Sistemi di addolcimento dell'acqua - Sei

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19 apr 2012 ... Componenti dell'addolcitore. I componenti principali di un addolcitore a scambio ionico. [fig. 1] sono: □ la testata, contenente la centralina ...
19 Prelievo, distribuzione e trattamento delle acque 19.8 La durezza dell’acqua e il suo abbattimento

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Sistemi di addolcimento dell’acqua Addolcimento a scambio ionico

di regolazione della durezza residua, dove viene miscelata con acqua dura per riportarla a valori di durezza compatibili con i normali usi domestici. Un ulteriore trattamento riservato alle acque destinate agli impianti di riscaldamento consiste nell’aggiunta di prodotti anticalcarei, per ridurre la formazione di incrostazioni nei tubi. Il processo di rigenerazione della resina scambiatrice avviene (con periodicità non superiore a 4 giorni) mediante lavaggio in controcorrente e si compone delle seguenti fasi: lavaggio in controcorrente, aspirazione della soluzione salina (salamoia) dall’apposito serbatoio, risciacquo in equicorrente (cioè con acqua circolante nel senso del normale processo di trattamento) e preparazione della salamoia.

Il processo di addolcimento per scambio ionico avviene in un recipiente, detto addolcitore, e consta di due fasi: una fase principale (l’addolcimento) e una complementare (di rigenerazione della resina scambiatrice). Il processo di addolcimento consiste nel far passare l’acqua da trattare (acqua dura o grezza), preventivamente filtrata per allontanare eventuali grani di sabbia o altre impurità, nella centralina di dosaggio che regola la quantità di sali da immettere automaticamente nell’addolcitore. L’acqua viene poi introdotta nell’addolcitore dove fluisce attraverso la resina scambiatrice, alla quale cede il calcio e il magnesio sostituendoli con sodio solubile. L’acqua così ottenuta (acqua dolce: 15 °f) attraversa un dispositivo

Componenti dell’addolcitore approfondimento

I componenti principali di un addolcitore a scambio ionico [fig. 1] sono: ■ la testata, contenente la centralina elettronica di dosaggio, che costituisce il vero e proprio cervello del sistema. Al suo interno è disposta una valvola multivie che consente l’esecuzione automatica delle operazioni di trattamento dell’acqua e di rigenerazione della resina scambiatrice. La valvola multivie è dotata di un bypass che consente di miscelare l’acqua trattata con quella da trattare; ■ il serbatoio addolcitore, costituito da una bombola a pressione nella quale è contenuta una sostanza, chiamata resina scambiatrice, caricata degli ioni salini nella quantità necessaria per correggere le caratteristiche dell’acqua da trattare; ■ il tino del sale, che contiene la soluzione salina (salamoia) occorrente per la rigenerazione della resina scambiatrice.

Criteri di scelta degli addolcitori a scambio ionico Nella scelta di un addolcitore a scambio ionico occorre soprattutto tenere presente: ■ la capacità ciclica nominale, cioè la quantità di sali che generano la durezza tra due rigenerazioni, espressa in gradi francesi per metri cubi, oppure in grammi di CaCO3 o in moli di metalli alcalino terrosi; ■ la portata nominale, cioè quella portata, espressa in metri cubi all’ora a seguito della quale l’apparecchio provoca una perdita di carico massima di 0,08 MPa con la valvola di miscelazione parzialmente aperta, con una parte di acqua non trattata e due parti di acqua addolcita; ■ il volume del letto, cioè la portata di acqua trattata diviso il volume della resina; ■ il grado di rigenerazione, espresso in grammi equivalenti.

tubo di bypass

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ACQUA TRATTATA E ARRICCHITA DI ANTICALCARE PER IMPIANTO DI RISCALDAMENTO

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ACQUA TRATTATA PER IMPIANTO IDRICO DOMESTICO 1

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Fig. 1 Schema di impianto di addolcimento a scambio ionico per uso domestico. Si noti che l’acqua destinata all’alimentazione dell’impianto di riscaldamento, dopo aver subito il trattamento, viene arricchita di un prodotto anticalcare.

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220 V 13

1) Contatore; 2) riduttore di pressione; 3) valvola di ritegno; 4) valvola di intercettazione a monte; 5) rubinetto di prelievo dell’acqua grezza; 6) filtro antisabbia; 7) derivazione dell’acqua filtrata per utilizzi che non richiedono il trattamento; 8) raccordo; 9) saracinesca del bypass; 10) raccordi flessibili;

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11) testata dell’addolcitore; 12) serbatoio dell’addolcitore; 13) presa di corrente elettrica 220 V; 14) tubo di alimentazione del sale; 15) tino del sale; 16) scarico; 17) rubinetto di prelievo dei campioni di acqua addolcita; 18) valvola di intercettazione a valle; 19) dosatore anticalcare.

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Sistemi di addolcimento dell’acqua Addolcitori a osmosi inversa Gli addolcitori a osmosi inversa sono apparati che richiedono serbatoi di accumulo dotati di sistema di disinfezione continua perché il processo di trattamento è molto lento. Sono dotati di membrane semipermeabili che separano quasi completamente i sali disciolti, le sostanze organiche, i batteri e i virus, fornendo un’acqua batteriologicamente pura. L’acqua contenente i sali minerali e i batteri viene inviata direttamente allo scarico e l’acqua trattata viene poi adeguatamente reintegrata con i sali necessari per renderla idonea all’uso al quale è destinata. Il meccanismo è molto semplice, richiede poca energia e si attua in tre fasi: il pre-trattamento, la filtrazione a osmosi inversa e il post-trattamento (per esempio adsorbimento) [fig. 2].

Fig. 2 Schema di trattamento a osmosi inversa. L’acqua proveniente dall’acquedotto (alimentazione acqua fredda) passa nell’apparecchiatura per il trattamento; l’acqua depurata va al punto di prelievo mentre i sali da eliminare vengono inviati allo scarico.

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