Recensione de Il maestro e Margherita del Circolo ACLI Societa ...

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6 set 2011 ... Recensione a cura del Circolo ACLI Società Libraria. TITOLO: Il maestro e Margherita. AUTORE: Michail Bulgakov nato a Kiev nel 1891 è stato ...
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Recensione a cura del Circolo ACLI Società Libraria TITOLO: Il maestro e Margherita AUTORE: Michail Bulgakov nato a Kiev nel 1891 è stato uno scrittore russo considerato uno dei più grandi romanzieri del Novecento. Dopo essersi laureato in medicina si trasferì a Mosca e cominciò a scrivere sui giornali, passando poi con successo ai romanzi e alle opere teatrali, fino a che negli anni ’30 le sue opere vennero osteggiate e criticate dal regime, tanto che molte (compreso il suo capolavoro, “Il maestro e Margherita”) videro la stampa solo dopo la sua morte avvenuta nel 1940. Il desiderio di poter esprimere il suo talento portò Bulgakov a chiedere di poter espatriare, e anche se non gli venne mai concessa questa possibilità, lo stesso Stalin si interessò affinché avesse un incarico al Teatro d’Arte di Mosca, riconoscendo il suo valore e salvandolo dai gulag a cui tanti altri artisti furono condannati in quegli anni. Trama Nel parco al centro della Mosca degli anni trenta del Novecento, all’improvviso compare uno sconosciuto straniero di nome Woland a turbare la vita di tutti i cittadini della rigida capitale russa. Lo straniero è in realtà Satana in persona, ma preferisce presentarsi come un esperto di magia nera capace di incredibili giochi teatrali, facendosi accompagnare da un’orda di bizzarri accoliti che lo assistono per castigare una società di piccoli opportunisti e burocrati, condizionati da un regime asfissiante e programmatore che ha condotto gli uomini a manifestare i propri peggiori vizi. In una escalation di grotteschi eventi, Satana scandalizza la città testimoniando l’esistenza di Gesù, prevede morti per cause improbabili, spedisce poeti al manicomio raccontando di sue conoscenze impossibili e mette a nudo la vanità, l’avidità e la crudeltà dei cittadini di Mosca. Contemporaneamente veniamo a conoscenza della storia dello scrittore che non vuole più avere un nome, preferendo farsi chiamare “il Maestro”, dopo aver dato alle fiamme la sua opera più importante a causa del rifiuto della casta dei critici letterari di pubblicargli un romanzo su Ponzio Pilato. Il Maestro vive nell’ospedale psichiatrico dove si è allontanato volontariamente dal mondo e dalla sua splendida Margherita, la quale non perde la speranza di ritrovarlo, a costo di rivolgersi ai servigi di Woland che stringe con lei un patto satanico per la liberazione e la salvezza dei due amanti, premiando lui per aver avuto il folle coraggio di scrivere la storia di Pilato e Gesù nell’atea Russia e lei per essere sopravvissuta al ballo del Plenilunio durante la notte che coincide con il Venerdì Santo. Parallelamente alla storia moderna ambientata a Mosca, il libro narra la storia della Gerusalemme al tempo della Pasqua, con Gesù condannato alla croce da un riluttante Ponzio Pilato. Commento Tre storie in una che coinvolgono e rapiscono il lettore: Satana in visita a Mosca per divertirci nella sua bizzarra opera di civilizzazione di un mondo malato, il Maestro e Margherita protagonisti di un amore eterno e disperato di quelli che si credevano estinti sulla faccia della Terra, una settimana di Pasqua dal punto di vista di un tormentato e umanissimo Ponzio Pilato e proprio per questo vile uomo fra gli uomini. Un romanzo sconvolgente e a ragione proibito per lungo tempo in un Mondo che non accettava (e forse non accetta) la libertà di pensiero espressa fino in fondo da veri artisti, che non solo mettono la loro vita in quello che scrivono, ma che vivono ancora più intensamente grazie a quello che scrivono, spaziando tra il bene e il male, l’innocenza e la colpa, il razionale e l’irrazionale, l’illusione e la verità, perché… “i manoscritti non bruciano”. Rimini, 6 settembre 2011