le macro in excel - mtcube

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EXCEL Le macro

Copyright 2007 Raffaella Folgieri– è vietata ogni riproduzione, anche parziale, del contenuto del manuale, se non previa autorizzazione da parte dell’autore.

www.erreffeweb.com MACRO IN EXCEL Le macro in Microsoft Excel. ...................................................................................................................3 Il modulo ..................................................................................................................................................3 Creare un modulo .................................................................................................................................4 Istruzioni per la creazione di moduli ........................................................................................................4 Moduli stampati....................................................................................................................................5 Moduli in linea (a video) ......................................................................................................................5 Creare un modulo in linea o stampato ..................................................................................................6 Limitare la visualizzazione e la modifica di un singolo foglio di lavoro..............................................8 Eliminare fogli da una cartella di lavoro ..............................................................................................9 Utilizzare un modulo di Microsoft Excel per raccogliere informazioni dagli utenti Web....................9 Risolvere i problemi sulla creazione dei moduli ................................................................................ 10 Risolvere i problemi sulla formattazione del foglio. ..........................................................................11 Cenni preliminari sull'aggiunta di pulsanti, caselle di controllo e altri controlli ....................................11 Aggiungere pulsanti, caselle di controllo e altri tipi di controllo a un foglio di lavoro ......................12 Tipi di pulsante, caselle di controllo e altri controlli sulla barra degli strumenti Moduli ...................12 Tipi di controllo ActiveX ...................................................................................................................14 Automatizzare un'operazione utilizzando un controllo ActiveX ........................................................15 Modificare, spostare o ridimensionare un pulsante, una casella di controllo o un altro controllo......15 Modificare, spostare o ridimensionare controlli ActiveX...................................................................16 Risolvere i problemi relativi a pulsanti, caselle di controllo e altri controlli ......................................16 Che cos'è l'Autocomposizione Modelli con memorizzazione dati .........................................................16 Creare un modello per la copia dei dati di un foglio di lavoro in un database....................................17 Modificare un record in un database collegato creato con l'Autocomposizione Modelli ...................18 Modificare un elenco o aggiungervi dati utilizzando un modulo dati ................................................18 Creare una maschera di Microsoft Access per un elenco di Microsoft Excel.....................................19 Immettere dati in un elenco di Microsoft Excel utilizzando una maschera di Microsoft Access .......19 Calcolo Rapido di un foglio di lavoro ....................................................................................................20 Risolvere i problemi relativi alle formule e ai valori di errore ...........................................................20 Risolvere i problemi relativi agli errori delle formule ........................................................................21 Modalità di calcolo dei valori utilizzando le formule.........................................................................21 Sintassi delle formule .........................................................................................................................22 Riferimenti di cella .............................................................................................................................22 Funzioni del foglio di lavoro ..............................................................................................................22 Sintassi delle formule .........................................................................................................................22 Utilizzo della Finestra della formula per l'immissione e la modifica delle formule ...........................23 Operatori di calcolo delle formule ......................................................................................................24 Ordine di esecuzione delle operazioni nelle formule..........................................................................25 Modalità di conversione dei valori in formule....................................................................................26 Modalità di esecuzione di calcoli su date e ore...................................................................................26 Immettere una formula per calcolare un valore ......................................................................................27 Esempi di formule comuni .................................................................................................................27 Visualizzare formule e valori su un foglio di lavoro ..........................................................................28 Modificare una formula ......................................................................................................................28 Modificare una formula in forma di matrice ......................................................................................29 Spostare o copiare una formula ..........................................................................................................29 Sostituire una formula o parte di essa con i relativi valori calcolati ...................................................29 Eliminare una formula o una formula in forma di matrice .................................................................30 Differenza tra riferimenti relativi e riferimenti assoluti......................................................................31 Riferimenti R1C1 ...............................................................................................................................32 Creare riferimenti alla stessa cella o allo stesso intervallo su più fogli utilizzando un riferimento 3D ............................................................................................................................................................32 Indicazioni per l'utilizzo di riferimenti 3D .........................................................................................32 Conseguenze dello spostamento, della copia, dell'inserimento o dell'eliminazione di fogli di lavoro sui riferimenti 3D ...............................................................................................................................33 Utilizzo di funzioni per il calcolo di valori.............................................................................................33 Utilizzo di più funzioni all'interno di funzioni o nidificazione...........................................................33

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Le macro in Microsoft Excel. Nelle versioni precedenti di Microsoft Excel le macro erano scritte su un apposito foglio su caselle consecutive cui facevano riferimento le caselle di altri fogli in cui dovevano comparire, appunto, i risultati di procedure, funzioni o quanto prodotto da tali macro. Da Excel 97 in poi, invece, le macro vengono scritte in VBA (Visual Basic for Application) che è un subset relativamente ristretto di Visual Basic (nel senso che mancano gli elementi di gestione dei form visual basic ed alcune librerie particolari). Grazie all’uso delle macro, è possibile rendere interattiva una cartella Excel, fornendo un’interfaccia applicativa più gradevole, dotata di campi, controlli, immagini e sensibile agli eventi. In questo manuale approfondiremo le macro, i moduli, i controlli e dettagli tecnici circa l’uso delle formule.

Il modulo In Excel è possibile creare Moduli sul foglio di lavoro, cioè dei veri e propri Form in cui posizionare campi, bottoni e aree sensibili per ottenere un'interfaccia user friendly più simile ad un applicativo. Un esempio di modulo è riportato nella figura a seguire, tratta dall’help on line di Excel stesso:

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www.erreffeweb.com Creare un modulo Su un foglio di lavoro si possono creare moduli personalizzati definendone testo, grafica e “formattazione” desiderati. Una volta che abbiamo impostato tutte le preferenze, dobbiamo solo salvare la cartella di lavoro come modello1. Scegliete ora il comando Nuovo dal menu File: sarà possibile utilizzare il modello salvato per visualizzare una copia vuota del modulo che potrà dunque essere compilato e salvato come nuovo modulo. Un modulo come quello che avete creato, può essere stampato su carta, compilato oppure completato a video prima di effettuarne la stampa. In quest'ultimo caso, è possibile includere alcune caratteristiche per rendere automatica l'immissione e l'analisi delle informazioni. E’ possibile utilizzare i moduli anche per raccogliere le informazioni dagli utenti di un sito Web. Infatti anche Excel fornisce la possibilità di creare pagine Web, anche se ve ne sconsigliamo l’utilizzo, perché è più agevole creare un sito mediante Front Page o direttamente in linguaggio HTML. Se proprio volete utilizzare il modulo creato in un sito Web, comunque, utilizzate l'Autocomposizione Modulo Web e impostate un modulo per aggiungere automaticamente a un database le informazioni raccolte. NOTA: se scegliete Nuovo dal menu File e create una nuova cartella di lavoro utilizzando i modelli Gestione acquisti, Gestione fatturazione o Rimborso spese, potete vedere i moduli incorporati in Excel, che consistono in fogli di lavoro già formattati che includono speciali controlli2 e formule che consentono di rendere automatica la compilazione del modulo e l'elaborazione dei dati immessi. Tali esempi vi consentiranno di familiarizzare con i moduli e di comprenderne agevolmente i meccanismi.

Istruzioni per la creazione di moduli Per creare un modulo compilato a video o pronto per la stampa, si utilizzano le stesse istruzioni. Al foglio di lavoro si aggiungono testi, etichette e altro e si formattano le celle nel modo desiderato. Ovviamente è possibile aggiungere i controlli solo ai moduli compilati a video (per rendere automatica la compilazione, la raccolta e l’elaborazione delle informazioni), mentre ciò non è possibile per i fogli preparati per la stampa (report). Una volta completata la struttura del modulo, si consiglia di salvarlo come modello, in modo che altri possano in seguito crearne nuove copie, analoghe ma vuote, scegliendo Nuovo dal menu File. All’interno della stessa Azienda o dello stesso gruppo di lavoro, si creeranno così degli standard di interfaccia che rendono più agevole non solo lo scambio di informazioni, ma anche l’utilizzo di programmi di lavoro cooperativo, che risulterà immediato, data l’uniformità dell’interfaccia. Per condividere un modulo in rete, occorre memorizzare il relativo modello in un percorso di rete accessibile agli utenti che potranno utilizzarlo. Per fare ciò occorre creare un

1

Modello: cartella di lavoro creata al fine di utilizzarla come template per la creazione di altre cartelle simili. 2

Controllo: oggetto grafico. (Es. bottone, casella di testo, ecc.) Copyright 2007 Raffaella Folgieri– è vietata ogni riproduzione, anche parziale, del contenuto del manuale, se non previa autorizzazione da parte dell’autore.

www.erreffeweb.com collegamento3 al modello del modulo e chiedere agli utenti della rete di copiarlo nella cartella Modelli. Un modulo può essere distribuito e raccolto anche tramite la posta elettronica. Moduli stampati Fate innanzitutto molta attenzione alla facilità d’uso del modulo. Se ad esempio occorre immettere informazioni su più righe, fate che queste siano visibili. Utilizzando la barra degli strumenti Moduli sarà possibile aggiungere caselle di controllo e pulsanti di opzione dotati di etichette: modellate la struttura in modo che sia chiara per tutti. Visto che il modulo va distribuito su carta, ovvero stampato, i controlli dovranno essere deselezionati in modo che le caselle di controllo e i pulsanti di opzione siano vuoti e possano così essere contrassegnati sulla carta. Moduli in linea (a video) Se un modulo viene preparato per essere compilato in linea, è possibile utilizzare ulteriori caratteristiche, rispetto ai moduli preparati per la stampa: • •

il modulo dispone delle stesse funzionalità di un foglio di lavoro, e quindi è possibile utilizzare formule per elaborare le informazioni immesse. Con le formule, infatti, sarà possibile calcolare totali, effettuare medie, ecc. si possono utilizzare anche altri tipi di controlli disponibili nella barra degli strumenti Moduli. Ad esempio si possono selezionare voci da una casella di riepilogo o da una casella combinata, collegata alle celle contenenti l'elenco.

***Per i moduli e le finestre di dialogo destinati ai programmi personalizzati di Visual Basic, Applications Edition o per l'utilizzo sul Web, si consiglia di utilizzare i più potenti e versatili controlli ActiveX 4 disponibili sulla barra degli strumenti Strumenti di controllo. •

Le macro consentono di automatizzare l'elaborazione dei dati immessi e personalizzare ulteriormente il modulo a seconda delle voci immesse. Se ad esempio si seleziona una casella di controllo con l'etichetta "Coniugato", una macro ad essa collegata potrebbe visualizzare la voce "Nome del coniuge".

3

Collegamento: Icona che fa riferimento a un programma o file memorizzato in una posizione diversa. Fare doppio clic sull'icona per avviare il programma o aprire il file. È possibile inserire collegamenti nel desktop o in altre posizioni da cui è possibile accedere rapidamente agli elementi desiderati. I collegamenti sono disponibili solo se si utilizza Windows 95 o Windows NT Workstation 4.0. 4 controllo ActiveX: un controllo, come ad esempio una casella di controllo, una casella di riepilogo o un pulsante di comando creato tramite la Casella degli strumenti di controllo che offre agli utenti delle opzioni o esegue delle macro che automatizzano un'attività. Quando si inseriscono dei controlli ActiveX in programmi personalizzati, come ad esempio moduli e finestre di dialogo, sarà possibile scrivere una macro che sarà memorizzata insieme al controllo stesso anziché richiamata ed eseguita quando si fa clic sul controllo. È possibile rendere attivo il controllo scrivendo delle macro in Visual Basic, Application Edition che personalizzano il comportamento del controllo. Per ulteriori informazioni sull'impostazione di proprietà per ciascun controllo e sulla scrittura di macro in Visual Basic, consultare la Guida Visual Basic. Copyright 2007 Raffaella Folgieri– è vietata ogni riproduzione, anche parziale, del contenuto del manuale, se non previa autorizzazione da parte dell’autore.

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• •

Per limitare le informazioni che è possibile immettere in una specifica cella del foglio di lavoro o in una casella di modifica, è possibile utilizzare il comando Convalida del menu Dati per specificare le voci valide. Per includere istruzioni sulla compilazione di un modulo, è possibile aggiungere commenti alle celle. Per impedire modifiche indesiderate al modulo, è possibile proteggere il foglio di lavoro. Selezionare le celle in cui saranno immessi i dati, sia direttamente sia tramite il collegamento a un controllo. Scegliere Celle dal menu Formato, fare clic sulla scheda Protezione e deselezionare la casella di controllo Bloccata. Per impedire che i controlli vengano spostati o ridimensionati, fare clic con il pulsante destro del mouse sul controllo e scegliere Formato controllo dal menu di scelta rapida5. Fare clic sulla scheda Protezione e assicurarsi che la casella di controllo Bloccata sia selezionata. Scegliere Protezione dal menu Strumenti, quindi Proteggi foglio. È possibile nascondere celle o fogli della cartella di lavoro contenenti informazioni che non devono essere visualizzate o modificate da altri utenti, quali formule o elenchi di opzioni collegate a caselle di riepilogo. Quando si crea e si compila un nuovo modulo vuoto basato su un modello, è possibile salvare copie univoche del modulo come si salva una qualsiasi altra cartella di lavoro. Se si desidera che le informazioni immesse in un modulo da ciascun utente siano copiate in un database associato, è possibile utilizzare 6 l'aggiunta Autocomposizione Modelli con memorizzazione dati per collegare le informazioni immesse in un modulo a un database.

Creare un modulo in linea o stampato Prima di creare un modulo, è necessario stabilire se questo verrà compilato in linea oppure su stampa. Per informazioni sulla creazione di moduli, fare clic su . 1

Fare clic su Nuovo.

2

Aggiungere domande, etichette, formule e altre informazioni che si desidera vengano visualizzate nel modulo.

3

Formattare le celle del foglio di lavoro nel modo desiderato. (Formattare un foglio di lavoro da utilizzare come modulo: Utilizzando le normali tecniche di formattazione, è possibile creare un modulo dall'aspetto gradevole e facile da compilare. Per definire ad esempio la struttura di base di un modulo, è possibile variare la griglia del foglio di lavoro modificando la larghezza delle colonne e l'altezza delle righe e unendo delle celle. Per evidenziare le celle in cui dovranno essere immessi i dati, aggiungervi ombreggiatura e bordi. È possibile utilizzare come modello un modulo aziendale standard oppure

5

menu di scelta rapida: menu che mostra i comandi più utili per l'elemento su cui si lavora. Tra gli elementi per i quali è possibile visualizzare un menu di scelta rapida vi sono righe, colonne e celle selezionate, caselle di testo e pulsanti del foglio di lavoro, barre degli strumenti, grafici ed elementi del grafico, oggetti, tabelle pivot e schede dei fogli di lavoro. Per visualizzare un menu di scelta rapida, fare clic con il pulsante destro del mouse su un elemento di un foglio oppure premere MAIUSC+F10. 6 aggiunta: componente che è possibile installare per aggiungere comandi e funzioni a Microsoft Excel. Copyright 2007 Raffaella Folgieri– è vietata ogni riproduzione, anche parziale, del contenuto del manuale, se non previa autorizzazione da parte dell’autore.

www.erreffeweb.com crearne uno personalizzato. Suggerimento Sulle barre degli strumenti sono disponibili pulsanti aggiuntivi per la gestione delle celle unite e altre caratteristiche di formattazione utili per i moduli.) 4

Per aggiungere caselle di controllo, pulsanti di opzione e altri controlli a un modulo da utilizzare in Microsoft Excel, è possibile utilizzare i controlli disponibili sulla barra degli strumenti Moduli.

5

Se il modulo viene utilizzato in un programma personalizzato di Visual Basic, Applications Edition che interagisce con altri programmi di Office o con un sito Internet o Web, utilizzare i controlli disponibili sulla barra degli strumenti Strumenti di controllo. (Come aggiungere pulsanti, caselle di controllo e altri tipi di controllo a un foglio di lavoro: La barra degli strumenti Moduli, sulla quale sono disponibili i controlli creati per eseguire operazioni in Microsoft Excel e per utilizzare macro preesistenti, consente di aggiungere controlli a un foglio di lavoro. Un controllo della barra degli strumenti Moduli risulta utile quando è necessario eseguire una singola macro o creare un sito Web. La barra degli strumenti Strumenti di controllo contiene controlli ActiveX e controlli personalizzati installati da altre applicazioni. I controlli ActiveX utilizzano macro scritte appositamente e risultano utili quando si desidera controllare eventi diversi che hanno luogo durante l'uso del controllo stesso. Quando si aggiunge un controllo, è possibile modificarne le proprietà che ne definiscono l'aspetto, la cella o l'intervallo di celle a cui un controllo fa riferimento, nonché lo stato, ad esempio se, in base all'impostazione predefinita, una casella di controllo è selezionata o deselezionata.)

6

Se si compila il modulo in linea, è possibile specificare le informazioni valide per ciascuna voce. (Specificare le immissioni di cella valide. Quando si desidera assicurarsi che nel foglio di lavoro vengano immessi i dati corretti, è possibile specificare quali dati saranno ritenuti validi per una cella o per un intervallo di celle. È possibile limitare i dati a un particolare tipo (come ad esempio numeri interi, numeri decimali o testo) e impostare dei limiti sulle immissioni valide. È possibile specificare un elenco delle immissioni valide o limitare il numero di caratteri di un'immissione. Se si desidera determinare la validità di un'immissione in base a un calcolo effettuato in un'altra cella, come ad esempio controllare che la cifra immessa per una voce di spesa, sommata alle altre voci di spesa, non ecceda il budget disponibile, sarà possibile utilizzare una formula. Al termine dell'immissione e del calcolo dei dati, sarà possibile controllare il foglio di lavoro per individuare e correggere i dati non validi. Nota Se un cartella di lavoro è condivisa (cartella di lavoro condivisa Una cartella di lavoro impostata in modo che ne sia consentita la visualizzazione e la modifica da parte di più utenti contemporaneamente. Sarà possibile per ciascun utente che salva la cartella di lavoro osservare le modifiche apportate dagli altri utenti. È necessario disporre di Microsoft Excel 97 per modificare una cartella di lavoro condivisa.), sarà possibile immettere dati nelle celle con restrizioni sui dati e visualizzare gli effetti di tali restrizioni, ma non sarà possibile modificare le restrizioni o impostarne di nuove. Per impostare delle restrizioni, sarà necessario rimuovere la cartella di lavoro dall'utilizzo condiviso.)

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Per evitare che vengano apportate modifiche indesiderate durante la compilazione di un modulo in linea, la modifica o l'immissione di dati può essere limitata alle sole celle specificate.

8

Eliminare dalla cartella di lavoro tutti i fogli inutilizzati.

COME FARE

1

Una volta completato il modulo, scegliere Salva con nome dal menu File.

2

Selezionare Modello (*.xlt) dalla casella di riepilogo Salva come tipo.

3

Nella casella di riepilogo Salva in aprire la cartella in cui si desidera memorizzare il modello.

4

Nella casella Nome file digitare il nome del modello, quindi salvarlo nella cartella Modelli o in una sottocartella.

Note Per creare e compilare copie vuote di un modulo sulla base di un modello, scegliere Nuovo dal menu File, quindi selezionare il modello desiderato. Se si desidera salvare ciascun insieme di dati immessi in un modulo come record di database, è possibile collegare le celle del modulo ai campi del database.

Limitare la visualizzazione e la modifica di un singolo foglio di lavoro Quando si protegge il foglio di lavoro, non sarà possibile modificare le celle e gli oggetti grafici che non sono stati sbloccati nei passaggi 2 e 3. 1 Passare al foglio di lavoro che si desidera proteggere. 2 Sbloccare tutte le celle che si desidera poter modificare dopo aver protetto il foglio di lavoro. COME FARE

1

Sbloccare tutti gli oggetti grafici che si desidera poter modificare dopo aver protetto il foglio di lavoro.

2

Nascondere tutte le formule che non si desidera siano visibili.

3

Scegliere Protezione dal menu Strumenti, quindi scegliere Proteggi foglio.



Per impedire modifiche alle celle dei fogli di lavoro oppure ai dati e ad altri elementi dei grafici e per impedire la visualizzazione di righe, colonne e formule nascoste, selezionare la casella di controllo Contenuto.



Per impedire modifiche agli oggetti grafici dei fogli di lavoro o dei grafici, selezionare la casella di controllo Oggetti.

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Per impedire modifiche alle definizioni degli scenari di un foglio di lavoro, selezionare la casella di controllo Scenari.



Per impedire ad altri utenti di rimuovere le protezioni del foglio di lavoro, digitare una password, scegliere OK e digitarla di nuovo nella finestra di dialogo Conferma Password. Per le password viene fatta distinzione tra maiuscole e minuscole. Digitare la password esattamente come si desidera immetterla, incluse le lettere maiuscole e minuscole.



Se si assegna una password, annotarla e custodirla in un posto sicuro. Se si perde la password non sarà più possibile accedere agli elementi protetti del foglio di lavoro.

Eliminare fogli da una cartella di lavoro 1

Selezionare i fogli che si desidera eliminare.

2

Scegliere Elimina foglio dal menu Modifica.

Utilizzare un modulo di Microsoft Excel per raccogliere informazioni dagli utenti Web Se altri utenti accedono al sito Web di cui si dispone, sarà possibile visualizzare un modulo di Microsoft Excel che consenta loro di inserire informazioni nel server Web. In tal modo sarà possibile ad esempio ricevere ordini o richieste dagli utenti. Prima di impostare un sistema di raccolta dati, effettuare le seguenti operazioni: •

Determinare quali dati si desidera raccogliere dagli utenti e creare un modulo su un foglio di lavoro di Microsoft Excel in cui gli utenti possano immettere i dati. È possibile riservare alcune celle del modulo all'immissione di dati da parte di utenti Web. Poiché l'autocomposizione non funziona con i controlli creati nell'Editor di Visual Basic7, sarà necessario utilizzare la barra degli strumenti Moduli per creare controlli sul modulo.



Identificare l'interfaccia utilizzata dal server per ricevere i dati dagli utenti Web. È possibile che il server utilizzi l'Internet Database Connector fornito con il Microsoft Internet Information Server per Windows NT oppure una Common Gateway Interface (CGI). È possibile scaricare il software Microsoft Internet Information Server dal sito Web della Microsoft all'indirizzo http://www.microsoft.com/italy/infoserv/iisinfo.htm. L'amministratore del server potrà fornire informazioni sull'interfaccia del server e sulle autorizzazioni di accesso necessarie per l'impostazione del sistema.



7

Editor di Visual Basic: ambiente in cui è possibile modificare delle macro registrate e scrivere nuove macro e programmi in Visual Basic, Applications Edition. Il comando Editor di Visual Basic è disponibile nel sottomenu Macro del menu Strumenti.

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Se il comando Modulo Web non è visualizzato nel sottomenu Autocomposizione del menu Strumenti, installare l'aggiunta Autocomposizione Modulo Web. Per ulteriori informazioni, fare clic su .

Ulteriori informazioni sui requisiti indicati e sulle operazioni necessarie per implementare, controllare e modificare il sistema di raccolta dati secondo le proprie esigenze sono disponibili nel Capitolo 23, "Administering an Office Web", del Resource Kit di Microsoft Office 97. COME FARE - Avviare l'Autocomposizione Modulo Web

Se il comando Modulo Web non è visualizzato nel sottomenu Autocomposizione del menu Strumenti di Microsoft Excel, installare l'aggiunta Autocomposizione Modulo Web. Per ulteriori informazioni, fare clic su . 1 2 3

Fare clic sul foglio di lavoro di Microsoft Excel contenente il modulo. Scegliere Autocomposizione dal menu Strumenti, quindi Modulo Web. Seguire le istruzioni dell'Autocomposizione Modulo Web.

COME FARE - Caricare un'aggiunta installata in Microsoft Excel

1

Scegliere Aggiunte dal menu Strumenti.

Se l'aggiunta che si desidera utilizzare non è elencata nella casella Aggiunte disponibili, scegliere Sfoglia per individuarla. Se l'aggiunta non è presente sul computer, occorrerà installarla. COME FARE

2

Selezionare la casella di controllo posta accanto all'aggiunta che si desidera caricare nella casella Aggiunte disponibili.

Risolvere i problemi sulla creazione dei moduli Problemi riscontrati: Vengono aggiunti dei record vuoti al database creato con l'Autocomposizione Modelli. Se durante la creazione del database nel passaggio 4 dell'Autocomposizione Modelli si includono record relativi a cartelle di lavoro esistenti, è necessario che le posizioni dei dati nelle cartelle di lavoro esistenti corrispondano alle posizioni delle celle selezionate per i campi dati del modello. Se ad esempio nel passaggio 3 dell'Autocomposizione Modelli è stato specificato che il campo ID impiegato è immesso nella cella $D$4 del foglio denominato Dati_Personali, in tutte le cartelle di lavoro esistenti il numero di identificazione dell'impiegato dovrà essere incluso nella cella Dati_Personali!$D$4. Se le posizioni dei dati non corrispondono, i record aggiunti al database potrebbero risultare incompleti. Copyright 2007 Raffaella Folgieri– è vietata ogni riproduzione, anche parziale, del contenuto del manuale, se non previa autorizzazione da parte dell’autore.

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Dopo avere selezionato il database per l'Autocomposizione Modelli, viene visualizzato un messaggio di errore imprevisto. Se nel passaggio 2 dell'Autocomposizione Modelli si seleziona dBASE o Microsoft FoxPro come tipo di database, selezionare solo la cartella contenente il database. Non includere un nome file nella casella Digitare la posizione ed il nome di un database nuovo o esistente. Risolvere i problemi sulla formattazione del foglio. Problemi riscontrati • Il testo ruotato non viene visualizzato con la corretta angolazione. • L'opzione di rotazione del testo non viene applicata o non è disponibile. • I bordi non vengono visualizzati nel modo desiderato. • I bordi diagonali vengono visualizzati sopra il testo ruotato. • Impossibile utilizzare tutti i formati come formati condizionali. Alcuni formati, quali il colore del carattere e l'ombreggiatura delle celle, cambiano automaticamente. • I formati condizionali non vengono applicati correttamente. • Le opzioni impostate precedentemente nella finestra di dialogo Formattazione Condizionale sono state cancellate.

Cenni preliminari sull'aggiunta di pulsanti, caselle di controllo e altri controlli Quando si crea un modulo personalizzato utilizzando un foglio di lavoro o un foglio grafico, è possibile aggiungervi pulsanti, caselle di controllo e altri controlli. Questi controlli offrono opzioni all'utente o eseguono macro che consentono di automatizzare alcune operazioni. Utilizzando la barra degli strumenti Moduli, è possibile creare controlli quali pulsanti, gruppi di caselle di controllo, caselle di riepilogo o barre di scorrimento. È inoltre possibile associare una macro già esistente a un pulsante o creare altri controlli per fornire dati a una casella di riepilogo o per modificare i dati del foglio di lavoro. I pulsanti disponibili sulla barra degli strumenti Strumenti di controllo, definiti controlli ActiveX, sono simili ai controlli disponibili nei linguaggi di programmazione quale Visual Basic e sono gli stessi controlli che è possibile aggiungere ai moduli personalizzati creati utilizzando l'Editor di Visual Basic. Aggiungendo un controllo ActiveX a un foglio di lavoro, si scrive un codice macro che verrà memorizzato con il controllo stesso e non semplicemente eseguito quando si sceglie il controllo. Alcune proprietà dei controlli ActiveX possono essere modificate, personalizzando così il controllo. È possibile ad esempio mandare a capo automaticamente su più righe l'etichetta associata a un pulsante di opzione e modificare la dimensione del controllo. Ai controlli ActiveX sono associate differenti azioni o eventi, quale il tipo di puntatore visualizzato quando lo si sposta sul controllo. Utilizzando i controlli Copyright 2007 Raffaella Folgieri– è vietata ogni riproduzione, anche parziale, del contenuto del manuale, se non previa autorizzazione da parte dell’autore.

www.erreffeweb.com ActiveX è possibile creare moduli e finestre di dialogo per programmi Visual Basic personalizzati. La barra degli strumenti Strumenti di controllo consente di utilizzare controlli che non sono disponibili sulla barra degli strumenti Moduli, quali i pulsanti tipo interruttore e i controlli per le immagini, e controlli personalizzati installati da altre applicazioni. Per ulteriori informazioni sulle proprietà dei controlli ActiveX, vedere la Guida in linea di Visual Basic. Nota Quando si aggiunge un pulsante a un foglio di lavoro, il pulsante è disponibile solo se il foglio di lavoro è aperto. Se si desidera eseguire una macro utilizzando un pulsante indipendentemente dalle cartelle di lavoro aperte in quel momento, è possibile eseguire la macro tramite un pulsante su una barra degli strumenti personalizzata.

Aggiungere pulsanti, caselle di controllo e altri tipi di controllo a un foglio di lavoro La barra degli strumenti Moduli, sulla quale sono disponibili i controlli creati per eseguire operazioni in Microsoft Excel e per utilizzare macro preesistenti, consente di aggiungere controlli a un foglio di lavoro. Un controllo della barra degli strumenti Moduli risulta utile quando è necessario eseguire una singola macro o creare un sito Web. La barra degli strumenti Strumenti di controllo contiene controlli ActiveX e controlli personalizzati installati da altre applicazioni. I controlli ActiveX utilizzano macro scritte appositamente e risultano utili quando si desidera controllare eventi diversi che hanno luogo durante l'uso del controllo stesso. Quando si aggiunge un controllo, è possibile modificarne le proprietà che ne definiscono l'aspetto, la cella o l'intervallo di celle a cui un controllo fa riferimento, nonché lo stato, ad esempio se, in base all'impostazione predefinita, una casella di controllo è selezionata o deselezionata.

Tipi di pulsante, caselle di controllo e altri controlli sulla barra degli strumenti Moduli I pulsanti, le caselle di controllo e gli altri controlli presenti sulla barra degli strumenti Moduli consentono di utilizzare varie opzioni in un modulo. Quando si crea, ad esempio, un modulo per la gestione del personale, è possibile aggiungere due pulsanti di opzione per specificare se un impiegato è assunto a tempo pieno o a tempo determinato. Poiché è possibile selezionare un solo pulsante di opzione alla volta, non si verificheranno errori nello stabilire se l'impiegato risulta assunto a tempo pieno o a tempo determinato.

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www.erreffeweb.com È possibile modificare le proprietà di quasi tutti i controlli, tuttavia per i pulsanti di comando e le etichette è possibile modificare solo le proprietà di formattazione. Tipo di controllo Pulsante Casella di controllo

Pulsante di opzione

Casella di riepilogo Casella combinata

Barra di scorrimento

Pulsante di selezione

Etichetta

Casella di gruppo

Descrizione Pulsante che esegue una macro quando viene scelto. Casella che attiva o disattiva un'opzione. In un foglio o in un gruppo è possibile selezionare contemporaneamente più caselle di controllo. Pulsante che seleziona un'opzione in un gruppo contenuto in una casella di gruppo. Poiché in un gruppo è possibile selezionare un solo pulsante di opzione, questo viene utilizzato quando è consentita una sola possibilità di scelta. Casella contenente un elenco di voci. Casella di testo con una casella di riepilogo a discesa. La voce selezionata nella casella di riepilogo è visualizzata nella casella di testo. Controllo che scorre un elenco di valori quando si fa clic sulle frecce di scorrimento o quando si trascina la casella di scorrimento. È possibile muoversi in una successiva pagina di valori facendo clic tra la casella di scorrimento e la freccia di scorrimento. Pulsante con una freccia Su e una freccia Giù che è possibile associare a una cella e che consente di aumentare o diminuire un valore facendo clic sulla freccia corrispondente. Testo aggiunto a un foglio di lavoro o a un modulo per fornire informazioni su un controllo, sul foglio di lavoro o sul modulo. Bordo ed etichetta che raggruppano controlli correlati, quali pulsanti di opzione o caselle di controllo.

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www.erreffeweb.com Tipi di controllo ActiveX Nella seguente tabella sono elencati i controlli ActiveX disponibili sulla barra degli strumenti Strumenti di controllo. Per ulteriori informazioni sui controlli ActiveX, vedere la Guida in linea di Visual Basic. Tipo di controllo Casella di controllo

Casella di testo Pulsante di comando Pulsante di opzione Casella di riepilogo Casella combinata

Interruttore

Pulsante di selezione

Barra di scorrimento

Etichetta

Immagine Cornice

Descrizione Opzione che può essere attivata o disattivata rispettivamente selezionandola o deselezionandola. In un foglio è possibile selezionare più caselle di controllo contemporaneamente. Casella in cui è possibile immettere del testo. Pulsante che avvia un'azione quando viene scelto. Pulsante utilizzato per selezionare una sola opzione in un gruppo. Casella contenente un elenco di voci. Casella di testo con una casella di riepilogo a discesa. È possibile immettere del testo nella casella o selezionare una voce dall'elenco. Pulsante che rimane premuto quando viene scelto e torna nella posizione iniziale quando viene scelto nuovamente. Pulsante con una freccia Su e una freccia Giù che è possibile associare a una cella o a una casella di testo e che consente di aumentare o diminuire un valore facendo clic sulla freccia appropriata. Controllo che scorre un elenco di valori quando si fa clic sulla freccia di scorrimento o quando si trascina la casella di scorrimento. È possibile muoversi all'interno di una pagina di valori facendo clic tra la casella di scorrimento e la freccia di scorrimento. Testo aggiunto a un foglio di lavoro o a un modulo per fornire informazioni su un controllo, sul foglio di lavoro o sul modulo. Controllo che incorpora un'immagine in un modulo. Bordo ed etichetta che raggruppano controlli correlati, quali pulsanti di opzione o caselle di controllo.

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Automatizzare un'operazione utilizzando un controllo ActiveX È possibile automatizzare un'operazione con un controllo ActiveX assegnando una macro al controllo. Per ulteriori informazioni su come creare una macro, vedere la Guida in linea di Visual Basic. 1 Per assegnare una macro a un controllo ActiveX in un foglio di lavoro o modulo, assicurarsi che la barra degli strumenti Strumenti di controllo sia visualizzata scegliendo, se necessario, Barre degli strumenti dal menu Visualizza, quindi Strumenti di controllo. 2 Fare clic su Modalità progettazione . 3 Per assegnare una macro o modificare quella assegnata al controllo, fare clic con il pulsante destro del mouse sul controllo, quindi scegliere Visualizza codice dal menu di scelta rapida. 4 Scrivere la macro nel modulo. 5 Una volta scritta la macro, scegliere Chiudi e torna a Microsoft Excel dal menu File. 6 Dopo aver apportato le modifiche al controllo, fare clic su Esci da modalità progettazione . Modificare, spostare o ridimensionare un pulsante, una casella di controllo o un altro controllo In un foglio di lavoro di Microsoft Excel 97 è possibile utilizzare due diversi tipi di controlli: quelli aggiunti utilizzando la barra degli strumenti Moduli e i controlli ActiveX. Attenersi alla seguente procedura per modificare un controllo aggiunto utilizzando la barra degli strumenti Moduli. 1 Fare clic con il pulsante destro del mouse sul controllo che si desidera modificare, quindi scegliere Formato controllo dal menu di scelta rapida. • Per modificare le proprietà del controllo, scegliere la scheda Controllo. • Per modificare le modalità di ridimensionamento o spostamento del controllo quando le celle sottostanti sono ridimensionate o spostate, scegliere la scheda Proprietà. 2 Scegliere OK. • Per spostare il controllo, è sufficiente trascinarlo nella posizione desiderata. Per allinearlo alla griglia delle celle, tenere premuto ALT mentre lo si trascina. • Per modificare le dimensioni del controllo, trascinare uno dei quadratini di selezione. Per modificare le dimensioni del controllo mantenendone inalterate le proporzioni, tenere premuto MAIUSC mentre si trascina un quadratino di selezione d'angolo. • Per nascondere i quadratini di selezione, fare clic su una cella del foglio di lavoro.

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www.erreffeweb.com Modificare, spostare o ridimensionare controlli ActiveX Per modificare un controllo ActiveX in un foglio di lavoro o un modulo, assicurarsi che la barra degli strumenti Strumenti di controllo sia visualizzata scegliendo, se necessario, Barre degli strumenti dal menu Visualizza, quindi Strumenti di controllo. 1 •

Fare clic su Modalità progettazione Per modificare le proprietà del controllo, fare clic con il pulsante destro del mouse sul controllo, quindi scegliere Proprietà dal menu di scelta rapida. • Per spostare il controllo, è sufficiente trascinarlo nella posizione desiderata. Per allinearlo alla griglia delle celle, tenere premuto ALT mentre lo si trascina. • Per modificare le dimensioni del controllo, trascinare uno dei quadratini di selezione. Per modificare le dimensioni del controllo mantenendone inalterate le proporzioni, tenere premuto MAIUSC mentre si trascina un quadratino di selezione d'angolo. • Per modificare le modalità di ridimensionamento o spostamento di un controllo quando le celle sottostanti sono ridimensionate o spostate, fare clic con il pulsante destro del mouse sul controllo, scegliere Formato controllo, quindi fare clic sulla scheda Proprietà. 2. Dopo aver apportato le modifiche al controllo, fare clic su Esci da modalità progettazione . Risolvere i problemi relativi a pulsanti, caselle di controllo e altri controlli Problemi riscontrati Quando si sceglie un pulsante o un altro controllo, alcuni dei comandi di Microsoft Excel non sono più disponibili. Dopo l'installazione del software dei controlli ActiveX, questi non vengono visualizzati scegliendo il pulsante Altri controlli. Quando si fa clic con il pulsante destro del mouse su un controllo per modificarlo, non viene visualizzato il menu di scelta rapida. Quando si sceglie un pulsante o un altro controllo, viene visualizzato un messaggio per informare che è impossibile trovare il file.

Che cos'è l'Autocomposizione Modelli con memorizzazione dati L'aggiunta Autocomposizione Modelli con memorizzazione dati consente di creare un modello per collegare le celle selezionate in una cartella di lavoro ai campi di un database. Quando si crea un nuova cartella di lavoro basata sul modello e si immettono dati nelle celle collegate, verrà automaticamente creato un nuovo record nel database e i dati verranno copiati nei corrispondenti campi dati. Si supponga ad esempio di volere tenere traccia degli infortuni sul lavoro di più impianti di produzione connessi attraverso una rete. Creare in primo luogo un modulo Copyright 2007 Raffaella Folgieri– è vietata ogni riproduzione, anche parziale, del contenuto del manuale, se non previa autorizzazione da parte dell’autore.

www.erreffeweb.com in un foglio di lavoro che richieda le informazioni necessarie per ciascun rapporto di infortunio. Utilizzare quindi l'Autocomposizione Modelli per creare un modello dal modulo e collegarlo a un database centrale. Quando i dipendenti compilano un nuovo rapporto di infortunio basato sul modello, creeranno sia un rapporto stampato, sia un corrispondente record nel database. Se le cartelle di lavoro esistenti contengono dati che si desidera includere nel nuovo database, con l'Autocomposizione Modelli sarà possibile aggiungere i dati automaticamente. È tuttavia necessario che le posizioni dei dati nelle cartelle di lavoro esistenti corrispondano alle posizioni delle celle selezionate per i campi dati. Se ad esempio nel passaggio 3 dell'Autocomposizione Modelli è stato specificato che il campo ID impiegato è immesso nella cella $D$4 del foglio denominato Dati_Personali, in tutte le cartelle di lavoro esistenti il numero di identificazione dell'impiegato dovrà essere incluso nella cella Dati_Personali!$D$4. Se le posizioni dei dati non corrispondono, i record aggiunti al database potrebbero risultare incompleti. Il database può essere un elenco di Microsoft Excel o un database di Microsoft Access, Microsoft FoxPro, dBase o Paradox per il quale è stato installato il driver ODBC necessario e altri componenti di accesso dati e dovrà essere memorizzato in un percorso di rete a cui tutti gli utenti del modulo possano accedere. È possibile creare dei rapporti dai dati salvati oppure utilizzarli come un database qualsiasi. Per modificare i dati di un record, è possibile riaprire e modificare la copia salvata del modulo a esso associato. Se si elimina la copia del modulo, nel database verrà tuttavia conservato il record corrispondente che potrà essere eliminato come si elimina qualsiasi record in quel tipo di database. Per rendere il modello disponibile a tutti gli utenti, memorizzarlo in un percorso di rete accessibile. Creare quindi un collegamento al modello nella cartella Modelli e chiedere agli utenti della rete di copiarlo sul desktop. La cartella Modelli si trova nella cartella in cui è stato installato Office o Microsoft Excel.

Creare un modello per la copia dei dati di un foglio di lavoro in un database Se il comando Autocomposizione Modelli non è visualizzato nel menu Dati, sarà necessario installare l'aggiunta Autocomposizione Modelli con memorizzazione dati prima di eseguire questa procedura. 1 Aprire la cartella di lavoro in cui saranno immessi i dati che si desidera copiare in un database. Se è già stato salvato un modulo come modello di cartella di lavoro, scegliere Nuovo dal menu File e creare una nuova cartella di lavoro utilizzando il modello. Scegliere Salva, quindi salvare la nuova cartella di lavoro con un nuovo nome. Per salvare la cartella di lavoro come modello, avviare l'Autocomposizione Modelli.

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Digitare le etichette per i dati che si desidera immettere nel foglio di lavoro.

Ciascuna etichetta, che dovrà essere digitata in una cella sopra o a sinistra della cella contenente i dati, verrà utilizzata come nome di campo nel database. 2

Scegliere Autocomposizione Modelli dal menu Dati.

4

Attenersi alla procedura dell'autocomposizione.

Nota Il database che si collega al modello può essere un elenco di Microsoft Excel o un database di Microsoft Access, Microsoft FoxPro, dBase o Paradox per il quale è stato installato il driver ODBC necessario e altri componenti di accesso dati. Per informazioni su questi componenti, fare clic su .

Modificare un record in l'Autocomposizione Modelli

un

database

collegato

creato

con

Se il modello utilizzato per creare un modulo è stato collegato a un database utilizzando l'Autocomposizione Modelli con memorizzazione dati, ciascun insieme di informazioni immesse nel modulo e salvate nel database costituirà un record univoco. Per modificare i dati contenuti in un record, è possibile riaprire e modificare la copia salvata del modulo associata a quel record, quindi aggiornare il record correntemente associato o crearne uno nuovo. 1 2 3 4 5

Fare clic su Apri . Nella casella di riepilogo Cerca in aprire la cartella contenente la copia del modulo che si desidera modificare. Modificare tutte le informazioni richieste. Fare clic su Salva . Selezionare l'opzione desiderata in risposta al messaggio, quindi scegliere OK.

Se non si desidera modificare il database, selezionare Continua senza aggiornare.

Modificare un elenco o aggiungervi dati utilizzando un modulo dati Un modulo dati consente di immettere o visualizzare le informazioni o record di un elenco una riga completa alla volta. Prima di utilizzare un modulo dati per aggiungere un record a un nuovo elenco, è necessario che questo disponga di etichette di colonna. Tali etichette vengono utilizzate per definire i campi del modulo. Nota In un modulo dati è possibile visualizzare un massimo di 32 campi alla volta.

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www.erreffeweb.com Creare una maschera di Microsoft Access per un elenco di Microsoft Excel Per creare una maschera di Microsoft Access è necessario che Microsoft Access sia installato. Se il comando Maschera MS Access non appare nel menu Dati di Microsoft Excel, sarà necessario installare il programma aggiuntivo Collegamenti Access. 1 2 3 4

Fare clic su una cella dell'elenco di Microsoft Excel. Scegliere Maschera MS Access dal menu Dati. Se richiesto, salvare la cartella di lavoro scegliendo il pulsante Salva , quindi scegliere di nuovo Maschera MS Access dal menu Dati. Per creare la maschera in un nuovo database di Microsoft Access, scegliere Nuovo database.

Per creare la maschera in un database di Microsoft Access esistente, scegliere Database esistente, quindi digitare il relativo percorso nella casella presente nel gruppo di opzioni Database esistente. Per cercare il database sul sistema o sulla rete, scegliere il pulsante Sfoglia. 5 6

Scegliere OK e seguire le istruzioni dell'Autocomposizione Maschera di Microsoft Access. Quando l'Autocomposizione Maschera di Microsoft Access completa la creazione e visualizza la maschera, utilizzarla per immettere dati nell'elenco di Microsoft Excel.

Nota L'Autocomposizione Maschera di Microsoft Access consente di creare una maschera di immissione dati per un elenco di Microsoft Excel. È possibile immettere ulteriori dati nell'elenco facendo clic sul pulsante Visualizza maschera MS Access, il quale viene posizionato sul foglio di lavoro a destra dell'elenco dal comando Maschera MS Access. Per ulteriori informazioni sulla maschera di Microsoft Access e l'Autocomposizione Maschera di Microsoft Access, vedere la Guida in linea di Microsoft Access.

Immettere dati in un elenco di Microsoft Excel utilizzando una maschera di Microsoft Access Utilizzare questa procedura se si desidera immettere dati utilizzando una maschera di Microsoft Access preventivamente creato utilizzando il comando Maschera MS Access del menu Dati. 1 2

Sul foglio di lavoro fare clic sul pulsante Visualizza maschera MS Access a destra dell'elenco. Verrà visualizzata la maschera precedentemente creata per consentire l'immissione dei dati. Per informazioni sull'immissione di dati nella maschera, vedere la Guida in linea di Microsoft Access.

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www.erreffeweb.com Note · Se la maschera non viene trovata, verrà visualizzata la finestra di dialogo Crea maschera Microsoft Access. Per cercare il file di Microsoft Access con estensione .mdb collegato con il foglio di lavoro, scegliere il pulsante Sfoglia. · È inoltre possibile immettere e salvare dati nell'elenco di Microsoft Excel aprendo il modello in Microsoft Access. Quando si utilizza la maschera direttamente in Microsoft Access, non è necessario eseguire Microsoft Excel. · Per ulteriori informazioni sulla maschera di Microsoft Access e l'Autocomposizione Maschera di Microsoft Access, vedere la Guida in linea di Microsoft Access.

Calcolo Rapido di un foglio di lavoro

Risolvere i problemi relativi alle formule e ai valori di errore Se non è possibile calcolare il risultato di una formula, verrà visualizzato un valore di errore. È possibile ad esempio che si verifichi un errore se si utilizza del testo laddove la formula richiede un valore numerico, se si elimina una cella a cui fa riferimento una formula oppure se si utilizza una cella non sufficientemente ampia da consentire la visualizzazione del risultato. Altri valori di errore possono dipendere da ragioni esterne alla formula stessa. Se ad esempio una formula visualizza #N/D oppure #VALORE!, è possibile che l'errore risieda in una cella a cui la formula fa riferimento. Problemi riscontrati Errore #####

Errore #VALORE!

Errore #DIV/0!

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www.erreffeweb.com Errore #NOME? Errore #NUM!

Errore #N/D Errore #NULLO!

Errore #RIF!

Risolvere i problemi relativi agli errori delle formule · Assicurarsi che a una parentesi aperta corrisponda sempre una parentesi chiusa. Quando si crea una formula, le parentesi verranno evidenziate con un colore al momento dell'immissione. · Assicurarsi di utilizzare il corretto operatore di intervallo nel riferirsi a un intervallo di celle. Per riferirsi a un intervallo di celle occorre separare i riferimenti alla prima e all'ultima cella dell'intervallo con il simbolo di due punti (:) · Assicurarsi di aver immesso tutti gli argomenti richiesti. Alcune funzioni hanno argomenti obbligatori. Assicurarsi inoltre di non aver immesso più argomenti di quanti ne siano previsti. · Non è possibile immettere (o nidificare) più di sette livelli di funzioni all'interno di una funzione · Se il nome di una cartella di lavoro o di un foglio di lavoro a cui si fa riferimento contiene un carattere non alfabetico, sarà necessario racchiudere tale nome tra apici. · Assicurarsi che ciascun riferimento esterno contenga il nome di una cartella di lavoro con il relativo percorso. · Non formattare i numeri al momento dell'immissione nelle formule. Anche se il valore che si desidera immettere è ad esempio L. 100.000, immettere 100000 nella formula. Per formattare il risultato di una formula, scegliere Celle dal menu Formato, scegliere la scheda Numero, quindi selezionare un formato.

Modalità di calcolo dei valori utilizzando le formule Una formula è una equazione che analizza i dati del foglio di lavoro. Le formule eseguono operazioni come l'addizione, la moltiplicazione, il confronto tra valori del foglio di lavoro e anche l'unione di valori. Le formule possono fare riferimento ad altre celle dello stesso foglio di lavoro, a celle di altri fogli della stessa cartella di lavoro oppure a celle appartenenti a fogli di altre cartelle di lavoro. Nel seguente esempio è riportata l'addizione del valore contenuto nella cella B4 e del valore 25, il cui risultato viene diviso per la somma dei valori contenuti nelle celle D5, E5 e F5.

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www.erreffeweb.com Sintassi delle formule Nel calcolo dei valori specificati in una formula viene seguito un certo ordine, indicato con il nome di sintassi. La sintassi della formula descrive il processo di calcolo. Le formule di Microsoft Excel cominciano con il segno di uguale (=), seguito dall'espressione che si desidera calcolare. La seguente formula ad esempio effettua la sottrazione tra 5 e 1. Il risultato della formula viene quindi visualizzato nella cella. =5-1 Riferimenti di cella Le formule possono contenere il riferimento a una cella. Se si desidera che una cella assuma lo stesso valore di un'altra cella, immettere un segno di uguale seguito dal riferimento alla cella. La cella contenente la formula è denominata cella dipendente, poiché il valore in essa contenuto dipende dai valori contenuti in un'altra cella. Ogni volta che viene modificato il valore della cella a cui la formula fa riferimento, verrà modificato anche il valore della cella contenente la formula. La seguente formula moltiplica per 5 il valore contenuto nella cella B15. La formula verrà ricalcolata ogni volta che il valore della cella B15 viene modificato. =B15*5 Le formule possono contenere riferimenti a celle o a intervalli di celle oppure a nomi o etichette che rappresentano celle o intervalli di celle.

Funzioni del foglio di lavoro Sono disponibili molte formule predefinite (o incorporate) denominate funzioni. È possibile utilizzare le funzioni per eseguire calcoli semplici o complessi. La funzione più comune nei fogli di lavoro è la funzione SOMMA, utilizzata per sommare intervalli di celle. Benché sia possibile creare una formula per il calcolo del totale dei valori contenuti in poche celle, la funzione del foglio di lavoro SOMMA consente di includere nel calcolo diversi intervalli di celle.

Sintassi delle formule La sintassi delle formule è la struttura o l'ordine degli elementi di una formula. Le formule seguono una sintassi specifica che include un segno di uguale (=) seguito dagli elementi da calcolare, gli operandi, e dagli operatori di calcolo. Ciascun operando può essere un valore costante, una cella o un intervallo di celle, un'etichetta, un nome o una funzione del foglio di lavoro. Le formule vengono calcolate da sinistra a destra, a partire dal segno di uguale (=). È possibile controllare il modo in cui vengono eseguiti i calcoli modificando la sintassi della formula. La formula seguente restituisce ad esempio il risultato 11 perché la

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www.erreffeweb.com moltiplicazione viene effettuata prima dell'addizione. La formula moltiplica 2 per 3 (il risultato è 6), quindi addiziona 5. =5+2*3 È possibile tuttavia utilizzare le parentesi per modificare la sintassi. È possibile ad esempio sommare 5 e 2 e moltiplicare il risultato per 3, ottenendo come risultato finale 21. =(5+2)*3

Utilizzo della Finestra della formula per l'immissione e la modifica delle formule Quando si crea una formula contenente una funzione, la Finestra della formula faciliterà l'immissione delle funzioni del foglio di lavoro. Durante l'immissione di una funzione nella formula, la Finestra della formula visualizzerà il nome della funzione, ciascun argomento, una descrizione della funzione e di ciascun argomento e i risultati

correnti della funzione e dell'intera formula. Per visualizzare la Finestra della formula, fare clic sul pulsante Modifica formula sulla barra della formula. È possibile utilizzare la Finestra della formula per modificare le funzioni nelle formule. Selezionare una cella contenente una formula, quindi fare clic sul pulsante Modifica formula per visualizzare la Finestra della formula. La prima funzione contenuta nella formula e ciascuno dei relativi argomenti saranno visualizzati nella finestra. È possibile modificare la prima funzione oppure un'altra funzione contenuta nella stessa formula facendo clic in un punto qualsiasi della funzione sulla barra della formula.

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www.erreffeweb.com Operatori di calcolo delle formule Gli operatori specificano il tipo di calcolo che si desidera eseguire sugli elementi di una formula. Sono disponibili quattro diversi tipi di operatori di calcolo: aritmetici, di confronto, di testo e di riferimento. · Gli operatori aritmetici eseguono le operazioni matematiche di base come l'addizione, la sottrazione o la moltiplicazione, operano sui numeri e generano i risultati numerici. Operatore aritmetico + (segno di addizione) – (segno meno) Negazione * (asterisco) / (segno di divisione) % (segno di percentuale) ^ (accento circonflesso)

Significato Addizione Sottrazione Moltiplicazione Divisione Percentuale Elevamento a potenza

Esempio 3+3 3–1 –1 3*3 3/3 20% 3^2 (equivalente a 3*3)

· Gli operatori di confronto confrontano due valori, generando il valore logico VERO o FALSO. Operatore di confronto Significato = (segno di uguale) Uguale a > (segno di maggiore) Maggiore di < (segno di minore) Minore di >= (segno di maggiore o Maggiore o uguale a uguale a) B1 A1=B1 A1 3, FRAZIONE.ANNO restituirà il valore di errore #NUM!. Esempi FRAZIONE.ANNO("01/01/93";"30/06/93";0) è uguale a 0,5 FRAZIONE.ANNO("01/01/93";"01/07/93";3) è uguale a 0,49863

FUNZIONI DDE ED ESTERNE ------------RICHIAMA Richiama una procedura da una libreria a collegamento dinamico o da una risorsa codice. Questa funzione dispone di due sintassi. Utilizzare la sintassi 1 solo con una risorsa codice registrata precedentemente, che utilizza gli argomenti della funzione REGISTRO. Utilizzare la sintassi 2a o 2b per registrare e contemporaneamente richiamare una risorsa codice. Copyright 2007 Raffaella Folgieri– è vietata ogni riproduzione, anche parziale, del contenuto del manuale, se non previa autorizzazione da parte dell’autore.

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Importante Questa funzione è rivolta agli utenti esperti. Un utilizzo non corretto della funzione RICHIAMA potrebbe causare degli errori e rendere necessario il riavvio del computer. Sintassi 1 Utilizzata con REGISTRO RICHIAMA(registro;arg1;...) Sintassi 2a Utilizzata singolarmente (in Microsoft Excel per Windows) RICHIAMA(modulo;procedura;tipo;arg1;...) Sintassi 2b Utilizzata singolarmente (in Microsoft Excel per Macintosh) RICHIAMA(file;risorsa;tipo;arg1;...) Registro è il valore restituito da una funzione IDENTIFICATORE.REGISTRO eseguita precedentemente.

REGISTRO

o

Arg1;... sono gli argomenti da sottoporre alla procedura. Modulo è il testo racchiuso tra virgolette nel quale è specificato il nome del DLL contenente la procedura in Microsoft Excel per Windows. File è il nome del file contenente la risorsa codice in Microsoft Excel per Macintosh. Procedura è il testo che specifica il nome della funzione nel DLL in Microsoft Excel per Windows. È anche possibile utilizzare il valore ordinale della funzione proveniente dall'istruzione EXPORTS del file DEF (File di definizione dei moduli, Module-Definition File). Il valore ordinale non deve essere in formato testo. Risorsa è il nome della risorsa codice in Microsoft Excel per Macintosh. È anche possibile utilizzare il numero ID della risorsa, il quale non deve essere in formato testo. Tipo è il testo che specifica il tipo di dati del valore restituito e i tipi di dati di tutti gli argomenti per il DLL o la risorsa codice. La prima lettera di tipo specifica il valore restituito. I codici da utilizzare per tipo sono descritti dettagliatamente in Utilizzo delle funzioni RICHIAMA e REGISTRO. Nel caso di file DLL autonomi o di risorse codice autonome (XLL), è possibile omettere questo argomento.

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www.erreffeweb.com Esempio Sintassi 1 (Microsoft Excel A 32-Bit) In Microsoft Excel a 32 bit per Windows 95 e Microsoft Excel per Windows NT, la formula macro che segue registra la funzione GetTichCount da una versione a 32 bit di Microsoft Windows. GetTichCount restituisce il numero di millisecondi trascorsi a partire dall'avvio di Microsoft Windows. REGISTRO("Kernel32";"GetTickCount";"J") Supponendo che questa funzione REGISTRO si trovi nella cella A5, dopo che la macro ha registrato GetTickCount, sarà possibile utilizzare la funzione RICHIAMA per calcolare il numero di millisecondi trascorsi: RICHIAMA(A5) Sintassi 1 (Microsoft Excel A 16-Bit) In Microsoft Excel a 16 bit per Windows, la formula macro che segue registra la funzione GetTichCount da una versione a 16 bit di Microsoft Windows. GetTichCount restituisce il numero di millisecondi trascorsi a partire dall'avvio di Microsoft Windows. REGISTRO("User";"GetTickCount";"J") Supponendo che questa funzione REGISTRO si trovi nella cella A5, dopo che la macro ha registrato GetTickCount, sarà possibile utilizzare la funzione RICHIAMA per calcolare il numero di millisecondi trascorsi: RICHIAMA(A5) Esempio Sintassi 2a (Microsoft Excel A 32 Bit) È possibile utilizzare la seguente formula RICHIAMA (sintassi 2a) in un foglio di lavoro per richiamare la funzione GetTickCount: RICHIAMA("Kernel32";"GetTickCount";"J!") Il punto esclamativo (!) in tipo fa sì che la funzione RICHIAMA venga ricalcolata ogni volta che viene rieseguito il calcolo del foglio di lavoro. Il tempo trascorso viene così aggiornato ogni volta. Sintassi 2a (Microsoft Excel A 16 Bit) È possibile utilizzare la seguente formula RICHIAMA (sintassi 2a) in un foglio di lavoro per richiamare la funzione GetTickCount:

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www.erreffeweb.com RICHIAMA("User";"GetTickCount";"J!") Il punto esclamativo (!) in tipo fa sì che la funzione RICHIAMA venga ricalcolata ogni volta che viene rieseguito il calcolo del foglio di lavoro. Il tempo trascorso viene così aggiornato ogni volta. Suggerimento Nella funzione REGISTRO è possibile utilizzare argomenti facoltativi per assegnare un nome personalizzato ad una funzione. Questo nome verrà visualizzato nella finestra di dialogo Incolla funzione e sarà possibile richiamare la funzione utilizzando il relativo nome personalizzato in una formula. Per ulteriori informazioni, vedere la funzione REGISTRO. IDENTIFICATORE.REGISTRO Restituisce l'identificatore del DLL (Libreria a collegamento dinamico, Dynamic Link Library) o della risorsa codice specificata che è stata registrata in precedenza. Qualora la registrazione del DLL o della risorsa non sia stata effettuata, la funzione provvederà ad eseguire l'operazione, quindi visualizzerà l'identificatore. La funzione IDENTIFICATORE.REGISTRO può, a differenza di REGISTRO, essere utilizzata nei fogli di lavoro. Tuttavia, essa non consente di specificare i nomi di una funzione e degli argomenti corrispondenti. Per ulteriori informazioni sui DLL e sulle risorse codice, consultare Utilizzo delle funzioni RICHIAMA e REGISTRO. Nota Dal momento che Microsoft Excel per Windows e Microsoft Excel per Macintosh utilizzano tipi diversi di risorse codice, IDENTIFICATORE.REGISTRO utilizzerà sintassi differenti a seconda dell'ambiente operativo. Sintassi 1 Per Microsoft Excel per Windows IDENTIFICATORE.REGISTRO(modulo;procedura;tipo) Sintassi 2 Per Microsoft Excel per Macintosh IDENTIFICATORE.REGISTRO(file;risorsa;tipo) Modulo è il testo che specifica il nome del DLL che contiene la funzione in Microsoft Excel per Windows. Procedura è il testo che specifica il nome della funzione DLL in Microsoft Excel per Windows. È anche possibile utilizzare il valore ordinale della funzione proveniente dall'istruzione EXPORTS nel file DEF (File di definizione dei moduli, ModuleDefinition File). Il valore ordinale o il numero ID della risorsa non devono essere in formato testo. Tipo è il testo che specifica il tipo di dati del valore restituito e i tipi di dati di tutti gli argomenti per il DLL. La prima lettera di tipo specifica il valore restituito. Se la Copyright 2007 Raffaella Folgieri– è vietata ogni riproduzione, anche parziale, del contenuto del manuale, se non previa autorizzazione da parte dell’autore.

www.erreffeweb.com funzione o la risorsa codice è già stata registrata, sarà possibile omettere questo argomento. File è il testo che specifica il nome del file contenente la risorsa codice in Microsoft Excel per Macintosh. Risorsa è il testo che specifica il nome della funzione nella risorsa codice in Microsoft Excel per Macintosh. È anche possibile utilizzare il numero ID della risorsa. Il valore ordinale o il numero ID della risorsa non deve essere in formato testo. Esempi (Microsoft Excel A 32 Bit) La seguente formula registra la funzione GetTickCount da una versione di Microsoft Windows a 32 bit (Windows 95 o Windows NT) e restituisce l'identificatore: IDENTIFICATORE.REGISTRO("Kernel32"; "GetTickCount"; "J!") Supponendo che GetTickCount sia già stata registrata in un altro foglio di lavoro utilizzando la formula appena illustrata, la formula che segue restituisce l'identificatore per GetTickCount: IDENTIFICATORE.REGISTRO("Kernel32"; "GetTickCount") Esempi (Microsoft Excel A 16 Bit) La seguente formula registra la funzione GetTickCount da una versione di Microsoft Windows a 16 bit e restituisce l'identificatore: IDENTIFICATORE.REGISTRO("User"; "GetTickCount"; "J!") Supponendo che GetTickCount sia già stata registrata in un altro foglio di lavoro utilizzando la formula appena illustrata, la formula che segue restituisce l'identificatore per GetTickCount: IDENTIFICATORE.REGISTRO("User"; "GetTickCount")

SQL REQUEST Si connette ad una fonte dati esterna ed esegue una query da un foglio di lavoro. La funzione SQL.REQUEST restituisce il risultato sotto forma di matrice, evitando di dover scrivere una macro apposita. Se questa funzione non è disponibile, sarà necessario installare l'aggiunta Microsoft Excel ODBC (XLODBC.XLA). Sintassi SQL.REQUEST(str_connessione;rif_output;driver_prompt;testo_query;logico_nomi_ col)

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www.erreffeweb.com Str_connessione fornisce delle informazioni, quali il nome della fonte dati, l'ID utente e le password, necessarie al driver utilizzato per connettersi alla fonte dati. Deve corrispondere al formato del driver. La seguente tabella fornisce tre esempi di stringhe di connessione per tre driver. Driver str_connessione dBASE DSN=NWind;PWD=prova SQL Server DSN=MioServer;UID=elisab;PWD=123;Database=Alberghi ORACLE DNS=Fonte dati Oracle;DBQ=SERVER; UID=ChiaraL;PWD=Sesamo · È necessario definire il DSN (Nome della fonte dati, Data Source Name) utilizzato in str_connessione prima di connettersi. · È possibile immettere str_connessione come matrice o stringa. Se str_connessione supera i 250 caratteri, sarà necessario immetterlo come matrice. · Se SQL.REQUEST non è in grado di accedere alla fonte dati utilizzando str_connessione, la funzione restituirà il valore di errore #N/D. Rif_output è un riferimento di cella in cui si desidera collocare la stringa di connessione completa. Se si immette SQL.REQUEST su un foglio di lavoro, Rif_output viene ignorato. · Utilizzare rif_output quando si desidera che SQL.REQUEST restituisca la stringa di connessione completa (in questo caso, SQL.REQUEST deve essere immesso su un foglio macro). · Se rif_output è omesso, SQL.REQUEST non restituirà una stringa di connessione completa. Driver_prompt specifica quando la finestra di dialogo del driver è visualizzata e le opzioni sono disponibili. Utilizzare uno dei numeri illustrati nella seguente tabella. Se driver_prompt è omesso, verrà considerato uguale a 2. Driver_prompt Descrizione 1 La finestra di dialogo del driver è sempre visualizzata 2 La finestra di dialogo del driver viene visualizzata solo se le informazioni fornite dalla stringa di connessione e dalle specifiche della fonte dati non sono sufficienti per completare la connessione. Tutte le opzioni della finestra di dialogo sono disponibili. 3 La finestra di dialogo del driver viene visualizzata solo se le informazioni fornite dalla stringa di connessione e dalle specifiche della fonte dati non sono sufficienti per completare la connessione. Le opzioni della finestra di dialogo appaiono inattive e non sono disponibili se non vengono richieste. 4 La finestra di dialogo non è visualizzata. Se la connessione non viene effettuata, restituirà un errore. Testo_query è l'istruzione SQL che si desidera eseguire sulla fonte dati. · Se SQL.REQUEST non è in grado di eseguire testo_query sulla fonte dati specificata, restituirà il valore di errore #N/D. · È possibile aggiornare una ricerca concatenando dei riferimenti in testo_query. Nell'esempio che segue, ogni volta che $A$3 viene modificato, SQL.REQUEST utilizza il nuovo valore per aggiornare la query.

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www.erreffeweb.com "SELECT Nome FROM Clienti WHERE Bilancio > "'&$A$3&"". In Microsoft Excel, la lunghezza delle stringhe è limitata a 255 caratteri. Se testo_query supera questa lunghezza, inserire la query in un intervallo di celle verticale ed utilizzare l'intero intervallo come testo_query. I valori delle celle verranno concatenati in modo da creare l'istruzione SQL completa. Logico_nomi_col indica se i nomi delle colonne vengono restituiti come prima riga dei risultati. Impostare questo argomento a VERO se si desidera che i nomi delle colonne vengano restituiti come prima riga dei risultati. Utilizzare FALSO se non si desidera che i nomi delle colonne vengano restituiti. Se logico_nomi_col è omesso, SQL.REQUEST non restituirà i nomi delle colonne. Valore Restituito · Se questa funzione esegue tutte le operazioni previste, restituirà una matrice con i risultati della query oppure il numero di righe interessate dalla query. · Se SQL.REQUEST non è in grado di accedere alla fonte dati utilizzando str_connessione, restituirà il valore di errore #N/D. Osservazioni · La funzione SQL.REQUEST può essere immessa come matrice. In questo caso, SQL.REQUEST restituirà una matrice delle dimensioni dell'intervallo. · Se l'intervallo di celle è più esteso rispetto al risultato, SQL.REQUEST aggiungerà delle celle vuote alla matrice restituita per portarla alle dimensioni necessarie. · Se il risultato è più esteso rispetto all'intervallo immesso come matrice, SQL.REQUEST restituirà l'intera matrice. · Gli argomenti di SQL.REQUEST hanno un ordine diverso da quello degli argomenti della funzione di Visual Basic, Applications Edition SQLRequest. Esempio Si supponga di voler eseguire una query di un database dBASE denominato DBASE4. Quando si immette la seguente formula in una cella, verrà restituita una matrice dei risultati della query, avente come prima riga i nomi delle colonne. SQL.REQUEST("DSN=NWind\DBQ=c:\msquery\FIL=dBASE4"; c15; 2; "Select ID_cliente; Scadenza from Ordini WHERE Am_ordine>100"; VERO)

UTILIZZO DELLE FUNZIONI RICHEMA E REGISTRO In questa sezione verranno descritti i tipi di argomenti e di dati del valore restituito utilizzati dalle funzioni RICHIAMA, REGISTRO e IDENTIFICATORE.REGISTRO. Gli argomenti ed i valori restituiti differiscono leggermente a seconda dell'ambiente operativo. Queste differenze sono annotate nella tabella dei tipi di dati. Il "Kit di sviluppo per Microsoft Excel 97" contiene informazioni dettagliate sui file DLL (Librerie a collegamento dinamico, Dynamic Link Libraries) e sulle risorse codice, sulle API (Interfaccia di programmi applicativi, Application Programming Copyright 2007 Raffaella Folgieri– è vietata ogni riproduzione, anche parziale, del contenuto del manuale, se non previa autorizzazione da parte dell’autore.

www.erreffeweb.com Interface) di Microsoft Excel, sui formati dei file e su numerosi altri aspetti tecnici di Microsoft Excel, nonché degli esempi di codice e degli strumenti di programmazione che possono essere utilizzati per sviluppare applicazioni personalizzate. Per acquistare una copia del "Kit di sviluppo per Microsoft Excel 97", contattare il proprio rivenditore di software. Tipi Di Dati Nelle funzioni RICHIAMA, REGISTRO e IDENTIFICATORE.REGISTRO, l'argomento tipo specifica il tipo di dati del valore restituito e i tipi di dati di tutti gli argomenti per la funzione DLL o la risorsa codice. Il primo carattere in tipo specifica il tipo di dati del valore restituito, mentre gli altri caratteri indicano i tipi di dati di tutti gli argomenti. Ad esempio, per una funzione DLL che restituisce un numero a virgola mobile e che utilizza un intero e un numero a virgola mobile come argomenti, tipo dovrebbe essere uguale a "BIB". La tabella che segue contiene un elenco completo dei codici corrispondenti ai tipi di dati riconosciuti da Microsoft Excel, una descrizione di ciascun tipo di dati, la modalità in cui viene passato l'argomento o il valore restituito ed una dichiarazione standard per il tipo di dati nel linguaggio di programmazione C. Codice Descrizione Passato per Dichiarazione C A Valore logico (FALSO = 0, VERO = 1) Valore short int B Numero IEEE a virgola mobile (8 byte) Valore (Windows)Riferimento (Macintosh) double (Windows)double * (Macintosh) C Stringa che termina con il carattere nullo (lunghezza massima della stringa = 255) Riferimento char * D Stringa contata per byte (il primo byte contiene la lunghezza della stringa; lunghezza massima della stringa = 255 caratteri) Riferimento unsigned char * E Numero IEEE a virgola mobile (8 byte) Riferimento double * F Stringa che termina con il carattere nullo (lunghezza massima della stringa = 255 caratteri) Riferimento (modifica in posizione) char * G Stringa contata per byte (il primo byte contiene la lunghezza di una stringa, lunghezza massima della stringa = 255 caratteri) Riferimento (modifica in posizione) unsigned char * H Numero intero senza segno (2 byte) Valore unsigned short int I Numero intero con segno (2 byte) Valore short int J Numero intero con segno (4 byte) Valore long int K Matrice Riferimento FP * L Valore logico (FALSO = 0, VERO = 1) Riferimento short int * M Numero intero con segno (2 byte) Riferimento short int * N Numero intero con segno (2 byte) Riferimento long int * O Matrice Riferimento Vengono passati tre argomenti: unsigned short int * unsigned short int * double [ ] Copyright 2007 Raffaella Folgieri– è vietata ogni riproduzione, anche parziale, del contenuto del manuale, se non previa autorizzazione da parte dell’autore.

www.erreffeweb.com P Struttura dati OPER di Microsoft Excel Riferimento R Struttura dati XLOPER di Microsoft Excel Riferimento Osservazioni

OPER * XLOPER *

· Le dichiarazioni del linguaggio C presumono che il compilatore imposti i numeri in doppia precisione di 8 byte, gli interi corti di 2 byte e gli interi lunghi di 4 byte. · Nell'ambiente di programmazione di Microsoft Windows, tutti i puntatori sono di tipo far. In Microsoft Windows, ad esempio, si deve dichiarare il codice del tipo di dati D come unsigned char far *. · Tutte le funzioni DLL e le risorse codice vengono richiamate tramite la convenzione di richiamo Pascal. La maggior parte dei compilatori C consente di utilizzare la convenzione di richiamo Pascal aggiungendo la parola chiave Pascal alla dichiarazione della funzione, come illustrato nel seguente esempio: pascal void main (righe;colonne;a) · Se una funzione utilizza un tipo di dati passati per riferimento per il suo valore restituito, sarà possibile passare un puntatore nullo come valore restituito. Il puntatore nullo verrà interpretato come valore di errore #NUM!. Ulteriori informazioni sui tipi di dati In questa sezione verranno fornite informazioni dettagliate sui tipi di dati F, G, K, O, P ed R ed altre informazioni sull'argomento tipo. Tipi Di Dati F E G Con i tipi di dati F e G, una funzione può modificare un buffer di stringa allocato da Microsoft Excel. Se il codice corrispondente al tipo del valore restituito è F o G, il valore restituito dalla funzione verrà ignorato. Microsoft Excel ricerca invece il primo tipo di dati corrispondente (F o G) all'interno dell'elenco degli argomenti della funzione, quindi utilizza il contenuto corrente del buffer di stringa allocato come valore restituito. Per l'argomento sono assegnati 256 byte. In questo modo la funzione può restituire una stringa più lunga di quella ricevuta. Tipo Di Dati K Il tipo di dati K utilizza un puntatore ad una struttura FP di dimensioni variabili. Questa struttura deve essere definita nel DLL o nella risorsa codice nel seguente modo: typedef struct _FP { unsigned short int righe; unsigned short int colonne; double array[1]; /* Sarebbe array[righe][colonne] */ } FP;

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www.erreffeweb.com La dichiarazione double array[1] alloca la memoria solo per una matrice ad un singolo elemento. Il numero di elementi nella matrice effettiva è uguale al numero delle righe moltiplicato per il numero delle colonne. Tipo Di Dati O Il tipo di dati O può essere utilizzato solo come argomento e non come valore restituito. Questo tipo di dati passa tre elementi: un puntatore al numero di righe di una matrice, un puntatore al numero di colonne di una matrice ed un puntatore ad una matrice bidimensionale di numeri a virgola mobile. Una funzione può modificare una matrice passata per tipo di dati O invece di restituire un valore. A tal fine, è possibile utilizzare ">O" come argomento tipo. Per ulteriori informazioni, consultare "Modifica in posizione - Funzioni dichiarate Void" più avanti in questa sezione. Il tipo di dati O è stato creato per compatibilità diretta con i DLL Fortran, i quali passano gli argomenti per riferimento. Tipo Di Dati P Il tipo di dati P è un puntatore ad una struttura OPER. La struttura OPER contiene 8 byte di dati, seguiti da un identificatore a 2 byte che specifica il tipo di dati. Con il tipo di dati P, una funzione DLL o una risorsa codice può accettare e restituire qualsiasi tipo di dati di Microsoft Excel. La struttura OPER viene definita nel seguente modo: typedef struct _oper { union { double num; unsigned char *str; unsigned short int bool; unsigned short int err; struct { struct _oper *lparray; unsigned short int righe; unsigned short int colonne; } array; } val; unsigned short int tipo; } OPER; Il campo tipo contiene uno dei seguenti valori. Tipo

Descrizione

Campo val da utilizzare

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www.erreffeweb.com 1 2 4 16

Numerico num Stringa (il primo byte contiene la lunghezza di stringa) str Booleano (valore logico) bool Errore: i valori di errore sono: 0 #NULLO! 7 #DIV/0! 15 #Valore! 23 #RIF! 29 #NOME? 36 #NUM! 42 #N/D err 64 Matrice array 128 Argomento mancante 256 Cella vuota Gli ultimi due valori possono essere utilizzati solo come argomenti e non come valori restituiti. Il valore dell'argomento mancante (128) viene passato quando nel richiamo viene omesso un argomento. Il valore della cella vuota (256) viene passato quando il richiamo passa un riferimento ad una cella vuota. Tipo Di Dati R - Richiamo Di Funzioni Di Microsoft Excel Da Dll Il tipo di dati R è un puntatore ad una struttura XLOPER, la quale è una versione avanzata della struttura OPER. In Microsoft Excel versione 4.0 e successiva, è possibile utilizzare il tipo di dati R per scrivere dei DLL e delle risorse codice che richiamino le funzioni di Microsoft Excel. Con la struttura XLOPER, una funzione DLL può passare riferimenti di foglio ed eseguire un controllo di flusso oltre che passare i dati. Non è scopo di questa appendice fornire una descrizione completa del tipo di dati R e delle API di Microsoft Excel. Nel Kit di sviluppo per Microsoft Excel sono contenute informazioni dettagliate relative al tipo di dati R, alle API di Microsoft Excel e a numerosi altri aspetti tecnici di Microsoft Excel. Funzioni Volatili E Ricalcolo In genere, una funzione DLL o una risorsa codice viene calcolata solo quando viene immessa in una cella, quando viene modificata una delle celle precedenti o quando la cella viene calcolata durante l'esecuzione di una macro. In un foglio di lavoro è possibile rendere volatile una funzione DLL o una risorsa codice, il che significa che essa viene ricalcolata ogni volta che viene ricalcolato il foglio di lavoro. Per rendere volatile una funzione, aggiungere un punto esclamativo (!) come ultimo carattere dell'argomento tipo. Ad esempio, in Microsoft Excel per Windows 95 e in Microsoft Excel per Windows NT, la seguente formula del foglio di lavoro viene ricalcolata ogni volta che viene ricalcolato il foglio di lavoro: RICHIAMA("Kernel32";"GetTickCount";"J!") Modifica In Posizione - Funzioni Dichiarate Void È possibile utilizzare una singola cifra n per il codice del tipo di restituzione in tipo, dove n è un numero da 1 a 9. Questo fa sì che venga modificata la variabile nella posizione a cui fa riferimento l'n-esimo argomento in tipo invece che venga restituito un valore. Questa operazione è anche definita modifica in posizione. L'n-esimo argomento deve essere un tipo di dati passato per un riferimento (C, D, E, F, G, K, L, M, N, O, P o R). La funzione DLL o la risorsa codice deve anche essere dichiarata con la parola chiave void nel linguaggio C oppure con la parola chiave procedure nel linguaggio Pascal. Copyright 2007 Raffaella Folgieri– è vietata ogni riproduzione, anche parziale, del contenuto del manuale, se non previa autorizzazione da parte dell’autore.

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Ad esempio, una funzione DLL che riconosce una stringa che termina con il carattere nullo e due puntatori a numeri interi come argomenti può modificare la stringa in posizione. Utilizzare "1FMM" come argomento tipo e dichiarare la funzione Void. Le versioni precedenti a Microsoft Excel 4.0 utilizzavano il carattere > per modificare il primo argomento in posizione. Non era possibile modificare un qualsiasi argomento che non fosse il primo. Il carattere > ha la stessa funzione di n = 1 in Microsoft Excel versione 4.0 e successiva.

FUNZIONI INFORMATIVE -------------CELLA Restituisce informazioni sulla formattazione, sulla posizione e sul contenuto della cella superiore sinistra di un riferimento. Sintassi CELLA(info;rif) Info è un valore di testo che indica il tipo di dati della cella desiderati. Nel seguente elenco sono indicati i possibili valori di info e i risultati corrispondenti. Info Restituisce "indirizzo" Riferimento in formato testo della prima cella in rif "col" Numero di colonna della cella in rif "colore" 1 se la cella è formattata nel colore per i valori negativi o 0 in caso contrario "contenuto" Contenuto della cella superiore sinistra in rif "nomefile" Percorso e nome del file contenente rif, in formato testo. Restituirà del testo vuoto ("") se il foglio di lavoro contenente rif non è stato ancora salvato. "formato" Valore di testo corrispondente al formato numerico della cella. I valori di testo relativi ai diversi formati sono elencati nella tabella che segue. Restituirà "-" dopo il valore di testo se la cella è formattata nel colore per i valori negativi. Restituirà "( )" dopo il valore di testo se la cella è formattata con parentesi per i valori positivi o per tutti i valori. "parentesi" 1 se la cella è formattata con parentesi per i valori positivi o per tutti i valori oppure 0 in caso contrario "prefisso" Valore di testo corrispondente al prefisso dell'etichetta della cella. Restituirà una virgoletta singola (') se la cella contiene testo allineato a sinistra, una virgoletta doppia (") se la cella contiene testo allineato a destra, un accento circonflesso (^) se la cella contiene testo allineato al centro, una barra rovesciata (\) se la cella contiene testo allineato a riempimento e testo vuoto ("") se la cella contiene altro. "proteggi" 0 se la cella non è bloccata e 1 se la cella è bloccata "riga" Numero di riga della cella in rif "tipo" Valore di testo corrispondente al tipo di dati contenuto nella cella. Restituirà "b" se la cella è vuota, "l" se la cella contiene una costante di testo e "v" se la cella contiene altro.

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www.erreffeweb.com "larghezza" Larghezza della colonna della cella arrotondata ad un intero. Ciascuna unità di larghezza della colonna equivale alla larghezza di un carattere nella dimensione del tipo di carattere predefinita. Rif è la cella sulla quale si desidera avere informazioni. ·

Se rif è omesso, verrà considerato la cella attiva.

L'elenco seguente descrive i valori di testo restituiti da CELLA quando info è "formato" e rif è una cella formattata con un formato numerico incorporato. Se il formato di Microsoft Excel è CELLA restituirà Standard "G" 0 "F0" #.##0 ".0" 0,00 "F2" #.##0,00 ".2" L. #.##0;-L. #.##0 "C0' L. #.##0;[Rosso]-L. #.##0 "C0-" L. #.##0,00;-L. #.##0,00 "C2" L. #.##0,00;[Rosso]-L. #.##0,00 "C2-" 0% "P0" 0,00% "P2" 0,00E+00 "S2" # ?/? o # ??/?? "G" g/m/aa o g/m/aa h.mm o gg/mm/aa "D4" g-mmm-aa o gg-mmm-aa "D1" g-mmm o gg-mmm "D2" mmm-aa "D3" mm/gg "D5" h.mm AM/PM"D7" h.mm.ss AM/PM "D6" h.mm "D9" h.mm.ss "D8" Se l'argomento info nella formula CELLA è impostato a "formato" e se la cella viene in seguito formattata mediante un formato personalizzato, sarà necessario ricalcolare il foglio di lavoro per aggiornare la formula CELLA. Osservazioni La funzione CELLA viene fornita per compatibilità con altri programmi di fogli di calcolo. Esempi CELLA("riga";A20) è uguale a 20 Se B12 ha il formato "g-mmm": CELLA("formato";B12) è uguale a "D2" Se la cella attiva contiene TOTALE: CELLA("contenuto") è uguale a "TOTALE"

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www.erreffeweb.com CONTA.VUOTE Conta il numero di celle vuote in un intervallo specificato. Sintassi CONTA.VUOTE(intervallo) Intervallo è l'intervallo a partire dal quale si desidera contare le celle vuote. Osservazioni Vengono contate anche le celle contenenti formule che restituiscono "" (testo vuoto). Non vengono invece contate le celle contenenti i valori zero. Esempio Si supponga che nel foglio di lavoro precedente la cella B3 contenga la seguente formula: SE(C369;"C";SE(PunteggioMedio>59;"D";"F")))) Nell'esempio precedente, la seconda istruzione SE è anche l'argomento se_falso della prima istruzione SE. Analogamente, la terza istruzione SE è l'argomento se_falso della seconda istruzione SE. Ad esempio, se il primo test (Media>89) è VERO, verrà restituito "A". Se il primo test è FALSO, verrà calcolata la seconda istruzione SE e così via. NON Inverte il valore logico dell'argomento. Utilizzare NON per assicurarsi che un dato valore non coincida con un altro. Copyright 2007 Raffaella Folgieri– è vietata ogni riproduzione, anche parziale, del contenuto del manuale, se non previa autorizzazione da parte dell’autore.

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Sintassi NON(logico) Logico è un valore o un'espressione che può dare come risultato VERO o FALSO. Se logico è FALSO, NON restituirà VERO, se logico è VERO, NON restituirà FALSO. Esempi NON(FALSO) è uguale a VERO NON(1+1=2) è uguale a FALSO

O Restituisce VERO se uno o più argomenti hanno valore VERO e restituisce FALSO se tutti gli argomenti hanno valore FALSO. Sintassi O(logico1;logico2;...) Logico1;logico2;... sono da 1 a 30 condizioni da verificare che possono avere valore VERO o FALSO. · Gli argomenti devono essere uguali a valori logici come VERO o FALSO oppure essere matrici o riferimenti che contengono valori logici. · Se una matrice o un riferimento contiene testo, valori logici o celle vuote, tali valori verranno ignorati. · Se l'intervallo specificato non contiene valori logici, la funzione O restituirà il valore di errore #VALORE!. · È possibile utilizzare una formula matrice O per verificare la presenza di un valore in una matrice. Per immettere una formula come matrice, premere CTRL+MAIUSC+INVIO in Microsoft Excel 97 per Windows oppure +INVIO in Microsoft Excel 97 per Macintosh. Esempi O(VERO) è uguale a VERO O(1+1=1;2+2=5) è uguale a FALSO Se A1:A3 contiene i valori VERO, FALSO e VERO: O(A1:A3) è uguale a VERO Vedere anche l'esempio per la funzione IDENTICO.

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VERO Restituisce il valore logico VERO. Sintassi VERO( ) Osservazioni Il valore VERO può essere immesso direttamente nelle celle e nelle formule senza utilizzare questa funzione, la quale viene fornita principalmente per garantire la compatibilità con altri programmi di fogli di calcolo.

FUNZIONI DI RICERCA E DI RIFERIMENTO -----------FUNZIONI DI TESTO ----------------Per le funzioni ingegneristiche, matematiche, trigonometriche finanziarie e statistiche si rimanda al manuale per l'uso in caso di necessità.

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