Orari. Tutti i giorni dal martedì alla domenica. Lunedì chiuso. 1 luglio - 31 agosto
dalle ore 10 alle ore 15 e dalle ore 20 alle ore 23,30. 1 settembre - 6 ottobre.
LIGABUE
CON LA COLLABORAZIONE
Orari Tutti i giorni dal martedì alla domenica Lunedì chiuso
“Toni” e la sua arte nel racconto di Cesare Zavattini
1 luglio - 31 agosto dalle ore 10 alle ore 15 e dalle ore 20 alle ore 23,30 1 settembre - 6 ottobre dalle ore 10 alle ore 19
CON IL SOSTEGNO
La biglietteria chiude un’ora prima
Ingresso Intero € 8,00 Ridotto € 6,00 Gruppi € 6,00 (minimo 10 persone) Attività collaterali e didattiche 11 luglio - 31 agosto Tutti i giovedì e i sabati ore 20,45 visita guidata gratuita (su prenotazione) Tutti i martedì ore 21 laboratori per ragazzi, letture e conversazioni Tutti i giovedì ore 22 concerto e degustazione
s AEROPORTO RIMINI 2 km 8 VILLA MUSSOLINI
1 settembre - 6 ottobre Tutte le domeniche ore 17 visita guidata gratuita (su prenotazione)
VILLA FRANCESCHI
Per prenotazioni tel. 0541 693534 (orario mostra)
[email protected]
Informazioni utili Il percorso espositivo inizia a Villa Franceschi Le Ville si trovano in prossimità della stazione ferroviaria e sono accessibili ai disabili Parcheggi a pagamento nelle vicinanze Informazioni turistiche IAT tel. 0541 426050
s
Per informazioni Galleria d’arte moderna e contemporanea Villa Franceschi tel. 0541 693534 • IAT tel. 0541 426050 Villa Franceschi •
[email protected] www.comune.riccione.rn.it • www.riccioneperlacultura.it
RICCIONE AUTOSTRADA USCITA A14 2 km
STAZIONE
p
Galleria d’arte moderna e contemporanea Villa Franceschi via Gorizia, 2 - Riccione
Villa Mussolini
via Milano. 31 - Riccione
11 luglio - 6 ottobre 2013 Riccione
ISTITUZIONE PER LA CULTURA
LIGABUE
“Toni” e la sua arte nel racconto di Cesare Zavattini Galleria d’arte moderna e contemporanea Villa Franceschi e Villa Mussolini - Riccione
11 luglio - 6 ottobre 2013 E’ Cesare Zavattini l’illustre “Cicerone” della mostra che Riccione dedica alla figura e all’opera di Antonio Ligabue (1899 – 1965). A Zavattini, regista, sceneggiatore, scrittore, giornalista, nonché disegnatore e pittore, si deve, già negli anni ’50, il primo vero ‘approccio’ all’arte dei ‘candidi’ da parte della cultura figurativa ufficiale. Memorabile è la sua monografia Ligabue, un testo poetico, edito da Franco Maria Ricci nel 1968. Non mancano poi le ‘prove’ di un interesse di Zavattini verso Ligabue anche sul piano cinematografico, come è testimoniato in mostra da importanti repertori inediti provenienti dalla ricca documentazione donata di recente dal figlio di Zavattini, Arturo, alla Biblioteca Panizzi di Reggio Emilia. Idealmente, dunque, Cesare Zavattini può essere considerato il “regista” di questa esposizione che si snoda tra le sale di Villa Franceschi e quelle di Villa Mussolini. Circa ottanta le opere di Antonio Ligabue, tra dipinti, disegni e sculture, che ripercorrono le tappe fondamentali della sua vicenda umana ed artistica, dagli esordi fino agli ultimi anni di vita. Nell’ampia antologica, divisa per sezioni tematiche, non possono mancare i soggetti prediletti da “Toni”, tra i quali gli autoritratti dallo sguardo sempre
carico di nuove intense inflessioni psicologiche e le raffigurazioni del mondo animale, nella sua ferocia primordiale. Immagini che catturano e incantano con la loro forza cromatica e l’apparente semplicità ma che, in realtà, paiono sottendere una complessità di rimandi culturali, di citazioni stilistiche e di contaminazioni con le varie arti visive, come il cinema e l’illustrazione. Il percorso espositivo si conclude con una sezione dedicata a “Za” pittore che comprende dipinti e opere grafiche realizzate tra gli anni ’70 e ’80 del secolo scorso, alcune delle quali esposte per la prima volta in pubblico, conservate presso i Musei Civici di Reggio Emilia. L’esposizione è curata da Daniela Grossi e Claudio Spadoni, con la collaborazione di Sara Andruccioli e di Orlando Piraccini. Consulente scientifico per Ligabue è Augusto Agosta Tota. L’iniziativa è promossa dal Comune di Riccione con la collaborazione dell’Istituto per i beni artistici culturali e naturali della Regione Emilia-Romagna e del Centro Studi & Archivio Antonio Ligabue di Parma.
nal and artistic life, from his artistic startup until the last years of his life. In the vast anthology, devided in thematic areas, “Toni’s” favourite subjects cannot be missing, his self-portraits with his look always filled with new intense psychological inflections and the depiction of the animal kingdom in its primordial fierceness. Images that will capture and enchant you with their chromatic strength and their apparent simplicity but that will suggest in reality a complexity of cultural returns, of stylistic quotes and contaminations with various visual arts, like cinema and illustration. The exhibit itinerary ends in an area dedicated to “Za” as painter, whose artistic production consists of paintings and graphic works created between 1970 and 1980, some of them shown to the public for the first time and conserved in the museum of Reggio Emilia. The exhibit is looked after by Daniela Grossi and by Claudio Spadoni with the collaboration of Sara Andruccioli and Orlando Piraccini. The artistic consultant for the artist Ligabue is Augusto Agosta Tota. The initiative is promoted by the Municipality of Riccione with the attendance of the Regional Institution for Conservation of historic and artistic works and carried out and the Academic Centre & Archives Antonio Ligabue of Parma.
Busto di gorilla, 1956
Volpe con gallina, 1955
Cesare Zavattini is the well-known “Cicero” for the exhibit that Riccione dedicates to the personality and to the works of Antonio Ligabue (1899-1965). In the 1950s, also thanks to Zavattini, film director, screenwriter, journalist as well as designer and painter, Naïve Art is appraised and finally taken in consideration. His monograph Ligabue, a poetic text, published by Franco Maria Ricci in 1968, is unforgettable. There is also evidence of Zavattini’s cinematographic interest for Ligabue, as shown in the exhibit through important unreleased repertoires coming from the numerous documents which Arturo, Zavattini’s son recently donated to the Panizzi library of Reggio Emilia. Virtually Cesare Zavattini can be considered the “director” of this exhibit which takes place in the halls of Villa Franceschi and Villa Mussolini. The works of Antonio Ligabue are about eighty, between paintings, designs and sculptures and retrace the phases of his persoAutoritratto con cane, 1957