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Lampedusa, Giusi Nicolini, che ha definito “agghiaccianti” le immagini, al punto ... Bi. per accogliere i minori stranieri non accompagnati, mamme sole e gestanti.
Lampedusa: un nuovo scandalo. Profughi trattati come animali nel Centro di Accoglienza. Griffini: “Questo lager va chiuso”

Grande lo sdegno suscitato dal video diffuso dal TG2, dove si vedono i profughi del CSPA di Lampedusa nudi, in fila, messi contro il muro e innaffiati con gli idranti “Parte delle responsabilità è anche del governo” attacca Marco Griffini, Presidente di Amici dei Bambini “le strutture di accoglienza alternative ci sarebbero” Per i MISNA esiste inoltre la possibilità dell’affido: nella sola Lampedusa, ci sarebbero già ben 10 famiglie disponibili Il Presidente Griffini: “E’ finito il tempo della protesta, bisogna passare all'azione: questo centro va chiuso”

Nudi, in fila, messi contro il muro e innaffiati con gli idranti: scene che ricordano il trattamento riservato agli ebrei nei campi di sterminio nazista, ma che provengono direttamente dal Centro di Soccorso e Prima Accoglienza di Lampedusa. Le immagini della vergogna, riprese con il telefonino, sono state diffuse dal TG2, che le ha ricevute da un ragazzo siriano “ospite” del centro. "Siamo trattati come animali", ha commentato l’autore del filmato choc, "uomini e donne subiscono lo stesso trattamento, la stessa umiliazione ogni tre, quattro giorni, per curare la scabbia, una malattia che molti di noi hanno preso proprio all'interno del centro". Grande lo sdegno che ha suscitato il video, immediate le reazioni, prima fra tutte quella del Sindaco di Lampedusa, Giusi Nicolini, che ha definito “agghiaccianti” le immagini, al punto da ricordare “i campi di concentramento di Auschwitz.” “Perché non li hanno fatti entrare nelle docce, oppure comunque in un luogo chiuso e non certo nel cortile?” si chiede la Nicolini, intervistata dal Tg2. “Sono senza parole: dopo tutto ciò che si fa per salvare questa gente, poi vengono trattati come nei lager.” Sembra dunque che non ci sia fine al peggio: pensavamo di essere abituati allo squallore delle condizioni di centri sovraffollati e sporchi, da cui in tanti fuggono facendo perdere le proprie tracce. E invece. Il pensiero, ancora una volta, va giocoforza ai più deboli fra coloro che devono subire questo tipo di ingiustizie: i bambini. Sono ancora numerosi, infatti, i minori ospitati in centri come questo, e c’è da temere che anche loro siano costretti a subire trattamenti analoghi, se non peggiori.

“Sembra che Lampedusa sia diventata una zona franca, dove non esistono più i diritti umani”, dichiara Marco Griffini, Presidente di Amici dei Bambini. “Sono mesi che facciamo pressioni perché il governo attivi una cabina di regia per far fronte all’emergenza sbarchi, ma nulla di sostanziale è stato ancora fatto. Una parte delle responsabilità di quanto successo e continua a succedere è anche dell’esecutivo. Sull’isola, infatti, si potrebbero già attivare strutture alternative e a misura familiare, come è stato fatto ad esempio a Messina, e in tante altre città della Sicilia." Per i minori accompagnati, inoltre, esiste una possibilità in più: quella dell’affido. Dal lancio del progetto di accoglienza “Bambini in Alto Mare”, lo scorso ottobre, oltre mille famiglie hanno risposto all’appello di Ai.Bi. per accogliere i minori stranieri non accompagnati, mamme sole e gestanti. Nella sola Lampedusa, ci sono al momento ben 10 famiglie disponibili all’affido, già formate dai professionisti di Ai.Bi., che proprio sull'isola ha aperto uno sportello per il sostegno permanente all’accoglienza familiare. Strappare i minori allo scempio di abusi come quelli mostrati dal Tg2 sarebbe dunque possibile; quella che manca – come al solito – sembra essere la volontà politica di intervenire. “E’ intollerabile che oggi, in Italia, si debba ancora assistere a scene del genere” attacca Griffini, tornando sulle immagini del TG2. “Mi meraviglio di come il sindaco di Lampedusa possa tollerare che sul proprio territorio continui a rimanere aperto un luogo in cui vengono calpestati i diritti umani. Ora è finito il tempo della protesta, bisogna passare all'azione: questo centro va chiuso."

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