Pag. 2 di. 17. Relazione Tecnica di Prevenzione Incendi per l'ottenimento del
Parere di Conformità. Certificato di Prevenzione Incendi D.P.R. 12/1/1998 n. 37.
COMUNE DI IGLESIAS
CENTRO INTERMODALE
1.8 RELAZIONE ANTINCENDIO
PROGETTAZIONE:
COLLABORATORI:
DOTT. ING. GIANCARLO CASULA
DOTT. ING. BASILIO SECCI DOTT. ING. DAVIDE MARRAS
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1.8 - RELAZIONE TECNICA DI PREVENZIONE INCENDI PER L'OTTENIMENTO DEL PARERE DI CONFORMITA' Art. 3 del D.P.R. 1 agosto 2011, n. 151
DITTA: COMUNE DI IGLESIAS PROPRIETA': COMUNE DI IGLESIAS UBICAZIONE: CENTRO INTERMODALE DI IGLESIAS
Data : 17/10/2012 Revisione:
Il datore di lavoro _________________________
Il tecnico _______________________
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DATI GENERALI Attività: (75) Autorimessa Individuata al punto < 75.4.C > della tabella allegata al D.P.R. 1 agosto 2011 n. 151 Attività definita nel modo seguente: Autorimesse pubbliche e private, parcheggi pluriplano e meccanizzati di superficie complessiva oltre 3.000 mq.
RIFERIMENTO NORMATIVO DECRETO DEL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA n. 151 del 1° agosto 2011. Regolamento recante semplificazione della disciplina dei procedimenti relativi alla prevenzione degli incendi, a norma dell’articolo 49, comma 4-quater, del decreto-legge 31 maggio 2010, n. 78, convertito, con modificazioni, dalla legge 30 luglio 2010, n. 122.. Lettera Circolare del MINISTERO DELL'INTERNO n. 13061 del 06/10/2011. Nuovo regolamento di prevenzione incendi – D.P.R. 1 agosto 2011, n. 151: “Regolamento recante disciplina dei procedimenti relativi alla prevenzione incendi, a norma dell’articolo 49 comma 4-quater, decreto-legge 31 maggio 2010, n. 78, convertito con modificazioni, dalla legge 30 luglio 2010, n. 122.” Primi indirizzi applicativi. DECRETO DEL M.I. DEL 1 FEBBRAIO 1986. Norme di sicurezza antincendio per la costruzione e l'esercizio di autorimesse e simili. D.M. del 22/11/2002. Disposizioni in materia di parcamento di autoveicoli alimentati a gas di petrolio liquefatto all'interno di autorimesse in relazione al sistema di sicurezza dell'impianto. DECRETO del MINISTERO DELL'INTERNO - 16/02/2007. Classificazione di resistenza al fuoco di prodotti ed elementi costruttivi di opere da costruzione. DECRETO del MINISTERO DELL'INTERNO - 9/03/2007. Prestazioni di resistenza al fuoco delle costruzioni nelle attività soggette al controllo del Corpo nazionale dei vigili del fuoco. D.M. 30/11/1983. Termini, definizioni generali e simboli grafici di prevenzione incendi. Decreto n. 37 del 22/1/2008. Regolamento concernente l'attuazione dell'art. 11 quartedecies, comma 13, let. a) della legge n. 248 del 2 dicembre 2005, recante riordino delle disposizioni in materia di attività di installazione degli impianti degli edifici.. DECRETO del MINISTERO DELL'INTERNO del 7 gennaio 2005. Norme tecniche e procedurali per la classificazione ed omologazione di estintori portatili di incendio. DECRETO del MINISTERO DELL'INTERNO del 3 novembre 2004. Disposizioni relative all'installazione ed alla manutenzione dei dispositivi per l'apertura delle porte installate lungo le vie di esodo, relativamente alla sicurezza in caso d'incendio. DECRETO del MINISTERO DELL'INTERNO del 15 settembre 2005. Relazione Tecnica di Prevenzione Incendi per l'ottenimento del Parere di Conformità Certificato di Prevenzione Incendi D.P.R. 12/1/1998 n. 37
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Approvazione della regola tecnica di prevenzione incendi per i vani degli impianti di sollevamento ubicati nelle attività soggette ai controlli di prevenzione incendi.
RELAZIONE TECNICA La presente relazione è redatta in conformità al D.M. n. 38 del 1/2/1986. La presente relazione ha per oggetto la verifica dei criteri di sicurezza antincendio, allo scopo di tutelare l'incolumità delle persone e salvaguardare i beni contro il rischio di incendio. TERMINI E DEFINIZIONI I termini le definizioni e le tolleranze adottate sono quelli di cui al D.M. 30/11/1983. 1.1. Classificazione L'attività ai sensi della normativa in vigore viene classificata come: Autorimessa con numero autoveicoli > 9. Ubicazione L'attività è ubicata in edificio isolato. Caratteristiche dell'edificio N. piani edificio = 3 N. piani fuori terra = 1 N. piani interrati = 2 Altezza antincendio = 7.1 m Elenco piani edificio dell'attività Piano
Superficie (m² netti)
Superficie aerazione (m²)
Piano Terra
3382
scoperto
Superficie servizi (m² netti) 0
1 ° Piano Interrato
2638
246
0
2 ° Piano Interrato
2638
126
Descrizione
spazio completamente scoperto
Piano Terra Per il piano in esame. L'attività è di tipo isolata in quanto l'edificio è destinato esclusivamente ad essa. In relazione alla configurazione delle pareti perimetrali l'attività è di tipo aperta. Per quanto riguarda le caratteristiche di esercizio l'attività è di tipo non sorvegliato, in quanto non sono previsti sistemi automatici di controllo ai fini antincendi e nemmeno sistemi di vigilanza continua durante l'orario d'apertura:quindi la superficie specifica di parcamento è di 20 m². In base all'organizzazione dello spazio interno, l'attività è di tipo a spazio aperto. 1 ° Piano Interrato Per il piano in esame. L'attività è di tipo isolata in quanto l'edificio è destinato esclusivamente ad essa. In relazione alla configurazione delle pareti perimetrali l'attività è di tipo chiuso. Per quanto riguarda le caratteristiche di esercizio l'attività è di tipo non sorvegliato, in quanto non sono previsti sistemi automatici di controllo ai fini antincendi e nemmeno sistemi di vigilanza continua durante l'orario d'apertura:quindi la superficie specifica di parcamento è di 20 m². In base all'organizzazione dello spazio interno, l'attività è di tipo a spazio aperto.
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2 ° Piano Interrato Per il piano in esame. L'attività è di tipo isolata in quanto l'edificio è destinato esclusivamente ad essa. In relazione alla configurazione delle pareti perimetrali l'attività è di tipo chiuso. Per quanto riguarda le caratteristiche di esercizio l'attività è di tipo non sorvegliato, in quanto non sono previsti sistemi automatici di controllo ai fini antincendi e nemmeno sistemi di vigilanza continua durante l'orario d'apertura:quindi la superficie specifica di parcamento è di 20 m². In base all'organizzazione dello spazio interno, l'attività è di tipo a spazio aperto.
3.2 Altezza dei piani Il punto 3.2 del D.M. 1/2/1986 prevede che l'altezza minima sia di 2.28 m (applicando la tolleranza del 5% sul minimo di 2.4 m). Elenco altezze piani Piano Altezza (m) Piano Terra [Ubicato su spazio scoperto terrazzo] 1 ° Piano Interrato 2.7 2 ° Piano Interrato 2.7
Quota (m)
Note
0 3 6
3.3 Superficie specifica di parcamento Elenco mezzi consentiti e presenti (4 motoveicoli = 1 mezzo - L.C. P713/4108 sott. 22/3 del 25/7/2000) Piano
Superficie piano (m²)
Piano Terra
3382
1 ° Piano Interrato
2638
2 ° Piano Interrato
2638
Controlli
Non sorvegliata Non sorvegliata Non sorvegliata
Superficie parcamento (m²) 20
N. max mezzi (Sup.Piano/Sup.Par camento) 169.00
20 20
N. mezzi presenti
N. autoveicoli
N. motocicli
120
114
24
131.00
93
90
9
131.00
85
82
9
3.4.1 Strutture dei locali I locali destinati all'attività sono realizzati con strutture non separanti non combustibili di tipo R 90. Le strutture del solaio e di separazione con altre parti dell'edificio hanno una resistenza al fuoco non inferiore a REI 90. L'attività non comunicherà con attività di qualunque genere ad essa non pertinente. 3.6.1 Compartimentazione L'attività è divisa in compartimenti di superficie non eccedenti quelle indicate dalla tabella di cui al punto 3.6.1 del D.M. 01/02/1986, con pareti di suddivisione fra i compartimenti realizzate con strutture di tipo almeno REI 90. I passaggi tra i piani dell'attività, le rampe pedonali, le scale, gli ascensori, gli elevatori, sono esterni o racchiusi in gabbie realizzate con strutture non combustibili di tipo almeno REI 120 e muniti di porte di tipo almeno REI 120 provviste di autochiusura. Le corsie di manovra consentiranno il facile movimento degli autoveicoli e hanno ampiezza non inferiore a m 4.5 e a m 5 nei tratti antistanti i box o posti auto ortogonali alla corsia.
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Descrizione
Superficie (m²)
COMPARTIMENTO 1 COMPARTIMENTO 2
2743.0 2477.0
Piani del Compartimento 1 ° Piano Interrato 2 ° Piano Interrato
3.7 Accessi 3.7.0 Ingressi Elenco ingressi Ingresso N. 1 2 1 2 3 1 2 3 4 5 6
Larghezza [m] 6,1 1.2 1.2 1.2 3.5 1.2 1.2 3.5 1.85 1.85 1.85
Tipo Passaggio libero Apribile verso l'esterno Apribile verso l'esterno Apribile verso l'esterno Passaggio libero Apribile verso l'esterno Apribile verso l'esterno Passaggio libero Apribile verso l'esterno Apribile verso l'esterno Apribile verso l'esterno
Ubicazione Piano Terra Piano Terra 1 ° Piano Interrato 1 ° Piano Interrato 1 ° Piano Interrato 2 ° Piano Interrato 2 ° Piano Interrato 2 ° Piano Interrato 2 ° Piano Interrato 2 ° Piano Interrato 2 ° Piano Interrato
3.7.2 Rampe Elenco rampe 1
N. 3.5
Tipo senso A senso unico
Compartimenti serviti COMPARTIMENTO N° 1
Pendenza (%) 19
2
3.5
A senso unico
COMPARTIMENTO N° 1
19
3
3.5
A senso unico
COMPARTIMENTO N° 2
19
4
3.5
A senso unico
COMPARTIMENTO N° 2
19
N.
Ampiezza (m)
Compartimenti serviti
Sup. Aerazione (m²)
1
COMPARTIMENTO N° 1
52.5
Sup. rampa occupata nel piano (m²) 52.5
Tipo rampa
2
COMPARTIMENTO N° 1
52.5
52.5
Aperto
3
COMPARTIMENTO N° 2
17.16
52.5
Aperto
4
COMPARTIMENTO N° 2
17.16
52.5
Aperto
Aperto
Curvatura (m)
Tipo Accesso
3.8 Pavimento La pavimentazione è realizzata con materiali antisdrucciolevoli ed impermeabili. Le soglie dei vani di comunicazione fra i compartimenti e le rampe di accesso hanno un livello lievemente superiore (3-4 cm) a quello dei pavimenti contigui per evitare spargimento di liquidi da un compartimento all'altro.
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3.9 Ventilazione 3.9.0 Ventilazione naturale L'attività ha un sistema di aerazione naturale costituito da aperture, ricavate nelle pareti esterne e nelle rampe di accesso, disposte in modo da consentire un efficace ricambio dell'aria nell'ambiente, nonché lo smaltimento del calore e dei fumi di un eventuale incendio. Al fine di assicurare un'uniforme ventilazione dei locali, le aperture di aerazione sono distribuite il più possibile uniformemente a distanze reciproche non superiori a 40 metri. 3.9.1 Superficie di ventilazione Le aperture di aerazione naturale hanno una superficie non inferiore a 1/25 della superficie in pianta del compartimento. Il sistema di ventilazione è indipendente per ogni piano. Piano Terra [Ubicato su terrazzo] 1 ° Piano Interrato Altezza piano = 2.7 m Superficie piano = 2638 m² Superficie ventilazione minima = (1/25) x Superficie piano = 105.52 m² Superficie ventilazione = 246 m² Una frazione della superficie di ventilazione non inferiore a 0.003 m² per metro quadrato di pavimento è completamente priva di serramenti. 2 ° Piano Interrato Altezza piano = 2.7 m Superficie piano = 2477 m² Superficie ventilazione minima = (1/25) x Superficie piano = 99.08 m² Superficie ventilazione = 126 m² Una frazione della superficie di ventilazione non inferiore a 0.003 m² per metro quadrato di pavimento è completamente priva di serramenti.
3.10 MISURE PER LO SFOLLAMENTO DELLE PERSONE IN CASO DI EMERGENZA 3.10.2 Vie di uscita L'attività è dotata di un numero di uscite di sicurezza, tali da permettere la rapida evacuazione di tutti gli occupanti l'edificio in caso di emergenza. 3.10.3 Dimensionamento delle vie di uscita Le uscite di sicurezza sono segnalate anche in caso di spegnimento dell'impianto di illuminazione e mantenute sempre sgombre da materiali o da altri impedimenti che possono ostacolarne l'utilizzazione. 3.10.4 Larghezza delle vie di uscita La larghezza delle vie di uscita è multipla del modulo di uscita (0.6 m) e non inferiore a due moduli. La misurazione delle uscite è stata eseguita nel punto più stretto delle vie di esodo.
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3.10.5 Ubicazione delle uscite La posizione delle uscite è tale da consentire il raggiungimento dei luoghi sicuri con percorsi non superiori a 40 m. 3.10.6 Numero delle uscite Il numero delle uscite è non inferiore a 2 e sono poste in punti ragionevolmente contrapposti. La descrizione delle misure antincendio adottate per l’ascensore, ai sensi del D.M. 15 settembre 2005, sono di seguito riportate MISURE PER L'EVACUAZIONE IN CASO DI EMERGENZA L'attività è provvista di un sistema organizzato di vie di uscita per il deflusso rapido e ordinato degli occupanti verso l'esterno. La misurazione delle uscite è eseguita nel punto più stretto delle vie di esodo. Le porte che si aprono verso corridoi interni utilizzati come vie di deflusso sono realizzate in modo da non ridurre la larghezza utile dei corridoi stessi. Tutte le uscite di sicurezza sono munite di infissi, apribili verso l'esterno e dotate di maniglioni antipanico. Il sistema di apertura delle porte è realizzato con maniglioni antipanico, che consentiranno l'apertura delle porte con semplice spinta esercitata dal pubblico. I maniglioni antipanico sono installati in conformità con quanto stabilito dal D.M. 3 novembre 2004 (G.U. n. 271 del 18/11/2004), in particolare: - i dispositivi per l'apertura delle porte installate lungo le vie di esodo sono installati in conformità alla EN 179 relativa a "Dispositivi per uscite d'emergenza azionati mediante maniglia a leva o piastra a spinta". Sulle porte di uscita sono installati cartelli con la scritta USCITA DI SICUREZZA - APERTURA A SPINTA ad un'altezza non inferiore a due metri dal suolo. Le uscite di sicurezza sono segnalate anche in caso di spegnimento dell'impianto di illuminazione e mantenute sempre sgombre da materiali o da altri impedimenti che possono ostacolarne l'utilizzazione. I locali sono dotati di un numero di uscite di sicurezza, tali da permettere la rapida evacuazione di tutti gli occupanti l'edificio in caso di emergenza. CALCOLO DELL'AFFOLLAMENTO E VERIFICA DELLE VIE DI ESODO Il tipo, il numero, l'ubicazione e la larghezza delle uscite sono determinate in base al massimo affollamento, calcolato secondo la tabella: Densità di affollamento - 0.1 per le autorimesse non sorvegliate L'attività avrà, una massimo affollamento pari a: Piano N. persone nel piano Piano Terra 1 ° Piano Interrato 2 ° Piano Interrato
339 264 264
N. persone nei servizi del TOTALE (persone) piano 0 339 0 264 0 264
Capacità di deflusso - c.d. = 50 per il piano terra - c.d. = 37.5 per gli edifici sino a tre piani sotterranei Si ha, la seguente necessità di moduli, derivante dal calcolo effettuato con la formula: - moduli necessari = (max affollamento del piano) / (capacità di deflusso del piano)
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Numero moduli necessari Piano Moduli necessari Piano Terra 7 1 ° Piano Interrato 8 2 ° Piano Interrato 8
Max affollamento 339 264 264
Capacità deflusso 50.00 37.50 37.50
Misure in termini di moduli e di massimo affollamento consentito: (N.B.: Per ADDUZIONE si intende lo sbocco della via di esodo, mentre per LUNGHEZZA si intende la lunghezza del percorso di esodo fino a luogo sicuro). N.B.: Nel calcolo delle uscite di sicurezza, viene utilizzata una tolleranza del 5% sul minimo richiesto per le stesse, per misure minori di 2.4 m, e del 2% per misure maggiori di 2.4 m, come prevede la normativa. Elenco uscite Ubicazione Piano Terra Piano Terra 1 ° Piano Interrato 1 ° Piano Interrato 1 ° Piano Interrato 2 ° Piano Interrato 2 ° Piano Interrato 2 ° Piano Interrato 2 ° Piano Interrato 2 ° Piano Interrato
Elenco ingressi Ingresso N. 1 2 1 2 3 1 2 3 4 5 6
Uscita N. 1 2 1 2 3 1 2 3 4 5
Larghezza [m] 6,1 1.2 1.2 1.2 3.5 1.2 1.2 3.5 1.85 1.85 1.85
Larghezza (m) 6.1 1.2 1.2 1.2 3.5 1.85 1.85 1.85 1.2 1.2
Lunghezza (m) 40 40 40 40 40 40 40 40 40 40
Tipo Passaggio libero Apribile verso l'esterno Apribile verso l'esterno Apribile verso l'esterno Passaggio libero Apribile verso l'esterno Apribile verso l'esterno Passaggio libero Apribile verso l'esterno Apribile verso l'esterno Apribile verso l'esterno
Persone evacuabili e max affollamento ipotizzabile Piano N. Totale Moduli Persone Evacuabili Piano Terra 12 600 1 ° Piano Interrato 10 375 2 ° Piano Interrato 13 486
Adduzione Luogo sicuro Luogo sicuro Luogo sicuro Luogo sicuro Luogo sicuro Luogo sicuro Luogo sicuro Luogo sicuro Luogo sicuro Luogo sicuro
N. moduli 10 2 2 2 6 3 3 3 2 2
Ubicazione Piano Terra Piano Terra 1 ° Piano Interrato 1 ° Piano Interrato 1 ° Piano Interrato 2 ° Piano Interrato 2 ° Piano Interrato 2 ° Piano Interrato 2 ° Piano Interrato 2 ° Piano Interrato 2 ° Piano Interrato
Max Affoll. Ipotizzabile 339 264 264
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3.10.7 SCALE Elenco scale Ubicazione 1 ° Piano Interrato 1 ° Piano Interrato 2 ° Piano Interrato 2 ° Piano Interrato
N. Scala N. 1 Scala N. 2 Scala N. 1 Scala N. 2
Larghezza (m) 1.2 1.2 1.2 1.2
Tipologia Interna Interna Interna Interna
Protezione A prova di fumo A prova di fumo A prova di fumo A prova di fumo
Essendo l'altezza antincendio minore di 32 m, le scale sono di tipo protetto. Elenco ascensori/montacarichi Gli impianti di sollevamento sono conformi alle specifiche disposizioni vigenti. Descrizione
Lunghezza vano corsa (m)
Ascensore Ascensore
6 6
5 IMPIANTO ELETTRICO Gli impianti elettrici e di messa a terra dell'attività sono realizzati in conformità alle norme di cui al D.M. 37/2008 e secondo le vigenti norme CEI. All'atto della richiesta del Certificato di Prevenzione Incendi, sarà allegata la dichiarazione di conformità dell'impianto elettrico.
6 MEZZI ED IMPIANTI DI ESTINZIONE DEGLI INCENDI 6.2 Estintori L'attività è dotata di un adeguato numero di estintori portatili. Gli Estintori sono di tipo omologato dal Ministero dell'Interno ai sensi del D.M. del 7/01/2005 (Gazzetta Ufficiale n. 28 del 4.02.2005) e successive modificazioni. Sono distribuiti in modo uniforme nell'area da proteggere, e si trovano: - in prossimità degli accessi - in vicinanza di aree di maggior pericolo Sono ubicati in posizione facilmente accessibile e visibile. Appositi cartelli segnalatori ne facilitano l'individuazione, anche a distanza. Caratteristiche tecniche - disposti 1 ogni cinque autoveicoli per i primi venti autoveicoli; per i rimanenti, fino a duecento autoveicoli, uno ogni dieci autoveicoli; oltre duecento, uno ogni venti autoveicoli - capacità estinguente non inferiore a 21A - 89B Elenco estintori Piano Piano Terra 1 ° Piano Interrato 2 ° Piano Interrato
N. 14 12 11
Tipo Polvere chimica Polvere chimica Polvere chimica
Classe 1 21A 21A 21A
Classe 2 89B 89B 89B
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6.1 Impianto idrico antincendio E' presente un impianto idrico antincendio e gli idranti correttamente corredati sono: - distribuiti in modo da consentire l'intervento in tutte le aree dell'attività. - collocati in ciascun piano - dislocati in posizione facilmente accessibile e visibile Appositi cartelli segnalatori ne agevolano l'individuazione a distanza. Gli idranti non sono posti all'interno delle scale in modo da non ostacolare l'esodo delle persone. Poichè si è in presenza di scale a prova di fumo interne, al fine di agevolare le operazioni di intervento dei Vigili del fuoco, gli idranti sono ubicati all'interno dei filtri a prova di fumo. Ogni idrante è corredato da una tubazione flessibile lunga 20 m. Rete di tubazioni L'impianto idrico antincendio è costituito da una rete di tubazioni, con montanti disposti nei vani scala. Da ciascun montante, in corrispondenza di ogni piano, è derivato, con tubazione di diametro interno non inferiore a DN40 mm, un attacco per idranti DN 45. La rete di tubazioni è indipendente da quella dei servizi sanitari. Le tubazioni sono protette dal gelo e dagli urti, ove se ne ravveda la necessità. La rete è di tipo ad anello. Numero montanti = 8 Tipo montanti = A giorno Alimentazione è predisposta una vasca di accumulo, opportunamente dimensionata. L'impianto idrico antincendio è alimentato da elettropompa, la quale ha alimentazione elettrica da linea preferenziale esterna indipendente dalle altre utenze elettriche e dal quadro elettrico generale. Caratteristiche idrauliche: (viene applicata la normativa UNI 10779) Protezione interna N. idranti DN 45 = 18 - alimentazione in grado di alimentare in ogni momento contemporaneamente i 3 idranti più sfavoriti; - portata per ognuno non inferiore a 120 l/min; - pressione non inferiore a 2 bar in fase di scarica. - alimentazione con autonomia non inferiore a 60 min. Calcolo volume riserva idrica Area di livello 2 (area di rischio definita da UNI 10779) N. idranti = 3 (numero di idranti massimi da considerare contemporaneamente in funzione) Volume riserva idrica MINIMA = (3 * 120 * 60) / 1000 = 21.6 m³ Volume riserva idrica PRESENTE = 32 m³ L'impianto mantenuto costantemente in pressione è munito di attacco UNI 70, per il collegamento dei mezzi dei Vigili del fuoco, installato all'esterno in posizione ben visibile e facilmente accessibile ai mezzi di soccorso.
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SEGNALETICA UTILIZZATA
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Sono installati in particolare i seguenti cartelli: - divieto di usare fiamme libere - divieto di depositare sostanze infiammabili o combustibili - divieto di eseguire riparazioni o prove motori - divieto di parcheggiare veicoli con perdite anormali di carburante o lubrificante - divieto di fumare - eventuale divieto di parcheggiare autoveicoli alimentati a gas GPL
10 NORME DI ESERCIZIO Nell'attività viene fatto divieto di: - usare fiamme libere - depositare sostanze infiammabili o combustibili - eseguire riparazioni o prove di motori - parcheggiare autoveicoli con perdite anormali di carburanti o lubrificanti Entro l'attività viene proibito fumare con divieto scritto a caratteri ben visibili. I pavimenti sono periodicamente lavati e i sistemi di raccolta delle acque di lavaggio sono ispezionati e puliti. Poiché sono presenti piani interrati oltre il primo, è installata all'ingresso dell’attività, cartellonistica idonea a segnalare i divieti derivanti dalle limitazioni al parcamento di autoveicoli alimentati a gas di petrolio liquefatto. Il parcamento di tali autoveicoli viene consentito solo fino al primo piano interrato, secondo le disposizioni del D.M. del 22/11/2002.
Relazione Tecnica di Prevenzione Incendi per l'ottenimento del Parere di Conformità Certificato di Prevenzione Incendi D.P.R. 12/1/1998 n. 37
Ing. C. Murru PROGETTO DEFINITIVO Realizzazione del Centro Intermodale di Iglesias
Ing. M. Ortu
Ing. G. Casula
Relazione antincendio
All. 1.8
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Committente: Comune di Iglesias
Data: 10-2012
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ASCENSORE n. 1, A SERVIZIO DELL’ATTIVITÀ n. 75 Attività NON SOGGETTA a controlli di prevenzione incendi come disposto dal D.P.R. n. 151 del 01/08/2011. RELAZIONE TECNICA Disposizioni generali Le pareti del vano di corsa sono costituiti da materiale non combustibile.
L'intelaiatura di sostegno della cabina è realizzata con materiale non combustibile. Le pareti, il pavimento ed il tetto sono costituiti da materiali di classe di reazione al fuoco non superiore a 1. Le aree di sbarco protette, realizzate davanti agli accessi di piano degli impianti di sollevamento, nonché nel piano predeterminato d'uscita, sono tali che si può ragionevolmente escludere ogni possibilità d'incendio in esse. 3 Vano di corsa Le pareti del vano di corsa dell'impianto di sollevamento sono di tipo protetto.
3.2 Vano protetto Per il vano di corsa sono soddisfatti i seguenti requisiti: - tutte le porte di piano, d'ispezione e di soccorso sono a chiusura automatica ed hanno le stesse caratteristiche di resistenza al fuoco del compartimento.
3.4 Accessi al locale del macchinario, agli spazi del macchinario e/o alle aree di lavoro Le aree di lavoro, poste fuori del vano di corsa, sono facilmente e chiaramente individuate e sono ubicate in ambienti aventi caratteristiche conformi con quelle stabilite al punto 3 per il vano di corsa. 3.5 Aerazione del vano di corsa, dei locali del macchinario, delle pulegge di rinvio e/o degli ambienti contenenti il macchinario Le aerazioni degli spazi del macchinario sono fra loro separate e aperte direttamente o con canalizzazioni anche ad andamento suborizzontale, verso spazi scoperti a condizione che sia garantito il tiraggio.
Le canalizzazioni sono realizzate con materiale non combustibile. L'aerazione del vano di corsa è permanente e realizzata mediante aperture, verso spazi scoperti, non inferiori al 3% della superficie in pianta del vano di corsa e dei locali, con un minimo di 0.20 m². Superficie vano corsa = 2.768 m² Superficie di aerazione del vano corsa = 0.20 m²
Dette aperture sono realizzate nella parte alta dei locali da aerare. Inoltre, sono protette contro gli agenti atmosferici e contro l'introduzione di corpi estranei (animali vari, volatili ecc.) e tali da non consentire il passaggio di una sfera di diametro maggiore di 15 mm.
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3.6 Misure di protezione attiva In prossimità dell'accesso agli spazi è disposto un estintore di classe 21A-89BC, idoneo per l'uso in presenza di impianti elettrici. Dimensioni interne della cabina Larghezza: 1.1 m Profondità: 1.4 m Altezza interna: 2.2 m Larghezza accesso (posto sul lato minore): 0.8 m
3.9 Norme di esercizio E' apposto presso ogni porta di piano un cartello con l'iscrizione "Non usare l'ascensore in caso di incendio".
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ASCENSORE n. 2, A SERVIZIO DELL’ATTIVITÀ n. 75 Attività NON SOGGETTA a controlli di prevenzione incendi come disposto dal D.P.R. n. 151 del 01/08/2011. RELAZIONE TECNICA Disposizioni generali Le pareti del vano di corsa sono costituiti da materiale non combustibile.
L'intelaiatura di sostegno della cabina è realizzata con materiale non combustibile. Le pareti, il pavimento ed il tetto sono costituiti da materiali di classe di reazione al fuoco non superiore a 1. Le aree di sbarco protette, realizzate davanti agli accessi di piano degli impianti di sollevamento, nonché nel piano predeterminato d'uscita, sono tali che si può ragionevolmente escludere ogni possibilità d'incendio in esse. 3 Vano di corsa Le pareti del vano di corsa dell'impianto di sollevamento sono di tipo protetto.
3.2 Vano protetto Per il vano di corsa sono soddisfatti i seguenti requisiti: - tutte le porte di piano, d'ispezione e di soccorso sono a chiusura automatica ed hanno le stesse caratteristiche di resistenza al fuoco del compartimento.
3.4 Accessi al locale del macchinario, agli spazi del macchinario e/o alle aree di lavoro Le aree di lavoro, poste fuori del vano di corsa, sono facilmente e chiaramente individuate e sono ubicate in ambienti aventi caratteristiche conformi con quelle stabilite al punto 3 per il vano di corsa. 3.5 Aerazione del vano di corsa, dei locali del macchinario, delle pulegge di rinvio e/o degli ambienti contenenti il macchinario Le aerazioni degli spazi del macchinario sono fra loro separate e aperte direttamente o con canalizzazioni anche ad andamento suborizzontale, verso spazi scoperti a condizione che sia garantito il tiraggio.
Le canalizzazioni sono realizzate con materiale non combustibile. L'aerazione del vano di corsa è permanente e realizzata mediante aperture, verso spazi scoperti, non inferiori al 3% della superficie in pianta del vano di corsa e dei locali, con un minimo di 0.20 m². Superficie vano corsa = 2.768 m² Superficie di aerazione del vano corsa = 0.2 m²
Dette aperture sono realizzate nella parte alta dei locali da aerare. Inoltre, sono protette contro gli agenti atmosferici e contro l'introduzione di corpi estranei (animali vari, volatili ecc.) e tali da non consentire il passaggio di una sfera di diametro maggiore di 15 mm.
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3.6 Misure di protezione attiva In prossimità dell'accesso agli spazi è disposto un estintore di classe 21A-89BC, idoneo per l'uso in presenza di impianti elettrici. Dimensioni interne della cabina Larghezza: 1.1 m Profondità: 1.4 m Altezza interna: 2.2 m Larghezza accesso (posto sul lato minore): 0.8 m
3.9 Norme di esercizio E' apposto presso ogni porta di piano un cartello con l'iscrizione "Non usare l'ascensore in caso di incendio".
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