IL PROCESSO DI SEGNALAZIONE DEI CASI DI MOLESTIE ...

6 downloads 1006 Views 48KB Size Report
22 mar 2013 ... MOLESTIE MORALI NELL'AZIENDA ULSS 18 DI ROVIGO. Il/la dipendente che ritiene di essere sottoposto/a a molestie morali si rapporta.
CUG. Esperienze a confronto 2° Workshop di scambio di buone prassi tra esperienze del territorio emiliano-romagnolo Bologna, 22 marzo 2013, Auditorium della Regione Emilia Romagna

IL PROCESSO DI SEGNALAZIONE DEI CASI DI MOLESTIE MORALI L’ESPERIENZA DELL’AZIENDA ULSS 18 DI ROVIGO

Relatore: Maurizio Celloni - Presidente CUG Azienda ULSS 18 di Rovigo

IL PROCESSO DI SEGNALAZIONE DEI CASI DI MOLESTIE MORALI NELL’AZIENDA ULSS 18 DI ROVIGO

Il/la dipendente che ritiene di essere sottoposto/a a molestie morali si rapporta alla Consigliera di Fiducia

CONSIGLIERA DI FIDUCIA 1° approccio informale

Caso complesso che implica interventi sull’organizzazione Soluzione del caso

CUG – Gruppo interdisciplinare per la trattazione dei casi di mobbing 2° approccio formale

2

IL PROCESSO DI SEGNALAZIONE DEI CASI DI MOLESTIE MORALI NELL’AZIENDA ULSS 18 DI ROVIGO Il caso di un dipendente trasferito dal territorio alla sede centrale, mantenendo le funzioni territoriali (fine anno 2010). Il trasferimento è stato preceduto da contestazione disciplinare. GLI EVENTI Il dipendente chiede spiegazioni al responsabile, ottenendo generiche giustificazioni; - Contatta il sindacato; - Viene collocato nella nuova sede in una stanza piccola, senza scrivania, mobiletto per contenere le pratiche (anche riservate) e un computer non utilizzabile (non funzionante dal 2001!), poi sostituito, su richiesta del dipendente, da quello precedentemente in uso; - E’ stato oggetto di giudizi offensivi da parte del responsabile; - Non gli è concesso l’uso dell’auto di servizio né di quella personale (territorio); - Non è più invitato alle riunioni e, quando necessario, solo in forma scritta; - Richiami continui da parte del responsabile (porta aperta – porta chiusa) alla presenza di colleghi e utenti; - I colleghi del dipendente affermano, solo verbalmente, l’inadeguatezza del responsabile -

3

IL PROCESSO DI SEGNALAZIONE DEI CASI DI MOLESTIE MORALI NELL’AZIENDA ULSS 18 DI ROVIGO MODALITA’ DI INTERVENTO Procedura informale

Il dipendente si rivolge alla Consigliera di Fiducia che incontra presso la propria abitazione; - La Consigliera di Fiducia ricostruisce con il dipendente i fatti accaduti e la loro cronologia (compilazione scheda caso); - Contatta, in via riservata, altri colleghi del dipendente, trovando conferma dell’inadeguatezza del responsabile; - Ritiene, viste le implicazioni organizzative e dirigenziali, che il caso vada affrontato in modo interdisciplinare coinvolgendo, previo assenso del dipendente oggetto delle vessazioni, il Gruppo interdisciplinare per la trattazione dei casi di mobbing (ex Commissione interdisciplinare), istituito nell’ambito del CUG -

4

IL PROCESSO DI SEGNALAZIONE DEI CASI DI MOLESTIE MORALI NELL’AZIENDA ULSS 18 DI ROVIGO MODALITA’ DI INTERVENTO DEL GRUPPO INTERDISCIPLINARE

Procedura formale Al Gruppo per la trattazione dei casi di molestia morale e sessuale (mobbing) compete l’istruzione del processo di approfondimento e valutazione dei casi segnalati dal/la Consigliere/a di Fiducia, anche attraverso audizioni, e predispone, per ogni segnalazione, una relazione da inviare alla Direzione aziendale. - La procedura deve terminare entro 90 giorni dalla richiesta del lavoratore/della lavoratrice, salvo motivate ragioni di proroga per un periodo comunque non superiore ad ulteriori 90 giorni. - Sempre che il fatto non determini il recesso dell’Amministrazione, ai sensi dei contratti vigenti, l’accertamento dei comportamenti denunciati costituisce elemento da considerare nella valutazione annuale a carico dell’eventuale responsabile. - La Direzione, anche nel corso del procedimento disciplinare, può adottare, sentito il Gruppo, le misure organizzative necessarie per garantire la cessazione immediata dei comportamenti molesti o il ripristino di un ambiente di lavoro sicuro e favorevole alle relazioni interpersonali. Le misure di cui al presente comma possono consistere anche nel trasferimento ad altra sede di una o più parti in causa. -

5

IL PROCESSO DI SEGNALAZIONE DEI CASI DI MOLESTIE MORALI NELL’AZIENDA ULSS 18 DI ROVIGO PUO’ IL CUG INTERVENIRE CON INCISIVITA’ NEI SINGOLI CASI? Ricordo che al CUG vengono assegnati compiti di propositivi, consultivi e di verifica (non ispettivi né istruttori); - Il CUG è comunque un organismo con caratteristiche “assembleari” che mal si conciliano con la riservatezza necessaria all’analisi dei fatti; - La numerosità dei componenti del CUG potrebbe inibire l’approccio dei dipendenti mobbizzati. - Le competenze dei componenti del CUG potrebbero non essere sufficienti a garantire l’approfondimento necessario; - Non ha alcun potere organizzatorio; - Non c’è alcun obbligo formale, da parte degli Enti, di attuare quanto proposto dal CUG per la soluzione dei singoli casi (modifiche organizzative, trasferimenti, procedimenti disciplinari nei confronti dei colpevoli di azioni mobbizzanti). -

Una possibile soluzione può consistere nella definizione, nell’ambito dei Codici di Comportamento, di procedimenti da porre in atto nei casi di denunce, con l‘identificazione dei soggetti interessati e delle loro competenze.

6