamentazione proGressiva del set tore lat tiero-caseario, avviata nel 2003. in base alla situazione riscontrata alla fine del 2008, la corte rivolGe delle raccomandazioni alla commissione riGuardo a diverse esiGenze: evitare la ricomparsa di una situazione di sovrapproduzione; seGuire il processo di formazione dei prezzi nella catena alimentare; approfondire la riflessione sul futuro dei produttori che operano nelle zone svantaGGiate e sulle conseGuenze ambientali della concentrazione GeoGrafica della produzione; continuare nella politic a di riorientamento della pr oduzione sui bisoGni del mercato domestico europeo e su prodot ti ad alto valore aGGiunto esportabili senza bisoGno di aiuti di bilancio.

corte dei conti europea

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il lat te costituisce, da sempre, un seGmento strateGico