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Gentile Lettrice, Gentile Lettore, come hai potuto constatare, per leggere e stampare questo eBook non abbiamo inserito nessun particolare codice. In questo modo abbiamo voluto rendere il più facile possibile la fruizione del testo, sia che decidi di leggerlo direttamente da un monitor oppure stamparlo. Come vedrai scorrendo il testo, abbiamo inoltre scelto di personalizzare l'eBook indicando per ogni pagina i tuoi dati, in modo da rendere ancora più unico e solo Tuo l'intero eBook. Restiamo a Tua disposizione per ogni ulteriore chiarimento, puoi scriverci alla seguente email:
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Prentice Mulford
Il segreto per esprimere il meglio di te
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www.bisedizioni.it Copia dell’opera è stata depositata per la tutela del diritto d’autore, a norma delle vigenti leggi.
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INDICE Presentazione ..........................................................5 Dio ........................................................................10 I viaggi durante il sonno........................................12 Dove si viaggia quando si sogna ..........................28 L’arte di dimenticare ............................................43 Come nascono i pensieri ......................................58 La legge del successo ............................................71 Come mantenere la nostra forza............................89 Osservate i gigli ..................................................102 L’arte dello studio ..............................................110 Relazioni utili e dannose ....................................125 La schiavitù della paura ......................................136 Cosa sono i doni dello spirito..............................145 Il processo della reincarnazione..........................158 La reincarnazione universale nella natura ..........169 L'autore................................................................181
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PRESENTAZIONE
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rentice Mulford è ancora conosciuto e letto pochissimo in Italia nonostante sia stato uno dei pionieri del nuovo pensiero. I suoi saggi più noti sono quelli pubblicati negli Stati Uniti d’America in una serie di sei volumetti intitolata The White Cross Library. Durante il corso della sua vita questi divennero rapidamente famosi sulle due sponde dell’Atlantico, ma la loro pubblicazione periodica terminò a causa della morte inaspettata e prematura dell’autore. Prentice Mulford nacque il 5 aprile del 1834 a Sag Harbor, Long Island, USA, ed è descritto come “il più strano degli uomini”. Aveva previsto l’aereo e la radio, aveva profetizzato la telepatia e aveva cercato di praticarla. All’età di 22 anni andò a Jamestown, in California, dove lavorò nelle miniere d’oro, fece il cuoco, l’insegnante e il predicatore, e fu un acuto osservatore della natura umana. Fece fortuna non con l’oro, ma con i suoi articoli e i suoi inte-
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ressanti e originali libri. Era un’istituzione nei circoli letterari nel 1860, che includevano Mark Twain, Harte e altri artisti bohémien. Scrisse dozzine di storielle umoristiche per l’Overland Monthly, Golden Era e altri giornali locali in California. Egli era essenzialmente un giornalista, un giornalista americano. Finì per fare lo scrittore non tanto per ambizioni letterarie quanto per il piacere che scoprì nello scrivere i propri pensieri. Non era un uomo che leggeva e aveva una media istruzione, ma era una persona che pensava molto e l’attività della scrittura lo aiutava a pensare in modo più chiaro. Nel 1865 si interessò a fenomeni mentali/spirituali e visse in una vecchia baleniera che viaggiava per la baia di San Francisco. Dopo un viaggio all’estero, Prentice Mulford trascorse i successivi 17 anni da eremita nelle paludi di Passaic, nel New Jersey. Fu lì che scrisse le sue migliori opere sulle leggi mentali/spirituali, tra cui The White Cross Library, in cui tratta in particolare le correnti-pensiero e come usarle, cercando di definire “un sistema per dimostrare che si possono ottenere risultati in tutte le attività o in tutte le arti attraverso la forza del pensiero e del potere silenzioso della mente”. A lui si deve il merito di essere stato il precursore di un nuovo pensiero, quello che oggi sta influen-
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Presentazione
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zando molte persone in tutto il mondo e ha avuto eco negli scritti di molti che lo hanno seguito. Fu un insegnante saggio e nessun dogmatismo appare nelle sue parole: “Nella vita spirituale, ogni essere umano è uno scopritore e non bisogna prendersela se non si è creduti. È vostro interesse andare avanti lo stesso, trovare altro e aumentare la vostra felicità individuale”. Il suo pensiero può sembrare irreale dato che, nel tentativo di penetrare il mistero che circonda l’uomo, dà corpo a una filosofia molto particolare e ricca di suggerimenti illuminanti. Questi non ci dicono niente di nuovo, ma affermano cose note in modo diverso e ci rinfrescano le idee, oltre a fornirci informazioni. Gran parte del suo pensiero ha un tocco di stravaganza che non è affatto spiacevole e contiene una parte di verità. All’età di 57 anni Mulford decise di ritornare a Sag Harbor, dove morì serenamente e in solitudine, apparentemente senza nessuna malattia, nella sua barca mentre navigava. Dopo essere stato sepolto senza pietra tombale per trent’anni, il suo corpo fu deposto nel cimitero di Oakland, a Sag Harbor. La grossa pietra sulla sua tomba porta l’iscrizione “I pensieri sono cose”.
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Questa breve raccolta di saggi, tratta dalla serie The White Cross Library, può essere un mezzo per far conoscere e apprezzare Prentice Mulford.
Anna Maria Cipriani
Presentazione
Prentice Mulford (1834-1891) Il pioniere del nuovo pensiero
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DIO
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l Potere Supremo e la Saggezza governano l’Universo. La mente Suprema è incommensurabile e pervade lo spazio infinito. La Saggezza Suprema, il Potere e l’Intelligenza sono in ogni cosa che esiste, dall’atomo al pianeta. Il Potere Supremo e la Saggezza sono molto più che essere in ogni cosa. La Mente Suprema è ogni cosa, ogni atomo della montagna, del mare, degli alberi, degli animali, degli uomini, delle donne. La Suprema Saggezza non può essere capita dall’uomo o dagli esseri superiori a lui, ma questi riceverà con piacere il pensiero Supremo e la Saggezza e li lascerà operare attraverso di lui per la felicità, non preoccupandosi di penetrare il loro mistero. Il Potere Supremo ci tiene sotto la sua custodia, come pure i soli e i sistemi infiniti dei mondi nello spazio. Nel divenire consapevoli di questa sublime saggezza senza fine, impareremo sempre più a chie-
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dere di attirarla a noi, farne una parte di noi stessi e quindi a rinnovarci. Questo significherà una salute sempre perfetta, un potere più grande per godere di tutto ciò che esiste; un passaggio graduale verso uno stato più elevato dell’essere e uno sviluppo di poteri che noi ora non ci rendiamo conto di possedere. Noi siamo le parti limitate, ma sempre in crescita, e le espressioni del Supremo Tutto Senza Fine. È destino di tutti vedere, alla fine, la relazione con il Supremo, e anche capire che il dritto e angusto sentiero verso una felicità sempre crescente consiste in una perfetta fiducia e dipendenza dal Supremo, per tutta la saggezza simmetrica a tutto tondo che noi non possiamo individualmente emanare. Chiediamo quotidianamente di avere fede, perché questa è il potere di credere e di vedere che tutte le cose sono parti dello Spirito Infinito di Dio, che hanno la bontà o Dio in loro e che tutte le cose, quando sono da noi riconosciute come parti di Dio, devono senz’altro lavorare per il nostro bene.
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I VIAGGI DURANTE IL SONNO
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uando il nostro corpo si trova in quello stato che chiamiamo sonno, noi “viaggiamo”. Il vero Io non è nel corpo, esso è un organismo invisibile chiamato “spirito”. Lo spirito ha dei sensi proprio come quelli del corpo, ma questi sono di livello più elevato, perché lo spirito può vedere forme e sentire voci che si trovano molto lontane dal corpo. Lo spirito non risiede nel corpo e non vi è mai stato totalmente, ma agisce su questo e lo utilizza come strumento. È un potere che può farsi sentire anche a una distanza assai lontana dal corpo. Metà della nostra vita è per noi una lacuna, è il periodo in cui il nostro spirito di notte lascia il corpo, viaggiando in regioni lontane e visitando persone che non conosceremo mai in carne e ossa. Il sogno è un processo di auto-mesmerismo1 compiuto inconscia-
1 Il mesmerismo (o magnetoterapia), dal nome del medico F.A. Mesmer (1734-1815) che aveva teorizzato la presenza di una energia utilizzabile a fini terapeutici sia nei mi-nerali che negli esseri viventi,è sinonimo di magnetismoanimale [N.d.T.].
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mente. Proprio come l’operatore mesmerico fa passare volontariamente un individuo allo stato di non coscienza, così ogni sera ci mettiamo, o piuttosto mettiamo il nostro corpo, in uno stato di insensibilità. L’attività dell’operatore mesmerico consiste nel portare lo spirito al di fuori del corpo del paziente. Conduce il pensiero del soggetto verso un centro, simile a una moneta tenuta nel palmo della mano: lo spirito del soggetto, così concentrato, si trova in una condizione in cui l’operatore può facilmente impressionarlo attraverso la sua volontà. Quindi ordina allo spirito della persona di uscire dal corpo. Fatto questo, egli riversa il suo pensiero su tale corpo perché questo è ormai diventato come una casa abbandonata dal proprietario. L’operatore può allora prendere possesso di quel corpo con il potere del proprio pensiero. Non è affatto il soggetto che vede, sente o percepisce secondo la volontà dell’operatore: è lo spirito o il pensiero dell’operatore stesso, esercitato in un altro corpo, lasciato temporaneamente libero dallo spirito che lo occupava in precedenza.
I viaggi durante il sonno
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Il pensiero è una sostanza, come l’aria o come ogni altro elemento invisibile che la chimica ci fa conoscere. La sua forza ha numerosi e svariati gradi. Una mente potente equivale a una volontà ferma. Alcune persone sono così deboli nel pensiero, in confronto a quello dell’operatore esperto, che a questo non possono resistere. Altre che possiedono un pensiero più potente, possono sottomettersi volontariamente al suo controllo. Se resistete con il pensiero, nessuno potrà impadronirsi di voi e se vi accorgete che state per essere sopraffatti, chiamate una potenza superiore in vostro aiuto. Quando “andiamo a dormire” lo spirito, a causa della fatica giornaliera, si è disperso lontano dal corpo; restandogli poca forza, il corpo cade nello stato di trance del sonno. Come l’operatore mesmerico fa uscire lo spirito dal corpo del soggetto, così il nostro spirito si ritira dal nostro corpo, stanco dei numerosi sforzi compiuti durante il giorno. Il nostro corpo non è il nostro vero Io. La forza che lo muove secondo la nostra volontà è lo spirito, che è un organismo invisibile, totalmente distinto e separato dal corpo. Lo spirito (il vero Io) usa il corpo come il falegname usa il martello o qualunque altro strumento per fare un lavoro.
Il segreto per esprimere il meglio di te
È lo spirito che di sera è stanco, esausto e non può più usare con vigore il corpo. Questo in realtà è forte come sempre, come il martello del falegname che ha la stessa forza anche quando il braccio del falegname è troppo debole per utilizzarlo. Lo spirito di sera è debole perché le sue forze pensanti sono state mandate in molte direzioni diverse e non può più riunirle. Ogni pensiero è una di queste forze e una parte del nostro spirito. Ogni pensiero, espresso o no, è una cosa, una sostanza reale, anche se invisibile, come l’acqua o il metallo. Tutti i pensieri, anche quelli non espressi, sono qualcosa che va alla persona, alla cosa o alla località verso i quali sono diretti. Il nostro spirito, quindi, si è sparso in migliaia, forse anche in milioni di direzioni diverse. Quando pensiamo, operiamo. Ogni pensiero rappresenta un’emissione di forza. Emettendo forza per sedici-diciotto ore, di sera non ne resta al corpo una quantità sufficiente. Il corpo cade quindi in uno stato di insensibilità che noi chiamiamo sonno. Durante questo stato lo spirito raccoglie le sue forze disperse, con i pensieri proiettati lontano, e ritorna nel corpo con i suoi poteri nuovamente concentrati e in piena forza e ne prende di nuovo possesso. È come se, riuniti in un solo fiume, molti piccoli ruscelli che scor-
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I viaggi durante il sonno
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rono in direzioni diverse acquistassero la potenza che fa girare la ruota del mulino. Se potessimo ricondurre immediatamente il nostro spirito al centro riunendo le sue forze disperse, ritorneremmo freschi e forti in tanti minuti quante sono le ore che ci vogliono per riposarci. Questo segreto era conosciuto da Napoleone I e lo sostenne nei momenti di crisi durante le sue campagne dormendo poche ore di sonno, quando aveva bisogno di avere a sua disposizione il massimo delle energie. Questo è un potere che tutti noi possiamo acquisire con l’allenamento. Innanzitutto bisogna mettere il corpo in uno stato di riposo più completo possibile, arrestando tutti i movimenti fisici involontari, come dondolare le membra, tamburellare con le dita o con i piedi. Tutti questi movimenti involontari disperdono la forza e, peggio, trascinano inconsciamente a delle abitudini che sono difficili da eliminare. È necessario anche arrestare l’involontario lavorio della mente, il divagare dei pensieri in tutte le direzioni – persone, cose, piani e progetti –; anche le inutili preoccupazioni per cose più o meno importanti devono cessare. La mente deve essere, per alcuni minuti, chiara e serena il più possibile. Sarà di grande aiuto la forte concentrazione del pensiero sull’espressione “rientrare in se stesso” oppure sull’im-
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magine mentale del nostro spirito, che con i suoi sottili filamenti elettrici ha raggiunto le persone, i luoghi e le cose lontano da noi ed è stato richiamato indietro e concentrato in un fuoco per ottenere un tale scopo. Tutto ciò che noi immaginiamo è una realtà spirituale. Qualsiasi piano o progetto, visto in modo chiaro con il pensiero, si compone di una sostanza pensante che è tanto reale quanto il legno, la pietra, il ferro o qualunque altro materiale nel quale questo piano o progetto possa in seguito incarnarsi e rendersi visibile agli occhi del corpo, ottenendo risultati sul piano fisico. Se, per esempio, un uomo pensa di uccidere, egli emette realmente nell’aria un elemento di delitto: emana da se stesso un piano per uccidere così reale come se fosse scritto sulla carta; il suo pensiero è assorbito dagli altri e così questo progetto di uccidere è assorbito da altre menti e le incita, se non al delitto, almeno alla violenza. Se una persona pensa continuamente alla malattia, emanerà da sé l’elemento della malattia; se pensa alla salute, alla forza e alla gioia, emanerà costruzioni di pensiero che determineranno in sé e negli altri salute e forza. Un uomo emana nei suoi pensieri ciò di cui egli (il suo spirito) è principalmente fatto: “L’uomo è ciò che pensa”. Il nostro spirito è un fascio di pensieri; ciò che noi pensiamo di più, quello è il no-
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