piano offerta formativa - Comune di Trieste

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educativo e pedagogico che porterà i nostri bambini e bambine alla scuola dell' obbligo. Il POF, Piano dell'Offerta Formativa, è un importante strumento di ...
Comune di Trieste area educazione, università, ricerca, cultura e sport servizi educativi integrati e politiche giovanili

PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA ANNO SCOLASTICO 2014/15

SCUOLA DELL’INFANZIA COMUNALE “AZZURRA” Adottato dal Collegio Docenti il 29/09/2014 Approvato dal Consiglio di Plesso il 15/10/2014

IL PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA Un bambino può insegnare sempre tre cose ad un adulto: a essere contento senza motivo, a essere sempre occupato con qualche cosa, e a pretendere con ogni sua forza quello che desidera. Paulo Coelho, Monte Cinque, 1996

Il Piano dell’Offerta Formativa (P.O.F.) è la “carta d’identità” delle scuole che illustra le modalità organizzative e la progettazione degli itinerari di apprendimento finalizzati allo sviluppo di tutte le dimensioni della personalità di ciascun bambino*, facendo riferimento ai campi di esperienza cioè ai diversi ambiti del fare e dell'agire: Il sé e l’altro: le grandi domande, il senso morale, il vivere insieme Il corpo e il movimento: identità, autonomia, salute Immagini, suoni, colori: gestualità, arte, musica, multimedialità I discorsi e le parole: comunicazione, lingua, cultura

cara

La conoscenza del mondo: ordine, misura, spazio, tempo, natura così come definiti nelle ”Indicazioni nazionali per il curricolo della scuola dell'infanzia e del primo ciclo d'istruzione” (M.I.U.R, Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca, settembre 2012). Le scuole elaborano annualmente il P.O.F. che viene pubblicato on-line all'indirizzo: www.triestescuolaonline.it

Riferimenti normativi Oltre alle “Indicazioni Nazionali” ed al “Regolamento per le scuole dell'infanzia del Comune di Trieste”, le scuole adottano come riferimento costante dell'azione educativa le linee normative e pedagogiche de:



la "Convenzione ONU sui diritti dell’infanzia e dell’adolescenza", approvata dall’Assemblea Generale delle Nazioni Unite il 20 novembre 1989, lo strumento normativo internazionale più importante e completo in materia di promozione e tutela dei diritti dell'infanzia;



la Legge 62/2000, “Norme per la parità scolastica e disposizioni sul diritto allo studio e all'istruzione”;



le “Linee guida per l’accoglienza e l’integrazione degli alunni stranieri” (M.I.U.R., febbraio 2014);



Legge 104/1992 Legge-quadro per l'assistenza, l'integrazione sociale e i diritti delle persone handicappate e le “Linee guida sull'integrazione scolastica degli alunni con disabilità” (M.I.U.R., agosto 2009);



la Legge 170/2010 i successivi Decreti attuativi (1/7/2011) e le “Linee guida per il diritto allo studio degli alunni e degli studenti con disturbi specifici di apprendimento” (M.I.U.R., ottobre 2010).



gli “Strumenti d’intervento per alunni con bisogni educativi speciali e organizzazione territoriale per l’inclusione scolastica” (M.I.U.R., dicembre 2012).

Le scuole dell'Infanzia del Comune di Trieste Le scuole dell'infanzia comunali di Trieste sono paritarie, ossia scuole gestite dal Comune e che rispondono ai criteri standard definiti dal Ministero dell'Istruzione, dell'Università e della Ricerca. Le scuole paritarie svolgono un servizio pubblico improntato ai principi costituzionali e sono quindi aperte a tutti.

Il coordinamento pedagogico Il coordinamento pedagogico è una struttura di tipo tecnico composta dai Funzionari direttivi Coordinatori pedagogici con competenze organizzative e psico-pedagogiche. Sul territorio i Coordinatori pedagogici coordinano trasversalmente i vari servizi educativi gestiti dal Comune, attraverso forme aggregate ed integrate di strutture (Nidi d 'infanzia, Scuole dell'infanzia, Ricreatori, Servizi Integrativi Scolastici). Il coordinamento pedagogico sostiene la qualità delle proposte educative nei servizi; ha un ruolo di promozione, sostegno, gestione, monitoraggio, verifica e valutazione del progetto educativo dei servizi comunali, secondo principi di coerenza e continuità al fine della realizzazione del "sistema terri-

toriale integrato", come previsto nelle linee e gli indirizzi generali esplicitati nel programma del Comune di Trieste, ente gestore dei servizi educativi. Il Coordinamento pedagogico favorisce lo scambio ed il confronto all'interno della rete dei servizi coordinati e promuove le relazioni ed il clima interno dei gruppi di lavoro. Cura l'analisi dei bisogni formativi e progetta percorsi formativi e sperimentazioni didattiche e lo scambio di esperienze tra il personale. Coordina, monitora l'azione educativa di tutto il personale assegnato attraverso la verifica dei progetti trasversali con i servizi educativi, socio-sanitari, scolastici e culturali del territorio e le convenzioni attivate nel territorio. La struttura del coordinamento pedagogico e la figura del coordinatore sono elementi essenziali per la costruzione di un sistema integrato dei servizi per l’infanzia che, rispondendo ai bisogni dei bambini e delle loro famiglie, contribuisce al processo di crescita degli stessi servizi.

Coordinamento territoriale Recentemente nell'ottica di valorizzare e sperimentare nuove forme di accoglienza, sostegno e responsabilità nell'esperienza di crescita dei bambini e delle loro famiglie, insieme a tutti i soggetti che condividono questo percorso in un determinato territorio della città, si programma l'attività di coordinamento pedagogico in Coordinamenti territoriali, rappresentati dai coordinatori pedagogici delle strutture educative appartenenti ai singoli territori della città.

Il progetto pedagogico Le attività delle scuole si fondano su un progetto pedagogico elaborato avendo come riferimento le Indicazioni nazionali e le linee del programma pedagogico dei servizi educativi del Comune di Trieste. Già da alcuni anni è in corso una sperimentazione di progettualità territoriale intra-servizi comunali (asilo nido,scuole dell'infanzia, ricreatori, poli di aggregazione giovanile, Servizio Integrativo Scolastico – S.I.S) al fine di promuovere e armonizzare al meglio le offerte educative e formative in un'ottica di continuità.

Finalità della scuola dell'infanzia

La scuola dell'infanzia contribuisce alla realizzazione del principio dell’uguaglianza delle opportunità e alla rimozione degli ostacoli di ordine economico e sociale (art. 3 della Costituzione). Il bambino è sempre al centro dell'azione educativa e, compito della scuola dell’infanzia, è promuovere il suo sviluppo armonico e globale attraverso una metodologia basata sul gioco ed adeguata al livello di maturazione cognitiva, espressiva, affettiva e sociale:



creando uno spazio privilegiato per consolidare la propria personalità (maturazione dell’identità);



stimolando ad apprendere condotte che progressivamente lo conducano all’indipendenza (conquista dell’autonomia);



proponendo svariate esperienze: sensoriali, percettive, motorie e intellettive (acquisizione delle competenze);



organizzando un luogo di vita, di relazioni e di apprendimenti, in un ambiente accogliente e motivante in cui si iniziano a conoscere le prime regole di convivenza collettiva (senso della cittadinanza).

La scuola come percorso di accoglienza Le scuole assicurano un percorso graduale di crescita globale nel bambino offrendo opportunità di apprendimenti coerenti ai bisogni educativi, attraverso contesti e risposte relazionali ed educative personalizzate, in stretta collaborazione tra tutte le componenti della comunità educante. Particolare attenzione viene data ai bambini in situazione di disabilità, di disagio e di svantaggio sia con la costruzione di un percorso adeguato alle singole esigenze del bambino sia attraverso il lavoro di rete con i diversi servizi territoriali come l'Azienda per i Servizi Sanitari (Gruppo Violenza Minori e Gruppo Caronte) e le Unità Operative Territoriali. Le scuole dell’infanzia comunali di Trieste, città multiculturale e sensibile da sempre ai temi della convivenza tra persone di diverse culture, prevedono forme di accoglienza volte a favorire l’inclusione dei bambini con cittadinanza non italiana, nella ferma convinzione che accogliere significa valorizzare l'identità culturale di ciascuno ed è dunque sinonimo di calore, professionalità e accuratezza.

Nelle scuole si attuano altresì percorsi strutturati di prevenzione dei disturbi di apprendimento (D.S.A.) in riferimento alla Legge 170/2010 i successivi Decreti attuativi (1/7/2011) e le “Linee guida per il diritto allo studio degli alunni e degli studenti con disturbi specifici di apprendimento” (ottobre 2010). Infine, uno dei principi che assicurano la coerenza tra le diverse esperienze di vita dei bambini è quello della continuità educativa tra i vari cicli scolastici (nido d'infanzia, scuola dell'infanzia, scuola primaria e Servizi Integrativi Scolastici) tenendo sempre in primo piano la necessità di non frammentare i percorsi formativi.

Relazioni con le famiglie Sempre più centrale all’interno dei servizi per l’infanzia e nei diversi contesti educativi appare la relazione con le famiglie, in un'ottica di condivisione di responsabilità della crescita e dell'educazione di tutti i bambini. Le scuole individuano gli obiettivi e le strategie relative alla partecipazione e alle modalità di rapporto con le famiglie, valorizzando la promozione, il sostegno e affiancamento della genitorialità. In particolare, definiscono le modalità di comunicazione, di informazione e di confronto attraverso: •

le giornate di “Open day” che per molte famiglie rappresentano il primo contatto diretto con il mondo della scuola-



le riunioni di classe, in cui il personale educativo informa i genitori sulle attività dei bambini, illustra il progetto educativo e le iniziative collaterali (uscite didattiche, progetti specifici…);



i colloqui individuali;



l'assemblea dei genitori;



il Consiglio della Scuola composto dal coordinatore pedagogico e dai rappresentanti dei genitori, del personale educativo e del personale d’appoggio.

Concessione in uso dei locali delle scuole dell’infanzia Le famiglie dei bambini frequentanti possono richiedere l'uso in concessione gratuita dei locali delle scuole dell’infanzia, se si costituiscono in Comitato o in Associazione, per realizzare attività inte-

grative alle funzioni dei servizi educativi comunali, organizzando momenti di socializzazione e di attività ludica per bambini, nonché di aggregazione e confronto tra le famiglie.

Ampliamento dell'offerta formativa Nell'ambito dell'autonomia delle singole scuole che annualmente curano il progetto educativo e didattico, il coordinamento pedagogico ha ritenuto di ampliare l'offerta formativa sostenendo il concetto di trasversalità attraverso la scelta di aderire ai bandi della Regione Friuli-Venezia Giulia: •

Bando per il finanziamento degli interventi previsti nel Piano dell’Offerta Formativa delle istituzioni scolastiche nel Friuli Venezia Giulia)



Bando per il finanziamento di interventi relativi all’Integrazione scolastica degli allievi stranieri (laboratori a tema e presenza di mediatori culturali)



Bando per il finanziamento delle attività didattiche relative all’insegnamento delle Lingue e Culture delle Minoranze Linguistiche Storiche valorizzare l’identità plurilinguistica e pluriculturale della comunità presente nel territorio del Friuli Venezia Giulia

come orientamento verso quelle competenze generali che favoriscono un percorso di apprendimento armonico del bambino in una prospettiva di educazione permanente per tutto l'arco della vita, come indicato dalla “Raccomandazione del Parlamento europeo e del Consiglio”(dicembre 2006). Inoltre, per l'anno scolastico in corso le scuole aderiranno ad altri progetti in collaborazione a soggetti esterni come: •

inglese e tedesco (Unicum Centro Studi e Goethe Zentrum)



musica (Conservatorio di musica G. Tartini)



educazione alla mobilità (Corpo Polizia Municipale)



piscina (Triestina Nuoto)



progetto “aiuola della pace” (Commissione Pari Opportunità)



“Nati per leggere”



Interventi di promozione alla salute (Azienda per i Servizi Sanitari)



“Orto in condotta”

Modalità di organizzazione del contesto educativo Il personale Nel servizio opera (tratto dal “Regolamento per le scuole dell'infanzia del Comune di Trieste): •

il coordinatore pedagogico



il personale educativo



il personale d’appoggio

Il coordinatore pedagogico svolge compiti di elaborazione, attuazione e verifica del progetto educativo/organizzativo e gestionale della scuola. Coordina l’attività di tutto il personale assegnato ed è responsabile del buon funzionamento della scuola stessa, promuove una metodologia di lavoro che privilegia il lavoro di gruppo e la collegialità, in modo da valorizzare l’apporto professionale di ciascun operatore. Il personale educativo ha competenze pedagogiche, metodologico-didattiche, organizzativo-relazionali. Partecipa alla gestione sociale della scuola, cura rapporti stabili con le famiglie e con il territorio; collabora alla stesura del Piano dell’Offerta Formativa. Ad ogni sezione (gruppo-sezione o “classe”) sono assegnati due insegnanti la cui turnazione deve assicurare nell’arco della giornata il massimo della compresenza anche finalizzata alla realizzazione di specifici progetti didattici; attua una turnazione giornaliera secondo il principio della pari responsabilità educativa. È previsto l’insegnante di religione cattolica per i bambini che si avvalgono di tale insegnamento. Il personale d’appoggio contribuisce assieme al personale educativo alla costruzione di un corretto clima educativo all’interno della scuola e ad assicurare una situazione ambientale adeguata alle esigenze ed ai bisogni dei bambini; è figura di riferimento nei vari momenti delle routines quotidiane (entrata e uscita, alimentazione, igiene personale), e stimola i bambini alla conquista dell’autonomia. Svolge compiti di pulizia e riordino degli ambienti scolastici e delle aree esterne di pertinenza; provvede alla somministrazione dei pasti; è di sostegno alle attività ed ai bisogni dei bambini. Le “classi”

Gruppo–sezione (la tradizionale “classe”) rappresenta un modello organizzativo che favorisce il raggiungimento degli obiettivi formativi attraverso il riconoscimento di punti di riferimento significativi come gli angoli strutturati e i laboratori. Le sezioni si rapportano tra loro in modo aperto e flessibile, per consentire attività didattiche di intersezione per piccoli e grandi gruppi di bambini provenienti dalle diverse sezioni. La sezione è costituita da 25 bambini, ridotto a 20 in caso di presenza di bambini disabili con l'affiancamento di un insegnante di sostegno e la predisposizione di interventi individualizzati al fine di favorirne in modo adeguato ed efficace la frequenza. Spazi e tempi Anche l’organizzazione degli spazi e dei tempi necessita di un pensiero pedagogico condiviso dall’intera equipe scolastica. In particolare: •

lo spazio deve risultare accogliente, stimolante e funzionale



il tempo viene organizzato in routine quotidiane (l’accoglienza, la merenda, l’igiene personale, il gioco libero, il gioco strutturato…), rispettose dei ritmi del bambino che gli consentano di riconoscere i diversi momenti della giornata scolastica attraverso una distribuzione ordinata delle attività educative, valorizzando inoltre contesti flessibili e creativi

Mangiare a scuola In tutte le scuole viene fornito il servizio di mensa scolastica che comprende una merenda di metà mattina, il pranzo ed uno spuntino al pomeriggio. Il menù, con caratteristiche stagionali, è stato elaborato dalla dietista dott.ssa Paola Fabbro e visionato dall'Azienda per i Servizi Sanitari. L'articolo 7 del Capitolato speciale d'appalto per il servizio di fornitura pasti prevede l'utilizzo di “Prodotti alimentari, biologici, tipici, tradizionali, da commercio equo e solidale, prodotti agricoli regionali.” È possibile richiedere un menù diversificato (diete speciali) per le principali forme di intolleranze alimentari. Inoltre si può richiedere la sostituzione di alcuni cibi per motivi etici-religiosi-culturali e, per la gioia dei bambini, si possono festeggiare i compleanni a scuola, purché vengano consumati determinati alimenti autorizzati.

Come previsto dall'art.15 del Capitolato, è possibile istituire

delle Commissioni mensa composte dai rappresentanti dei genitori quali organismi di controllo dei centri di produzione pasti. Orari Le scuole sono aperte dal lunedì al venerdì, dalle ore 7.30 alle ore 17.00. L’accoglimento dei bambini avviene, di norma, dalle ore 8.00 alle ore 9.00, con la possibilità, per le famiglie che ne ravvisino la necessità, di un pre-accoglimento a partire dalle ore 7.30. L’uscita è flessibile e, di norma, articolata in tre fasce orarie: alle ore 13.00, alle ore 14.30 e alle ore 15.30, per rispondere alle esigenze delle/dei bambine/i e delle loro famiglie. Il prolungamento dell’orario fino alle ore 17.00 viene assicurato alle famiglie che ne ravvisino la necessità, garantendo la presenza di educatori in numero proporzionale a quello dei bambini presenti. Il servizio di scuola dell’infanzia al sabato viene garantito presso la scuola dell'Infanzia “Il Tempo Magico” con orario antimeridiano senza erogazione del servizio di mensa. Calendario scolastico Inizio anno scolastico per tutto il personale

lunedì 01 settembre 2014

Apertura all’utenza

lunedì 15 settembre 2014

Sospensione per festa del Santo Patrono Sospensione per vacanze natalizie Sospensione per carnevale e mercoledì delle Ceneri Sospensione per vacanze pasquali

lunedì 03 novembre 2014 dal 24 dicembre 2014 al 6 gennaio 2015 compreso dal 16 febbraio 2015 al 18 febbraio 2015 compreso ( Del. Regionale n.787 dd. 24 aprile 2014 ) dal 2 aprile 2015 al 7 aprile 2015 compreso

Sospensione per ponte 1°maggio

sabato 02 maggio 2015

Sospensione per ponte 2 giugno

lunedì 1 giugno 2015

Ultimo giorno di apertura all’utenza

sabato 27 giugno 2015

È prevista un'ulteriore sospensione il giorno 8 dicembre 2014 (festa dell'Immacolata Concezione), in quanto festività nazionale. a cura del Coordinamento Pedagogico * Nel testo si trovano termini “bambino, bambini” si sollecita il lettore a considerare tale scelta semplicemente una semplificazione di scrittura, mentre nell'azione educativa bisognerà considerare la persona nella sua peculiarità e specificità anche di genere.

SLOW SCHOOL

AZZURRA (un’oasi di buon senso)

PER UNA PEDAGOGIA DEL QUOTIDIANO

“Quello che si impara è quello che si respira” Il titolo della programmazione del POF adottato dalla scuola dell’infanzia AZZURRA prende spunto dal nome del movimento eco-gastronomico “Slow food”, in controtendenza alla presenza dilagante del “Fast food”. Come noto, “Slow food” promuove un approccio consapevole alla produzione, distribuzione e consumo del cibo. Recupera e valorizza antiche saggezze in una nuova chiave ecologica. Ma non è solo questo. La scuola dell’infanzia “Azzurra” cerca di promuove anche un approccio analogo all’educazione in cui tutti insieme, educatrici e genitori, abbiamo stabilito alcuni punti fermi: 1) ripensar-ci:

la nostra scuola dell’infanzia vuole rappresentare un riferimento forte, una possibile oasi di buon senso. Essa è molto più di un luogo di apprendimenti. Costituisce di fatto una piccola comunità di persone che s’incontrano, convivono, condividono una vita quotidiana organizzata. E’ questo aspetto comunitario che ci proponiamo di esplicitare e valorizzare: - al posto della fretta, recuperare la calma; - al posto del rumore, recuperare il silenzio per ascoltare gli altri, le cose, noi stessi; - al posto del consumo superfluo, recuperare la semplicità e l’essenziale; 2) cercare una apprendimenti:

possibile

fusione

tra

vita

quotidiana

e

- esplicitando gli apprendimenti nascosti in tutte le situazioni della giornata; - dedicando molta attenzione all’organizzazione degli spazi e ai tempi, al curricolo implicito, alle relazioni, alle situazioni informali, alle interazioni e alle conversazioni tra bambini stessi; tra noi e le famiglie; - rivalutando la vita in giardino; curando la regia educativa, trasformando la ricreazione in situazioni educative informali accuratamente predisposte e accompagnate.

Scuola Azzurra Scuola aperta e trasparente OPPORTUNITA' per : e

mamma

papa'

di ( FINALITA' ) : Stabilire rapporti di conoscenza, fiducia,rispetto fra genitori,personale scolastico e compagni dei loro figli.

Far conoscere ai genitori la vita scolastica vissuta giornalmente dai loro figli

Dare loro la possibilita'di conoscere e vedere con i propri occhi,una parte del proprio bambino (lo scolaro ) non sempre ad essi accessibile,spesso,immaginata o desunta da parole e racconti di maestre, compagni,personale scolastico.

Rendere partecipanti ATTIVI,i genitori, alla buona riuscita delle occasioni di incontro

Far percepire ai bambini che genitori e,personale scolastico sono alleati nell'impegno educativo esercitato.

MODALITA': TRASCORRENDO UNA MATTINATA IN NOSTRA COMPAGNIA,uno alla volta , da gennaio in poi.

Partecipando attivamente alla riuscita di “giornate di FESTA” in occasione delle feste Vivendo assieme a maestre ,bambini,personale ausiliario una giornata in “GITA SCOLASTICA”

Slow School La pedagogia della lumaca.

INTESA COME : strategia didattica di rallentamento.

SI PROPONE DI: “Perdere” tempo per ascoltare, accogliendo i vissuti e le emozioni di ogni bambino.

“Perdere” tempo nel rispetto dei tempie ritmi di ognuno di noi: vita di gruppo, affetti e conoscenze nascono dall'ascolto e dal rispetto di tutti i partecipanti alla vita scolastica.

“Perdere” tempo per giocare : e permettere ai bambini di sperimentare,esprimersi,entrare in rapporto con gli altri, perché,”se non ora” il tempo per giocare,sarà quando ?

“Perdere” tempo a parlare , in una società che va sempre piu' veloce, vogliamo dare spazio al parlare con i bambini.

“Perdere” tempo per scegliere: organizzare insieme ai bambini attività e spazi per farli diventare cittadini del domani capaci di assumersi la responsabilità delle loro scelte

“Perdere “ tempo per passeggiare: muoversi a ritmo lento,osservare, vedere con occhi nuovi il nostro ambiente, il nostro territorio,condividendo il piacere con tanti amici.

“Perdere” il tempo per crescere:imparando ad assaporare ogni istante della vita presente per esercitare tutte le nostre potenzialità e diventare GRANDI in consapevolezza ed equilibrio.

PECULIARETA’ SCUOLA AZZURRA

TRE SEZIONI OMOGENEE GENITORIALITA’

(3 –4 –5 ANNI) 1 SEZIONE ETEROGENEA

SONNELLINO POMERIDIANO

FA RIFERIMENTO

AL CAMPO D’ESPERIENZA: L’AMBIENTE SOCIALE, IL VIVERE INSIEME

CONSENTE DI

SVILUPPARE CURIOSITA’, VOGLIA DI SPERIMENTARE

AVERE UN RAPPORTO PIU’ CONSAPEVOLE CON GLI ALTRI, DI COMPETENZA E DI CITTADINANZA

FAVORIRE LA COSTITUZIONE DEL SE' L'AUTOSTIMA, LA FIDUCIANEI PROPRI MEZZI

ATTRAVERSO

INCONTRI

FESTE

LABORATORI

GITE DIDATTICHE

EDUCAZIONE EMOTIVA EDUCARE AD ESSERE I BAMBINI E LE EMOZIONI

IL MIO MONDO

LA FAMIGLI A

IL VALORE DELL'AMO RE

RICONOSCIMENTO DEGLI STATI EMOTIVI

GLI AMICI

ATTRAVERSO I RACCONTI SI DESCRIVONO LE EMOZIONI

IL VALORE DELL'AMIC IZIA

RACCONTI CANZONI RIFLESSIONI SUL VALORE DEL RISPETTO

UN COLORE PER OGNI EMOZIONE

PROGETTO ARTE „L'ARTE DI EMOZIONARSI“

EDUCARE AD ESSERE ATTRAVERSO LE EMOZIONI SUSCITATE DALLA PITTURA E DALLA MUSICA OSSERVARE OPERE D'ARTE

ESPRIMERSI CON VARIE TECNICHE PITTORICHE

INVITO A SCUOLA DI ARTISTI (MUSICISTI, BALLERINI)

SVILUPPARE LA CONOSCENZA DIASPRESSIONI ARTISTICHE

LABORATORIO MULTICAMPO

L'ORTO DI AZZURRA PREVEDE FA RIFERIMENTO

AL CAMPO D'ESPERIENZA IL SE' E L'ALTRO

AL CAMPO D'ESPERIENZA LA CONOSCENZA DEL MONDO

SI CONNETTE

L'ACQUISIZIONE D'INTERESSE PER TUTTO L'AMBIENTE NATURALE

PERCORSO FORMATIVO CHE CONSENTE DI

PER

OSSERVARE, INDIVIDUARE CARATTERISTICHE, RELAZIONI USARE LE RISORSE DEL PROPRIO AMBIENTE

UNA PARTECIPAZIONE ATTENTA E RISPETTOSA A TUTTO CIO' CHE CI CIRCONDA

PER CONSENTIRE DI

SCOPRIRE LA NATURA ATTRAVERSO ATTIVITA' SENSORIALI E L'USO DI UN LESSICO SPECIFICO

INSIEME A CON SEMINE, RACCOLTE, ERBARI, VERIFICHE, ESPERIMENTI, ASSAGGI, ecc.

CON - GENITORI E NONNI DI SCUOLA AZZURRA - BAMBINI DEL SIS COBOLLI - BAMBINI DEL NIDO ACQUERELLO - ASSOCIAZIONE „TERRAZZURRA“

PER PARTECIPARE INSIEME

RACCONTI SPETTACOLI VARI ASCOLTO MUSICA USCITE DIDATTICHE LABORATORI FESTE

I 4 ELEMENTI NATURALI

CAMPI D'ESPERIENZA

SI CONNETTE INOLTRE A

DI RIFERIMENTO

IL SE' E L'ALTRO I DISCORSI E LE PAROLE SUONI E COLORI

LA CONOSCENZA DEL MONDO

PER CONSENTIRE AL BAMBINO DI

RAGGRUPPARE, ORDINARE, VALUTARE, QUANTIFICARE MATERIALI CON CRITERI DIVERSI, FORMULARE IPOTESI

- SVILUPPARE IL SENSO DELL'IDENTITA'PERSONALE - ARRICCHIRE E PRECISARE IL PROPRIO LESSICO - ESPRIMERE E COMUNICARE EMOZIONI CON I LINGUAGGI DI SUA CONOSCENZA

UN PERCORSO FORMATIVO CHE SVILUPPERA' GLI ARGOMENTI:

ACQUA NEL MESE DI OTTOBRE

ADESIONE ALL'EVENTO „WATER FOR UNITY“ CON DISEGNI, VISIONE DI VIDEO, CANZONI, ecc.

FUOCO NEI MESI DI GENNAIO E FEBBRAIO

FUOCO CHE SCALDA, FUOCO CHE CUCINA ATTRAVERSO RACCONTI, ESPERIENZE DI CUCINA, DISEGNI, CANZONI, ecc.

ARIA NEI MESI DI MOVEMBRE E DICEMBRE

IL NOSTRO VENTO. LA BORA, L'ARIA INVISIBILE, L'ARIA RUMOROSA CON DISEGNI, VISIONE DI VIDEO, CANZONI, ecc.

TERRA NEI MESI DA MARZO A GIUGNO

LA TERRA DEL NOSTRO ORTO: VANGARE, RASTRELLARE, SEMINARE, BAGNARE, RACCOGLIERE I FRUTTI, ecc.

GIORNATA TIPO

ORE 9.00 – 9.45 MERENDA ROUTINE IGIENICA ORE 9.45 – 11.30 MATTINATA ATTIVITA’ DIDATTICHE MULTICAMPO GIOCO LIBERO, GUIDATO E MOTORIO ORE 11.30 – 13.00 ROUTINE IGIENICHE PRANZO

ORE 13.00 – 13.20 PRIMA USCITA

ORE 13.15 – 15.30 LABORATORI GIOCO LIBERO IN CLASSE O SPAZI DEDICATI MERENDA merenda

ORE 14.30 – 14.40 SECONDA USCITA

ORE 15.30 – 17.00 USCITA

PROGETTO ACCOGLIENZA

FA RIFERIMENTO A

GENITORI

PERSONALE DELLA SCUOLA

BAMBINI

PER SENTIRSI

PARTECIPI, ATTENTI, COINVOLTI EMOTIVAMENTE, PERCEPIRE LE ESIGENZE PARTECIPI, DI CONDIVIDERE CONTENUTI EDUCATIVI, CONFRONTARSI

ACCOLTI PARTECIPI RICONOSCERSI STRUMENTI

FESTE CONVIVIALI LABORATORI LA GIORNATA A SCUOLA FESTA DI PRIMAVERA GITA DI FINE ANNO RIUNIONI SCOLASTICHE

PROGETTO ADDORMENTARSI IN COMPAGNIA

FA RIFERIMENTO

OFFERTA PER I BAMBINI CHE AVVERTONO LA NECESSITA’ DEL RIPOSINO POMERIDIANO

AL CAMPO D’ESPERIENZA: IL VIVERE INSIEME, IDENTITA’, AUTONOMIA, SALUTE

CONSENTE DI

SVILUPPARE FIDUCIA NEGLI ALTRI, ESPRIMERE E COMUNICARE EMOZIONI

RAGGIUNGERE UNA BUONA AUTONOMIA PERSONALE

RICONOSCERE I SEGNALI DEL PROPRIO CORPO E PRATICHE CORRETTE PER LA CURA DEL SE’

ATTRAVERSO

LA NANNA O IL SEMPLICE RILASSAMENTO IN UNA STANZA ADEGUATA

QUANDO

DALLE 13.10 ALLE 15.00 RISPETTANDO I TEMPI INDIVIDUALI

COME

MIRA ANCHE A

ASCOLTANDO UNA MUSICA RILASSANTE SULLA PROPRIA BRANDINA CON LA PROPRIA INSEGNANTE

CREARE UN MOMENTO INTIMO, RACCOLTO E RASSICURANTE PER FACILITARE L’INSERIMENTO

PROGETTO BIBLIOTECA.

FA RIFERIMENTO : Ai “ campi di esperienza” : I DISCORSI E LE PAROLE e L'ARTE;LA MUSICA E I MEDIA. SI PONE DI :

Far riconoscere e rispettare le regole della biblioteca.

Far interagire bambini fra bambini, bambini fra adulti, nella lettura di racconti e storie.

Far vivere la lettura come esperienza motivante, importante, ricca di emozioni.

Imparare a custodire opportunamente materiale non personale.

Sviluppare la fantasia e l'immaginazione. La lettura ad alta voce in classe e a casa di libri e storie. La predisposizione in ogni sezione, di “angoli del libro”.

La possibilità per i bambini GRANDI di scegliere un libro della biblioteca secondo il proprio gusto e di portarlo a casa.

La lettura ,assieme ai famigliari,dei libri,amplifica la valenza affettiva che i libri posseggono e rendono l'esperienza particolarmente significativa.

DSA Disturbo Specifico dell' Apprendimento (Legge 170/2010-DM 12 luglio 2011 )

Dislessia- Disgrafia-Discalculia si manifestano in presenza di capacità cognitive adeguate, assenza di patologie o deficit sensoriali e possono costituire una limitazione importante nella vita quotidiana.

PREVEDE CHE : Ogni scuola, compresa quella dell'infanzia, si faccia carico di individuare i casi sospetti di DSA fra gli studenti, allo scopo

di garantire rapidi interventi di recupero e rinforzo. FINALITA': garantire il diritto all'istruzione- favorire il successo scolastico promuovere lo sviluppo delle potenzialità - ridurre i disagi relazionali ed emozionali – sensibilizzare i genitori nei confronti della DSA – favorire la diagnosi precoce e percorsi didattici riabilitativi.

POSSIBILI INDICATORI DI RISCHIO DSA IN ETA' PRESCOLARE

Difficolta' nelle competenze Comunicativolinguistiche

Motorio- prassiche

Visuo-spaziali

ALLO SCOPO DI :

Rispondere con mirate attività di recupero e rinforzo didattico ( ne consegue che: se i detti interventi avranno ottenuto pochi o nessun miglioramento si avviserà tramite apposita comunicazione la famiglia che valuterà se sottoporre il bambino ai test specifici per una eventuale diagnosi ).

MINIBASKET

PER I BAMBINI MEDI E GRANDI

ATTIVITA’ SPORTIVA ESTERNA FACOLTATIVA DAL MESE DI GENNAIO 2015

FA RIFERIMENTO :

AL CAMPO D’ESPERIENZA: IDENTITA’, AUTONOMIA, SALUTE

ATTRAVERSO

RICONOSCERE I SEGNALI ED I RITMI DEL PROPRIO CORPO

CONTROLLARE L’ESECUZIONE DEL GESTO, ACQUISIRE AUTONOMIA

PROVARE PIACERE NEL MOVIMENTO SPERIMENTANDO SCHEMIMI POSTURALI E MOTORI

MODALITA':

DUE LEZIONI SETTIMANALI (ORE 16 – 16.45) ACCOMPAGNATI DALL’INSEGNANTE DI SEZIONE O DAGLI ISTRUTTORI

ALLA PALESTRA DELLA SCUOLA PRIMARIA FOSCHIATTI.

PROGETTO “ PICCOLO LABORATORIO DEL SUONO”. Laboratorio Didattico Musicale a cura degli allievi del Conservatorio Tartini coordinati dalla professoressa Cristina Fedrigo.

Per dare ai bambini la possibilità di : Esplorare e sperimentare i suoni

Ascoltare vari tipi di sonorità

Stabilire un approccio all'arte della musica e della danza.

Conoscere alcuni strumenti musicali

ATTRAVERSO: La costruzione di piccoli strumenti usando materiali di reciclo

L'uso degli strumentini musicali ,a disposizione nella scuola.

L'ascolto di brani musicali, possibilmente eseguiti dal vivo.

La visioni di film musicali adatti ai bambini.

L'incontro e la conoscenza di artisti che verranno a scuola a presentare la loro dote.

FINALITA': Far sorgere una passione nei bambini,che li induca ad approcciarsi, alla pratica musicale o della danza,uscendo dagli stereotipi offerti dai media. DOVE E QUANDO: In sede scolastica e con uscite didattiche. Probabilmente da gennaio in poi, e in seguito a accordi che verranno presi con la referente della proposta e vari artisti.

SCUOLA AZZURRA PARTECIPERA’ INOLTRE A: USCITE DIDATTICHE A PIEDI PER IL RIONE DI S. GIACOMO (da sett. A dic.) E POGGI PAESE (Da gennaio)

USCITE DIDATTICHE CON LO SCUOLABUS (se finanziate) E BUS DI LINEA

PROGETTO COMUNALE: INGLESE PER I BAMBINI Se finanziato

PROGETTO CONTINUITA' Con il nido Acquerello, il ricreatorio Cobolli e le scuole primarie del rione (da gennaio)

PROGETTO „EDUCAZIONE ALLA MOBILITA'“ educazione stradale in collaborazione con la Polizia Stradale del Comune di Trieste

QUANTE EMOZIONI GESU’ PREMESSA L’insegnamento della religione nella scuola dell’infanzia è finalizzato ad una crescita armoniosa della personalità del bambino ed a un modello di vita da trasmettere con passione ed entusiasmo. L’IRC deve tenere conto rispetto alla maturazione, alla valorizzazione dell’identità personale propria e altrui, per aiutare il bambino a riconoscersi come persona unica e importante, membro di una comunità in cui è amato, accolto e chiamato a confrontarsi con gli altri e la loro diversità. L’IRC si propone come uno strumento che “intende favorire lo sviluppo della personalità dei bambini nella dimensione religiosa e tende ad educare i bambini a cogliere i segni della vita Cristiana, intuire i significati, ad esprimere con le parole e i segni la loro esperienza religiosa”, e quindi a valorizzare gli aspetti etici e sociali dell’educazione del bambino. La cultura religiosa è parte integrale di un curricolo attento alle esigenze fondamentali della persona, ed assume una particolare rilevanza nello sviluppo cognitivo, affettivo, morale e sociale del bambino. L’IRC accoglie tutti i bambini, educa al rispetto reciproco e all’accoglienza delle diversità etniche, culturali e religiose, ed al rispetto dell’ambiente ed alla sua salvaguardia. Il progetto specifico di quest’anno avrà come titolo Quante emozioni Gesù. Attraverso la lettura della Bibbia andrò a parlare degli stati d’animo dei diversi personaggi e, in questo modo leggeremo le emozioni che abitano dentro di noi e daremo loro un nome. Tutto questo percorso ci servirà per conoscere meglio Gesù, sentirlo simile a noi, uomo tra gli uomini. OGNI UNITA’ DI LAVORO E’ COSI’ STRUTTURATA: - Titolo: ogni mese ha un proprio titolo che caratterizza il percorso mensile. - Campi d’esperienza: Il sé e l’altro; Il corpo in movimento; Linguaggi, creatività, espressione; I discorsi e le parole; La conoscenza del mondo. - Traguardi: sono la concretizzazione dei campi d’esperienza. - Vogliamo arrivare a: l’obiettivo che ci prefissiamo di raggiungere attraverso le attività proposte - Verifica e valutazione: un tempo uno spazio per riflettere sul nostro operato e per comprendere se il percorso scelto ci consente di raggiungere gli obiettivi che ci siamo prefissati. - Emozioni: l’emozione che andremo a trattare nel nostro percorso mensile. PERCORSO ANNUALE: udl settembre: quanta gioia nello stare insieme udl ottobre: Noè, uomo buono e coraggioso udl novembre: Mosè la speranza udl dicembre: Natale, festa dell’attesa udl gennaio: Giona vince la paura udl febbraio: Gesù ci stupisce… udl marzo: Pasqua, festa della speranza udl aprile: Gesù è vivo, che gioia! udl maggio: La Chiesa, luogo di speranza