GRIGLIE DI OSSERVAZIONE E MANUALE DI. CODIFICA ..... controllare il
comportamento altrui per qualche ragione legittima (atti del genere vanno
classificati.
Livi- Psicologia dei Gruppi 2010-11
Corso di Psicologia dei Gruppi (A.A. 2010-2011) Prof. Stefano Livi
Dipartimento di Psicologia dei Processi di Sviluppo e Socializzazione Università di Roma “La Sapienza”
IPA Interaction Process Analysis GRIGLIE DI OSSERVAZIONE E MANUALE DI CODIFICA
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Livi- Psicologia dei Gruppi 2010-11
MODELLI IPA: Modello a 6 fattori
Categorie 1) Si mostra amichevole,
A: Problemi di orientamento
2) Scherza, ride,
Modello a 4 fattori
Modello a 2 fattori
Area- Socioemozionale Positiva
Area Socioemotiva
3) Concorda,
B: Problemi di valutazione
4) Dà suggerimenti, 5) Esprime opinioni,
C: Problemi di controllo
6) Dà informazioni; 7) Chiede informazioni, 8) Chiede opinioni, 9) Chiede suggerimenti, 10) Non concorda,
Area di Orientamento al Compito A A
D: Problemi di decisione B C
Area di Orientamento al Compito: Domande
E: Problemi di gestione della tensione D
11) Manifesta tensione, 12) Si mostra ostile,
Area di Orientamento al Compito: tentativi di risposta
F: Problemi di integrazione
E F
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Area- Socioemozionale Negativa
Area Socioemotiva
Livi- Psicologia dei Gruppi 2010-11 ISTRUZIONI SOMMARIE PER LA CODIFICA DEGLI ATTI INTERATTIVI OSSERVATI NELLE CATEGORIE PREVISTE DALLO INTERACTION PROCESS ANALYSIS DI BALES (Bales, Robert F. Interaction Process Analysis, A Method for the Study of Small Groups, Reading: Addison-Wesley, 1950; Bales Robert F. Personality and Interpersonal Behavior, New York: Holt, Rinehart & Winston, 1970)
Lo specifico Sistema di Categorie consente la classificazione simultanea dell'atto interattivo (in termini di frequenza), del momento in cui esso avviene, di colui che lo compie e di colui al quale esso è diretto. Il Sistema non rappresenta quindi una delle tante forme di Analisi del Contenuto: le categorie proposte non classificano cosa viene detto (contenuto del messaggio) ma piuttosto come le persone interagenti comunicano fra loro ("chi fa/dice cosa a chi e in quale momento" nell'ambito del processo sequenziale di interazione). Le 12 categorie previste possono venire ricondotte a categorie super-ordinate quali: Tentativi di Risposta (cat. 4, 5, 6) e Domande (cat. 7, 8, 9) riconducibili alla categoria più generale Area del Compito (cat. 4, 5, 6, 7, 8, 9), Reazioni Positive (cat. 1, 2, 3) e Reazioni Negative (cat. 10, 11, 12) riconducibili alla categoria più generale Area Socio-Emotiva (cat. 1, 2, 3, 10, 11, 12). CAT. 1 "Si mostra amichevole" Comprende tutti gli atti manifesti che all'osservatore appaiono esprimere in qualche modo un atteggiamento positivo verso altri, con l'eccezione degli atti schedabili nelle cat. 3 ("Concorda") e 8 ("Chiede opinioni"): si tratta di atti tutti esprimenti un atteggiamento amichevole/caldo (P) che tuttavia può risultare fuso con atteggiamenti di altro tipo quali attivo/dominante (U) ovvero, all'opposto, passivo/sottomesso (D), conformista/conservatore rispetto ai valori del gruppo (F) ovvero, all'opposto, non-conformista/non-conservatore rispetto ai valori del gruppo (B), dando luogo a manifestazioni anche abbastanza diverse. Fra tali atti vanno segnalate: - manifestazioni come "salutare con la mano", "avvicinarsi ad altri per parlare", "mettere il braccio sulla spalla di un altro", "estendere un invito", "offrire una sigaretta, caramella, ecc.", "usare modi e tono camerateschi", "esprimere verbalmente simpatia/comprensione ("capisco cosa provi ...e simili")", "corteggiare, flirtare e simili", ecc.; - manifestazioni di "atteggiamento protettivo", "incoraggiamenti, lodi, espressioni di approvazione", "difese dello status o degli interessi altrui"; - "fare alleanze" (e manifestazioni relative), "scambiare progetti, piani, oggetti", ecc.; - "accettare offerte di aiuto", "ringraziare e mostrarsi grati", manifestazioni di "stima, rispetto, ammirazione per altri"; - "arrendersi", "mettersi da parte", "rinunciare a favore di altri", ecc.; - manifestazioni intese a minimizzare un successivo disaccordo, come "non mi è chiaro ma...", "non sarà vero ma...", e simili; - accettazione verbale o comportamentale di ordini, richieste, suggerimenti, "arrendersi", "obbedire", "rinunciare" (atti simili vanno schedati "Concorda" solo se e in quanto implichino un grado di sottomissione molto più lieve); - risposte amichevoli e allo stesso tempo sottomesse ma non orientate al compito, come "sorridere", "espressioni del piacere di stare con l'altro", e simili. Vanno codificati due volte nelle categorie appropriate gli atti amichevoli verso una persona ma contemporaneamente ostili verso un'altra. CAT. 2 "Drammatizza"/"Scherza"
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Livi- Psicologia dei Gruppi 2010-11 Gli atti inclusi in questa categoria nascono da una fusione di atteggiamenti di dominanza (U) e non-conformismo/non-conservatorismo rispetto ai valori del gruppo, fino alla devianza nei riguardi del centramento dell'interesse sul compito (B): l'elemento che accomuna tali atti è la presenza di immagini o potenziali simboli con implicazione emotiva. Tale implicazione può avere carattere anche molto diverso, dalla barzelletta all'aneddoto che "raccontano" stati d'animo e azioni, dalla battuta umoristica, all'atto non verbale: l'essenziale è che una fantasia si rifletta in un'azione di qualche tipo, esprimendo emozioni e significati simbolici profondi. Più in particolare, ogni volta che viene riportata l'azione di un'altra persona o essere immaginario, l'atto va schedato in questa categoria, anche se colui che parla ritiene di fornire informazioni: comunque, nel dubbio tra la schedatura in "Scherza"/"Drammatizza" e quella in "Dà informazione" va preferita la prima. "Scherzi" e "Drammatizzazioni" possono essere concettualizzati come suggerimenti indiretti all'ascoltatore, in parallelo con i "Suggerimenti" diretti compresi nella categoria 4. CAT. 3 "Concorda" Gli atti inclusi in questa categoria nascono da una fusione di atteggiamenti amichevoli ((P) e conformisti/conservatori rispetto ai valori del gruppo (F): si tratta di atti che esprimono accordo in forme variabili, da segni non-verbali di assenso, a manifestazioni, verbali e non, di interesse, approvazione, attenzione, da completamenti e anticipazioni del pensiero altrui, ad esplicite dichiarazioni di approvazione rispetto a "Informazione", "Opinioni", "Suggerimenti" dati da altri. CAT. 4 "Dà suggerimenti" Gli atti inclusi in questa categoria nascono da una fusione di atteggiamenti di dominanza (U) e di conformismo/conservatorismo nei riguardi dei valori del gruppo, nel senso di centramento dell'interesse sul compito (F): la categoria comprende tutte le modalità routinarie di controllo della comunicazione e di orientamento dell'attenzione del gruppo su problemi relativi al compito, da richiamare il problema che deve essere affrontato a richiedere l'attenzione su quello che uno sta dicendo ovvero sottolinearne l'importanza (ad es., "Adesso fate molta attenzione", "Procediamo in modo più ordinato", "Teniamo presente l'ordine del giorno dei nostri lavori", "Ora si apre una nuova fase del nostro lavoro", ed altri "Suggerimenti" procedurali). Nella categoria ricadono anche le istruzioni preliminari date ad un nuovo membro appena entrato nel gruppo ed ogni tentativo esplicito e diretto di orientare, guidare, preparare altri a qualche compito, persuaderli, prevaricarli, esortarli, nonchè ogni "Suggerimento" formalmente neutro ma dato nell'implicita attesa che esso venga seguito. In ogni caso, vanno inclusi in questa categoria solo atti privi di connotazione emotiva, positiva o negativa che sia: quando tale connotazione è presente, l'atto va schedato come "Si mostra amichevole", ovvero "Si mostra ostile". La categoria è invece caratterizzata da una connotazione di ascendenza/dominanza: "Suggerimento" implica l'attesa di giungere attraverso esso a controllare/orientare legittimamente il comportamento altrui, quindi ogni atto privo di tale connotazione anche se grammaticalmente appare un suggerimento, va schedato in una diversa categoria (come "Dà opinioni" ovvero "Dà informazione"). Ovviamente, nella categoria rientrano pure tutti i "Suggerimenti" sostanziali connessi allo specifico compito (proposte di soluzioni, anche parziali, date a problemi relativi al compito e riconosciuti come tali dal gruppo: "dove cominciare", "cosa fare", "come affrontare" e simili). CAT. 5 "Esprime opinioni" Si tratta della categoria più ampia e vaga e quindi correntemente più utilizzata: nello specifico sistema di categorie, tuttavia, vanno tassativamente esclusi da essa tutti gli atti che, pur essendo grammaticalmente espressione di opinioni, abbiano connotazione di ascendenza (U) ovvero di sottomissione ((D), connotazione amichevole (P) ovvero ostile (N), includendo nella categoria soltanto atti con implicazioni strettamente neutrali, obiettive e "serie" rispetto al progresso verso la soluzione del compito, atti dunque connotanti atteggiamenti conformisti/conservatori nei riguardi dei valori del gruppo (F). Si tratta comunque di atti molto vari, riconducibili a diverse sub-categorie.
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Livi- Psicologia dei Gruppi 2010-11 La prima di queste raggruppa affermazioni di obblighi morali, di valori importanti, di intenzioni e principi-guida collocate in una prospettiva temporale futura ancora indefinita per quanto riguarda mezzi e vie per raggiungere lo scopo: ad es., "Penso dovremmo fare qualcosa a questo riguardo", "Mi sembra giusto che ...", "Ho sempre pensato che ...", "In questo gruppo noi ..." e simili, includendo ogni espressione di aspirazioni normativamente approvate, della necessità di realizzare certi valori, ogni maniferstazione di atteggiamenti seri e riverenti nei riguardi di valori e intenzioni comuni. Vanno poi incluse nella categoria tutte le espressioni e indicazioni verbali riferibili a processi di pensiero riferibili al compito, come introspezione, ragionamento, calcolo, rievocazioni, ipotesi e ogni genere di congetture, atti di comprensione e processi che ad essi conducono, elaborazioni logiche, categorizzazioni, analisi di nessi causa-effetto, ecc. (ad es., "Penso potrebbe essere ...", "Se aggiungiamo ... si ottiene ...", "Da ciò deriva che è necessario ...", "Probabilmente si aspettano che noi ...", "Se noi facciamo così, loro dovranno fare ..." e simili). Va sottolineato che il carattere inferenziale e valutativo vale a distinguere "Esprimere opinioni" da "Dare informazione", l'"Informazione" riguardando atti con esclusivo carattere di descrizioni fattuali di eventi/oggetti osservabili. Entrano nella categoria anche le attività attraverso le quali si tenta, per inferenza o ragionamento, di comprendere, diagnosticare, interpretaremotivazioni/azioni di altri membri del gruppo ovvero del gruppo nel suo insieme, ad es., "Forse questa situazione è simile a quella che mi hai riferito prima", "Può darsi che siamo usciti dai binari perchè stiamo decidendo chi deve essere il leader", e simili. Vanno schedati come "Esprimere opinioni" anche gli atti di critica/valutazione di proprie azioni passate, ad es., "Penso di non aver tenuto conto di ...", "Sembrava poter funzionare ...", e simili. Va infine sottolineato che non devono essere schedati come "Esprimere opinioni" atti i quali possano ragionevolmente, venire schedati in una categoria diversa, ricordando che: - ogni espressione di contenuti di fantasia o di segni di tensione va prioritariamente ed esclusivamente schedato come "Drammatizza" ovvero "Manifesta tensione", mai in categorie diverse; - ogni espressione di sentimenti/atteggiamenti negativi/ostili ovvero positivi/amichevoli va prioritariamente ed esclusivamente schedata come "Si mostra ostile", ovvero "Si mostra amichevole", mai in categorie diverse; - ogni manifestazione di dominanza/ascendente ovvero di sottomissione/subordinazione va prioritariamente ed esclusivamente schedata come "Dà suggerimenti" ovvero "Chiede suggerimenti"; il rispetto di tali priorità consente di limitare il gonfiamento, altrimenti ineluttabile, della categoria "Esprime opinioni". CAT. 6 "Dà informazione" Categoria potenzialmente molto ampia, ma, nell'ambito dello specifico sistema di osservazione, anch'essa definita in modo relativamente restrittivo, vicino al senso comune: la "Informazione" viene infatti caratterizzata come neutrale, fattuale nella forma (seppur non necessariamente vera), fondata sulla percezione o sull'esperienza diretta di eventi/oggetti potenzialmente "pubblici" e quindi verificabile. Affermazioni troppo vaghe in principio per poter essere verificate non vanno dunque classificate come "Informazione" ma piuttosto come "Opinioni". L'"Informazione" così definita non deve perciò connotarsi né come amichevole né come ostile, non deve avere implicazioni di ascendenza, risultare, cioè, atto compiuto con il fine di controllare il comportamento altrui per qualche ragione legittima (atti del genere vanno classificati come "Suggerimenti"); parallelamente non deve contenere implicazioni sul "da farsi", nè avere carattere di "autorivelazione" anche implicita (tramite battute, scherzi, manifestazioni di tensione).
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Livi- Psicologia dei Gruppi 2010-11 Esempi tipici di atti classificabili come "Dare informazione" sono: "Il numero telefonico é ...", "E' necessario un giorno per raggiungere ...", "Ritirano la posta tutti i giorni", "Ci restano due giorni soltanto per ...", "Il mio nome é ...", "Ho sempre vissuto in questa città", "XY ha mal di testa", e simili. Ripetizioni e chiarificazioni di quanto detto da altri invece vanno classificati nella categoria 2 ("Drammatizza"), così come ogni aneddoto quasi fattuale citato nel discorso e ogni cenno alla propria vita emotivo-sentimentale (come: "Nel sogno io facevo...", "Era il più grande, gustoso gelato che abbia mai mangiato", e simili). CAT. 7 "Chiede informazione" Anche questa categoria è potenzialmente molto ampia, ma, nell'ambito dello specifico sistema di osservazione viene definita in modo relativamente restrittivo, vicino al senso comune: entrano unfatti nella categoria solo domande che presumono risposte di tipo fattuale/obiettivo/descrittivo, fondate sull'esperienza, osservazione, rilevazione empirica. Se invece vengono richieste supposizioni, previsioni, congetture e simili, la domanda va classificata come "Chiede opinioni". Esempi tipici sono: "Che giorno é?", "Chi ci convocherà?", "In soldoni vuoi dire che non ti piace?", e simili. Entrano nella categoria anche domande indirette come: "Non sono sicuro della data esatta" oppure "Non ricordo chi deve convocarci", e simili. CAT. 8 "Chiede opinioni" Questa categoria comprende domande che incoraggiano una risposta senza limitarne la natura se non in via molto generale: si lascia libertà all'altro di esprimere interesse/disinteresse, non gli si fa pressione perché concordi o non-concordi, ovvero perché esprima una risposta o atteggiamento predeterminato. In altre parole, le domande che cadono in questa categoria esprimono solo un atteggiamento amichevole (P) senza connotazioni di ascendenza (U) ovvero di conformità ai valori del gruppo (F). Esempi tipici sono: "Cosa pensi in proposito?", "Mi chiedo cosa questo possa implicare"; e, come richiesta indiretta, "Non so immaginare cosa questo possa significare", e simili. Vanno invece classificate come "Dà suggerimenti" tutte le domande che rappresentano tentativi di ottenere una risposta precisa (ad es., "Non credi?", "Giusto?", "Sai cosa intendo?", e simili). CAT. 9 "Chiede suggerimenti" In questa categoria vanno collocate tutte le domande costituite da atti neutrali, orientati sul compito (F), che tuttavia esprimano una connotazione sottomissiva (D), anche nel senso di essere intesi a passare ad altri l'iniziativa: spesso tali atti indicano la presenza di sentimenti di confusione/incertezza circa la posizione e gli scopi del gruppo, circa ciò che sta succedendo nel gruppo, e simili. Esempi tipici di atti compresi in questa categoria sono domande e affermazioni come: "A che punto stiamo?", "Non so cosa fare", "Cosa dobbiamo fare?". Atti che formalmente appaiano come richieste di "Suggerimenti" ma che implichino atteggiamenti di ascendenza/dominanza ((U) vanno schedati "Dà suggerimenti" anzichè "Chiede suggerimenti": ad es., "Mi chiedo se non vi siano altre possibilità", "C'è una mozione su questo punto?", implicando il primo l'esistenza di altre possibilità, il secondo l'intenzione del soggetto di porsi in primo piano CAT. 10 "Non concorda" La categoria comprende atti con implicazione negativa (N) posti all'inizio di sequenze discorsive attraverso le quali viene dichiarato che il contenuto di una proposizione altrui non é accettabile.
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Livi- Psicologia dei Gruppi 2010-11 Esempi tipici sono: "No", "Non sono d'accordo", "Non posso accettare questo", "Non può essere!", "Ci credi proprio?!". Il non-concordare rappresenta quindi una reazione ad un atto altrui: se la connotazione negativa é molto forte tale reazione va classificata nella categoria "Si mostra ostile". Deve essere fortemente sottolineato che solo l'atto iniziale di una sequenza discorsiva nella quale vengano rifiutate proposizioni altrui va siglato come disaccordo: il resto della sequenza, invece, va collocato nella categoria appropriata ("Dà informazioni"; "Opinioni"; "Suggerimenti"; tranne nel caso in cui il tono e l'esposizione siano tali da trasmettere sentimenti fortemente negativi, caso nel quale l'atto va siglato "Si mostra ostile"); ad es., la frase "Non credo/Mi sembra fossero di più/Ricordo infatti di averne visti almeno 5", va schedata: " Non concorda" (per "Non credo ..."), "Esprime opinioni" (per "Mi sembra fossero di più ..."), "Dà informazioni" (per "Ricordo infatti di averne visti almeno 5"); parallelamente, la frase "Non credo/Mi sembra dovremmo essere più cauti/Non hai il diritto di andare in giro a dire cose del genere", va schedata Non concorda" (per "Non credo ..."), "Si mostra ostile", 2 frequenze (per "Mi sembra dovremmo essere più cauti ..." e per "Non hai il diritto di andare in giro a dire cose del genere"). CAT. 11 "Manifesta tensione" Sono compresi in questa categoria atti con implicazione sottomissiva (D) e non-conformista rispetto al perseguimento degli obiettivi e valori del gruppo (B), senza tuttavia chiara connotazione negativa nei riguardi di altre persone. Comprende fenomeni molto vari, dai segni di emotività ansiosa (manifestazioni di allarme, sconcerto, disagio, esitazioni nel parlare, arrossamento, sudorazione, tremori e simili) ai segni, verbali o motori, di paura, apprensione, panico, alle manifestazioni di riso nervoso. CAT. 12 "Si mostra ostile" Vengono classificati in questa categoria tutti gli atti manifesti che appaiono in qualche modo negativi/ostili (N), con l'eccezione di quelli schedabili nella categoria 10 ("Non concorda"): il limite per classificare una manifestazione come ostile va posto molto in basso, nel senso che debbono bastare segni minimi per procedere all'inclusione nella categoria. Sono esempi tipici di atti del genere: a) le manifestazioni ostili (N) sottese da atteggiamenti di ascendenza/dominanza (U), da orientamento moralistico (F): si tratta di atti che implicano il tentativo di controllare, governare, dirigere gli altri ai quali viene grandemente limitata l'autonomia decisionale (assegnare arbitrariamente ruoli e compiti, imporre comandi, rimproverare, redarguire, e simili); b) le manifestazioni ostili (N) sottese da atteggiamento ascendente (U) ma senza orientamento moralistico o, all'opposto, anticonformista (soverchiare e/o interrompere gli altri nella conversazione; deprezzare/diminuire/ridicolizzare/diffamare gli altri; mostrare atteggiamenti aggressivi, combattivi, distruttivi verso gli altri; tentare di forzare, coercire, dominare gli altri; mostrarsi dogmatico, assertivo, imperioso, arrogante, invidioso, presuntuoso); c) le manifestazioni ostili (N) sottese da atteggiamenti di dominanza (U) e da orientamento anticonformista (B): si tratta di atti contro persone in posizione di autorità e/o contro le norme del gruppo; d) le manifestazioni ostili (N) senza atteggiamenti di dominanza, centrate sul compito (F) quali atti ostili da coscienziosità eccessiva, per affermare principi, e simili; e) le manifestazioni ostili da semplici sentimenti negativi verso gli altri (N), come atti di ostruzionismo e/o di non-collaborazione, rifiuto di concessione di risorse, ecc.; f) le manifestazioni ostili da atteggiamento negativo verso gli altri (N) e verso le norme/valori del gruppo (B), quali resistenza all'influenza altrui, tendenza ad ignorare ordini, prescrizioni, ecc., tendenza a sconfessare altri, e simili; g) le manifestazioni di auto-sacrificio e auto-vittimizzazione esibita, ostili in quanto sono volte, implicitamente o esplicitamente, a sminuire gli altri (N) nonostante il loro carattere
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Livi- Psicologia dei Gruppi 2010-11 sottomissivo (D) e conformista (F) rispetto ai valori del gruppo, quali atti intesi a "far vergognare" gli altri, a colpevolizzarli, e simili; h) le manifestazioni ostili (N) di tipo passivo/sottomesso (D), quali forme passive di rifiuto di altri (freddezza, scarsa espansività, ingratitudine, scarsa considerazione degli altri, atteggiamenti non-comunicativi, mutismo, reticenza, scarsa responsività, timidezza sociale, ecc.); i) le manifestazioni ostili (N) con orientamento sottomissivo (D) e non-conformista rispetto ai valori del gruppo (B), come le espressioni di insoddisfazione, frustrazione, scontentezza, disattenzione, noia e simili, il fare riferimento a fonti ed autorità esterne al gruppo, e simili.
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GRIGLIE OSSERVAZIONE (“CARTA E MATITA”) INTERACTION PROCESS ANALYSIS (IPA)
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Target multiplo OSSERVATORE ____________ GRUPPO___________GIORNO E ORA _____________
Categorie 1) Si mostra amichevole, ipervaluta gli altri, dà aiuto, gratifica 2) Scherza, ride, si mostra soddisfatto
A
B
3) Concorda, esprime accettazione, comprende, si mostra compiacente 4) Dà suggerimenti, direttive, che implicano autonomia dagli altri 5) Esprime opinioni, valutazioni, manifesta sentimenti, desideri, analisi 6) Dà informazioni; ripete, chiarisce, conferma 7) Chiede informazioni, ripetizioni, chiarimenti, conferme 8) Chiede opinioni, valutazioni, ana lisi, espress. di sentimenti e desideri 9) Chiede suggerimenti, direttive, modi possibili di azione 10) Non concorda, rifiuta passivamente, si mostra troppo formale, respinge l'aiuto 11) Manifesta tensione, chiede aiuto, tende a fuggire dal campo 12) Si mostra ostile, svaluta gli altri, difende o mette in primo piano se stesso
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Target C
D
Gruppo
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Singolo target SOGG. OSSERVATO __________________
1) Si mostra amichevole, ipervaluta gli altri, dà aiuto, gratifica
2) Scherza, ride, si mostra soddisfatto
3) Concorda, esprime accettazione, comprende, si mostra compiacente
4) Dà suggerimenti, direttive, che implicano autonomia dagli altri
5) Esprime opinioni, valutazioni, analisi; manifesta sentimenti, desideri
6) Dà informazioni; ripete, chiarisce, conferma
7) Chiede informazioni, ripetizioni, chiarimenti, conferme
8) Chiede opinioni, valutazioni, analisi, espressione di sentimenti e desideri
9) Chiede suggerimenti, direttive, modi possibili di azione
10) Non concorda, rifiuta passivamente, si mostra troppo formale, respinge l'aiuto
11) Manifesta tensione, chiede aiuto, tende a fuggire dal campo
12) Si mostra ostile, svaluta gli altri, difende o mette in primo piano se stesso
OSSERVATORE ________________ GIORNO E ORA ___________________________
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Riferimenti bibliografici Bales, Robert Freed (1970) Personality and interpersonal behavior. New York, Holt, Rinehart, Pierro, A., Livi, S. (2001). “ Tecniche di osservazione sistematica dei processi di gruppo: attendibilità e validità della Interaction Process Analysis (IPA) e della SYstematic Multiple Level Observation of Groups (SYMLOG)”. Psychofenia, 6, 79-100. Link: http://sibaese.unisalento.it/index.php/psychofenia/article/viewFile/3596/2991
Griglie di Osservazione digitali (The Observer ®) mail to
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