La guida di Londra di Oscar Wilde

5 downloads 143 Views 920KB Size Report
FACOLTÀ DI LINGUE E LETTERATURE STRANIERE. Corso di studi in Scienze del Turismo. Alberto Frea. TESI DI LAUREA. La guida di Londra di Oscar Wilde.
UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI TORINO FACOLTÀ DI LINGUE E LETTERATURE STRANIERE Corso di studi in Scienze del Turismo

Alberto Frea

TESI DI LAUREA

La guida di Londra di Oscar Wilde

Relatore Prof. ssa Donatella A. Badin

Anno Accademico 2009 – 2010

INTRODUZIONE

Figura 1 Panorama notturno sul Tamigi

Londra con quasi 8 milioni di abitanti ed una superficie di più di 1600 kmq è una metropoli in continua evoluzione, con una storia lunga ed affascinante testimoniata da palazzi, gallerie d‟arte, musei e monumenti di epoche differenti. Questo patrimonio artistico e architettonico attrae ogni anno oltre 26 milioni di turisti.2 Una peculiarità della cittadinanza londinese è quella di essere composta dal maggior numero di gruppi etnici e lingue differenti rispetto a ogni altra capitale europea soprattutto a causa del passato coloniale. Tutto ciò ha contribuito moltissimo alla varietà del paesaggio culturale di Londra, rendendola una città tollerante, che non ha mai scelto i propri abitanti ma è sempre stata tradizionalmente pronta ad accogliere tutti.

2

Cifra relativa al 2008 dal sito http://www.visitbritain.org/.

5

La Londra Vittoriana La scena culturale inglese si è molto evoluta rispetto al periodo Vittoriano, gli anni tra il 1837 e il 1901 in cui sul trono d‟Inghilterra regnò la regina Vittoria (dando vita al più lungo regno della storia inglese, ben 64 anni). È noto come all‟epoca una cerchia ristretta di aristocratici dettasse le regole di una società chiusa in sè stessa e nelle proprie austere regole morali, che limitavano di molto il libero arbitrio degli individui.

Figura 2 Westminster Bridge nel 1880 circa

Era una città diversa rispetto alla Londra aperta e libertina che conosciamo oggi e a farne le spese sul finire del XIX secolo, fu il più grande ed innovativo intellettuale, scrittore e commediografo di quegli anni, Oscar Wilde. Irlandese di nascita, egli raggiunse la fama nel corso degli anni trascorsi nella città di Londra. Nel 1879, appena uscito dall‟Università di Oxford poco più che venticinquenne, decise di stabilirsi proprio a Londra e al suo sbarco sulla scena londinese proferì le

6

seguenti parole profetiche: «I‟ll be a poet, a writer, a dramatist. Somehow or other I‟ll be famous, and if not famous, I‟ll be notorius».3 La Londra che lo accolse stava vivendo una rapida fase evolutiva, come del resto tutta l‟Inghilterra nel corso del XIX secolo. Guidata dalla regina Victoria, l‟Inghilterra ottenne la massima affermazione in tutti i campi a livello mondiale: politico, di progresso civile, tecnico e scientifico, economico, intellettuale, di costume e stile di vita. L‟economia si era sviluppata enormemente, trascinata dalla crescita delle industrie seguita alla Rivoluzione Industriale e dalla florida rete di scambi marittimi che avevano reso il porto di Londra il più importante del mondo. Tutto ciò aveva attratto flussi migratori dalle campagne e dal resto dell‟Europa portando la popolazione a 4 milioni di unità.4 In tutto il Paese nacquero nuove città mentre nella capitale si crearono appositi nuclei abitativi per accogliere il proletariato e si svilupparono le infrastrutture (vennero costruite ferrovie e diversi tratti della metropolitana). In questi anni si assistette all‟ascesa di una classe media soddisfatta e fiera di sé, la cui fiducia nelle proprie capacità imprenditoriali e nella propria filosofia di vita caratterizzata dal conseguimento dell‟utile e del pratico portò sul piano sociale all‟esplosione del capitalismo e del libero mercato e nel privato all‟imborghesimento e alla volgarizzazione e infine all‟appiattimento dei valori romantici.5

Se da un lato Londra, grazie alla posizione dominante raggiunta, poteva sfoggiare splendidi palazzi, negozi alla moda, oltre ad un vasto repertorio di divertimenti per i più ricchi quali teatri e gallerie d‟arte, dall‟altro era divorata da numerose piaghe sociali. Con l‟afflusso dalle campagne di grandi masse si assistette infatti a una speculazione edilizia, caratterizzata da un‟espansione disordinata e dalla creazione di grandi agglomerati abitativi dove a condizioni igienico-sanitarie precarie fecero eco

Sir David Oswald Hunter Blair, In Victorian days and other papers, London Longmans, 1939, (2nd ed., 1969), p. 122, “sarò un poeta, uno scrittore, un drammaturgo. In un modo o nell’altro sarò famoso e se non famoso sarò noto”. 4 Dati da http://www.londononline.co.uk/factfile/historical. 5 Paolo Bertinetti, Breve storia della letteratura inglese, Torino, Giulio Einaudi Editore, 2004, p.190. 3

7

le malattie e la condanna alla disoccupazione di intere aree produttive a causa dell‟introduzione di nuovi macchinari. Nelle opere di Wilde che sono state prese in esame viene riservato spazio a tutti gli aspetti contrastanti dell‟epoca. Riprendendo le idee dello scrittore nel corso della tesi saranno affrontate le tematiche relative all‟epoca Vittoriana appena introdotte (i problemi sociali troveranno per esempio spazio nel capitolo dedicato all‟East End). A rappresentare la parte benestante della città, quella delle society comedies di Wilde, vi erano l‟aristocrazia e la classe borghese emergente, che in questi anni come detto sfoggiavano un‟austerità, dignità e rigore morale portati all‟esasperazione (impersonati proprio dalla figura della Regina Vittoria). All‟epoca però «all‟uomo era concesso mantenere alla luce del giorno un‟apparenza di rigoroso e intransigente decoro e, la notte, ricercare piaceri proibiti [...] ».6 Wilde seppe smascherare questa ipocrisia nei suoi scritti e la esorcizzò attraverso uno stile di vita dissoluto condotto sotto gli occhi di tutta Londra (che però lo condannò).

Fonti della tesi Nonostante le discordanze tra le numerosissime biografie di Oscar Wilde redatte nel corso di più di un secolo, tutte mettono in risalto in egual misura l‟importanza che ebbe la città di Londra per la sua affermazione. Proprio per questo motivo si è deciso di trattare in questa tesi la storia della sua vita durante gli anni passati nella metropoli. Per affrontare tale analisi è stato prezioso lo spunto di due pubblicazioni già esistenti sull‟argomento, Walks in Oscar Wilde’s London e Oscar Wilde’s London che tuttavia catalizzano la propria attenzione su luoghi e personaggi della Londra tardo-Vittoriana, senza concentrarsi veramente sulla vita che Oscar Wilde condusse in città. In questa tesi è stato invece utilizzato un approccio diverso e inedito: concentrandosi esclusivamente sulla figura di Oscar Wilde, sulle sue vicende 6

Bertinetti, p. 191.

8

biografiche e su tutta la sua produzione scritta, è stata redatta una lista di punti d‟interesse di Londra (molti di essi non comparivano nelle opere precedenti), che sono poi venuti a formare un itinerario organico all‟interno della città. Per quanto riguarda la vita di Wilde, sono state selezionate alcune biografie in base ai seguenti criteri: 

biografie redatte dai contemporanei di Wilde, che lo avevano conosciuto di persona, le quali pur fornendo un preziosissimo contributo non sono del tutto attendibili. Come infatti afferma Merlin Holland, nipote di Oscar Wilde:

Those friends who could have given balanced and reliable accounts, [...] did not. [...]. Those who had known him less well found that by 1920 the connection was more beneficial than harmful, [...] but the most part alluded to his downfall in veiled terms.7



La biografia di Philippe Jullian8 nel 1967, anno in cui in Inghilterra venne depenalizzato il reato di omosessualità, caddero le inibizioni ed emersero molti particolari inediti circa la vita (e le relazioni omosessuali), di Wilde.



La biografia di Richard Ellmann9, la migliore e più completa mai redatta, pubblicata in tempi recenti che raggruppa e corregge il lavoro di tutte le opere precedenti.

Per quanto riguarda gli aspetti biografici è stata inoltre molto utile la consultazione della raccolta delle lettere di Oscar Wilde, uscita in forma integrale soltanto nel 2000.10 7

Merlin Holland, in A.A.V.V., The Cambridge Companion to Oscar Wilde, Cambridge, Cambridge Press University, 1997, p. 5, “gli amici che avrebbero potuto dare resoconti equilibrati e attendibili, *…+ non lo fecero *…+. Coloro che lo avevano conosciuto meno bene trovarono che verso il 1920 il legame fosse più benefico che dannoso, *…+ ma la maggior parte alluse alla sua caduta in termini velati”. 8 Philippe Jullian (1922-1977) scrittore, romanziere e biografo appassionato di disegno e pittura trascorse molti anni a Londra dove si distinse come disegnatore e caricaturista, ma dedicò gran parte dei suoi studi al movimento estetico di Wilde. 9 Richard Ellmann (1918-1987) è stato uno dei più importanti studiosi di letteratura inglese e irlandese. Autore anche di una importante biografia di James Joyce ha dedicato gli ultimi vent’anni della sua vita allo studio minuzioso della vita e opere di Oscar Wilde.

9

L‟altro tipo di fonti utilizzate sono le opere di Wilde, nelle quali Londra è quasi sempre protagonista. Gli scritti possono essere considerati anch‟essi come una sorta di autobiografia di Oscar Wilde, dato che in parecchi dei suoi personaggi mise così tanto di sé stesso da restarne per sua stessa ammissione stupito. Una volta consultate tutte le opere più importanti dell‟autore è stata redatta un‟ulteriore lista di luoghi che è andata ad integrare la precedente. Tra le opere consultate non poteva mancare The Picture of Dorian Gray, l‟opera più londinese di tutte (e in cui gli aspetti della personalità di Wilde sono più riconoscibili nei vari personaggi). In esso troviamo oltre alla parte ricca di Londra anche quella dei bassifondi, con povertà, prostituzione e delinquenza che viene raccontata nelle cupe atmosfere della vita notturna della città. All‟interno del romanzo le parole “nebbia” e “oscuro” compaiono rispettivamente per 16 e 15 volte e la parola “paura” ben 52 volte.

Lo sviluppo dell’itinerario Il frutto di questo lavoro di ricerca è l‟itinerario turistico sviluppato nelle pagine che seguono. I punti d‟interesse sono circoscritti in 6 macroaree che coincidono con i principali quartieri del West End11 di Londra, più una parte dedicata alla City e l’East End. È da notare come il percorso, benché suddiviso tra quartieri, sia stato ideato come un itinerario analitico che permette di visitare la città di Londra, percorrendola a piedi, nel giro di un paio di giorni con un andamento da ovest verso est. Molti dei luoghi consigliati si trovano nelle zone più visitate di Londra (tuttavia sono previste anche piste meno battute), ma spesso sfuggono alla vista o vengono ignorati dal turista “mordi e fuggi”.

10

Vedi bibliografia. Il termine introdotto nel secolo XIX identifica la zona di Londra a nord del Tamigi e a ovest delle antiche mura romane e della City. Nel West End si trovano la maggior parte delle attrazioni turistiche, degli hotel, ristoranti e locali d’intrattenimento nonchè innumeroli negozi, ambasciate e sedi di importanti società. 11

10

Per ogni punto d‟interesse viene spiegato il motivo che lo lega a Oscar Wilde seguito da una descrizione del luogo, su come esso si presentava a fine XIX secolo e su come è cambiato ed appare oggi. Il reperimento delle informazioni circa i luoghi è avvenuto grazie all‟ausilio di una serie di guide turistiche di Londra di epoche differenti, oltre che ad una approfondita raccolta di informazioni su vari siti internet. Una volta redatta la lista definitiva dei luoghi ordinati su mappe multimediali in un percorso organico, chi scrive si è poi recato sul posto per verificare l‟attendibilità delle notizie raccolte e la possibilità di mettere in pratica sul campo quanto progettato a tavolino. Molte delle foto presenti nelle prossime pagine sono state scattate proprio nel corso di tale sopralluogo. Quanto segue non può e non vuole essere confrontato con una classica guida turistica di Londra. Diversamente da essa, presenta numerose (e intenzionali) omissioni tra i luoghi più visitati dal turista moderno. Tra quelli indicati nella top ten del sito internet istituzionale del turismo a Londra, troveranno posto solo tre dei dieci luoghi giudicati irrinunciabili.12 Lo scopo è invece quello di offrire uno strumento utile e prezioso per tornare indietro nel tempo e capire quanto Oscar Wilde abbia influito nella vita di Londra nel corso dei suoi 16 anni di permanenza (a piede libero) e come i luoghi appartenenti alla sua epoca si presentino ai nostri giorni. Nonostante Londra sia una meta per turismo di massa viene data quindi la possibilità di differenziare il proprio itinerario rispetto a quello standard, andando ad attingere alla storia di uno dei protagonisti del XIX secolo. Esperienze di questo tipo sono fondamentali nel mercato turistico odierno, in un contesto globale in cui tutti i luoghi della terra sono ormai facilmente raggiungibili. Molti dei prodotti turistici offerti dagli addetti ai lavori nascono proprio dalla considerazione che sia necessario differenziare l‟offerta anche sulla stessa meta.

12

http://www.visitlondon.com/attractions/culture/top-ten-attractions.

11

La tesi qui redatta segue il filone di esperienze analoghe che s‟inseriscono nel segmento del turismo culturale, un mercato di nicchia che permette di avere un approccio più profondo con i luoghi e la loro storia, diversamente dal concetto di turismo moderno, spesso troppo superficiale. Nell‟immagine in basso è possibile identificare le varie zone coperte dall‟itinerario, raffigurate con colori diversi. Al principio di ogni capitolo vengono invece presentate delle mappe dettagliate dei punti d‟interesse coperti dal tragitto all‟interno del quartiere.

1.

 CHELSEA

2.

 BELGRAVIA

3.

 MAYFAIR

4.

 ST JAMES

5.

 SOHO

6.

 STRAND E COVENT GARDEN

7.

 CITY E EAST END

12

CHELSEA

1.

CASA DI OSCAR WILDE E FRANK MILES

2.

CASA DI JAMES MCNEILL WHISTLER

3.

CASA DI OSCAR WILDE E CONSTANCE LLOYD

4.

CASA DI JANE FRANCESCA SPERANZA WILDE

5.

CHELSEA HOSPITAL GARDEN

6.

CHEYNE WALK

Chelsea come altri trattati più avanti, ha subito numerose metamorfosi nel corso della storia. Ecco come lo descrive una guida del 1860: «the once rural Chelsea is crowded with poor. Close to Belgravia on its south-eastern side lies Westminster proper, like the beggar at the rich man‟s gate. [...], Malaria and disease prevail in Westminster proper, the drains lying beneath the level of the Thames at high water».13

13

John Murray, Murray’s Modern London, London, John Murray, 1860, (ed. facsimile, Moretonhampstead, Old House Books, 2003, p. xiii), “un tempo zona rurale, Chelsea è pieno di povertà. Vicino a Belgravia sul lato sud-est si trova Westminster, come il mendicante al cancello dell’uomo ricco. *…+ Malaria ed infermità sono assai comuni a Westminster, dato che con l’alta marea la rete fognaria si trova al di sotto del livello del Tamigi”.

13